Il vostro sito web è online? 6 cose da fare (subito)

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Il vostro sito web è online?
6 cose da fare (subito)
È fatta, il vostro sito web è online. È esteticamente
piacevole, ben organizzato e ottimizzato. Appena digitato
l’indirizzo e fatto molti click su pagine che ormai conoscete
a memoria, una domanda sorge spontanea: e ora?
Sì,
perché
tanti
anni
fa
sarebbe
bastato
scrivere quell’indirizzo sui bigliettini da visita e sulle
brochure della vostra azienda per farvi sembrare tecnologici e
moderni. Oggi invece avere un sito web online è solo il primo
gradino di una scala da salire. Che comincia dall’analisi del
mercato, passa per il posizionamento su Google e la cura dei
contenuti, e finisce con i social network, la pubblicità e gli
aggiornamenti costanti.
Ecco i 5 primi scalini da salire subito.
Identificazione del target
L’analisi della concorrenza
Posizionamento su Google
Il blog
La localizzazione
I social network
I primi passi per il
successo del vostro sito web
1- Identificazione del target
Dovete sapere da subito chi visita il vostro sito, da dove,
con quali parole chiave e che tipo di navigazione preferisce.
Un utente che si trova bene in casa vostra, ricorderà il
vostro brand e tornerà a trovarvi. Per questo il primo scalino
è iscrivere il vostro sito a un servizio di misurazione e
monitoraggio delle statistiche, come Google Analytics. Servirà
per capire le abitudini del vostro target, in che modo
dialogare con lui e a individuare i vostri punti di forza e di
debolezza.
2- L’analisi della concorrenza
Guardatevi intorno. Sì, anche sul web. Perché un’azienda
concorrente della vostra stessa zona potrebbe avere un sito
più funzionale, meglio ottimizzato, con dei contenuti più
convincenti. E anche se offre prodotti e servizi di qualità
minore, avrà più successo di voi. Per le stesse logiche di
mercato che valgono anche offline: una politica dei prezzi più
vantaggiosa, più investimenti in pubblicità, più condivisione.
Conoscere le loro abitudini servirà a trovare il modo di
distinguervi.
3- Posizionamento su Google
Quale mondo si nasconde nella seconda pagina di Google? La
maggioranza degli utenti non ne ha idea. Secondo la statistica
di Moz.com, il 67% si ferma ai primi cinque risultati. La
maggior parte clicca al massimo sui primi tre e dà un’occhiata
veloce fino al decimo. Poi chiude entrambe le finestre: quella
del browser che ha utilizzato, e quella che ha lasciato aperta
a voi per farvi entrare nella sua vita.
“Conosci il nemico come conosci te stesso” – Sun Zu. Ovvero:
L’Arte della guerra applicata a Google
Infografica: il posizionamento (fonte: Google)
Google stabilisce l’ordine in cui appaiono i risultati in base
a tantissimi parametri (oltre 200), e al famoso algoritmo, che
ogni anno viene migliorato anche cinquecento volte. La
presenza di un sito web nella prima pagina di Google dipende
dalla pertinenza dei suoi contenuti con quello che ha chiesto
l’utente, e l’autorevolezza, cioè il suo grado di serietà, che
aumenta quando si guadagnano link da altri siti. Per apparire
nelle prime posizioni bisogna usare le pratiche SEO, Search
Engine Optimization, e fare uno studio delle parole chiave
che, come gli indizi in una caccia al tesoro, guideranno gli
utenti fino a voi. Tutto questo grazie alla cura dei link e
dei contenuti, che devono essere di qualità, attuali,
originali, e pertinenti. E comprendono non solo i testi ma
immagini e video.Se avete fretta di partire, potreste mettere
mano al portafoglio e cominciare una campagna SEO che vi
permetterà di far apparire in prima pagina l’annuncio del
vostro nuovo sito web.
Migliorare l’autorevolezza: capire quello che piace al web. E
farlo per primi.
Per migliorare l’autorevolezza invece, dovrete fare un po’ di
link-building. Non si tratta solo di elemosinare link al
vostro sito web da siti di amici e parenti. Google conosce
tutti. E ci segue. Mettiamola così: nella vita reale c’è
differenza tra essere amici della vicina di casa e conoscere
il direttore della Camera del commercio in Ticino. A meno che,
certo, non siano la stessa persona. Nello scambio di link,
Google saprebbe anche questo, ma se siete una Pmi del Ticino
premierà la vostra fortuna aumentando il ranking e facendovi
salire di posizione.
4- Il blog
Il blog è uno strumento molto potente. Se vi occupate di
artigianato, ad esempio, avere un blog dove pubblicare il post
di una particolare tecnica d’incisione vi permetterà di
guadagnare condivisioni e citazioni, anche da siti più
autorevoli. Il blog dà una voce e un’anima al vostro sito web:
dice chi siete, cosa fate, come lo fate e, soprattutto,
dimostra perché siete i migliori. Senza sfociare nell’annuncio
pubblicitario.
5- La localizzazione
Localizza il tuo business
Il World Wide Web è un luogo grande quanto il mondo. Anche se
la vostra massima aspirazione sarebbe quella di conquistarlo
tutto in una volta, la scelta più conveniente è partire da un
piccolo passo. Usando servizi di localizzazione come Google
Places, Foursquare.com e local.ch, ad esempio. E scegliendo
parole chiave che possano restringere il campo d’azione. Se
avete una piccola o media impresa in Canton Ticino, segnalare
la presenza fisica della vostra azienda a Google vi farà
guadagnare uno spazio nel web, e più visibilità nelle ricerche
effettuate da smartphone (sempre che il vostro sito sia
compatibile, ecco come scoprirlo)
6- I social network
Se il blog vi dà voce, i social network creano
un’interazione con il vostro pubblico di riferimento. Non
parleremo dei soliti consigli sull’aprire una pagina Facebook
(o Twitter, Youtube e Instagram) e aggiornarla continuamente,
ma del fatto che l’unico scopo di tutto questo è dare inizio a
dei rapporti duraturi. E i rapporti su internet, diciamolo
chiaramente, si creano facendo un po’ di sano stalking. O,
come dire, un’intensa ricerca sociale.
Social network per il tuo sito
web
Cominciando dagli influencer, le persone che nel vostro
settore sono una specie di celebrità. Ecco un paio di
strumenti semplici per scovarli:
Topsy: ha una funzione specifica per trovare gli influencers
in base al tema. Aiuta a monitorare anche l’andamento del
proprio brand.
TweetReach: a partire dagli argomenti di vostro interesse,
trova tutti i Tweet e li ordina per importanza.
Ultimi, ma non ultimi: gli utenti.
Li trovate nei Forum
generici o in quelli dedicati al vostro settore, e in altri
siti come Yahoo Answers, dove esprimono dubbi, lamentele, e
domande. E chi può aiutarli, se non voi? Per trovare il vostro
tema basta inserire una parola chiave nella funzione “cerca”.
Il fine pubblicitario a un certo punto sarà solo la scusa per
costruire una comunità intorno al vostro sito web e, quindi,
alla vostra azienda.
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