PROGETTO PETRA – PET: ANIMALI IN CORSIA INTRODUZIONE Il Progetto “Petra-Pet: Animali in corsia”, intende inserirsi in modo attivo all’interno del dibattito odierno sull’umanizzazione dell’assistenza. Intendendo per “assistenza” come qualcosa in più rispetto al curare; è piuttosto il prendersi cura, il riconoscere la persona malata come un insieme integrato caratterizzate da molteplici bisogni. Il concetto di umanizzazione dell’assistenza impone il superamento di una visione meccanicistica che considera il paziente come un insieme di organi malati da riparare, a favore di una visione che ponga in primo piano la persona malata intesa nella sua globalità. La malattia fisica certamente è un dato di fatto di cui tener conto in modo imprescindibile, ma la sua terapia, la sua cura, non assorbe la totalità degli interventi assistenziali che si possono attuare. La centralità del concetto di “persona malata” come un sistema integrato, implica che nella pratica assistenziale dell’approccio al paziente l’attenzione degli operatori si rivolga in ugual misura sia ai bisogni fisico-organici sia ai bisogni emotivi e psicologici. Attenzione che deve essere ancora più forte nei confronti di quei pazienti più gravi, più deboli, più piccoli e quindi più soggetti a sviluppare un disagio emotivo, psicologico e di relazione in seguito ad una ospedalizzazione più o meno lunga. E’ infatti il processo di ospedalizzazione in sé, ovvero l’inserimento del malato nel setting specifico dell’Ospedale, ad instaurare nel paziente quegli stati di apatia, di depressione e di isolamento che spesso vengono notati e sottolineati anche dal personale medico e paramedico. Il riconoscere l’ambiente ospedaliero come un setting, cioè come un sistema complesso di relazioni il cui equilibrio produce salute nella misura in cui riesce a soddisfare i bisogni fondamentali della persona, aumenta la gamma delle possibili attività di assistenza andando al di là dell’assistenza puramente medica. In quest’ottica la presenza all’interno dell’Ospedale di altre figure con un ruolo ludico, educativo, di sostegno, e lo svolgimento al suo interno di altre attività di supporto, si inseriscono come dei fattore di NORMALIZZAZIONE. Il ricovero comporti un’esperienza di separazione da persone, da cose, da attività e dagli affetti quotidiani; si subisce la perdita delle normali attività, delle proprie abitudini, spazi e dell’ambiente familiare (casa, scuola, ufficio). A causa di tutto ciò la persona ricoverata (bambino, adulto o anziano allo stesso modo) vive un’esperienza di anonimato e di depersonalizzazione che alimenta incertezze, timori, paure, più in generale STRESS. Per combattere e vincere lo stress di questo tipo esistono molte armi a disposizione di chi si occupa di assistenza; nel caso del presente progetto si prevede di promuovere il gioco ed il riso attraverso l’interazione diretta queste “armi” saranno gli animali che costituiscono degli ottimi strumenti di comunicazione, di relazione, di recupero della normalità, di elaborazione delle proprie esperienze e, anche, di evasione. PROMOTORE L’Ente promotore del suddetto Progetto è l’Associazione di Volontariato Petra – Onlus che ha nei suoi obiettivi statuari la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della protezione dell’infanzia e della tutela per le persone con disagio fisico e psichico. Tali obiettivi vengo da anni perseguiti dall’Associazione attraverso la progettazione e l’attuazione di specifici progetti dedicati al mondo dell’infanzia (Progetti di Pet-therapy, di Pet-Approchment, di Patch-Therapy), ma anche della vecchiaia (Progetti di Pet-Therapy dedicati agli anziani ricoverati presso case di cura). Numerosi studi svolti da svariati istituti hanno dimostrato che il rapporto con gli animali produce notevoli benefici, quelli che si intendono promuovere con il presente progetto anche in conformità del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003( art.6- promozione di progetti di informazione e di educazione, ivi compresa la preparazione per cani per disabili e l’utilizzo); sono quei benefici che possono scaturire dalla funzione ludica-pedagogica del rapporto uomo/animale. La funzione ludica, infatti, riveste una notevole importanza nello sviluppo della personalità, in quanto nella psicologia infantile il gioco è il mezzo migliore per comunicare, ancor più se la via di comunicazione è quella immediata e “su misura” di un animale che no dà giudizi né risposte negative. Questo tipo di relazione scevra da condizionamenti che si instaura con l’animale, generalmente, rasserena l’individuo al punto da fargli rendere disponibili risorse che altrimenti sarebbero rimaste sommerse nel profondo. Da ciò ne deriva anche il vantaggio di favorire lo sviluppo fisico e psichico e l’integrazione dei bambini portatori di disagio. EQUIPE TECNICA Coordinatore del progetto: Alda Paoletti (Presidente Associazione Petra - Onlus); Responsabile del progetto e Psicologa: Dott.ssa Laura Zancola, Psicologa - esperta coterapista Pet; UN.CI.S. Unità Cinofile Soccorso Nautico-Onlus, Sezione Scuola Italiana Cani Salvataggio Via Dante Alighieri n.24, 33041 Aiello del friuli (UD) - Presidentessa: Dott.ssa Stefania Gasperi, Referenti Trieste: Gabriella De Angelis e Giovanni Tius; Coterapiste Pet: Alice Barini , Katja Dellore OBIETTIVI Gli obiettivi che tale progetto intende perseguire sono riassunti nel seguente schema: - Obiettivi Generali: 1. favorire l’umanizzazione dell’assistenza; 2. sensibilizzare il personale ospedaliero ai bisogni psicologici e di relazione del malato; 3. favorire l’ingresso di nuove attività e di nuove figure professionali all’interno del setting ospedaliero in un ottica di collaborazione per migliorare la qualità della vita; - Obiettivi Specifici: 1. favorire la comunicazione; 2. favorire la relazione; 3. promuovere il recupero della “normalità”; 4. offrire un momento per elaborare l’esperienza della malattia e dell’ospedalizzazione; 5. offrire un momento di evasione. DESTINATARI Il progetto è rivolto ai bambini ricoverati presso l’Ospedale Infantile Burlo Garofolo di Trieste ed in particolare ai bambini del Reparto di Chirurgia. ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI Gli interventi previsti dal Progetto si articoleranno secondo le seguenti attività: - N.1 Incontro preliminare della durata di due ore tra l’Equipe Tecnica del progetto e gli operatori ospedalieri (primario, medici, infermiere) del Reparto in questione, finalizzato al raggiungimento di diversi obiettivi: a) conoscenza reciproca con l’equipe e presentazione del progetto nelle sue modalità di attuazione specifiche di ogni incontro; b) breve presentazione delle attività assistite con gli animali (AAA) e dei benefici derivanti; c) conoscenza approfondita del reparto in cui si svolgeranno gli incontri e delle possibili problematiche presenti nei piccoli pazienti, in modo da meglio orientare il lavoro che verrà svolto dall’equipe; - N.1 Incontro in reparto con le Unità Cinofile dell’UN.CI.S. della durata di 1 ora, che avrà lo scopo di educare i bambini ad un corretto approccio con i cani, anche di grossa taglia, ma soprattutto avrà lo scopo principale di offrire ai bambini la possibilità in un’interazione priva di giudizio e ricca di stimoli (tattili, visivi ed emotivi). Tale incontro prevederà un’interazione diretta dei bambini con i cani, guidati dal loro addestratore e coadiuvati dalle coterapiste pet; - N.1 Incontro in reparto con la Psicologa della durata di 1 ora, in coda all’intervento delle Unità Cinofile, che avrà lo scopo di offrire ai bambini uno spazio “cuscinetto” tra l’attività con gli animali ed il ritorno alla vita ospedaliera, uno spazio in cui elaborare il vissuto dell’incontro avuto attraverso attività quali il disegno, la lettura di una fiaba. STRUMENTI E MODALITA’ Gli incontri saranno guidati da esperti nel settore quali le Unità Cinofile, la psicologa e le coterapiste. In tali incontri è prevista l’interazione dei bambini con piccoli animali e con i cani muniti di certificazione veterinaria comprovante il loro ottimale stato di salute. Negli incontri i diversi professionisti utilizzeranno strumenti e modalità di lavoro diverse a seconda degli scopi principali del loro intervento, strumenti che verranno presentati in modo più specifico nell’incontro preliminare previsto dal progetto. Il personale medico ed infermieristico potrà essere presente agli incontri, ed in questo caso sarà coinvolto nel lavoro diretto con i bambini. È, inoltre, auspicabile la partecipazione dei genitori, che spesso sono vicini al figlio durante il periodo di degenza, in modo da coinvolgerli nel processo di cura del bambino. Per informazioni, variazioni e modifiche al presente programma si prega di contattare la Responsabile del progetto Dott.ssa Laura Zancola ai seguenti recapiti: - 040.55.203 - 328.162.90.80 - [email protected] oppure la Presidente Alda P.Paoletti cell 335-6919817