Emoglobinopatie:
il contributo del Laboratorio
Laura Michetti
Laboratorio Analisi Clinico Cliniche
AO Papa Giovanni XXIII
LA Diagnostica Proteica
Scaletta degli argomenti
Molecola emoglobinica: Emoglobinopatie e talassemie
Esami di I°
I livello per la valutazione dell’
dell’assetto
emoglobinico
Metodi di determinazione e quadri grafici
Variabili interpretative
Modalità
Modalità di refertazione
Indagini molecolari: quando e come
Emoglobina: prevalenza difetti molecolari
‘Sebbene ancora manchino dati attendibili per
molte regioni del mondo, dati recenti indicano che
circa il 7% della popolazione mondiale è portatore
di un disordine dell’
dell’emoglobina, e che ca. 400000
bambini nascono ogni anno con una forma grave
omozigote di queste malattie’
malattie’.
Banca mondiale 2006, incontro congiunto OMS –
2006
NASCITE CON UN DISORDINE GENETICO
DELL’EMOGLOBINA SU 1000 NATI VIVI
Federazione Internazionale Talassemia (TIF)
Linee Guida per il Trattamento Clinico della Talassemia - 2010
Emoglobina:
la molecola
I geni
Emoglobina: switch delle catene globiniche
Emoglobinopatie e indagini di screening
• Accertamenti per verificare la presenza o assenza di condizione
ereditaria e trasmissibile.
• Stato di normalità, eterozigosi o omozigosi per un difetto molecolare,
non si modifica nel corso della vita, ma età, gravidanza, patologie
ematopoietiche o del metabolismo del ferro possono produrre fenotipi
emoglobinici diversi: diagnostica differenziale.
• Emoglobinopatie:
Emoglobinopatie gruppo di disordini genetici quantitativi e/o
qualitativi causati da mutazioni nei geni responsabili della sintesi delle
catene globiniche.
• Possono essere classificate in base ai geni coinvolti e al tipo di difetto
in:
Talassemie (alfa, beta, gamma, delta)
Varianti Emoglobiniche
Talassemie: oltre 400 difetti molecolari
Il termine “talassemia” si riferisce ad un gruppo di malattie caratterizzate da una
diminuita sintesi di uno dei due tipi di catene polipeptidiche (α o β) che formano
l’emoglobinica umana adulta normale (HbA0, α2β2), determinando un ridotto
contenuto di Hb nei globuli rossi e anemia.
Fisiopatologia della β--talassemia:
talassemia serie di eventi conseguenti allo sbilanciamento
delle catene globiniche e all'accumulo di catene α-globiniche in eccesso, che
determinano eritropoiesi inefficace e anemia, espansione del midollo osseo,
alterazioni scheletriche ed aumentato assorbimento di ferro a livello
gastrointestinale.
Il grado di sbilanciamento delle catene globiniche è determinato dal tipo di
mutazione del gene:
•β° indica assenza completa di produzione di beta-globina da parte dell’allele
affetto.
•β+ indica una certa produzione residua di β -globina (circa il 10%).
•β++ la riduzione di produzione di β -globina è minima.
VARIANTI EMOGLOBINICHE:
OLTRE 1000 DIFETTI MOLECOLARI
Combinazioni
tra portatori
di difetti
dell’emoglobina:
quando stato di
malattia nei
figli?
ASSETTO EMOGLOBINICO:
INDAGINI DI PRIMO LIVELLO
• Assetto emoglobinico:
90663 Hb - EMOGLOBINA A2
90664 Hb - EMOGLOBINA Fetale
90665 Hb - EMOGLOBINE Anomale
• Emocromo completo
• Metabolismo del ferro (Ferritina,
Ferritina, CRP,
CRP Ferro, Transferrina e
Capacità Ferrolegante Totale)
STFR: distinzione tra IDA e ACD (flogosi acute ricorrenti)
• Informazioni sul paziente
Definizione del fenotipo emoglobinico
HPLC
Cromatografia ad
alta pressione
Hb Fetale
Hb A2
Indagini di primo livello:
refertazione commentata
Da alcuni anni i laboratori perseguono l’obiettivo di
inserire un commento per fornire al clinico chiavi
interpretative e informazioni sui risultati, messi a
disposizione da moderne e sempre più
più sofisticate
tecnologie.
Così facendo ritiene di operare a vantaggio del
paziente, avendo esperienza diretta dei principi e dei
limiti delle tecniche utilizzate delle prove di efficacia,
dei valori di riferimento, variabilità
variabilità biologica e
dell’
dell’incertezza della misura:
misura espressione di competenza
e responsabilità.
L’anello debole è la mancanza di informazioni clinicoanamnestiche.
biochimica clinica, 2010, vol. 34, n. 4
Studio Geni emoglobinici: quando e come?
STUDIO GENI EMOGLOBINICI:
QUANDO?
Il I°
I° livello non riesce ad escludere o accertare la presenza di difetti
difetti
dell’
dell’emoglobina (talassemie o varianti).
Utile l’l’analisi dell’
dell’assetto emoglobinico dei genitori.
Si sospetta la presenza di più
più difetti dell’
dell’emoglobina (composto
emoglobinico).
La caratterizzazione dei difetti, mostrati nel I°
I° livello può essere di
supporto alla valutazione del rischio genetico o all’
all’approccio
terapeutico (talassemie e varianti).
Occorre conoscere i difetti molecolari per consentire la diagnosi
diagnosi
prenatale.
Come comportarsi con i pazienti minori?
Modalità
Modalità di
prescrizione
Studio Geni emoglobinici: come richiederlo?
• Dgr. 4716 23/01/2013 e Regole RL 2015
‘Appropriatezza prescrittiva’: prescrizione dello specialista
di branca o richiesta di ‘Prima visita di genetica medica’.
• Prelievo presso il Centro Prelievi dell’AO Papa Giovanni
XXIII (previa prenotazione telefonica 0352674062, lunven ore 11-15).
• Invio al Laboratorio di Genetica Molecolare (c.a.
Dr.ssa C. Curcio) - Fondazione IRCCS Cà grandaOspedale Maggiore Policlinico.
Laura Michetti 035/2678185, [email protected]