Gian Paolo Peiizzaro conszdente SENATO DELLA REPUBBLIC4 - CAklER. DEI DEPUTATI COMMISSIONE PARLAMENTARE D1 INCHIESTA CONCERNENTE I l DOSSIER MITROKHIN E LIATTIVITA D I INTELLIGENCE ITALIANA ....-....... DOC. NQ .......... . . . . . . . . . . .e. . Roma, 2 dicembre 2003 Oggetto: deposito appunto ad uso interno su Vladimir Kuzichkin, citato in report Impedian 83, intestato a Sergey Fedorovich Sokolov Egregio Presidente, deposito agii atti d'archivio della Commissione da Lei presieduta l'aliegato appunto da me redatto - ad uso interno - sul personaggio in oggetto. Si evidenziano, fra l'altro, i contatti col noto Sergey F. Sokolov (quest'ultiomo, partito per 1'Urss nel luglio del 1982, non fece più ritorno in Italia, proprio ali'indomani delia sparizione da Teheran di Kuzichkin) e gli importanti riferimenti con il terrorista turco Aìì Agca contenuti nell'ordinanza-sentenza emessa il 21 marzo del 1998 dal giudice istruttore presso il Tribunale di Roma, Rosario Priore, neli'ambito delia terza inchiesta sull'attentato al Sommo Pontefice, avvenuto in Roma il 13 maggio 1981. Testo filigrana nente I SENATO DELLA REPUBBLKA - CAMERA DEI DEPUTATI COMMISSIONE MITIOXHIN I f . . . . . . . . . ,. . .. .;r ., \ .................... APPUNTO ! ; t :i ........ . . , ' 3.1. r ...... --' ....... 3002 SMATO DEW\ RÈwss-uu --mRA.,jflD~fiAT- . COMMISSIONE PARLAMENTARE D1 INCHIESTA CONCERNENTE IL DOSSIER MITROKHIN Oggetto: il caso Kuzichkin 9 DOC. NQ Dall'esame del fascicolo (peraltro piuttosto lacunoso) di Sergei Sokolov, fra le altre cose, emerge un dettaglio interessante. L'agente sovietico segnalato alle autorità di sicurezza dall'allora assistente di Aldo Moro poche ore dopo il sequestro dell'uomo politico (16 marzo 1978), risulta essere stato in contatto con Vladimir Kuzichkin, il vice console dell'ambasciata sovietica a Teheran (Iran) e colonnello generale del Kgb, sparito in circostanze tutte da chiarire dalla capitale iraniana nel giugno 1982. Testo filigrana Nellfottobredello stesso anno, Kuzichkin chiede asilo politico in Gran Bretagna. I1 ministero delllInterno britannico concesse, in prima battuta come prassi, un permesso di soggiorno senza scadenza. I1 Guardian, sulla questione, scrisse che il sovietico aveva a Teheran il compito di curare i rapporti con il Partito comunista iraniano "Tudeh", che nonostante il regime islamico al potere agisse alla luce del sole e aveva largo seguito in Iran. Secondo il Daily Mail, invece, Kuzichkin avrebbe portato con sé numerosi documenti sulle reti di spionaggio sovietiche nelllEuropa occidentale e in Medio Oriente, contenenti nomi di agenti, codici, procedure di trasmissione, corrieri e molti altri preziosi particolari. Sempre riportando in sintesi quanto riferiva la stampa inglese dell'epoca, il sovietico era in possesso di informazioni altamente sensibili sul Kgb tali da costringere i servizi di spionaggio delllUrss a riorganizzare le operazioni in almeno dieci Paesi europei. I1 caso Kuzichkin è stato considerato uno dei maggiori successi del Secret Intelligence Service negli ultimi dieci anni, dopo essere rimasto seriamente compromesso dalle attività della spia traduttore dal 1968 al 1977 nel Centro segrete di Cheltenham, a 150 km da (oggi conosciuta per l'attività del congiuntamente da Gran Bretagna e Stati Uniti,'era.-.specializzata in particolare nell'intercettazione delle comunicazioni fra nazioni straniere e nella decodificazione di messaggi segreti. I1 Centro si avvaleva di informazioni ricevute da una vasta rete statunitense di satelliti e di stazioni a terra. Lavorava inoltre in stretta collaborazione con la National Security Agency (Nsa), il cui quartier generale si trova a Fort Meade, nel Maryland. Secondo il quotidiano Standard, l'ex agente del Kgb, prima di ottenere l'asilo politico dal Regno Unito, sarebbe stato tenuto per diversi mesi in Francia dagli agenti inglesi. Stando al News From the World, i servizi segreti inglesi chiesero a Kuzichkin di continuare a fare il "doppio gioco", ma il diplomatico non se la sentì di restare in quella pericolosa situazione e a quel punto chiese di essere trasferito in Inghilterra. Al momento della diffusione della notizia della fuga in Occidente del vice console sovietico in Iran (ottobre 1982), il Telegraph ebbe modo di scrivere che il governo britannico avrebbe dovuto agire piuttosto rapidamente, dato che Kuzichkin aveva identificato numerosi membri di una rete sovietica operante a Londra e in altre capitali dell'Europa occidentale. L'agente del Kgb ebbe modo di fornire informazioni di importanza vitale sulle operazioni sovietiche in Medio Oriente e sulle reti di spionaggio sovietiche attive nei Paesi europei legati alla Nato. Testo filigrana Nell'ordinanza-sentenza del 21 marzo 1998, relativa alla terza inchiesta sull'attentato al Papa del 13 maggio 1981, viene citata, fra l'altro, una lettera del noto Alì Agca destinata ad alti magistrati del Tribunale di Roma. I1 terrorista turco sintetizza in sette passaggi gli elementi "cardine" intorno ai quali ruoterebbe l'intera operazione dell'attentato (organizzazione e preparazione) a papa Giovanni Paolo 11. Ecco i passaggi più delicati: - nel 1977, egli era stato addestrato - ovviamente dal Kgb, anche se espressamente non viene - in un campo terroristico palestinese in Siria dell'organizzazione facente capo al noto George Habbash, insieme a comunisti turchi e terroristi occidentali, da istruttori bulgari e tedeschi della Ddr. 2 ) - il Kgb lo ha poi inserito come agente provocatore nell'organizzazione eversiva turca dei Lupi Grigi al fine di innescare processi di guerra civile tese-ad iidebo Turchia, Paese chiave dell'Alleanza atlantica. 1) +-I .. . , ..- . , .. I. . A . - . . . .. '. ..'i.. ,. .. . . . .. .I . < 8. '. _ _ .. .'.. , . .... . . _^_._.._ i.*:5004 5. 3) - il Kgb all'epoca nutriva forti timori nei confronti sia di Papa Wojtyla che dell'ayatollah Khomeini, come poten~ia1i'~'"eversivi dell'impero sovietico. E per tale ragione, quel Servizio lo spedì a Teheran, ove con l'ausilio di comunisti iraniani e sotto la direzione del colonnello Vladimir Kuzichkin (letterale Kuzinski), fu organizzato un progetto di attentato contro Khomeini, poi fallito o non portato a termine. '-'e-'".'*---"-'- Da quanto è possibile ricavare dalla lettura del provvedimento giudiziario, al giudice istruttore di Roma sembra sia sfuggito il dato che Vladimir Kuzichkin (citato in Kuzinski), l'agente che manipola Agca in Iran, è lo stesso ufficiale del Kgb che sparisce dalla capitale iraniana nel giugno 1982 e ripara in Occidente, ricomparendo nel Regno Unito nell'ottobre. Ulteriori elementi a supporto della "missione" in Iran dell'attentatore del Papa emergono dall'esame della citata ordinanza-sentenza, nella parte dedicata alle emergenze istruttorie relative alla posizione del noto Ora1 Celik. In particolare, in un interrogatorio del 12 gennaio 1994, il turco fornisce, fra le altre cose, tutta una serie di dettagli in ordine agli spostamenti di Agca prima in Iran e poi in Bulgaria. Scrive il giudice Priore: "[Celik] organizza per lui, a brevissima distanza di tempo dall'evasione e prima che venga intrapreso quello in Europa, il noto viaggio in Iran. Viaggio che di certo non è di piacere né può essere stimato di asilo, perché all'epoca già vigeva il durissimo regime dell'imam Khomeini. E che perciò deve essere definito, anche per la sua durata di più mesi, vera e propria missione. Su di essa non si è mai indagato, sia per la quasi inesistenza' di rapporti con l'Iran, sia per la materia delle eventuali richieste, che sarebbero state immediatamente definite di natura politica. Di modo che ne sarebbe derivata, anche per la diversità di culture, una collaborazione pari a quella di qualche Stato europeo di cui s'è detto" (cioè, la Francia). Testo filigrana "Certo quella lunga trasferta in Iran ha tutti i connotati di una vera e propria missione. Innanzi tutto perché è organizzata da Celik, figura già all'epoca eminente nell'organizzazione. In secondo luogo, perché la sua preparazione richiese addirittura una decina di giorni, dal 20 al 30 gennaio di quel 1980, in una città decentrata del Paese, Erzerum, prossima alla frontiera dell'unione Sovietica. E l'Unione Sovietica, Agca raggiungerà L'Iran. La prevedeva la strada diretta sull'obiettivo. E dire che dista dalla frontiera iraniana quanto da quella sovietica. solo: la deviazione non è breve, perché il percorso pre .. , l'attraversamento dellrArmenia e delllAzerbaijan sovietico sino a Baku sul Caspio, e di qui a Tabriz in Iran, così facendo anche un ritorno verso Ovest di moltissimi chilometri. Si ferma a Tabriz in febbraio, marzo e buona parte di aprile. Da Tabriz fa però frequenti viaggi a Teheran, di certo non per motivi turistici, perché altrimenti non si sarebbe esposto al pericolo dei controlli che in Paesi come l'Iran di allora espletavano sugli stranieri in movimento sul territorio. Si deve ricordare che egli [Agca] all'epoca era in possesso di un passaporto afgano intestato a tale Hickmet, passaporto consegnatoli nel corso di un incontro, presente Celik, con Abuzer Ugurlu, che oltre a tale documento gli aveva donato 15mila marchi. In aprile il fatto nuovo. Avviene il fallimento della spedizione militare statunitense, voluta dal presidente Carter, per liberare il personale dell'ambasciata Usa di Teheran sequestrato dalle milizie musulmane. A seguito di questo episodio, il regime khomeinista dà un giro di vite, specie verso gli stranieri. Agca deve abbandonare il Paese e Celik organizza il suo prelievo recandosi personalmente in Iran". .- - - - - . - Testo filigrana Prosegue l'ordinanza-sentenza: "A questo punto, si pone la questione del perché Agca non sia stato avviato direttamente in Europa, bensì dirottato verso questa permanenza in Iran. Una risposta a tale quesito potrebbe venire dalla lettera di Agca del settembre 1997; Agca che, essendo dotato di intuito e d'antenne, può aver percepito che il problema della sua permanenza in Iran si poneva e si premura di 'proporre' una sua risposta. All'epoca il Kgb temeva fortemente sia il papa Wojtyla che l'imam Khomeini, entrambi dotati di potenzialità eversive dell'impero sovietico. Per questa ragione fu spedito a Teheran, ove fu preparato, a cura del colonnello Vladimir Kuzinski [leggi Kuzichkin, nda] e con l'aiuto di comunisti iraniani, un attentato contro l'imam, poi fallito. Si ricorda che, il 16 gennaio 1979, lo scià Muhammad Reza Pahlavi lascia la Persia; il lo febbraio, dopo 15 anni di esilio in Francia, rientra in Iran il vecchio patriarca sciita, l'ayatollah Khomeini, e il 4 novembre dello stesso anno, in piena ondata antioccidentale e antiamericana, viene assaltata l'ambasciata statunitense a Teheran. ---.I^_._.._ 1P :;j,!..+,,<;:;-- --.._<__ Vale la pena aggiungere, infine, che la defezione di Kuzic i c $ ~ ; ~ , ; , ; ; ; ~ . ~ ! i Q l avviene in un momento molto delicato: siamo nel in"--.-----....-.--..--i cui negli ambienti investigativi si sta mettendo la 8 00 0 0 5 cosiddetta "pista bulgara". I1 primo arresto in 1 i / i ordinato dall'allora giudice istruttore del Tribunale di Roma, Ilario Martella, avviene il 25 novembre del 1982: si tratta di Serghiei Ivanov Antonov, 35 anni, impiegato presso le linee aeree bulgare. I1 bulgaro viene tratto in arresto negli uffici della Balkan Air dal personale della Digos di Roma nell'ambito della seconda istruttoria sull'attentato a Piazza San Pietro del 13 maggio 1981, con l'accusa di concorso in tentativo di omicidio del Papa. Antonov era a Roma dal 1978. All'epoca si disse che sulle tracce del bulgaro gli inquirenti arrivarono seguendo il filo dei numerosi contatti avuti da Alì Agca, dopo la sua fuga dal carcere di Kartal Maltepe di Istanbul, avvenuta nel novembre del 1979. Roma, 21 novembre 2003 Testo filigrana