L`antica Grecia e l`Impero persiano ai giorni nostri

L’antica Grecia e l’Impero
persiano ai giorni nostri
Grecia nel 400 a.C
Grecia oggi
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Governo: repubblica parlamentare
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Caratteristiche sociali: 98% greci, restante
turchi, valacchi e albanesi
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Religione: cristiano-ortodossa
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Lingua: Greco (dialetti pontico e tsakonico)
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Scuola: numero di anni obbligatori: 9,
completamente gratuita
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Moneta: Euro
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Problemi: sovraffollamento ad Atene, crisi
economica
L’impero persiano
L’iran
Nome completo: repubblica islamica dell’Iran
Lingua ufficiale: persiano
Capitale: Theran
Superficie: 1500000 di km2
Popolazione: 77 milioni di abitanti
Densità: 48 ab/km2
Il petrolio
Il petrolio è un liquido oleoso più o meno denso, infiammabile, di colore
variabile da giallastro a nero, costituito essenzialmente da una miscela di
idrocarburi fossili. Si trova in grandi quantità sotto la superficie terrestre ed
è la principale materia prima dell'industria petrolchimica.
L'Iran è sempre stato considerato uno dei maggiori produttori mondiali di
petrolio. I principali giacimenti si trovano nella provincia di Khuzistān, nella
parte orientale del paese, e all’ estremità del golfo Persico, nella regione
sudoccidentale del paese, vengono stimati tra i più grandi del pianeta e sono
sufficienti a mantenere gli attuali livelli di produzione per altri settant’anni.
Modeste riserve di carbone, ferro, rame, piombo, zinco e cromite, argento,
manganese, sale, magnesite e zolfo alimentano l’industria estrattiva dell’Iran.
Reperti archeologici in Iraq
Preistoria
Mesopotamia settentrionale V millennio a.C.
Ceramica:
Tell Hassuna (motivi geometrici),Samarra (naturalistici e astratti), Tell Halaf (naturalistici e
geometrici).
Architettura: villaggio neolitico di Jarmo abitazioni regolari e spaziose.
Mesopotamia meridionale IV millennio a.C.
Ceramica: decorazioni geometriche con reticolati.
Architettura: templi con vani rettangolari con una nicchia al centro, dedicati al dio delle acque.
Mesopotamia meridionale seconda metà del IV millennio a.C.
Ceramica: decorazioni geometriche.
Architettura:Uso del mattone,edifici sacri su piattaforme,stanze delle case intorno a un cortile.
Civiltà sumerica, IV-III millennio a.C.
Metà III millennio a.C.
Scultura:statuette votive, tendenza all’astrazione; che poi si trasformerà nel
realismo dei volti,passaggio da figurazioni profane a culturali a storiche.
Templi incorporati nei palazzi reali.
Tombe reali di Ur:ritrovamento di gioielli (altissimo artigianato).
Lastre di fondazione (lastre decorate con rilievi): mitologiche e culturali.
Periodo assiro, fine II millennio
Mesopotamia meridionale: kudurru (pietre di confine con iscrizioni e simboli
divini).
Assiria: arte glittica (rilievi che decoravano la parte inferiore delle pareti dei
palazzi reali).
Periodo neo-babilonese, 612-538 a.C.
Influenze assire e tradizione sumerica.
Porta di Ishtar a Babilonia.
Il passaggio di questa zona sotto vari domini ha contribuito a cancellare i residui
dell’antica cultura ma anche impedito la formazione di un nuovo stile completamente
autonomo.
I Seleucidi costruirono a Babilonia un teatro greco e in Mesopotamia una città dallo
stile ellenistico, Seleucia.
Ritrovamento di molte statuette di divinità femminili ellenistiche.
Regione mesopotamica sarà, artisticamente, parte dell'Iran.
Periodo islamico
Non ci sono molti resti di questo periodo a causa della:
deperibilità del materiale
distruzione dei Mongoli.
Dopo la conquista mongola il territorio mesopotamico non darà più una produzione
artistica di rilievo.
Epoca moderna
Non ci sono né opere né stili degni di rilievo.
Ripetizione di forme tradizionali.
Adozione di forme europee (senza un'adeguata assimilazione).
I reperti archeologici iracheni
trafugati dai soldati USA
Oltre alla situazione turbolenta degli ultimi tempi, in Iraq c’è un’altra questione che
non riguarda civili o soldati uccisi, condizioni di vita precarie, problemi e
contraddizioni di una guerra difficile, ma la fuga di materiale artistico e
archeologico. Infatti, lo stato iracheno si trova nella regione definita come la culla
della civiltà: le culture più antiche del mondo si sono sviluppate nella Mezzaluna
Fertile e si sono lasciate alle spalle un’enorme quantità di edifici, artefatti e
documenti.
Secondo l’archeologo iracheno i preziosi manufatti sono stati trafugati durante la II
Guerra del Golfo, il numero dei reperti mancanti ammonterebbe a circa 35.000.
E’ stata stilata la bozza di un accordo tra Bagdad e Stati Uniti relativo alla
restituzione entro l’agosto del 2014 di oltre 10mila reperti sottratti all’Iraq dopo
l’invasione americana del 2003 e quasi tutti provenienti dal Museo Nazionale
Iracheno (http://tpcweb.carabinieri.it/tpc_sito_pub/result.jsp). Il Museo Nazionale
Iracheno di Baghdad è stato distrutto durante la guerra ed è stato ricostruito
virtualmente sul sito http://www.virtualmuseumiraq.cnr.it/homeITA.htm