DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 FOCUS CASA DI CURA SANT’ANNA A CURA DELL'UFFICIO P.R. DELLA A. MANZONI & C. L a Casa di Cura Villa Sant'Anna di Merano ha avviato recentemente una importantissima collaborazione con il dr. Reinhold Kofler, specialista in ortopedia e traumatologia. Il dr. Kofler è uno dei massimi esperti a livello nazionale ed europeo di chirurgia endoscopica mininvasiva della colonna vertebrale. Presso la Casa di Cura St. Anna, eseguirà visite specialistiche, terapie conservative (= infiltrazioni della colonna vertebrale sotto guida tac) ed interventi mininvasivi percutanei di rimozione delle ernie del disco lombari per via endoscopica transforaminale. Questa tecnica, che ha già preso piede in Germania e Stati Uniti, ha enormi vantaggi rispetto a quella tradizionale a cielo aperto ed il dr. Kofler ne è uno dei massimi esperti. TRENT’ANNI DI ESPERIENZA Il dr. Kofler viene da oltre trent’anni di esperienza nel reparto di ortopedia dell’Ospedale di Brunico. Negli ultimi dieci si è occupato prevalentemente di colonna vertebrale praticando le più moderne tecniche operatorie e contribuendo allo sviluppo di sofisticati strumentati specifici insieme ad alcune delle più importanti multinazionali nel settore medico/chirurgico. Ora ha optato per proseguire questa sua esperienza nel settore privato, in particolare presso il nuovo Centro di VANTAGGI E SVANTAGGI L ’Endoscopia Vertebrale o della Colonna è una metodica originariamente nata negli anni ’90, sull’onda lunga della riduzione dell’invasività di molti interventi ortopedici, quali meniscectomia e ricostruzione artroscopica del legamento crociato anteriore del ginocchio. PROBLEMI TECNOLOGICI Inizialmente, tuttavia, il suo sviluppo è stato limitato dalle tecnologie disponibili e dalle vie d’accesso utilizzate nei primi anni, che restringevano fortemente le indicazioni, sostanzialmente limitate alla rimozione di alcuni tipi di ernia discale e alle protrusioni. Con la nascita molto recente di sistemi e strumentari più avanzati sono ora disponibili cannule che rappresentano un condensato tecnologico contenente l’ottica (telecamera), canali di lavaggio e un canale operatorio per gli strumenti chirurgici, in un diametro limitato; tali cannule, inserite attraverso una singola incisione di pochi millimetri (0,5 cm) e posizionate con il controllo della videofluoroscopia più evoluta, consentono l’accesso endoforaminale (passando dentro il canale da cui la radice nervosa fuoriesce) o interlaminare. Si accoppiano ad altrettanto innovativi Contrastare l’ernia del disco con tecnologie innovative Alla Clinica di Maia Alta a Merano approda una nuova importante collaborazione con uno dei massimi esperti europei di chirurgia endoscopica mininvasiva della colonna vertebrale LA CHIRURGIA ENDOSCOPICA DELLA COLONNA VERTEBRALE APPRODA A VILLA SANT’ANNA; A SINISTRA IL DOTTOR REINHOLD KOFLER Chirurgia St. Anna perché ha deciso di concentrare la sua attività esclusivamente sulla colonna vertebrale ed ha individuato nel moderno Centro e nelle sue sale operatorie al- l’avanguardia, il luogo ideale per sviluppare un Centro di Competenza/Learning Center, dove con il supporto della ditta RICHARD WOLF INTERNATIONAL, praticare ed illustrare le più moderne tecniche operatorie endoscopiche della colonna vertebrale a colleghi provenienti da tutta Italia ed Europa. Anche il modello organizzativo, flessibile, e l’ambiente, rivolto alla ricerca del benessere del paziente e del chirurgo costituiscono le condizioni ideali per diventare un centro di eccellenza operatorio e didattico. GRANDE SODDISFAZIONE Il dr. Claudio Crespi, Direttore Sanitario della Clinica Sant’Anna, si dice orgoglioso di poter contribuire a divulgare la conoscenza delle più moderne tecniche per il benessere dei pazienti, in particolare per la patologia della colonna vertebrale che affligge moltissime persone, che spesso non conoscono o non hanno a portata di mano tutte le opzioni disponibili, in particolare grazie agli ultimi, importanti, progressi del settore. METODI DIVERSI ââ NIENTE ANESTESIA GENERALE, TEMPI PIÙ BREVI DI RECUPERO, MENO DOLORE Procedura chirurgica mininvasiva senza anestesia generale strumenti chirurgici miniaturizzati quali pinze ed altri strumenti per la rimozione di frammenti di ernia e tessuti molli, frese per allargare il forame o il canale midollare, rimuovendo l’osso e sonde a radiofrequenze per coagulare vasi, interrompere il sanguinamento e riparare brecce nell’annulus del disco (la parte che si rompe). SVOLTA IMPORTANTE Negli ultimissimi anni, soprattutto negli Stati Uniti ed in Germania, la metodica ha mostrato la potenzialità di imporsi sulla chirurgia “aperta”. Infatti gli approcci chirurgici tradizionali sono gravati da un elevato tasso di complicanze che varia dal 20% all’80% a seconda degli interventi e delle casistiche. Tale tasso di complicanze li rende inaccettabili se non in casi estremamente avanzati. I Chirurghi Ortopedici formati su queste nuove metodiche possono trattare i pazienti con invasività drasticamente inferiore. Con questo sistema si moltiplicano le indicazioni e le patologie che è possibile affrontare. La Discectomia endoscopica transforaminale (Chirurgia Endoscopica dell`Ernia del Disco) è una procedura chirurgica mininvasiva per il trattamento di ernie discali lombari sintomatiche. A livello mondiale il 95% degli interventi di rimozione di ernie discali, invece, vengono ancora eseguiti con la procedura “a cielo aperto”. TECNICA A CIELO APERTO La tecnica operatoria a cielo aperto rispetto a quella endoscopica (a cielo chiuso) comporta: 1. Anestesia generale 2.Possibili complicanze tipo ematoma postchirurgico, infezione, lesione di nervi e lesione dei vasi anteriori (la più temibile) 3. Il crearsi di una cicatrice nel canale midollare durante il processo di guarigione con possibili dolori postumi ed eventuali possibili ricadute neurologiche 4. Maggiore instabilità della colonna vertebrale con possibili disturbi cronici 5. Degenza più lunga 6. Lungo periodo riabilitativo e di inabilità al lavoro prolungata TECNICA ENDOSCOPICA Molto meno invasiva e con complicazioni assai inferiori è invece la procedura di rimozione dell`ernia discale per via endoscopica transforaminale, che è l’ideale per sportivi, per tutti quei pazienti che vogliono minimizzare il periodo di assenza dal proprio lavoro e per chi preferisce evitare un’anestesia generale. Altri vantaggi della tecnica endoscopica: 1. Nessuna anestesia generale: l`intervento viene eseguito in anestesia locale (il paziente durante l’intervento è cosciente). 2. Accesso mininvasivo, pertanto notevole riduzione del rischio di sanguinamento, infezioni e danni nervosi A MISURA D ’ UOMO áá QUALITÀ ED EVOLUZIONE CONTINUA ââ Poliambulatorio: inaugurato nel 2009, oggi è punto di riferimento per oltre venti branche specialistiche (inclusi laboratorio analisi e radiologia), per numerosi medici specialisti e per gli utenti -oltre trentamila nel 2014-, che beneficiano spesso anche delle convenzioni dirette ed indirette esistenti con il Servizio Sanitario Provinciale. Chirurgia: inaugurato nel gennaio del 2012, unisce l’eccellenza delle proprie sale operatorie al comfort delle camere di degenza; grazie all’esperienza dei propri chirurghi e del personale medico e paramedico rappresenta oggi il benchmark per la chirurgia privata d’elezione in Regone. Ricoveri di medicina e postacuzie: la collaborazione con il Servizio Sanitario Provinciale si è intensificata nel 2012, quando il reparto lungodegenti postacuti dell’Ospedale di Merano è stato trasferito all’interno della Casa di Cura, a fianco del reparto di medicina, al quale fanno a tutt’oggi riferimento molti medici di medicina generale . 3. No instabilità della colonna e nessuna importante cicatrice nel canale midollare. Frequenza di una sindrome “post-discectomia” ridotta 4. Riduzione del dolore postoperatorio 5. Il paziente di fatto può alzarsi immediatamente dopo l`intervento 6. Degenza ospedaliera molto più ridotta 7. Riduzione di ¾ dei tempi di rientro al lavoro. ALCUNE PROBLEMATICHE Vi sono anche alcuni svantaggi di questa innovativa procedura endoscopica. Tra questi bisogna evidenziare la necessità di avere a disposizione una strumentazione chirurgica molto sofisticata (sono pertanto pochi i centri dotati di tutte le apparecchiature necessarie); inoltre, è da prevedere una più lenta curva di apprendimento del chirurgo, che deve aver maturato pertanto una lunga esperienza in questa specifica tecnica e una moderata esposizione ai raggi X per via del fluoroscopio (paragonabile all’esecuzione di una TAC).