Cenni di logica matematica e di teoria degli insiemi CORSI INTRODUTTIVI Dipartimento di Ingegneria di Perugia a.a. 2016/2017 Paola Rubbioni 1 Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 1 2 Logica matematica • Serve ad inquadrare in schemi rigorosi gli strumenti ed i metodi di ragionamento della matematica • In matematica si definiscono gli oggetti, se ne definiscono le proprietà, si fanno deduzioni logiche • Il complesso di espressioni delle quali si possa dire se sono Vere o False costituisce un SISTEMA LOGICO Atomo: oggetto del sistema logico; si indica con a, b, x, ...; possono essere numeri, frasi,... Esempio: x = [popolazione di Roma]; a = [oggi piove] Proposizione: frase di cui si possa dire se V oppure F Esempi: [11 è dispari] V ; [13 è pari] F ; [30 è divisibile per 2] V . Predicato: proposizione contenente una variabile e che quindi può essere V o F a seconda del valore della variabile Esempi: p(x) = [x è un quadrato perfetto] V se x = 4, 9, 16, ... mentre è F se x = 2, 3, 5, ...; p(x) = [x è un numero pari] è V se... mentre è F se ... • Proposizioni e predicati si possono legare tra loro con i CONNETTIVI LOGICI ¬: negazione Esempio: P = [il numero 6 è primo]; ¬P = [non è vero che il numero 6 è primo] = [il numero 6 non è primo] ∧: congiunzione (et) Esempio: P = [oggi piove]; Q = [porto l’ombrello] P ∧ Q = [oggi piove e porto l’ombrello] ∨: disgiunzione (vel) Esempio: P = [oggi piove]; Q = [porto l’ombrello] P ∨ Q = [oggi piove o porto l’ombrello] TABELLE DI VERITA’ Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 P V F ¬P F V ¬ (¬ P ) V F ; P V F V F Q V F F V 3 P ∧Q P ∨Q V V F F F V F V Esempio: P = [il numero 6 è primo] F ; Q = [il numero 5 è primo] V P ∧ Q = [sia il numero 6 che il numero 5 sono primi] F P ∨ Q = [o il numero 6 è primo o il numero 5 è primo] V P V F V F Q V F F V ¬ (P ∧ Q) ¬ (P ∨ Q) F F V V V F V F ¬P ∨¬Q ¬P ∧¬Q F F V V V F V F dunque Leggi di De Morgan ¬ (P ∧ Q) = ¬ P ∨ ¬ Q ¬ (P ∨ Q) = ¬ P ∧ ¬ Q Esempio: ¬ (P ∧ Q) = [non è vero che 6 e 5 sono entrambi primi] ¬ P ∨ ¬ Q = [non è vero che il numero 6 è primo oppure non è vero che il numero 5 è primo] IMPLICAZIONE ED EQUIVALENZA ⇒: implica A ⇒ B si legge: [se A è vera, allora B è vera] [A è condizione sufficiente per B] [B è condizione necessaria per A] ⇔: equivale A ⇔ B si legge: [A e B sono equivalenti] [A è condizione necessaria e sufficiente per B (e viceversa)] (A ⇒ B) ∧ (B ⇒ A) • Formulazione astratta-logica degli enunciati dei teoremi Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 4 Teorema: CN perché un parallelogramma sia un quadrato è che abbia le diagonali uguali = [P è un quadrato ⇒ P ha le diagonali uguali] = [se un parallelogramma è un quadrato, allora ha le diagonali uguali] {z } | {z } | ipotesi tesi = [CS perché un parallelogramma abbia le diagonali uguali è che sia un quadrato] La CN non è anche CS, ovvero [P ha le diagonali uguali ⇒ 6 P è un quadrato]; controes: rettangolo Teorema: CS perché un numero sia pari è che sia divisibile per 2 = [x è divisibile per 2 ⇒ x è pari] = [se x è divisibile per 2 allora x è pari] | {z } | {z } ipotesi tesi In questo caso è vero anche il viceversa, cioè la CS è anche necessaria, quindi le due proposizioni sono equivalenti, ovvero [x è divisibile per 2 ⇔ x è pari] Osservazione: [A ⇒ B] equivale a [¬B ⇒ ¬A] Esempio: A = [n è divisibile per 9]; B = [n è divisibile per 3] A ⇒ B = [se n è divisibile per 9, allora n è divisibile per 3] ¬B ⇒ ¬A = [se n non è divisibile per 3, allora n non è divisibile per 9] Att.!! situazione diversa da B 6⇒ A = [che n sia divisibile per 3 non implica che n sia divisibile per 9]; questa infatti nel caso in questione è falsa: controes: n = 6 è divisibile per 3 ma non per 9. Esempio: A = [x > 9]; B = [x > 5] A ⇒ B significa [se x > 9 allora x > 5]; o equivalentemente [CS perché x > 5 è che x > 9]; o equivalentemente [CN perché x > 9 è che x > 5]; per l’osservazione precedente questo equivale a ¬B ⇒ ¬A, che significa [se non è x > 5 allora non è x > 9]. Anche qui si ha che non è vero che B 6⇒ A, il quale significa [x > 5 non implica x > 9]; controes: x = 7 QUANTIFICATORI esistenziale ed universale ∃: esiste ∀: per ogni NEGARE I PREDICATI ∀x ⇒ P (x) = [per ogni valore della variabile accade che la proprietà P (x) è vera] ∃x : Q(x) = [esiste almeno un valore della variabile per cui la proprietà Q(x) è vera] Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 5 Vediamo come si nega. Esempio: [Non è vero che ogni studente ha una penna] = [almeno uno studente non ha una penna] dunque [¬ (∀x ⇒ P (x))] equivale a [∃x : ¬P (x)] In generale: ∀ ←→ ∃ ; ⇒←→ : ; poi si nega la proprietà Esempio: un insieme C è convesso se ∀A, B in C ⇒ AB contenuto in C; un insieme C non è convesso se ∃A, B in C : AB non è contenuto in C Esempi: 1. Negare che [ogni studente è biondo e con gli occhi azzurri]. In simboli, devo negare che [∀x ⇒ P (x) ∧ Q(x)], quindi la negazione è [∃x : ¬(P (x) ∧ Q(x))] ⇔ |{z} [∃x : ¬P (x) ∨ ¬Q(x)], quindi [c’è almeno uno studente De M organ che o non è biondo o non ha gli occhi azzurri]. 2. Negare la frase [∀x ∈ R∃y ∈ R : xy = 1]. [∃x ∈ R : ¬(∃y ∈ R : xy = 1)] ⇔ [∃x ∈ R : ∀y ∈ R ⇒ xy 6= 1)]. 3. Negare la frase [La mamma cucina e parla al telefono]. frase: [C ∨ T ]; negata (per De Morgan) è [¬C ∧ ¬T ] ovvero [la mamma o non cucina o non parla al telefono]. 4. Negare la frase [Tutte le sere leggo a letto]. frase: [∀S ⇒ L]; negata è [∃S : ¬L], ovvero [c’è almeno una sera in cui non leggo a letto]. Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 2 6 Numeri • N numeri naturali: 0, 1, 2, 3, 4, .... (N, +) (G1) elemento neutro: 0 (G2) proprietà associativa: (n + m) + p = n + (m + p) (C) proprietà commutativa: n + m = m + n Ma NON esiste in N l’opposto, cioè l’elemento che sommato ad un numero fornisca l’elemento neutro. • (Z, +) numeri interi (G1) elemento neutro: 0 (G2) proprietà associativa: (n + m) + p = n + (m + p) (G3) opposto: ∀n∃m : n + m = 0; l’elemento opposto di n si indica con il simbolo −n; (C) proprietà commutativa: n + m = m + n. (Z, +) è un gruppo abeliano o commutativo • (Z, +, ·) (G1) elemento neutro: 1 (G2) proprietà associativa: (n · m) · p = n · (m · p) (C) proprietà commutativa: n · m = m · n (D) proprietà distributiva: n · (m + p) = n · m + n · p. Ma NON esiste in N l’inverso, cioè l’elemento che moltiplicato per un numero intero fornisca l’elemento neutro. • (Q, +, ·) numeri razionali (G1) elemento neutro: 1 (G2) proprietà associativa: (n · m) · p = n · (m · p) (G3) opposto: ∀p 6= 0∃q : p · q = 1; l’elemento opposto di p si indica con il simbolo p1 ; (C) proprietà commutativa: n · m = m · n (D) proprietà distributiva: n · (m + p) = n · m + n · p. Q escluso 0 è un gruppo rispetto al prodotto. • (R, +, ·) numeri reali (G1) elemento neutro: 1 (G2) proprietà associativa: (n · m) · p = n · (m · p) (G3) opposto: ∀p 6= 0∃q : p · q = 1; l’elemento opposto di p si indica con il simbolo p1 ; Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 (C) proprietà commutativa: n · m = m · n (D) proprietà distributiva: n · (m + p) = n · m + n · p. I numeri reali nascono per risolvere problemi di incommensurabilità (lato e diagonale del quadrato) o di esaustione (lnghezza della circonferenza). Osserviamo che: • q ∈ Q si può scrivere in infiniti modi: 0, 75 = 0, 6̄ = 75 3 = = ...(decimale esatto) 100 4 6 60 2 4 −2 = = = = = ...(decimale periodico) 9 90 3 6 −3 • costruisco la frazione di un decimale periodico: x = 0, 6̄ = 0, 666666.... ⇒ 10x = 6, 66666... = 6 + 0, 66666... = 6 + x ⇒ 6 9x = 6 ⇒ x = ; 9 • costruisco la frazione di un decimale periodico: x = 0, 12 = 0, 12121212... ⇒ 10 x = 12, 121212... = = 12 + 0, 121212.... = = 12 + 0, 12 = 12 + x ⇒ x(102 − 1) = 12 ⇒ 12 ; x = 99 2 • costruisco un numero irrazionale, cioè di R \ Q: 0, 101100111000111100001111100000... In R sussiste una relazione d’ordine totale ’≤’, cioè valgono le seguenti proprietà: riflessiva: ∀x ∈ R ⇒ x ≤ x antisimmetrica: ∀x, y ∈ R : x ≤ y ∧ y ≤ x ⇒ x = y transitiva: ∀x, y, z ∈ R : x ≤ y ∧ y ≤ z ⇒ x ≤ z tricotomia (?): ∀x, y ∈ R ⇒ x ≤ y ∨ y ≤ x 7 Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 3 8 Teoria degli insiemi Parole chiave: insieme (A); elemento (a); appartenenza (∈) Descrizione per tabulazione: A = {1, 2, 5} (ordine irrilevante) Descrizione per proprietà: A = {studenti aventi nome con iniziale A} Insiemi numerici N={0, 1, 2, ...} Z={..., −2, −1, 0, 1, 2, ...} Q= ab : a, b ∈ Z, b 6= 0 R={tutti i decimali periodici e non periodici, limitati e non limitati} Possiamo allora dare la definizione di intervallo: dati a, b ∈ R, si pone [a, b] = {x ∈ R : a ≤ x ≤ b} e analogamente [a, b[= {x ∈ R : a ≤ x < b}; ]a, b] = {x ∈ R : a < x ≤ b}; ]a, b[= {x ∈ R : a < x < b}. RELAZIONI TRA INSIEMI A ⊂ B = A è contenuto in B; A è sottoinsieme di B; vuol dire che ∀x ∈ A ⇒ x ∈ B , cioè ogni elemento di A è anche elemento di B Esempio: A = {1, 2} ⊂ B = {1, 2, 7} Esempio: A = {studenti aventi nome con iniziale A} ⊂ B = {studenti} Esempio: N ⊂ Z ⊂ Q ⊂ R. A 6⊂ B = A non è contenuto in B; A non è sottoinsieme di B; vuol dire che ∃x ∈ A : x 6∈ B , cioè esiste almeno un elemento di A che non appartiene a B Esempio: A = {studenti oggi in aula}; B = {studenti domani in aula} Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 9 Esempio: A = {studenti oggi in aula}; B = {studenti oggi a medicina} A = B = A ⊂ B ∧ B ⊂ A; vuol dire che (∀x ∈ A ⇒ x ∈ B) ∧ (∀x ∈ B ⇒ x ∈ A) Esempio: A = {persone presenti in aula} ⊂ B = {persone entrate in aula e non ancora uscite} A 6= B = A 6⊂ B ∨ B 6⊂ A Osservazione 3.1 Non scambiare ∈ con ⊂! La prima è relazione tra elementi, la seconda tra insiemi: sono livelli diversi della realtà. Osservazione 3.2 Un insieme può essere un elemento in un insieme di insiemi. Esempio: (0, 0) ∈ r = {(x, y) ∈ R2 : y = x} ∈ F = {y = mx : m ∈ R}. Insiemi degeneri ∅ = insieme vuoto P(A) = insieme delle parti Esempio: A = {1, 2, 3} P(A) = {∅, {1}, {2}, {3}, {1, 2}, {1, 3}, {2, 3}, A} OPERAZIONI tra insiemi in X insieme universo A ∩ B = {x ∈ X : x ∈ A ∧ x ∈ B} intersezione Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 • A∩B ⊂A e A∩B ⊂B • A⊂B ⇒A∩B =A • due insiemi sono disgiunti se A ∩ B = ∅ A ∪ B = {x ∈ X : x ∈ A ∨ x ∈ B} unione • A⊂A∪B e B ⊂A∪B • A⊂B ⇒A∪B =B AC = {x ∈ X : ¬(x ∈ A)} = {x ∈ X : x 6∈ A} complementare A \ B = {x ∈ X : x ∈ A ∧ x 6∈ B} = {x ∈ X : x ∈ A} ∩ {x ∈ X : x 6∈ B} = A ∩ B C differenza 10 Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 A × B = {(x, y) ∈ X × X : x ∈ A, x ∈ B} prodotto cartesiano • le coppie sono ordinate: A × B 6= B × A Esempio: A = {1, 2}, B = {2, 3} ⇒ A × B = {(1, 2), (1, 3), (2, 2), (2, 3)}, B × A = {(2, 1), (2, 2), (3, 1), (3, 2)} • PIANO CARTESIANO • [0, 1] × [−1, 1] [0, 1]×] − 1, 1[ ]0, 1] × [−1, 1] ... Proprietà Leggi di De Morgan (A ∪ B)C = AC ∩ B C (A ∩ B)C = AC ∪ B C 11 12 Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 Proviamo la prima. Dobbiamo dimostrare la doppia inclusione. ’⊂’: Ip: x ∈ (A ∪ B)C ; Ts: x ∈ AC ∩ B C x ∈ (A ∪ B)C ⇒ x 6∈ A ∪ B ⇒ ¬(x ∈ A ∪ B) ⇒ ⇒ ¬(x ∈ A ∨ x ∈ B) |{z} ⇒ ¬(x ∈ A) ∧ ¬(x ∈ B) ⇒ x 6∈ A ∧ x 6∈ B ⇒ De M organ C C ⇒ x ∈ A ∧ x ∈ B ⇒ x ∈ AC ∩ B C ’⊃’: Ip: x ∈ AC ∩ B C ; Ts: x ∈ (A ∪ B)C x ∈ AC ∩ B C ⇒ x 6∈ A ∧ x 6∈ B ⇒ ¬(x ∈ A) ∧ ¬(x ∈ B) ⇒ |{z} De M organ ⇒ ¬(x ∈ A ∨ x ∈ B) ⇒ ¬(x ∈ A ∪ B) ⇒ x 6∈ A ∪ B ⇒ ⇒ x ∈ (A ∪ B)C Proprietà dell’intersezione • A ∩ B = B ∩ A commutativa • A ∩ (B ∩ C) = (A ∩ B) ∩ C associativa • A ∩ A = A idempotenza Proprietà dell’unione • A ∪ B = B ∪ A commutativa • A ∪ (B ∪ C) = (A ∪ B) ∪ C associativa • A ∪ A = A idempotenza Esercizio 3.1 Provare la proprietà distributiva dell’intersezione sull’unione, cioè che A ∩ (B ∪ C) = (A ∩ B) ∪ (A ∩ C). Svolgimento: x ∈ A ∩ (B ∪ C) ⇔ x ∈ A ∧ (x ∈ B ∨ x ∈ C) ⇔ (x ∈ A ∧ x ∈ B) ∨ (x ∈ A ∧ x ∈ C) ⇔ ⇔ x ∈ (A ∩ B) ∨ x ∈ (A ∩ C) ⇔ x ∈ (A ∩ B) ∪ (A ∩ C) Corsi Introduttivi - a.a. 2016/2017 13 Esercizi 3.1 1. Provare la proprietà distributiva dell’unione sull’intersezione, cioè che A ∪ (B ∩ C) = (A ∪ B) ∩ (A ∪ C) 2. Provare che A ∪ (A ∩ B) = A 3. Provare che AC ∪ (A ∩ B) = AC ∪ B 4. Provare che A ∪ B = A ∪ (B \ A) 5. Provare che A \ (B ∪ C) = (A \ B) ∩ (A \ C)