ITIS G. GALILEI CONEGLIANO DE MARTIN MARCO V AART A. S. 2012/13 1 INDICE 1 - INTRODUZIONE …………………………………………………………………………………………..PAG 3 2 - CIRCUITO PER RILEVAMENTO TEMPERATURA …………………………………………….PAG 3 2.1 - TRASDUTTORE DI TEMPERATURA AD590 …………………………………………………PAG 4 2.2 - AMPLIFICATORE OPERAZIONALE TL082 ……………………………………………………PAG 4 2.3 - STABILIZZATORE DI TENSIONE A 5V LM336 ………………………………………………PAG 5 2.4 - AMPLIFICATORE OPERAZIONALE TL084 ……………………………………………………PAG 5 2.5 - DESCRIZONE FUNZIONAMENTO ……………………………………………………………….PAG 5 2.6 - GRAFICO …………………………………………………………………………………………………..PAG 7 3 - CIRCUITO PER RILEVAMENTO UMIDITÀ ………………………………………………………PAG 8 3.1 - TRASDUTTORE DI UMIDITÀ MK33-W ……………………………………………………….PAG 9 3.2 - ASTABILE CON TIMER NE555 ………………………………………………………………….PAG 10 3.3 - CONVERTITORE f/V CON LM331 …………………………………………………………….PAG 11 4 - CIRCUITO PER LA LETTURA SU DISPLAY LCD ………………………………………………PAG 13 4.1 - DESCRIZIONE DEL PIC …………………………………………………………………………….PAG 13 4.2 - DISPLAYTECH 162b …………………………………………………………………………………PAG 14 4.3 - PROGRAMMA IN MPLAB ………………………………………………………………………..PAG 14 5 - CONCLUSIONI ……………………………………………………………………………………………PAG 21 6 - RINGRAZIAMENTI ……………………………………………………………………………………..PAG 21 7 - BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ……………………………………………………………………..PAG21 2 1 - INTRODUZONE Questo progetto si basa sulla misurazione di due grandezze fisiche: la temperatura ambientale e l’umidità relativa dell’aria. Per rilevare queste due misure si utilizzano due sensori, o meglio, due trasduttori: l’AD590 per la temperatura e l’MK33-W per l’umidità. Dopodiché ho ampliato il progetto aggiungendo la lettura delle varie misure su un display LCD tramite programmazione del PIC. Circuito elettrico per rilevamenti della temperatura Circuito elettrico con PIC e conseguente lettura sull’LCD Circuito elettrico per rilevamenti dell’umidità Quindi si può capire dallo schema a blocchi qui sopra riportato che il progetto può essere suddiviso in tre grandi blocchi. A seguire verrà riportata l’analisi di ogni blocco. 2 - CIRCUITO PER RILEVAMENTO TEMPERATURA Questo è lo schema elettrico per misurare la temperatura ambientale. 15 V 15 V 2 1 3 2 1 3 - 2 R1 8,2 k R2 5k -15 V TL084 R8 10 k + R10 10 k 1 R5 10 k 15 V -15 V 4 15 V TL082 + 11 CAN -V +V 4 3 4 8 AD590 R6 5k 10 8 11 9 TL084 + 15 V -15 V 15 V 3 8 7 5 R9 10 k 4 R4 20 k 15 V -15 V 3 -15 V TL084 7 4 LM336-5.0V + 6 + 2 6 TL082 - 5 1 R7 10 k 11 R3 5,6 k R11 10 k Trasduttore di temperatura AD590 Tensione di riferimento con LM3365.0 Amplificatore operazionale TL082 Amplificatore per strumentazione TL084 Amplificatore operazionale TL082 Vout 2.1 - Trasduttore di temperatura AD590 L’AD590 è un trasduttore che viene utilizzato per rilevare la temperatura ambientale trasformando una grandezza fisica in una grandezza elettrica. Si comporta come un generatore di corrente ad alta impedenza; la corrente generata è proporzionale alla temperatura assoluta: I = k*T con T in Kelvin con la costante di proporzionalità k che ha valore nominale di 1 µA/K. Il range di temperatura va da -55 °C (218 K) a +150 °C (423 K), con una tensione di alimentazione fra 4 e 30 V. Il funzionamento in corrente presenta il vantaggio di rendere il sistema di misura insensibile a cadute di tensione. La velocità di risposta del trasduttore è piuttosto alta: per raggiungere l’equilibrio termico dopo una variazione di temperatura servono circa 3 costanti di tempo (la costante termica è il tempo impiegato per adeguarsi al 63% del salto di temperatura ambientale). Per trasformare la corrente d’uscita del trasduttore in tensione si fa cadere la corrente su una resistenza (in questo caso su una resistenza fissa di 8,2 kΩ e in serie una resistenza variabile di 5 kΩ. La somma della serie risulta di 10 kΩ). 2.2 - Amplificatore operazionale TL082 L’amplificatore operazionale TL082 viene utilizzato come inseguitore di tensione (voltage follower) e presenta la particolarità di possedere una resistenza di ingresso infinita e una resistenza di uscita nulla e un guadagno unitario. Questo circuito è capace di trasferire la tensione di ingresso in uscita senza variarla, ma con la possibilità di lavorare con una corrente superiore a quella possibile in ingresso. Si dice anche che è un circuito buffer. L’uso dell’inseguitore di tensione è tipico di tutte quelle situazioni dove 4 l’amplificazione del segnale non è richiesta come in questo caso. In questo circuito si poteva evitare di usare due inseguitori perché è presente una amplificatore di strumentazione che presenta resistenze di ingresso elevate. 2.3 - Stabilizzatore di tensione a 5V LM336 L’LM336 è uno stabilizzatore di tensione che viene usato per generare tensioni di riferimento VREF. A monte di esso deve essere inserita una resistenza da 5,6 kΩ per evitare che l’integrato si bruci; a valle viene montato un potenziometro da 20 kΩ per regolare la VREF. Esso ha 3 piedini: il primo, chiamato ADJ, serve per aggiustare la VREF e viene collegato con il piedino centrale del potenziometro; il secondo, indicato con +, viene collegato verso VCC; il terzo, indicato con -, viene collegato a massa. 1 2 3 2.4 - Amplificatore operazionale TL084 Il TL084 viene utilizzato come amplificatore per strumentazione. Questo tipo di amplificatore viene molto usato nei circuiti in cui si ha a che fare con i trasduttori perché è molto più preciso dell’amplificatore differenziale siccome ha resistenze d’ingresso infinite e quindi le possibili resistenze in serie non influiscono nel risultato finale. In questo caso si mettono sei resistenze da 10 kΩ e un potenziometro da 5 kΩ per regolare il guadagno (mentre nel differenziale per variare il guadagno si devono cambiare due resistenze). Il guadagno Av risulta essere: Av = 1 + 2R Rg 2.5 - Descrizione funzionamento Il range di temperatura da misurare va da -20°C a 50°C cioè da 253°K a 323°K. Il trasduttore AD590 fornisce una corrente che segue la legge: I = 1 µA x T[°K] per cui, dai calcoli risulta: µA µA IMAX = 1 x TMAX = 1 x 323°K = 323 µA °K IMIN = 1 µA °K °K x TMIN = 1 µA °K x 253°K = 253 µA 5 Per convertire la corrente in una tensione si usa una resistenza che viene attraversata dalla corrente stessa ai cui capi si può misurare la tensione. Se la resistenza è di 10 kΩ risulta: VTRMAX = IMAX x R = 323 µA x 10 kΩ = 3,23 V VTRMIN = IMIN x R = 253 µA x 10 kΩ = 2,53 V Per eliminare la tolleranza dei resistori si sono utilizzati una resistenza da 8,2 kΩ e un trimmer da 5 kΩ. A valle di questo circuito è stato inserito un inseguitore di tensione per evitare che il circuito precedente venga caricato (il carico non deve assorbire corrente) e quindi perda la propria caratteristica. La tensione di uscita dall’inseguitore va all’ingresso non invertente di un amplificatore per strumentazione allo scopo di eliminare l’offset. Questo particolare circuito deve fornire in uscita una tensione che varia da 0 V quando T=253°K a 5 V quando T=323°K. Da ciò si deduce che bisogna sottrarre una tensione di 2,53 V alla tensione proveniente dal trasduttore. Per generare questa tensione si deve prima di tutto stabilizzare una tensione di 5 V con l’integrato LM335-5.0 a cui va collegato a valle un trimmer da 20 kΩ utilizzato per regolare la tensione di riferimento a 2,53 V. Anche in questo caso va inserito nel circuito un inseguitore di tensione per evitare che il trimmer venga caricato. La tensione di riferimento deve essere sottratta e quindi va portata all’ingresso invertente dell’amplificatore per strumentazione. Ora la tensione, a cui è stato eliminato l’offset, da 0 V a 0,7 V. VMIN = VTRMIN - VRIF = 2,53 V – 2,53 V = 0 V VMAX = VTRMAX - VRIF = 3,23 V – 2,53 V = 0,7 V Per portare la tensione corrispondente alla temperatura massima al livello desiderato (5 V), occorre amplificarla: Av = ∆VOUT ∆VIN = 5 V = 7,15 0,7 V La resistenza Rg deve essere uguale a: 2R 20 kΩ Rg = = = 3,28 kΩ Av – 1 6,15 Per ottenere una simile resistenza si usa un trimmer da 5 kΩ. 6 2.6 - Grafico Nel grafico è rappresentata la retta corrispondente alla tensione d’uscita in funzione della temperatura. 6 5 4 VOUT [V] 3 2 1 0 -30 -20 -10 0 -1 10 20 30 40 T [°C] CALCOLO COEFFICIENTE ANGOLARE DELLA RETTA m= ∆y ∆x = ∆VOUT ∆T = 5V 70 °C = 0,0714 [V/°C] CALCOLO DI VOUT 0 °C VOUT(-20°C) = 0,0714 V/°C x (-20) °C + VOUT(0°C) VOUT(0°C) = 0 V + 0,0714 V/°C x 20 °C = 1,428 V CALCOLO DI VOUT A 50 °C VOUT(50°C) = 0,0714 V/°C x 50 °C + 1,428 V = 3,57 V + 1,428 V = 5 V 7 50 60 3 - CIRCUITO PER RILEVAMENTO UMIDITÀ Questo è lo schema elettrico per misurare l’umidità relativa dell’aria. 15 V TP1 15 V 15 V TEST POINT 1 R4 10 k R7 6,8 k R6 68 k C4 C3 NE555 R8 10 k 7 2 5 R3 120 k 1 R9 10 k 10 nF 3 IOUT 15 V IN VCC U1 FRQOUT 8 470 pF REF R/C C2 10 nF 3 6 220 k R2 CV RST THR TRG OUT THRS 5 4 6 2 DSCHG 8 7 VS R1 10 k R5 10 k LM331 U2 C1 TRASDUTTORE -15 V 11 1 TL084 + 9 - C5 3,3 uF U3 8 10 k R16 10 k R17 R13 10 k 4 8 R10 47 k 10 15 V 15 V U5 4 8 15 V 11 1 5 + R11 RESISTOR - 6 R14 10 k -15 V R15 10 k 1 4 8 2 R12 10 k 2 11 1 3 + 3 - LM336-5.0V U6 15 V -15 V 8 1 TL084 U4 10 k R18 R19 10 k TL084 7 Trasduttore di umidità MK33-W Convertitore f/V con LM331 Astabile con NE555 Tensione di riferimento con LM3365.0 Amplificatore per strumentazione TL084 Vout Il trasduttore è un condensatore che varia la sua capacità in funzione dell’umidità, esso viene collegato ad un NE555 in configurazione astabile che produce un’onda quadra con frequenza inversamente proporzionale al valore della capacità e quindi dell’umidità. Tale frequenza viene convertita in un valore di tensione ad essa proporzionale da un convertitore f/V LM331. Per adattare questa tensione al range d’uscita (0-5 V) l’amplificatore per strumentazione elimina l’offset e amplifica il segnale. 3.1 - Trasduttore di umidità MK33-W Capacità [pF] Questo trasduttore sfrutta la dipendenza della costante dielettrica dei materiali plastici o ceramici all’umidità. Quindi, variando la costante dielettrica varia la capacità del condensatore che è legata all’umidità. La capacità del condensatore varia anche al variare della frequenza di utilizzo. Qui sotto è riportato il grafico in cui la percentuale di umidità dipende dalla capacità del trasduttore. Umidità relativa [%] 9 3.2 - Astabile con Timer NE555 Il Timer 555 viene utilizzato come multivibratore astabile e al suo interno è composto di: tre resistenze da 5 kΩ (dalle quali deriva il nome dell’integrato) collegate in serie in modo da realizzare un triplice partitore utilizzato per generare due tensioni di riferimento pari a ⅓Vcc e ⅔Vcc; due comparatori semplici che comparano le tensioni di riferimento (⅓Vcc e ⅔Vcc) rispettivamente con le tensioni di ingresso nel trigger (2) e nel threshold (6); un flip-flop SR che genera l’onda rettangolare di uscita e pilota il BJT che scarica il condensatore. Il segnale d’uscita si ottiene dopo che l’uscita negata del latch è stata invertita da una NOT. La tabella della verità di un flip-flop SR è la seguente: S 0 0 1 1 R 0 1 0 1 Q (uscita) Memorizza 0 1 Non valida Q (negata) Memorizza 1 0 Non valida un BJT utilizzato per scaricare il condensatore: il collettore è collegato al piedino Discharge (7), la base è collegata all’uscita negata del flip-flop SR e l’emettitore a massa. Supponiamo il condensatore inizialmente scarico: all’ingresso invertente del comparatore inferiore (B) è quindi presente una tensione inferiore a quella di riferimento di ⅓Vcc; analogamente, all’ingresso non invertente del comparatore superiore (A) è presente una tensione inferiore a quella di riferimento di ⅔Vcc. In queste condizioni si ha S = 1 ed R = 0 e quindi Q = 0. Pertanto la base del BJT è a livello basso, esso non conduce e C si carica attraverso (RA + RB). Appena viene raggiunta da C la tensione di ⅔Vcc, il comparatore A impone R = 1 e, poiché il passaggio di S a zero è già avvenuto quando la tensione su C ha raggiunto ⅓Vcc, il flip-flop commuta e Q = 1. In queste condizioni il BJT diventa un cortocircuito e C si scarica su RB; raggiunta la tensione di ⅓Vcc il flip-flop ricommuta e C torna a ricaricarsi. Il tempo di carica del condensatore t1 si calcola con la seguente formula: t1 = 0,693 x (RA + RB) x C mentre il tempo di scarica del condensatore t2 è: t2 = 0,693 x RB x C 10 Dalle formule si nota che t1>t2 quindi la forma d'onda avrà sempre un duty cycle maggiore del 50% per cui le onde di uscita non sono mai quadre, in pratica ponendo R A << RB il duty cycle si avvicina molto al 50% quindi in prima approssimazione le onde si potrebbero ritenere quadre. Facendo la somma di t1 e t2 si ottiene il periodo T dell’onda quadra del segnale in uscita: T = t1 + t2 = 0,693 x (RA + 2RB) x C e quindi la frequenza di uscita sarà: f= 1 = 1,44 T (RA + 2RB) x C Sotto viene riportata l’onda quadra visualizzata attraverso l’oscilloscopio all’uscita dell’NE555 (TESTPOINT). 11 3.3 - Convertitore f/V con LM331 L’LM331 viene usato per la conversione di precisione di tipo frequenza/tensione, modulatore e demodulatore lineare di frequenza e molte altre funzioni. Il principio su cui è basato il convertitore è il seguente: il segnale periodico di ingresso viene squadrato dal comparatore e usato come segnale di trigger del monostabile. Gli impulsi in uscita dal monostabile di durata td comandano l’apertura/chiusura dell’interruttore; si ottiene così in ingresso all’integratore un treno di impulsi di frequenza pari alla frequenza vs e durata td. L’integratore, che è un passa-basso, elimina la componente alternata e preleva la componente continua (che corrisponde al valore medio della tensione ai capi di C). Se a questo punto si osserva che la corrente impulsiva i in ingresso all’integratore ha un valore medio: Im = I td = I x td x f T e che a questa corrente media corrisponde una tensione media in uscita pari a –R x Im, si deduce che la v0 presenta un’ampiezza direttamente proporzionale alla frequenza di vs: V0m = -Im x R = -Im x td x R x f 12 4 - CIRCUITO PER LA LETTURA SU DISPLAY LCD Questo è lo schema elettrico per la lettura sul display LCD. 5V R1 10 k SW1 MMBT2222A 2 R4 4,7 k R2 1 1 10 9 8 7 6 5 4 3 2 40 39 38 37 36 35 34 33 MCLR RC7 RC6 RC5 RC4 RC3 RC2 RC1 RC0 RE2 RE1 RE0 RD7 RD6 RD5 RD4 RD3 RD2 RD1 RD0 RA5 RA4 RA3 RA2 RA1 RA0 RB7 RB6 RB5 RB4 RB3 RB2 RB1 RB0 OSC1 OSC2 26 25 24 23 18 17 16 15 R3 2,2 k Q1 3 Display tech 162B 8 7 6 5 4 3 3 E R/W RS VEE VCC GND GND LCD C1 1 uF 470 ohm 5V DB0 DB1 DB2 DB3 DB4 DB5 DB6 DB7 30 29 28 27 22 21 20 19 13 14 5V 11 32 VDD VDD C2 1 uF VSS VSS 31 12 PIC18F4520 4.1 - Descrizione del PIC Il PIC18F4520 è un microcontrollore che viene programmato con il PC attraverso un programma: MPLAB. Qui sotto vengono riportati i principali pin del PIC utilizzati in questa esperienza: NOME PIN NUMERO PIN MCLR/Vpp 1 RA0 2 VDD 11 – 32 VSS 12 – 31 DESCRIZIONE PIN Ingresso di reset (attivo basso)/ingresso per la tensione di programmazione Linea digitale di IO: dove arriva la tensione di uscita dell’amplificatore per strumentazione del circuito per il rilevamento della temperatura Alimentazione positiva (MAX 5 V): si mette un condensatore elettrolitico da 1µF che filtra verso massa gli eventuali disturbi sulla linea di alimentazione GND (massa) 13 9 10 11 12 13 14 15 16 OSC1 – OSC2 13 - 14 RD0, RD1, RD2, RD3, RD4, RD5, RD6, RD7 Ingresso – uscita oscillatore al quarzo: in questo caso non serve perché l’oscillazione è stata impostata nel programma 19 – 20 – 21 – 22 – Linea digitale di IO: sono le uscite che vengono collegate al display LCD 27 – 28 – 29 – 30 4.2 - DISPLAYTECH 162b Il DISPLAYTECH 162b è un LCD a due righe su cui viene mostrata la misura della temperatura in °C rilevata con il trasduttore AD590. I pin utilizzati sono: 3 = GND (massa); 4 = collegato all’alimentazione positiva (5 V); 5 = collegato al pin centrale del trimmer per regolare il contrasto; 6 = register select; 7 = read/write; 8 = enable; 13 16 = ingressi dell’LCD collegati con le uscite del PIC. 4.3 – Programma in MPLAB Ora viene riportato il programma per la lettura della temperatura sull’LCD. /* Microcontrollore: P18F4520 Oscillator: HS, 04.0000 MHz Ext. Modules: LCD 2x16 Acquisizione tensione analogica su RA0 Visualizzazione su display */ #include <p18cxxx.h> #include <stdio.h> #include <xlcd.h> #include <timers.h> #include <delays.h> #include <adc.h> 14 #define LED LATBbits.LATB1 char stringa1[17]; char stringa2[17]; unsigned char ADCH,Cen,Dec,Uni; unsigned char i; void ScriviStringaXLCD(char *buffer) { while(*buffer) // Scrive dati su LCD fino al null { DelayFor18TCY(); WriteDataXLCD(*buffer); // Scrive un carattere su LCD buffer++; // Incrementa buffer } return; } void DelayFor18TCY( void ) { unsigned char i; for(i=0;i<19;i++) Nop(); } void DelayPORXLCD( void ) { Delay1KTCYx(120); //Delay of 15ms 15 return; } void DelayXLCD( void ) { Delay1KTCYx(40); //Delay of 5ms return; } void main(void) { int convers; int temperatura; // Inizializza LCD // 4 bit di dato (RD4-RD7) OSCCON=0X70; LATB = 0x00; TRISB = 0b11111101; //accende il diplay bit 7 di PORTD TRISDbits.TRISD7=0; //bit 7 della PORTD come uscita LATDbits.LATD7=1; //imposta a 1 il valore del bit7 TRISAbits.TRISA1=1; //bit 1 della PORTA come ingresso TRISAbits.TRISA5=1; //bit 1 della PORTA come ingresso TRISCbits.TRISC0=0; //bit 0 della PORTC come uscita TRISCbits.TRISC1=0; //bit 1 della PORTC come uscita TRISCbits.TRISC2=0; //bit 2 della PORTC come uscita 16 // TRISCbits.TRISC3=0; //bit 3 della PORTC come uscita TRISCbits.TRISC4=0; //bit 4 della PORTC come uscita TRISCbits.TRISC5=0; //bit 5 della PORTC come uscita TRISEbits.TRISE1=0; //bit 1 della PORTE come uscita LATCbits.LATC0=1; //imposta a 1 il valore del bit7 LATEbits.LATE1=0; OpenXLCD( FOUR_BIT & LINES_5X7 ); while(BusyXLCD()); WriteCmdXLCD(BLINK_OFF); while(BusyXLCD()); //indirizzi memoria dati display //prima riga DDRAM 0x80 //seconda riga DDRAM 0Xc0 SetDDRamAddr(0x80); //si posiziona all’inizio della 1° riga Delay10KTCYx(100); //attesa per osservare il risultato //ScriviStringaXLCD(stringa1); //scrive la stringa //Delay10KTCYx(200); //attesa per osservare il risultato //cancella il display WriteCmdXLCD(0x01); Delay10KTCYx(100); /* stringa1[0]=’P’; stringa1[1]=’r’; 17 stringa1[2]=’i’; stringa1[3]=’m’; stringa1[4]=’a’; stringa1[5]=’ ‘; stringa1[6]=’R’; stringa1[7]=’i’; stringa1[8]=’g’; stringa1[9]=’a’; stringa1[10]=’\0’; //carattere terminatore //prima riga DDRAM SetDDRamAddr(0x80); Delay10KTCYx(100); ScriviStringaXLCD(stringa1); */ //Configurazione ADC TRISAbits.TRISA0 = 1; //RA0 ingresso ADCON0 = 0x01; //00000001 Canale 0, A/D ON ADCON1 = 0x0E; //11001110 AN0 = Analogico ADCON2 = 0x2A; //00000001 SX, 12TAD, Fosc/32 //cancella il display WriteCmdXLCD(0x01); Delay10KTCYx(100); while(1){ 18 LED=LED^1; Delay10KTCYx(50); ADCON0bits.GO = 1; while(ADCON0bits.DONE == 1); //Avvio conversione //Attende fine ADCH = ADRESH; if (ADCH > 72) { convers = (ADCH /3.6)-20; } else { // convers = 255-(ADCH /3.6)-37; } Calcolo cifre conversione temperatura = convers; Cen = convers/100; convers = convers-Cen*100; Dec = convers/10; convers = convers-Dec*10; Uni = convers; if (ADCH <= 72) { stringa1[0]=’T’; stringa1[1]=’e’; stringa1[2]=’m’; stringa1[3]=’p’; stringa1[4]=’e’; stringa1[5]=’r’; stringa1[6]=’a’; 19 stringa1[7]=’t’; stringa1[8]=’.’; stringa1[9]=’=’; stringa1[10]=’-‘; //carattere terminatore stringa1[11]=Dec+48; //carattere terminatore stringa1[12]=Uni+48; stringa1[13]=(223); stringa1[14]=’C’; stringa1[15]=’ ‘; //carattere terminatore //prima riga DDRAM SetDDRamAddr(0x80); Delay10KTCYx(1); ScriviStringaXLCD(stringa1); } if (ADCH > 72) { stringa1[0]=’T’; stringa1[1]=’e’; stringa1[2]=’m’; stringa1[3]=’p’; stringa1[4]=’e’; stringa1[5]=’r’; stringa1[6]=’a’; stringa1[7]=’t’; stringa1[8]=’.’; stringa1[9]=’=’; stringa1[10]=’ ‘; //carattere terminatore stringa1[11]=Dec+48; //carattere terminatore 20 stringa1[12]=Uni+48; stringa1[13]=(223); stringa1[14]=’C’; stringa1[15]=’ ‘; //carattere terminatore //prima riga DDRAM SetDDRamAddr(0x80); Delay10KTCYx(1); ScriviStringaXLCD(stringa1); } } } 5 - CONCLUSIONI Il circuito funziona in gran parte anche se gli obbiettivi iniziali preposti non sono stati ottenuti. La lettura della temperatura sull’LCD non è perfetta perché il trasduttore è poco stabile e per migliorare ho inserito all’uscita dell’amplificatore per strumentazione un condensatore da 470nF collegato a massa; invece la lettura dell’umidità sull’LCD non è visibile in quanto il sensore installato è di difficile taratura e la scelta dello stesso non è quella ottimale per questo circuito. 6 - RINGRAZIAMENTI Alla fine di questa esperienza scolastica il mio pensiero corre a ringraziare per la loro dedizione e sopportazione, per la loro professionalità e paziente comprensione, prof RIGATO JOE e prof CIRILLO RICCARDO. A loro va il mio cordiale ringraziamento, auspicando che possano continuare a lungo nella loro opera di insegnamento con sempre l’entusiasmo che li contraddistingue. 7 - Bibliografia e sitografia Wikipedia, www.datasheet.it; L’elettronica - Applicazioni 21