Esercizi di Politica economica Indice: Mercato dei beni in economia chiusa pag. 3 Mercato dei beni in economia aperta pag. 70 Curva di Phillips, legge di Okun, processi di disinflazione (e altro ancora) pag. 90 Debito pubblico pag. 112 Domande a risposta aperta pag. 129 Domande a risposta multipla pag. 140 Domande vero/falso pag. 156 Prefazione Il nostro gruppo di lavoro nasce nel maggio dell’anno 2007, quando quattro studenti del corso di Politica Economica, dopo aver sudato e aver sostenuto l’esame, fecero notare al prof. Porro che le prove degli esami pubblicate on line erano sì utili, ma difficilmente era possibile esser sicuri di aver correttamente svolto gli esercizi poiché mancavano le soluzioni e i risultati. Da qui nacque l’idea di creare un eserciziario che potesse aiutare gli studenti nella preparazione dell’esame. Il gruppo di lavoro inizialmente era composto da 4 studenti, ma poi si sa, la politica economica non è una materia semplice, e dopo un paio di mesi il gruppo si ritrovò formato da 3 componenti. Ringraziamo comunque il quarto membro (dovunque egli sia!) per l’apporto iniziale dato a questo lavoro. Sono passati parecchi mesi, il lavoro non è stato semplice anche perché nel frattempo ci siamo laureati, ma finalmente siamo lieti di presentarvi la “famosa dispensa”. Ringraziamo il professor Porro per aver risolto tutti i nostri dubbi e per averci guidato e seguito nella stesura di questo lavoro. Sperando che possa esservi utile nella preparazione dell’esame, auguriamo a tutti buon lavoro. In bocca al lupo! Serena Trocca Rachele Farci Antonio Kodarin P.S. Per l’ economia chiusa, l’ economia aperta e le domande a risposta aperta: Serena Trocca ([email protected]); per il mercato del lavoro e le domande a risposta multipla: Rachele Farci ([email protected]); per gli esercizi sul debito pubblico e le domande vero/falso: Antonio Kodarin ([email protected]). 2 MERCATO DEI BENI IN ECONOMIA CHIUSA 1) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: Md = 4Y - 160i Ms = 160 C = 50 + 0,4Yd T = 50 I = 30 - 10i + 0,1Y G = 20 dove Md e Ms rappresentano rispettivamente la domanda e l’offerta di moneta espresse in termini reali mentre “i” indica il tasso di interesse già espresso in termini percentuali. 1. Calcolate il livello di equilibrio della produzione (Y) e del tasso di interesse (i). Per trovare il reddito di equilibrio e il tasso di interesse per prima cosa devo trovare l’equazione delle curve IS ed LM, per poi metterle a sistema. Y=Z Y= C+I+G Y = 50 + 0,4 (Y-50) + 30 - 10i + 0,1Y + 20 Y = 50 + 0,4Y - 20 + 30 - 10i + 0,1Y + 20 Y = 80 + 0,5Y – 10i Y – 0,5Y = 80 – 10i Y = (80 -10i) / 0,5 Y = 160 – 20i Abbiamo trovato l’equazione della curva IS Md = Ms 4Y – 160 i = 160 4Y = 160i +160 Y = 40i + 40 Abbiamo trovato l’equazione della curva LM Mettendo a sistema le due equazioni, troviamo il loro punto di intersezione dato dal 3 tasso di interesse di equilibrio ( i ) e dal reddito di equilibrio ( Y ). 160 – 20i = 40i + 40 - 20i – 40i = - 160 + 40 - 60i = - 120 i=2 Sostituisco il tasso di interesse che ho appena trovato in entrambe le equazioni IS e LM per verificare che producano il medesimo reddito di equilibrio. IS : Y = 160 – 20 (2) Y = 160 – 40 Y = 120 LM : Y = 40 (2) + 40 Y = 80 + 40 Y = 120 Il reddito trovato è corretto poiché è lo stesso in entrambe le equazioni. 2. Di quanto varia il livello di equilibrio dei consumi (C) e degli Investimenti (I) se il governo riduce la tassazione fino a riportare in pareggio il bilancio pubblico? Ridurre le imposte fino a portare in pareggio il bilancio pubblico significa rendere T e G uguali, in questo caso le tasse devono avere un valore pari a T’ = 20 Il bilancio pubblico è in pareggio se le tasse assumono un valore di 20. Y=C+I+G Y = 50 + 0,4 (Y – 20) + 30 – 10i + 01Y + 20 Y = 50 + 0,4Y – 8 + 30 – 10i + 0,1 Y + 20 Y = 92 + 0,5 Y – 10i Y – 0,5Y = 92 – 10i 0,5Y = 92 – 10i Y = 184 – 20i Abbiamo trovato la nuova equazione IS’. Mettendo a sistema la nuova equazione IS’ con la LM precedentemente calcolata, 4 trovo il nuovo tasso di interesse di equilibrio. 40i + 40 = 184 – 20i 40i + 20i = 184 – 40 60i = 144 i = 2,4 Sostituisco il tasso di interesse di equilibrio trovato nella equazione IS’ per trovare il nuovo reddito di equilibrio (per verifica posso sostituirlo anche nella LM). Y = 184 – 20 (2,4) Y = 184 – 48 Y = 136 Per trovare il nuovo valore di Investimenti e Consumi basta sostituire i nuovi valori di Y e di i di equilibrio nelle rispettive equazioni. C’ = 50 + 0,4 (136 – 20) C’ = 96,4 I’ = 30 – 10 (2,4) + 0,1 (136) I’ = 30 – 24 + 13,6 I’ = 19,6 C = 50 + 0,4(120 – 50) C = 50 + 28 C = 78 I = 30 – 10(2) + 0,1(120) I = 30 – 20 + 12 I = 22 ∆C = C’ - C ∆C = 96,4 - 78 ∆C = 18,4 5 ∆I = I’ – I ∆I = 19,6 – 22 ∆I = - 2,4 3. Rappresentate i due equilibri (prima e dopo la variazione delle imposte) in un grafico IS-LM. i LM 2,4 2 IS1 IS0 120 136 Y 2) Considerate il sistema economico descritto dalle seguenti equazioni: C = 100 + 0,6 Yd T = 150 I = 200 + 0,3 Y G = 200 1. Calcolate il valore del reddito di equilibrio e del moltiplicatore Y=Z Y=C+I+G Y = 100 + 0,6 (Y-150) + 200 + 0,3Y + 200 Y = 100 + 0,6Y – 90 +200 +0,3Y + 200 Y = 410 + 0,9Y Y – 0,9Y = 410 0,1 Y = 410 6 Y = 410/0,1 Y = 4100 La formula per trovare il moltiplicatore in questo caso, vista l’esclusione del mercato monetario dal problema, diventa: Moltiplicatore = 1 / (1 –c1 –d1) Dove c1 indica la propensione marginale al consumo in base al reddito e d1 indica la propensione marginale all’investimento. Il valore del moltiplicatore quindi è pari a: 1/ (1 – 0,6 – 0,3) = 10 2. Supponete che le imposte raggiungano il livello T' = 200: qual è il nuovo valore del reddito di equilibrio? La condizione di equilibrio è ovviamente la medesima con il nuovo valore delle imposte. Y=Z Y=C+I+G Y = 100 + 0,6 (Y-200) + 200 + 0,3Y + 200 Y = 100 + 0,6Y -120 +200 +0,3Y + 200 Y = 380 + 0,9 Y 0,1 Y = 380 Y = 380 / 0,1 Y = 3800 Questo è il nuovo valore del reddito di equilibro dopo l’aumento delle imposte. 3. Calcolate il valore del risparmio privato S e del risparmio pubblico, rispettivamente nel caso a) e nel caso b) Il risparmio privato (S) è il valore dato dalla sottrazione del consumi dal reddito disponibile, mentre il risparmio pubblico di trova sottraendo la spesa pubblica (G) alle imposte (T). Quindi nel caso a): risparmio privato (S) = Yd – C 7 S = (Y – T) – C S = 4100 – 150 – 2470 S = 1480 Risparmio pubblico = T – G Risp. Pubblico = 150 – 200 Risp. Pubblico = -50 Il risparmio pubblico è negativo poiché la spesa pubblica (uscite) è superiore alle imposte (entrate). Nel caso b): S = 3800 – 200 – 2260 S = 1340 Risparmio pubblico = 200 – 200 = 0 (avevamo imposto noi il pareggio di bilancio pubblico introducendo un prelievo fiscale di aumentare pari alla spesa pubblica). 3) Considerate un sistema economico descritto dalle seguenti equazioni: C = 160 + 0,6 Yd L = 0,3 Y (Md) I = 450 + 0,1 Y - 30 i M/P = 300 G = 80 T = 100 dove L è la domanda di moneta in termini reali e il tasso di interesse è già espresso in punti percentuali: 1. Calcolate il livello del reddito e del tasso di interesse di equilibrio e rappresentate graficamente l'equilibrio del modello IS-LM; Y=Z Y=C+I+G Y = 160 + 0,6 (Y- 100) + 450 + 0,1Y -30i + 80 Y = 160 + 0,6Y – 60 + 450 + 0,1Y -30i + 80 Y = 0,7Y -30i + 630 Y - 0,7Y = -30i + 630 8 0,3Y = -30i + 630 Y = -100i + 2100 Abbiamo trovato l’equazione della curva IS Ms = M d 300 = 0,3Y Y = 1000 Questa equazione della curva LM è un caso particolare, in cui la domanda di moneta (Md ) non è sensibile al tasso di interessa ma solo al reddito, e quindi è verticale. Mettendo a sistema l’equazione della curva IS con l’equazione della curva LM potremo determinare il tasso di interesse (i) di equilibrio. 1000 = -100i + 2100 100i = -1000 + 2100 100i = + 1100 i = 11 i LM 11 IS 1000 Y Qui la LM è verticale, perché la domanda di moneta non è sensibile al reddito; di conseguenza l’equilibrio sul mercato monetario può realizzarsi solo al livello di 9 reddito che rende uguali domanda e offerta reali di moneta. 2. Supponete che il governo desideri far crescere del 20% il reddito. Sarà più efficace, a tal fine, una manovra di politica fiscale o monetaria? Perché? Consigliate la manovra più adatta (escludendo i "policy mix") e calcolate la variazione dello strumento di politica economica che determina esattamente un aumento del reddito del 20%; Anzitutto è evidente che, essendo LM verticale, la politica fiscale non ha efficacia reale, ovvero non serve a ottenere variazioni di Y. La politica da attuare quindi sarà una politica monetaria: la quantità offerta di moneta deve assumere il valore che consente di stabilire l’equilibrio del mercato monetario in corrispondenza di Y = 1200. L = M’/P 0,3 Y = M’/P Sostituisco il nuovo reddito di equilibrio Y = 1200 0,3(1200) = M’/P M’/P = 360 Y = 2100 – 100i Equazione della curva IS Y = 1200 Equazione della curva LM’ Mettendo a sistema la curva IS precedentemente trovata con la nuova curva LM’ verticale determineremo il nuovo valore del tasso di interesse. 1200 = 2100 – 100i 100i = 900 i=9 10 i LM LM’ 11 9 IS 1000 3. 1200 Y Partendo dalle condizioni iniziali, se la spesa pubblica subisce un aumento pari a 60, come variano gli investimenti privati? Illustrate graficamente e spiegate brevemente. G’ = 140 Y=Z Y=C+I+G Y = 160 + 0,6 (Y- 100) + 450 + 0,1Y -30i + 140 Y = 160 + 0,6Y – 60 + 450 + 0,1Y -30i + 140 Y = 0,7Y -30i + 690 Y - 0,7Y = -30i + 690 0,3Y = -30i + 690 Y = -100i + 2300 Equazione della curva IS’ Mettendo a sistema la IS’ e la LM trovata nel punto 1 troveremo il valore del tasso di interesse. 1000 = -100i + 2300 100i = 2300 - 1000 11 100i = 1300 i = 13 I’ = 450 + 0,1 Y - 30i I’ = 450 + 0,1 (1000) - 30(13) I’ = 450 + 100 - 90 I’ = 160 I = 450 + 0,1 (1000) -30(11) I = 450 + 100 -330 I = 220 Se la spesa pubblica subisce un incremento di 60, il tasso di interessa aumenta da 11 a 13. Di conseguenza gli investimenti privati saranno penalizzati dall’aumento del tasso di interesse. La variazione ΔI = I’ – I è pari a -60. i LM 13 11 IS 1000 IS’ Y È un caso di spiazzamento totale: gli investimenti decrescono esattamente di quanto cresce la spesa pubblica G. 12 4) Si consideri il sistema economico descritto dalle seguenti relazioni: C = 150 + 0,5 Yd Md = 2Y – 20i I = 20 + 0,25Y – 50i M/P = 340 G = 40 + 0,05Y T = 40 Dove Yd è il reddito disponibile, Md è la domanda di moneta in termini reali e "i" è il tasso di interesse misurato in punti percentuali. 1. Calcolate il livello del reddito e del tasso di interesse di equilibrio; Per trovare il livello del reddito e il tasso di interesse devo trovare prima le equazioni IS e LM. Y=Z Y=C+I+G Y = 150 + 0,5 (Y – 40) + 20 + 0,25Y -50i + 40 + 0,05Y Y = 150 + 0,5Y – 20 +20 +0,25Y -50i + 40 + 0,05Y Y = 190 + 0,8Y -50i Y – 0,8 Y = 190 – 50i 0,2 Y = 190 – 50i Y = 190 – 50i / 0,2 Y = 950 – 250i Equazione della curva IS Md = Ms 2Y – 20i = 340 2Y = 20i + 340 Y = 10i + 170 Equazione della curva LM Mettendo a sistema le due equazioni saremo in grado di determinare il valore del reddito e del tasso di interesse di equilibrio. 10i + 170 = 950 – 250i 10i + 250i = - 170 + 950 260i = 780 i=3 13 Y = 950 – 250 (3) Y = 950 – 750 Y = 200 Sostituendo il tasso di interesse di equilibrio nell’equazione IS abbiamo trovato il valore del reddito di equilibrio. 2. La Banca centrale decide di comprare titoli per un valore di 260 mediante una operazione di mercato aperto. A quanto ammonta l'offerta reale di moneta dopo l'operazione? Se la Banca centrale decide di comprare titoli significa che aumenterà la quantità di moneta disponibile sul mercato. La nuova Ms sarà pari a 600. Di conseguenza, la curva LM assumerà una diversa forma analitica. 3. Si calcoli l'impatto dell'operazione di mercato aperto sui valori di equilibrio del reddito e del tasso di interesse. L’aumento dell’offerta di moneta ha effetti diretti solo sulla forma della curva LM, che cambierà intercetta (ma conserverà la medesima inclinazione). Md = Ms 2Y – 20i = 600 2Y = 20i + 600 Y = 10i + 300 Nuova equazione della curva LM dopo l’aumento dell’offerta di moneta. Mettendo a sistema la nuova LM’ con la IS precedentemente trovata potrò determinare il nuovo reddito di equilibrio ed il nuovo valore del tasso di interesse di equilibrio. 10i + 300 = 950 – 250i 10i + 250i = 950 – 300 260i = 650 14 i = 2,5 Y’= 10 (2,5) + 300 Y’ = 25 + 300 Y’ = 325 Per trovare il nuovo reddito ho sostituito il nuovo tasso di interesse nell’equazione LM’. 4. Date una rappresentazione grafica degli effetti dell'operazione di mercato aperto nel modello IS-LM. i LM LM’ 3 2,5 IS 200 15 325 Y 5. Dopo l'operazione di mercato aperto, il governo vuole riportare il tasso di interesse al valore iniziale, mediante una variazione della spesa pubblica. Indicate graficamente la posizione della nuova IS e ricavatene l'espressione analitica (suggerimento: il nuovo equilibrio è dato dall'intersezione fra la LM dopo l'operazione di mercato aperto e una nuova IS, con la medesima inclinazione della IS precedente e una nuova intercetta) Y = 300 + 10i Equazione della LM’ Y = x – 250i Equazione della IS con x che è l’intercetta incognita Il tasso di interesse è pari a 3. Sostituisco il valore del tasso di interesse nell’equazione della LM’ per trovare il reddito di equilibrio. Y = 300 + 10 (3) Y = 330 Sostituisco il valore del reddito nell’equazione della IS per esplicitare la x. Y = x – 250 330 = x – 250 x = 1080 IS: Y = 1080 – 250i 16 i LM LM’ 3 2,5 IS’ IS 200 325 330 Y 5) Si consideri il sistema economico descritto dalle seguenti relazioni: C = 120 + 0,3 Yd Md = 0,6Y – 1200i I = 0,2Y – 1500i M/P = 90 G = 200 T = 150 Dove Yd è il reddito disponibile e Md è la domanda di moneta in termini reali. 1. Calcolate il livello del reddito e del tasso di interesse di equilibrio; Y=C+I+G Y = 120 + 0,3 (Y-150) + 0,2Y – 1500i + 200 Y = 120 + 0,3Y – 45 + 0,2 Y– 1500i + 200 Y – 0,5Y = 275 – 1500i 0,5Y = 275 – 1500i Y = 550 – 3000i Equazione della curva IS Md = Ms 0,6Y – 1200i = 90 0,6Y = 1200i + 90 17 Y = 2000i + 150 Equazione della curva LM Metto a sistema l’equazione della curva IS con l’equazione della curva LM 550 – 3000i = 2000i + 150 -3000i – 2000i = -550 +150 i = 0,08 = 8% Y = 2000 (0,08) + 150 Y = 310 2. La spesa pubblica viene ridotta fino ad azzerare l’avanzo di bilancio pubblico. Si calcolino i nuovi valori di equilibrio del reddito e del tasso di interesse; Se la spesa pubblica deve azzerare l’avanzo di bilancio pubblico significa che G deve assumere lo stesso valore di T, in questo caso 150. Quindi G’= 150 Y=C+I+G Y = 120 + 0,3 (Y-150) + 0,2Y – 1550i + 150 Y = 120 + 0,3Y - 45 + 0,2Y – 1500i + 150 Y = 0,5Y – 1500i + 225 Y – 0,5Y = - 1500 + 225 0,5Y = - 1500i + 225 Y = 450 – 3000i Nuova equazione della curva IS. Mettendo a sistema LM con IS’ trovo il nuovo tasso di interesse e il nuovo valore del reddito di equilibrio. -3000i + 450 = 2000i + 150 -5000i = -450 + 150 i = 0,06 = 6% Y = 450 – 3000 (0,06) Y = 450 – 180 18 Y = 270 3. Se questo sistema economico è aperto agli scambi con l’estero e vale la parità scoperta dei tassi di interesse, come varia il tasso di cambio nominale in seguito alla politica fiscale descritta in b), se il tasso di interesse estero è pari al 10% e il tasso di cambio nominale atteso è pari a 2,94? i = i* + (Ee – E) / E E = Ee / 1+i-i* E1 = 2,94/ 1+ 0,08 -0,1 E1 = 2,94/ 0,98 E1 = 3 E2 = 2,94/ 1 +0,06 -0,1 E2 = 2,94 /0,96 E2 = 3,0625 E è aumentato quindi c’è stato un deprezzamento perché il tasso di interesse interno è sceso. (Qui si fa riferimento alla vecchia edizione, la curva di parità scoperta di i è inclinata negativamente). 19 4. Date una rappresentazione grafica della politica fiscale descritta e della conseguente variazione del tasso di cambio nominale. i i LM 8 3 6 IS IS’ 270 3 310 Y 3,0625 E 6) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: Md = 0,2Y - 10i Ms = 20 C = 0.5Yd T = 100 I = 200 – 5i G = 50 dove Md e Ms rappresentano rispettivamente la domanda e l’offerta di moneta espresse in termini reali mentre “i” indica il tasso di interesse già espresso in termini percentuali. 1. Calcolate il livello di equilibrio della produzione (Y) e del tasso di interesse (i). Y=Z Y = C + I +G Y = 0,5 (Y – 100) + 200 – 5i + 50 20 Y = 0,5Y – 50 + 200 – 5i + 50 Y = 0,5Y – 5i + 200 Y – 0,5Y = - 5i + 200 5Y = -5i + 200 Y = (- 5i + 200) / 0,5 Y = - 10i + 400 Questa è l’equazione della curva IS Md = Ms 0,2 Y – 10i = 20 0,2 Y = 10 i + 20 Y = (10i + 20) / 0,2 Y = 50i + 100 Questa è l’equazione della curva LM Mettendo a sistema le due equazioni possiamo trovare il reddito di equilibrio e il tasso di interesse. -10i + 400 = 50i + 100 -10i -50i = -400 + 100 -60i = -300 60i = 300 i=5 Y = 50(5) + 100 Y = 250 + 100 Y = 350 2. Il governo può decidere di azzerare l’avanzo di bilancio pubblico riducendo le imposte o aumentando la spesa pubblica. Quale delle due manovre risulta maggiormente espansiva? Se decido di aumentare la spesa pubblica, essa dovrà aumentare di 50 per essere uguale alle imposte, e quindi la nuova spesa ammonterà a 100. In questo modo verranno modificate le componenti della curva IS. 21 Y=Z Y=C+I+G Y = 0,5 (Y-100) + 200 -5i + 100 Y = 0,5Y – 50 + 200 -5i + 100 Y = 0,5Y + 250 -5i Y – 0,5Y = 250 -5i 0,5Y = 250 -5i Y = 500 -10i Mettendo a sistema la nuova IS con la LM precedentemente trovata potrò trovare il nuovo tasso di interesse e quindi il nuovo reddito di equilibrio. 500 -10i = 50i + 100 - 10i -50i = -500 + 100 -60i = - 400 60i = 400 i = 6,67 Y = 500 - 10(6,67) Y = 500 – 66,7 Y = 433,3 Se decido invece di ridurre l’imposizione fiscale, la nuova tassazione dovrà adeguarsi alla spesa pubblica, quindi le imposte saranno pari a 50. Y=Z Y=C+I+G Y = 0,5(Y-50) + 200 -5i + 50 Y = 0,5Y -25 + 200 -5i + 50 Y = 0,5Y + 225 -5i Y – 0,5Y = 225 -5i 0,5Y = 225 -5i Y = 450 – 10i 22 450 – 10i = 50i + 100 -10i -50i = -450 + 100 -60i = -350 i = 5,83 Y = 450 -10 (5,83) Y = 450 - 58,3 Y = 391,7 La manovra più espansiva sarà quella dell’aumento della spesa pubblica perchè il reddito crescerà in misura maggiore rispetto all’altra manovra di politica fiscale (riduzione delle imposte). Il risultato era prevedibile: l’impatto della variazione delle imposte è infatti “filtrato” dalla propensione marginale al consumo, che è <1, e dunque l’effetto sulla spesa autonoma ne risulta ridotto. 3. Quale delle due manovre riduce maggiormente gli investimenti privati? Nel caso in cui decida di ridurre l’imposizione fiscale i nuovi investimenti saranno: I = 200 -5(5,83) I = 200 - 29,15 I = 170,85 Nel caso in cui invece decida di aumentare la spesa pubblica il nuovo valore degli investimenti sarà: I = 200 -5(6,67) I = 200 – 33,35 I = 166,65 Inizialmente gli investimenti erano pari a 175. Gli investimenti privati saranno ridotti maggiormente dall’aumento della spesa pubblica, questo perché un aumento di G induce un maggiore aumento di i. 23 4. (facoltativo) Quali valori deve assumere l’offerta reale di moneta in corrispondenza delle due manovre fiscali sopra descritte, se si desidera mantenere inalterato il tasso di interesse? (attenzione: in questo caso il tasso di interesse è noto, mentre la quantità offerta di moneta è l’incognita) Nel primo caso, ovvero in caso di T’=50: IS : Y = 450 – 10i LM : Y = x/0,2 + 50i Dove x rappresenta l’offerta di moneta incognita. 450-10i = x/0,2 + 50i 450 -60(5) = x/0,2 0,2(150) = x x = 30 i LM B 5,8 35 LM’ C A IS 350 IS’ Y Nel secondo caso, ovvero in caso di G’= 100: IS: Y = 500 – 10i LM: Y = x/0,2 + 50i 24 500 – 10i = x/0,2 + 50i 500 – 60(5) = x/0,2 200 (0,2) = x x = 40 i LM B 6,6 75 LM’ C A IS IS’ 350 Y 7) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: Md = 10Y - 1500i Ms = 500 C = 500 + 0,6Yd T = 0,2Y I = 1000 - 20i + 0,12Y G = 200 dove Md e Ms rappresentano rispettivamente la domanda e l’offerta di moneta espresse in termini reali mentre “i” indica il tasso di interesse già espresso in termini percentuali. 1. Quali sono i valori di equilibrio del reddito e del tasso di interesse? Y=Z Y=C+I+G Y = 500 + 0,6 (Y- 0,2Y) + 1000 – 20i + 0,12Y + 200 Y = 500 + 0,48Y + 1000 – 20i + 0,12Y + 200 25 Y = 1700 + 0,6Y -20i Y – 0,6Y = 1700 -20i 0,4Y = 1700 – 20i Y = 4250 – 50i Equazione della IS Ms = M d 500 = 10Y – 1500i - 10Y = - 500 – 1500i Y = 50 + 150i Equazione della LM 50 + 150i = 4250 – 50i 150i + 50i = - 50 + 4250 200i = 4200 i = 21 Y = 50 + 150 (21) Y = 50 + 3150 Y = 3200 2. Qual è il valore del saldo di bilancio pubblico in corrispondenza di questo equilibrio? Il saldo di bilancio pubblico si calcola sottraendo la spesa pubblica dalle imposte. In questo caso le imposte sono determinate dal reddito disponibile, quindi: T = 0,2 (Y) T = 0,2 (3200) T = 640 T – G = 640 – 200 = 440 Il saldo di bilancio risulta in avanzo 3. Di quanto variano gli investimenti privati se la spesa pubblica raddoppia? Se la spesa pubblica raddoppia significa che assume il valore di 400. La curva IS assumerà una diversa forma. Y=Z 26 Y=C+I+G Y = 500 + 0,6(Y – 0,2Y) + 1000 -20i + 0,12Y + 400 Y = 500 + 0,48Y + 1000 – 20i + 0,12Y + 400 Y = 0,6Y + 1900 – 20i Y – 0,6Y = 1900 -20i 0,4Y = 1900 -20i Y = 4750 – 50i Equazione della IS’ Mettendo a sistema la nuova IS’ con la LM troverò il tasso di interesse e il reddito di equilibrio. 4750 – 50i = 50 + 150i - 50i – 150i = - 4750 + 50 - 200i = - 4700 i = 23,5 Nuovo tasso di interesse di equilibrio Y = 4750 – 50(23,5) Y = 3575 Nuovo reddito di equilibrio I’ = 1000 – 20(23,5) + 0,12 (3575) I’ = 1000 – 470 + 429 I’ = 959 I = 1000 – 20 (21) + 0,12 (3200) I = 1000 – 420 + 384 I = 964 Se la spesa pubblica raddoppia gli investimenti diminuiscono di 5. Il maggior reddito provocato dall’aumento della spesa pubblica farebbe aumentare gli investimenti, ma l’aumento conseguente del tasso di interesse fa prevalere l’effetto di diminuzione degli stessi. 8) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: 27 C = 100 + 0,5Yd Md = 8Y – 80i I = 180 – 18i + 0,3Y Ms = 4800 G = 400 T = 400 dove Md e Ms rappresentano la domanda e l’offerta di moneta in termini reali e il tasso di interesse è già espresso in termini percentuali. 1. Calcolate il livello di equilibrio della produzione e del tasso di interesse. Y=Z Y=C+I+G Y = 100 + 0,5 (Y-400) + 180 -18i + 0,3Y + 400 Y = 100 + 0,5Y – 200 + 180 – 18i + 0,3Y + 400 Y = 0,8Y – 18i + 480 Y – 0,8Y = -18i + 480 0,2Y = -18i + 480 Y = -90i + 2400 Equazione della curva IS Ms = M d 8Y – 80i = 4800 8Y = 4800 + 80i Y = 10i + 600 Equazione della curva LM Metto a sistema l’equazione della curva IS e l’equazione della LM - 90i + 2400 = 10i + 600 - 90i – 10i = - 2400 + 600 - 100i = - 1800 i = 18 Y = 10(18) + 600 Y = 180 + 600 Y = 780 2. Se le autorità monetarie effettuano una politica espansiva, facendo 28 crescere Ms a 5400, quali saranno i nuovi valori di equilibrio di Y e i? Ms = M d 5400 = 8Y – 80i - 8Y = - 5400 – 80i Y = 10i + 675 Equazione della LM’ Mettendo a sistema la LM’ con la IS troveremo i nuovi valori del reddito e del tasso di interesse10i + 675 = -90i + 2400 10i + 90i = - 675 + 2400 100i = 1725 i = 17,25 Y = 10(17,25) + 675 Y = 172,5 + 675 Y = 847,5 3. Quanto sono variati gli Investimenti in seguito alla politica monetaria espansiva? I’ = 180 – 18(17,25) + 0,3(847,5) I’ = 180 – 310,5 + 254,25 I’ = 123,75 I = 180 – 18(18) + 0,3(780) I = 180 – 324 + 234 I = 90 Dopo la manovra di espansione monetaria gli investimenti sono cresciuti di 33,75. 4. Se le autorità fiscali decidono di aumentare la spesa pubblica per mantenere il tasso di interesse al valore iniziale, quale valore dovrà assumere G? Per calcolare la nuova spesa pubblica (G’) dovrò tenere come dati i valori del tasso 29 di interesse (18) e la nuova offerta di moneta (5400). Quindi dopo aver calcolato il nuovo reddito l’unica incognita sarà la spesa pubblica (G’). 5400 = 8Y – 80(18) 5400 = 8Y – 1440 - 8Y = - 5400 – 1440 Y’ = 855 Y=Z Y=C+I+G 855 = 100 + 0,5 (855-400) + 180 – 18(18) + 0,3(855) + G 855 = 100 + 227,5 + 180 – 324 + 256,5 + G - G = - 855 + 100 + 227,5 + 180 – 324 + 256,5 G’ = 415 5. Quale sarà il nuovo valore di equilibrio del reddito? E quale il nuovo valore degli Investimenti? Il nuovo valore del reddito di equilibro sarà 855, come calcolato nel punto precedente. I’ = 180 – 18(18) + 0,3(855) I’ = 180 – 324 + 256,5 I’ = 112,5 Questo sarà il nuovo valore degli investimenti. 9) Si consideri un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: C = 60 + 0,6Yd I = 100 + 0,2Y G = 500 T = 100 1. Si calcoli il reddito di equilibrio, si indichi il valore del moltiplicatore e si dia un'adeguata rappresentazione grafica dell'equilibrio. Y=Z 30 Y=C+I+G Y = 60 + 0,6(Y-100) + 100 + 0,2Y + 500 Y = 60 + 0,6Y – 60 + 100 + 0,2Y + 500 Y = 0,8Y + 600 Y – 0,8Y= 600 0,2Y = 600 Y = 3000 Il moltiplicatore in questo caso sarà dato da: Moltiplicatore = 1/(1-c1- d1) Moltiplicatore = 1/(1- 0,6 – 0,2) Moltiplicatore = 1/0,2 = 5 2. Il bilancio pubblico viene riportato in pareggio con una riduzione della spesa pubblica. Qual è il nuovo reddito di equilibrio? Si rappresenti graficamente il cambiamento del reddito di equilibrio. Se il bilancio pubblico viene portato in pareggio mediante una riduzione della spesa pubblica significa che il nuovo valore della spesa pubblica (G’) sarà 100. T – G’= 0 = 100 – 100 = 0 Y=Z Y=C+I+G Y = 60 + 0,6(Y-100) + 100 + 0,2Y + 100 Y = 60 + 0,6Y – 60 + 100 + 0,2Y + 100 Y = 0,8Y + 200 Y – 0,8Y = 200 0,2Y = 200 Y’ = 1000 31 Z ZZ ZZ’ 600 0,8 200 0,8 1000 3. A partire 3000 dalla Y situazione iniziale, la propensione marginale all'investimento aumenta a 0,3. Qual è il nuovo reddito di equilibrio? Qual è il nuovo valore del moltiplicatore? Si dia una rappresentazione grafica del cambiamento del reddito di equilibrio. La propensione all’investimento (d1) diventa quindi 0,3. Y=Z Y=C+I+G Y = 60 + 0,6(Y – 100) + 100 + 0,3Y + 500 Y = 60 + 0,6Y – 60 + 100 + 0,3Y + 500 Y = 0,9Y + 600 Y – 0,9Y = 600 0,1Y = 600 Y = 6000 32 Moltiplicatore = 1/(1- 0,6 – 0,3) = 10 Z ZZ’ ZZ 0,1 600 3000 Y 6000 10) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: C = 100 + 0,8Yd Md = Y – 40i I = 0,1Y – 2i Ms = 400 G = 80 T = 100 dove Md e Ms rappresentano la domanda e l’offerta di moneta in termini reali e il tasso di interesse è già espresso in termini percentuali. 1. Calcolate il livello di equilibrio della produzione e del tasso di interesse. Y=Z Y=C+I+G Y = 100 + 0,8 (Y-100) + 0,1Y -2i + 80 Y = 100 + 0,8Y – 80 + 0,1Y -2i + 80 Y = 100 + 0,9Y -2i 33 Y – 0,9Y = 100 -2i 0,1Y = 100 -2i Y = 1000 -20i Equazione della curva IS Ms = M d 400 = Y – 40i Y = 40i + 400 Equazione della curva LM Metto a sistema l’equazione della curva IS e l’equazione della curva LM. 1000 - 20i = 40i + 400 - 20i – 40i = 400 – 1000 - 60i = - 600 i = 10 Y = 40(10) + 400 Y = 800 2. La banca centrale effettua un'operazione di mercato aperto espansiva, acquistando titoli per 300. Quali saranno i nuovi valori di equilibrio di Y e i? Se la banca centrale acquista titoli significa che immette nuova moneta nel sistema. La nuova offerta di moneta sarà quindi pari a 700. Ms’= 700 Ms’ = Md 700 = Y – 40i - Y = - 700 – 40i Y = 700 + 40i Equazione della curva LM’ Mettendo a sistema la curva LM’ appena trovata con la IS potrò calcolare il tasso di interesse e il reddito di equilibrio. 700 + 40i = 1000 - 20i + 40i + 20i = - 700 + 1000 + 60i = + 300 34 i=5 Y = 700 + 40 (5) Y = 700 + 200 Y = 900 3. Date una rappresentazione grafica dell'operazione di mercato aperto, attraverso un modello IS-LM. i LM LM’ 10 5 IS 800 4. 900 Y Dopo l'operazione di mercato aperto, il governo vuole riportare il livello del reddito al valore di equilibrio precedente. Di quanto deve variare la spesa pubblica a tale fine? Quale sarà il nuovo valore di equilibrio del tasso di interesse? Il governo vuole riportare il livello del reddito al valore di 800. Conoscendo l’offerta di moneta (700) e il valore del reddito, possiamo determinare, lungo la LM’, il nuovo tasso di interesse di equilibrio. Ms = M d 700 = Y – 40i 700 = 800 – 40i 35 40i = 800 – 700 40i = 100 i = 2,5 Sostituendo il nuovo tasso di interesse e il reddito nella curva IS possiamo determinare la nuova spesa pubblica, di cui in seguito calcoleremo la variazione. Y=Z Y=C+I+G 800 = 100 + 0,8 (800 – 100) + 0,1(800) – 2(2,5) + G 800 = 100 + 560 + 80 – 5 + G - G = - 800 + 100 + 560 + 80 – 5 G = 65 La nuova spesa pubblica dovrà essere pari a 65. Rispetto alla spesa pubblica precedente (80), dovrà subire una variazione di – 15. i LM LM’ 10 A 5 2,5 B C IS IS’ 800 900 Y 11) Si consideri un sistema economico descritto dalle seguenti relazioni: C = 400 + 0,5Yd Md = 0,5Y – 50i I = 700 – 40i + 0,1Y Ms = 500 G = 200 T = 200 36 dove Md e Ms rappresentano la domanda e l’offerta di moneta in termini reali e il tasso di interesse è già espresso in termini percentuali. 1. Si determini il valore di equilibrio del reddito e del tasso di interesse; Y=Z Y=C+I+G Y = 400 + 0,5Yd + 700 – 40i + 0,1Y + 200 Y = 400 + 0,5 (Y – 200) + 700 – 40i + 0,1Y + 200 Y = 400 + 0,5Y - 100 + 700 – 40i + 0,1Y + 200 Y = 0,6Y – 40i + 1200 Y – 0,6Y = - 40i + 1200 Y = (- 40i + 1200) / 0,4 Y = 3000 – 100i Equazione della curva IS Md = M s 0,5 Y – 50i = 500 0,5 Y = 50i + 500 / 0,5 Y = 100i + 1000 Equazione della curva LM Metto a sistema l’equazione della curva IS e l’equazione della curva LM per trovare il valore del tasso di interesse di equilibrio e del reddito di equilibrio. 3000 – 100i = 100i + 1000 - 200i = - 2000 i = 10 Tasso di interesse di equilibrio Y = 3000 – 100 (10) Y = 3000 – 1000 Y = 2000 Reddito di equilibrio 2. Se il governo vuole generare un surplus di bilancio pubblico (T-G) pari a 200, attraverso una riduzione della spesa pubblica, a parità di imposte, quali saranno i nuovi valori di equilibrio del reddito e del tasso di interesse? 37 Se il governo vuole generare un surplus di bilancio di 200 agendo sulla spesa pubblica significa che questa deve diminuire di 200, quindi assumerà un valore pari a 0. G’ = 0 Y’ = Z Y’ = C + I + G’ Y’ = 400 + 0,5 (Y’ – 200) + 700 – 40i + 0,1Y’ Y’ = 400 + 0,5Y’ – 100 + 700 – 40i + 0,1Y’ Y’ = 0,6Y’ – 40i + 1000 Y’ – 0,6Y’ = - 40i + 1000 Y’ = (- 40i + 1000) / 0,4 Y’ = 2500 - 100i Equazione di IS’ Metto a sistema la nuova IS con la LM precedentemente trovata. 2500 – 100i = 100i + 1000 - 100i – 100i = - 2500 + 1000 - 200i = - 1500 i = 7,5 Y’ = 2500 – 100(7,5) Y’ = 2500 – 750 Y’ = 1750 38 3. Si dia una rappresentazione grafica dei due equilibri ottenuti in a) e b) sul medesimo grafico IS-LM. i LM 10 7,5 IS IS’ 1750 4. 2000 Y Se, dopo l'intervento di politica fiscale, l'autorità monetaria desidera riportare il reddito al valore di equilibrio ottenuto in a), quale deve essere il nuovo valore dell'offerta di moneta? Se il governo intende riportare il reddito al valore iniziale vuol dire che il nuovo valore del reddito deve essere pari a 2000, con T = 200 e G=0. Y’= C + I + G 2000 = 400 + 0,5 (2000-200) + 700 – 40(i) + 0,1 (2000) 2000 = 400 + 900 + 700 – 40i + 200 40i = - 2000 + 400 + 900 + 700 + 200 40i = 200 i=5 Ms’ = 0,5(2000) – 50 (5) Ms’ = 1000 – 250 Ms’ = 750 Valore della nuova offerta di moneta 39 12) Considerate un sistema economico descritto dalle seguenti relazioni: C = 200 + 0,5Yd Md = 5Y – 500i I = 500 – 50i + 0,1Y Ms = 2000 G = 300 T = 0,2Y dove Md e Ms rappresentano la domanda e l’offerta di moneta in termini reali, il tasso di interesse è già espresso in termini percentuali e le imposte sono proporzionali al reddito. 1. Qual è il valore di equilibrio del reddito e del tasso di interesse? Y=Z Y=C+I+G Y = 200 + 0,5(Y – 0,2Y) + 500 – 50i + 0,1Y + 300 Y = 200 + 0,4Y + 500 – 50i + 0,1Y + 300 Y = 0,5Y – 50i + 1000 Y – 0,5Y = - 50i + 1000 Y = (- 50i + 1000) /0,5 Y = 2000 – 100i Equazione della curva IS Ms= Md 2000 = 5Y – 500i - 5Y = - 2000 – 500i Y = 400 + 100i Equazione della curva LM Metto a sistema l’equazione della curva IS e l’equazione della curva LM per trovare il valore del tasso di interesse di equilibrio e del reddito di equilibrio. 2000 – 100i = 400 + 100i - 100i – 100i = 400 – 2000 - 200i = - 1600 i=8 Y = 400 + 100(8) Y = 1200 40 2. Qual è il valore del saldo di bilancio pubblico? T = 0,2 (1200) T = 240 T – G = saldo di bilancio pubblico 240 – 300 = - 60 Il saldo è un disavanzo 3. Quale valore del reddito garantisce il pareggio del bilancio pubblico? T–G=0 T=G 300 = 0,2(Y) 0,2Y = 300 Y = 1500 4. Come deve variare l'offerta di moneta per garantire il pareggio del bilancio pubblico? Per garantire il pareggio di bilancio pubblico il reddito deve essere di 1500, con una spesa pubblica pari a 300. Y=C+I+G 1500 = 200 + 0,5 (Y – 0,2Y) + 500 – 50i + 0,1Y + 300 1500 = 200 + 0,5 (1500 – 300) + 500 – 50i + 150 + 300 1500 = 200 + 600 + 500 – 50i + 150 + 300 1500 = 1750 – 50i 50i = 250 i=5 Ms = M d Md = 5Y – 500i Md = 5(1500) – 500(5) Md = 5000 41 13) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: C = 200 + 0,5Yd T = 100 I = 200 - 150i + 0,25Y G = 400 Md = 2Y - 200i Ms= 400 dove Md e Ms rappresentano rispettivamente la domanda e l’offerta di moneta espresse in termini reali mentre “i” indica il tasso di interesse già espresso in termini percentuali. 1. Si calcoli il valore del reddito e del tasso di interesse di equilibrio; Y=Z Y=C+I+G Y = 200 + 0,5(Y-100) + 200 – 150i + 0,25Y + 400 Y = 200 + 0,5Y – 50 + 200 – 150i + 0,25Y + 400 Y = 0,75Y – 150i + 750 Y – 0,75Y = -150i + 750 0,25Y = - 150i + 750 / 0,25 Y = 3000 – 600i Equazione della curva IS Md = M s 2Y – 200i = 400 2Y = 200i + 400 / 2 Y = 100i + 200 Equazione della curva LM Metto a sistema l’equazione della curva IS e l’equazione della curva LM per trovare il valore del tasso di interesse di equilibrio e del reddito di equilibrio. 3000 – 600i = 100i + 200 - 600i – 100i = - 3000 + 200 - 700i = - 2800 i=4 42 Y = 100(4) + 200 Y = 400 + 200 Y = 600 2. La banca centrale compie un’operazione di mercato aperto acquistando titoli per 1400. Si calcolino i nuovi valori di equilibrio del reddito e del tasso di interesse; Se la Banca Centrale acquista titoli la nuova offerta di moneta (Ms’) sarà di 1800 (400+ 1400). Ms= Md 1800 = 2Y – 200i - 2Y = - 1800 – 200i /2 Y = 900 + 100i Equazione di LM’ Mettendo a sistema la nuova LM’ con la IS precedentemente trovata potrò trovare il nuovo reddito e il nuovo tasso di interesse. 3000 – 600i = 100i + 900 - 600i – 100i = - 3000 + 900 - 700i = - 2100 i=3 Y = 900 + 100(3) Y = 900 + 300 Y = 1200 3. Dopo l’operazione di mercato aperto, quale valore deve assumere la spesa pubblica se il governo intende ristabilire il valore di equilibrio del tasso di interesse calcolato in a)? Quale sarà, in questo caso, il valore del reddito di equilibrio? Il governo vuole riportare il tasso di interesse pari a 4 modificando il valore della spesa pubblica. 43 Sostituisco il tasso di interesse nelle equazione del mercato monetario per trovare il nuovo reddito. Ms= Md 1800 = 2Y – 200i - 2Y = - 200(4) – 1800 - 2Y = - 800 – 1800 - 2Y = - 2600 /2 Y’ = 1300 Sostituendo il valore di equilibrio di Y e I nella condizione di equlibrio sul mercato dei beni, trovo il valore della spesa pubblica. Y=C+I+G 1300 = 200 + 0,5 (1300- 100) + 200 – 150(4) + 0,25(1300) + G 1300 = 200 + 600 + 200 – 600 + 325 + G - G = - 1300 + 200 + 600 + 200 – 600 + 325 G = 575 4. Rappresentate su un unico grafico IS-LM l’effetto della politica monetaria indicata in b) e della politica fiscale i LM LM’ 4 3 IS’ IS 600 1200 1300 44 Y indicata in c). 14) Si consideri un sistema economico descritto dalle seguenti relazioni: C = 180 + 0,7Yd Md = 6Y – 120i I = 100 + 0,1Y – 16i Ms = 5400 G = 400 T = 400 dove Md e Ms rappresentano la domanda e l’offerta di moneta in termini reali e il tasso di interesse è già espresso in termini percentuali. 1. Si calcoli il valore del reddito e del tasso di interesse di equilibrio; Y=Z Y=C+I+G Y = 180 + 0,7(Y – 400) + 100 + 0,1Y – 16i + 400 Y = 180 + 0,7Y – 280 + 100 + 0,1Y – 16i + 400 Y = 0,8Y – 16i + 400 Y – 0,8Y = - 16i + 400 Y = (- 16i + 400) /0,2 Y = 2000 – 80i Equazione della curva IS Md = M s 6Y – 120i = 5400 6Y = 5400 + 120i /6 Y = 900 + 20i Equazione della curva LM 2000 – 80i = 900 + 20i - 80i – 20i = 900 – 2000 - 100i = - 1100 i = 11 Y = 900 + 20(11) Y = 1120 45 2. La Banca Centrale acquista titoli per 600, attraverso un'operazione di mercato aperto. Si calcolino il nuovo reddito e il nuovo tasso di interesse di equilibrio; Ms = 5400 + 600 Ms’ = 6000 Valore della nuova offerta di moneta Ms = M d 6000 = 6Y – 120i - 6Y = - 6000 – 120i Y = 20i + 1000 Equazione di LM’ Mettendo a sistema la nuova LM con la IS precedentemente trovata potremmo trovare il nuovo reddito e il nuovo tasso di interesse di equilibrio. 20i + 1000 = - 80i + 2000 20i + 80i = - 1000 + 2000 100i = 1000 i = 10 Y = 20(10) + 1000 Y = 1200 3. Si dia una rappresentazione grafica dei due equilibri sul medesimo modello IS-LM; 46 i LM LM’ 11 10 IS 1120 4. 1200 Y Se inizialmente il tasso di interesse interno era pari al tasso internazionale, dopo l'operazione di mercato aperto ci si deve attendere un apprezzamento o un deprezzamento della valuta, affinché la parità scoperta dei tassi di interesse continui ad essere rispettata? E in quale percentuale? i = i* + (Ee – E) / E 10 = 11 + (-1) (Ee – E) / E = -1 L’apprezzamento atteso è dell’1%, il che significa una riduzione del tasso di cambio nominale di E. (Specifichiamo che stiamo usando l’edizione vecchia) 15) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: C = 300 + 0,5Yd I = 100 + 0,1Y G = 400 47 1. Si calcoli il valore del moltiplicatore e il reddito di equilibrio nel caso in cui il bilancio pubblico sia in pareggio; Moltiplicatore = 1/ (1-c1-d1) Moltiplicatore = 1 / 1- 0,5 – 0,1 Moltiplicatore = 1/0,4 Moltiplicatore = 2,5 Se il bilancio pubblico è in pareggio significa che T-G = 0. Quindi il valore delle imposte deve essere pari a 400. Y=Z Y=C+I+G Y = 300 + 0,5(Y-400) + 100 + 0,1Y + 400 Y = 300 + 0,5Y – 200 + 100 + 0,1Y + 400 Y = 0,6Y + 600 Y – 0,6Y = 600 Y = 600 /0,4 Y = 1500 2. Se la spesa pubblica raddoppia, ma sempre mantenendo il bilancio pubblico in pareggio, quale sarà il nuovo reddito di equilibrio? G’ = 800 e anche T’ = 800 Y=Z Y=C+I+G Y = 300 + 0,5 (Y- 800) + 100 + 0,1Y + 800 Y = 300 + 0,5Y – 400 + 100 + 0,1Y + 800 Y = 0,6Y + 800 Y – 0,6Y = 800 Y = 800 /0,4 Y = 2000 3. Rappresentate graficamente, sul medesimo grafico, i due equilibri 48 ottenuti in a) e b; Z ZZ ZZ’ 0,6 800 600 0,6 1500 4. Y 2000 Tracciate nel piano (Y,i) la curva IS che descrive l'equilibrio nel mercato dei beni rappresentato dalle equazioni iniziali 49 i 1500 Y 2000 In questo caso la curva IS non è sensibile al tasso di interesse i, perché gli investimenti (I) non sono sensibili al tasso di interesse, quindi la curva IS risulta verticale. 16) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: Md = 2Y - 200i Ms = 1000 C =50 + 0,6Yd T = 300 I = 150 -20i + 0,2Y G = 300 dove Md e Ms rappresentano rispettivamente la domanda e l’offerta di moneta espresse in termini reali mentre “i” indica il tasso di interesse già espresso in termini percentuali. 1. Calcolate il valore del reddito e del tasso di interesse di equilibrio; Y=Z Y=C+I+G Y = 50 + 0,6 (Y – 300) + 150 – 20i + 0,2Y + 300 Y = 50 + 0,6Y – 180 + 150 – 20i + 0,2Y + 300 50 Y = 0,8Y + 320 – 20i Y – 0,8Y = 320 – 20i Y = (320 – 20i) / 0,2 Y = 1600 – 100i Equazione della curva IS Md = M s 2Y – 200i = 1000 Y = (200i + 1000) /2 Y = 100i + 500 Equazione della curva LM Metto a sistema l’equazione della curva IS e l’equazione della curva LM per trovare il valore del tasso di interesse di equilibrio e del reddito di equilibrio. 1600 – 100i = 100i + 500 -100i – 100i = 500 – 1600 - 200i = - 1100 i = 5,5 Y = 100(5,5) + 500 Y = 1050 2. La Banca centrale vuole ridurre il tasso di interesse al 4% per far crescere gli Investimenti privati. Come deve variare l'offerta di moneta? Sostituisco il nuovo tasso di interesse nella IS per trovare il nuovo reddito. Y’ = Z Y’ = C + I + G Y’ = 50 + 0,6 (Y – 300) + 150 – 20i + 0,2Y + 300 Y’ = 50 + 0,6Y – 180 + 150 – 20(4) + 0,2Y + 300 Y’ = 0,8Y’ + 320 – 20(4) Y’ – 0,8Y’ = 320 – 20(4) 0,2Y’ = 320 – 80 Y’ = 240/0,2 Y’ = 1200 Calcoliamo la nuova LM’ 51 Md = M s 2Y – 200i = Ms 2Y – 200(4) = Ms 2Y – 800 = Ms Y = (Ms + 800)/2 Y = Ms/ 2 + 400 Equazione di LM’ Mettiamo a sistema la LM’ con la IS precedentemente calcolata per calcolare il valore dell’offerta di moneta. Ms/ 2 + 400 = 1600 – 100i Ms/ 2 + 400 = 1600 – 100(4) Ms/ 2 + 400 = 1600 – 400 Ms/ 2 + 400 = 1200 Ms/ 2 = 1200 - 400 Ms = 800 · 2 Ms= 1600 3. Di quanto crescono gli Investimenti grazie a questa manovra? I’ = 150 – 20(4) + 0,2(1200) I’ = 150 – 80 + 240 I’ = 310 I = 150 – 20(5,5) + 0,2(1050) I = 150 – 110 + 210 I = 250 Gli investimenti grazie alla riduzione del tasso di interesse aumentano di 60. 52 4. Illustrate sul medesimo grafico IS-LM i due equilibri (prima e dopo l'intervento della Banca centrale). i LM LM’ 5,5 4 IS 1050 1200 Y 17) Si consideri un sistema economico descritto dalle seguenti relazioni: C = 620 + 0,6Yd i = 0,1 I = 200 – 1000i + 0,2Y T = tY G = 600 t = 0,2 Nb: si noti che le imposte sono proporzionali al reddito, quindi Yd = Y - T = Y - tY 1. Si calcoli il valore del reddito di equilibrio e il saldo di bilancio pubblico; Y=Z Y=C+I+G Y = 620 + 0,6(Y – 0,2) + 200 – 1000(0,1) + 0,2Y + 600 Y = 620 + 0,6(0,8Y) + 200 – 100 + 0,2Y + 600 Y = 620 + 0,48Y + 200 – 100 + 0,2Y + 600 Y = 0,68Y + 1320 Y – 0,68Y = 1320 Y = 1320 /0,32 53 Y = 4125 T – G = tY – G T – G = 0,2(4125) – 600 T- G = 225 2. Il saldo segnala un avanzo In corrispondenza del valore di G indicato nell'esercizio, quale valore di Y garantisce un bilancio pubblico in pareggio? tY – G = 0 0,2Y – 600 = 0 0,2Y = 600 /0,2 Y = 3000 Valore del reddito in corrispondenza del quale il bilancio pubblico è in pareggio. 3. Quale valore deve assumere G affinché il reddito di equilibrio garantisca un bilancio pubblico in pareggio? G=T Condizione di pareggio del bilancio pubblico T = tY G = tY G = 0,2Y Sostituisco la G incognita nell’equazione per determinare il reddito di equlibrio. Y=C+I+G Y = 620 + 0,6 (Y – 0,2Y) + 200 – 1000 (0,1) + 0,2Y + 0,2Y Y = 620 + 0,6 (0,8Y) + 200 – 100 + 0,4Y Y = 620 + 0,48Y + 200 – 100 + 0,4Y Y – 0,48Y – 0,4Y = 620 + 200 – 100 0,12Y = 720 Y = 720 /0,12 Y = 6000 Sostituisco il valore del reddito per trovare il valore di G. G = 0,2(Y) G = 1200 54 Ed infatti: G – 0,2Y = 0 1200 – 0,2 (6000) = 0 18) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: Md = 6Y - 1200i Ms = 5100 C =200 + 0,5Yd T = 400 I = 300 - 40i + 0,1Y G = 400 dove Md e Ms rappresentano rispettivamente la domanda e l’offerta di moneta espresse in termini reali mentre “i” indica il tasso di interesse già espresso in termini percentuali. 1. Calcolate il valore del reddito e del tasso di interesse di equilibrio; Y=Z Y=C+I+G Y = 200 + 0,5(Y – 400) + 300 – 40i + 0,1Y + 400 Y = 200 + 0,5Y – 200 + 300 – 40i + 0,1Y + 400 Y = 0,6Y – 40i + 700 Y – 0,6Y = -40i + 700 Y = (- 40i + 700) /0,4 Y = 1750 – 100i Equazione di IS Ms = M d 5100 = 6Y – 1200i Y = (5100 + 1200i) / 6 Y = 850 + 200i Equazione di LM 1750 – 100i = 850 + 200i - 100i – 200i = - 1750 + 850 - 300i = 900 i=3 55 Y = 850 + 200(3) Y = 1450 2. Lo Stato decide di ridurre la propria presenza nel sistema economico, mantenendo il bilancio pubblico in pareggio: imposte e spesa pubblica assumono il valore di 300. Nel contempo, la banca centrale aumenta l’offerta di moneta a 6150, nel tentativo di ridurre la recessione. Quali sono i nuovi valori di equilibrio del reddito e del tasso di interesse? T–G=0 T’ = 300 G’ = 300 Ms = 6150 Y’ = Z Y’ = C + I + G Y’ = 200 + 0,5(Y’ – 300) + 300 – 40i + 0,1Y’ + 300 Y’ = 200 + 0,5Y’ – 150 + 300 – 40i + 0,1Y’ + 300 Y’ = 0,6Y’ – 40i + 650 Y’ – 0,6Y’ = - 40i + 650 Y’ = (- 40i + 650) / 0,4 Y = 1625 – 100i Equazione di IS’ Ms = M d 6150 = 6Y – 1200i Y= (6150 + 1200i) /6 Y = 1025 + 200i Equazione di LM’ 1625 – 100i = 1025 + 200i - 100i - 200i = 1025 – 1625 - 300i = - 600 i=2 56 Y’ = 1025 + 200(2) Y’ = 1425 3. Rappresentate graficamente sul medesimo modello IS-LM i due equilibri ottenuti in a) e in b). i LM A 3 2 LM’ B IS IS’ 1425 1450 Y 4. Quale valore avrebbe dovuto assumere l’offerta di moneta per mantenere il reddito al valore di equilibrio ottenuto in a)? Y=C+I+G 1450 = 200 + 0,5(1450 – 300) + 300 – 40i + 0,1(1450) + 300 1450 = 200 + 575 + 300 – 40i + 145 + 300 1450 = 1520 – 40i i = 1,75 Ms = M d Ms = 6Y – 1200i Ms = 6(1450) – 1200(1,75) Ms = 8700 – 2100 Ms’ = 6600 57 19) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: C = 200 + 0,6Yd Md = 0,75Y – 30i I = 140 + 0,2Y – 40i Ms = 753 G = 300 T = 300 dove Md e Ms rappresentano la domanda e l’offerta di moneta in termini reali e il tasso di interesse è già espresso in termini percentuali. 1. Calcolate il livello di equilibrio della produzione e del tasso di interesse; Y=Z Y=C+I+G Y = 200 + 0,6(Y- 300) + 140 + 0,2Y – 40i + 300 Y = 200 + 0,6Y – 180 + 140 +0,2Y – 40i + 300 Y = 0,8Y – 40i + 460 Y – 0,8Y = - 40i + 460 Y = (- 40i + 460) /0,2 Y = 2300 – 200i Equazione di IS Md = M s 0,75Y – 30i = 753 Y = (753 + 30i) /0,75 Y = 1004 + 40i Equazione di LM Metto a sistema l’equazione della curva IS e l’equazione della curva LM per trovare il valore del tasso di interesse di equilibrio e del reddito di equilibrio. 58 2300 – 200i = 1004 + 40i - 200i – 40i = 1004 – 2300 - 240i = - 1296 / 240 i = 5,4 Y = 1004 + 40(5,4) Y = 1004 + 216 Y = 1220 2. Se il governo decide di far crescere la spesa pubblica con l'obiettivo di raddoppiare il valore del reddito di equilibrio, quale sarà il nuovo valore della spesa pubblica? E quello del nuovo tasso di interesse di equilibrio? L’obiettivo è l’aumento del reddito fino a 2440. Md = M s 0,75 (2440) – 30i = 753 1830 – 30i = 753 - 30i = -1830 +753 - 30i = - 1077 / 30 i = 35,9 Y=C+I+G 2440 = 200 + 0,6(2440-300) + 140 + 0,2(2440) – 40(35,9) + G 2440 = 200 + 1284 + 140 + 488 – 1436 + G 2440 = 676 + G G = 1764 59 3. Date una rappresentazione grafica degli equilibri ottenuti al punto a) e b). i LM 35,9 IS’ 5,4 IS 1220 4. 2440 Y (FACOLTATIVO) Se invece il governo vuole ottenere il raddoppio del reddito mantenendo inalterato il valore del tasso di interesse ottenuto in a), quale dovrà essere il valore di equilibrio dell'offerta di moneta? E quale il valore di equilibrio della spesa pubblica? L’obiettivo è l’aumento del reddito fino a 2440, con un tasso di interesse pari a 5,4. Y=C+I+G 2440 = 200 + 0,6 (2440 – 300) + 140 + 0,2(2440) – 40 (5,4) + G 2440 = 200 + 1284 + 140 + 488 – 216 + G 2440 = 1896 + G G = 544 Ms = M d Ms = 0,75(2440) – 30(5,4) Ms = 1830 – 162 Ms’ = 1668 60 20) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: Md = 0,4Y - 60i C =300 + 0,5Yd G = 200 Ms = 400 I = 300 -60i + 0,1Y T = 80 dove Md e Ms rappresentano rispettivamente la domanda e l’offerta di moneta espresse in termini reali mentre “i” indica il tasso di interesse già espresso in termini percentuali. 1. Calcolate il valore del reddito e del tasso di interesse di equilibrio; Y=Z Y=C+I+G Y = 300 + 0,5(Y- 80) + 300 – 60i + 0,1Y + 200 Y = 300 + 0,5Y – 40 + 300 – 60i + 0,1Y + 200 Y = 0,6Y – 60i + 760 Y – 0,6Y = - 60i + 760 Y = (- 60i + 760) / 0,4 Y = 1900 - 150i Equazione di IS Ms = M d 400 = 0,4Y – 60i Y = ( 60i + 400) /0,4 Y = 150i + 1000 Equazione di LM 1900 – 150i = 150i + 1000 - 150i – 150i = 1000 – 1900 -300i = - 900 i=3 Y = 150(3) + 1000 Y = 1450 61 2. Con una operazione di mercato aperto, la banca centrale porta il valore del reddito a 1600. Quale sarà il nuovo valore dell'offerta reale di moneta e quale il valore del tasso di interesse? Y’ = 1600 Y’ = Z Y’ = C + I + G 1600 = 300 + 0,5(1600 – 80) + 300 – 60i + 0,1(1600) + 200 1600 = 300 + 760 + 300 – 60i + 160 + 200 1600 = 1720 – 60i 60i = 120 i=2 Ms = M d Ms = 0,4(1600) – 60(2) Ms = 640 -120 Ms’ = 520 Trovo l’equazione della nuova LM. Ms = M d 520 = 0,4Y – 60i -0,4Y = - 520 – 60i 0,4Y = 520 + 60i Y = (520 + 60i )/0,4 Y = 1300 + 150i 3. Successivamente, il governo decide di riportare il bilancio pubblico in pareggio, aumentando le imposte. Quale sarà il nuovo valore di equilibrio del reddito e del tasso di interesse dopo la manovra di politica fiscale? Per portare il bilancio pubblico in pareggio le imposte devono assumere il valore 62 di 200. T–G=0 T’ = 200 Y=C+I+G Y = 300 + 0,5(Y – 200) + 300 – 60i + 0,1Y + 200 Y = 300 + 0,5Y – 100 + 300 – 60i + 0,1Y + 200 Y = 0,6Y – 60i + 700 Y – 0,6Y = - 60i + 700 Y = (- 60i + 700) / 0,4 Y = 1750 – 150i Equazione di IS’ Metto a sistema l’equazione di IS’ con LM’ 1750 – 150i = 150i + 1300 - 300i = - 1750 + 1300 - 300i = - 450 300i = 450 i = 1,5 Y = 1750 – 150(1,5) Y = 1750 – 225 Y = 1525 63 4. Rappresentate sul medesimo grafico IS-LM gli equilibri ottenuti in a, b e c. i LM 3 LM’ A 2 B 1,5 C IS IS’ 1450 1525 1600 Y 21) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: Md = Y - 20i Ms = 4600 C =1500 + 0,4Yd T = 500 I = 600 - 40i + 0,1Y G = 1000 dove Md e Ms rappresentano rispettivamente la domanda e l’offerta di moneta espresse in termini reali mentre “i” indica il tasso di interesse già espresso in termini percentuali. 1. Calcolate il valore del reddito e del tasso di interesse di equilibrio; Y=Z Y=C+I+G Y = 1500 + 0,4(Y-500) + 600 – 40i + 0,1Y + 1000 Y = 1500 + 0,4Y – 200 + 600 – 40i + 0,1Y + 1000 Y = 2900 + 0,5Y – 40i 64 Y – 0,5Y = 2900 – 40i Y = (2900 – 40i) /0,5 Y = 5800 – 80i Equazione della curva IS Md = M s Y – 20i = 4600 Y = 4600 + 20i Equazione della curva LM Mettiamo a sistema l’equazione della curva IS con l’equazione della curva LM 5800 – 80i = 4600 + 20i - 80i – 20i = 4600 - 5800 - 100i = - 1200 i = 12 Y = 5800 – 80(12) Y = 5800 – 960 Y = 4840 2. Il governo decide di riportare il bilancio pubblico in pareggio riducendo la spesa pubblica. Si calcolino i nuovi valori di equilibrio del reddito e del tasso di interesse; Per portar il bilancio pubblico in pareggio la spesa pubblica deve essere pari a 500, quindi G’ = 500. Y’ = Z Y’ = C + I + G Y’ = 1500 + 0,4(Y – 500) + 600 – 40i + 0,1Y + 500 Y’ = 1500 + 0,4Y – 200 + 600 – 40i + 0,1Y + 500 Y’ = 2400 + 0,5Y – 40i Y – 0,5Y = 2400 – 40i Y = (2400 – 40i) / 0,5 Y = 4800 – 80i Equazione di IS’ Vengono messe a sistema l’equazione della curva IS’ con l’equazione della LM 65 calcolata nel punto 1. 4800 – 80i = 4600 + 20i - 80i – 20i = 4600 - 4800 - 100i = - 200 i=2 Y = 4800 – 80 (2) Y = 4800 – 160 Y = 4640 3. Successivamente la banca centrale decide di riportare il tasso di interesse al valore di equilibrio del punto a), con una opportuna manovra di politica monetaria. Si indichi il valore di equilibrio del reddito e il valore dell’offerta di moneta dopo tale manovra. Il tasso di interesse deve essere riportato al 12%. i = 12 Y=Z Y=C+I+G Y = 1500 + 0,4(Y – 500) + 600 – 40(12) + 0,1Y + 500 Y = 1500 + 0,4Y – 200 + 600 – 480 + 0,1Y + 500 Y = 1920 + 0,5Y Y – 0,5Y = 1920 Y = 1920 /0,5 Y = 3840 Ms = M d Ms = Y – 20i Ms = 3840 – 20(12) Ms = 3840 – 240 Ms = 3600 66 4. Rappresentate su un medesimo grafico IS-LM gli equilibri ottenuti in a), b) e c). i LM’ LM 12 C A B 2 IS IS’ 3840 4640 4840 Y 22) Considerate il sistema economico descritto dalle seguenti equazioni: C = 200 + 0,5 Yd T = 100 I = 150 + 0,1 Y G = 200 1. Calcolate il valore del reddito di equilibrio e del moltiplicatore. Y=Z Y=C+I+G Y = 200 + 0,5(Y – 100) + 150 + 0,1Y + 200 Y = 200 + 0,5Y – 50 + 150 + 0,1Y + 200 Y = 500 + 0,6Y Y – 0,6Y = 500 Y = 500 / 0,4 Y = 1250 67 Moltiplicatore = 1 / 1 – c1 – d1 Moltiplicatore = 1 / (1 - 0,5 – 0,1) Moltiplicatore = 2,5 2. Dimostrate che, in equilibrio, gli investimenti sono uguali al risparmio. I=S S = Yd – C + (T-G) S = (1250 – 100) – [200 + 0,5 (1250-100)] + (100 – 200) S = 1150 – [ 200 + 0,5 (1150)] – 100 S = 1150 – 200 - 575 – 100 S = 275 I = 150 + 0,1(1250) I = 150 + 125 I = 275 3. Il governo decide di portare il bilancio pubblico in pareggio aumentando le imposte. Qual è il nuovo valore di equilibrio del reddito? Le imposte aumentano fino ad assumere il valore di 200. T’ = 200 Y=Z Y’ = C + I + G Y’ = 200 + 0,5(Y-200) + 150 + 0,1Y + 200 Y’ = 200 + 0,5Y – 100 + 150 + 0,1Y + 200 Y’ = 450 + 0,6Y Y – 0,6Y = 450 Y = 450 /0,4 Y = 1125 68 4. Date una rappresentazione grafica (sul dell'equilibrio nel mercato dei beni ottenuto in a) e in c). Z ZZ ZZ’ 500 450 0,6 0,6 1125 Y 1250 69 medesimo grafico) MERCATO DEI BENI IN ECONOMIA APERTA Introduzione: Gli esercizi sul mercato nell’economia aperta sono svolti seguendo due diverse definizioni del tasso di cambio. La prima definizione fa riferimento all’edizione del testo “Macroeconomia” di Blanchard edizione 2003. Nella vecchia edizione del Blanchard (anno 2003) valevano le seguenti relazioni: Il tasso di cambio reale (ε) era definito come ε = EP*/P quindi si verificava: - un deprezzamento nel caso dell’aumento di E e di ε, - un apprezzamento nel caso della diminuzione di E e di ε. Le altre variabili erano inoltre definite in questo modo: X = X (ε), in cui la relazione era direttamente proporzionale tra il tasso di cambio reale e le esportazioni. Q = Q (ε), in cui la relazione era inversamente proporzionale tra il tasso di cambio reale e le importazioni. Di conseguenza: NX = X - εQ Quindi anche la parità scoperta dei tassi di interesse diventa la seguente: i = i* + (Ee – E)/E i i LM IS 70 Y E la seconda definizione utilizzata fa riferimento alle nuove edizioni del Blanchard (anno 2006 e 2009) dove valgono le seguenti relazioni: Il tasso di cambio reale (ε) è definito come ε = EP/P* quindi si verifica: - un apprezzamento nel caso dell’aumento di E e di ε, - un deprezzamento nel caso della diminuzione E e di ε. Le altre variabili sono inoltre definite in questo modo: X = X (ε), in cui la relazione è inversamente proporzionale tra il tasso di cambio reale e le esportazioni. IM = IM (ε), in cui la relazione è direttamente proporzionale tra il tasso di cambio reale e le importazioni. Di conseguenza: NX = X – IM/ε i = i* - (Ee – E)/E i i LM IS Y E 71 ECONOMIA APERTA: EDIZIONE BLANCHARD 2003 1) Considerate un sistema economico descritto dalle seguenti equazioni: C = 100 + 0,6Yd T = 500 I = 100 + 0,2Y G = 300 X = 200 + 50ε + 0,1Y* Y*=1500 Q = 75 + 0,3Y ε=2 Dove Y* indica la domanda estera ed ε il tasso di cambio reale. 1. Calcolate il livello di reddito (Y) che corrisponde ad un disavanzo della bilancia commerciale pari a 300. Questo valore di Y coincide con il valore di equilibrio del sistema economico? NX = X – (Q · ε) - 300 = 200 + (50 · 2) + (0,1 · 1500) - [(75 + 0,3 Y) · 2] 0,6Y = 300 + 200 + 100 + 150 – 150 Y = 600 / 0,6 Y =1000 Y = 1000 è il reddito che corrisponde a un disavanzo di 300. Per sapere se corrisponde a quello di equilibrio devo confrontarlo con il risultato della seguente equazione: Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) Y = 100 + 0,6 (Y – T) + 100 + 0,2Y + 300 + 200 + (50 · 2) + (0,1 · 1500) - [(75 + 0,3 Y) · 2] Y = 100 + 0,6Y – 300 + 100 + 0,2Y + 300 + 200 + 100 + 150 – 150 – 0,6Y 0,8Y = 500 Y = 500 / 0,8 = 625 Y = 625 è il reddito di equilibrio del sistema economico, che non corrisponde quindi al precedente reddito. 72 2. Volendo riportare in pareggio la bilancia commerciale attraverso una politica fiscale che agisca sulla spesa pubblica, quale valore deve assumere G? Per prima bisogna trovare quel reddito che assicura una bilancia commerciale in pareggio. NX = 0 0 = X – (Q · ε) 0 = 200 + 100 + 150 – 150 – 0.6Y 0,6Y = 300 Y = 300 / 0,6 = 500 Questo è il reddito che assicura il pareggio della bilancia commerciale; ora lasciando incognita la spesa pubblica G e ponendo Y = 500 si può ricavare G: Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) 500 = 100 + 0,6 (500 – 500) + 100 + 0,2(500) + G + 200 + 100 + 0,1(1500) – (75 + 150) · 2 500 = 100 + 100 + 100 + G + 200 + 100 + 150 – 450 500 = G + 300 - G = - 500 + 300 - G = - 200 G = 200 3. Supponiamo che, rispetto alla situazione sub a), la domanda estera aumenti a Y* = 3500. Il saldo di bilancia commerciale, nel nuovo equilibrio, è in pareggio, in avanzo o in disavanzo? Calcolatene il valore. Con l’aumento del valore di Y* cambia il valore delle esportazioni (X), devo quindi determinare il nuovo valore del reddito di equilibrio. Y = C + I + G + X – (Q · ε) Y = 100 + 0,6 (Y – T) + 100 + 0,2Y + 300 + 200 + (50 · 2) + (0,1 · 3500) - [(75 + 0,3 Y) · 2] 73 Y = 100 + 0,6Y – 300 + 100 + 0,2Y + 300 + 200 + 100 + 350 – 150 – 0,6Y Y = 0,2Y + 700 Y – 0,2Y = 700 0,8Y = 700 Y = 875 Ora che sono a conoscenza del nuovo valore del reddito di equlibrio posso determinare il saldo di bilancia commerciale. NX = X – (Q · ε) NX = 200 + 50ε + 0,1Y* - [(75 + 0,3Y) · ε] NX = 200 + 100 + 0,1(3500) – [(75 + 262,5) · 2] NX = 300 + 350 – 675 NX = - 25 Con l’aumento della domanda estera il saldo di bilancia commerciale è in disavanzo. 2) Considerate un sistema economico descritto dalle seguenti equazioni: C = 80 + 0,8Yd T = 0,25Y I = 340 G = 140 X = 250 ε=2 Q = 55 + 0,15Y 1. Determinate il reddito di equilibrio e il saldo della bilancia commerciale. Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) Y = 80 + 0,8 (Y – 0,25Y) + 340 + 140 + 250 - [(55 + 0,15Y) · 2] Y = 80 + 0,6Y + 340 + 140 + 250 - 110 – 0,3Y 0,7Y = 700 Y = 1000 Y = 1000 è il reddito di equilibrio NX = X – (Q · ε) NX = 250 - [55 + (0,15 · 1000)] · 2 74 NX = 250 – 410 NX = -160 NX = -160 è il saldo di bilancia commerciale (è un disavanzo) 2. Volendo portare la bilancia commerciale ad un disavanzo pari a NX = 100, di quanto deve variare la spesa pubblica G? NX = X – (Q * ε) - 100 = 250 - [(55 + 0,15Y)] * 2 - 100 = 250 – 110 – 0,3Y 0,3Y = 240 Y = 800 Questo è il reddito che porta la bilancia commerciale a - 100; ora lasciando incognita la spesa pubblica G e ponendo Y = 800 si può ricavare G: Y = Z = C + I + G + X – (Q * ε) 800 = 80 +[800 - (0,25 * 800)] + 340 + G + 250 – (55 * 2) + [(0,15 * 800) * 2] - G = -800 + 80 + 480 + 340 + 250 - 350 G=0 Una spesa pubblica nulla assicura un disavanzo pari a NX = - 100 3. Fornite una rappresentazione grafica, nel piano ( Y, NX ), del saldo di bilancia commerciale ottenuto ai punti 1 e 2. 75 ZZ (punto 1) Z ZZ’ (punto 2) 800 1000 Y NX Y -100 -160 Ricordiamo che NX = 140 – 0,3Y 4. Rispetto alla situazione iniziale, il tasso di cambio subisce un deprezzamento del 100%. Nel contempo vengono abolite le imposte. Come cambia il saldo della bilancia commerciale? i i* Ee E Ricordiamo che in questi esercizi, in cui la definizione del tasso di cambio è quella 76 della vecchia edizione, un deprezzamento del 100% implica che ε passi da un valore di 2 a un valore di 4. Il fatto che un deprezzamento comporti un aumento di E dipende dalla definizione di E. Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) Y = 80 + 0,8(Y – 0Y) + 340 + 140 + 250 – [(55 + 0,15Y) · 4] Y = 80 + 0,8Y + 340 + 140 + 250 – 220 – 0,6Y 0,8Y = 590 Y = 737,5 NX = X – (Q * ε) NX = 250 - [(55 + 0,15 * 737,5) * 4] NX = 250 – 662,5 NX = - 412,5 Il saldo di bilancia commerciale è peggiorato ulteriormente. 3) Considerate un sistema economico descritto dalle seguenti equazioni: C = 300 + 0,5Yd T = 500 I = 200 – 300i + 0,4Y G = G0 X = 200 + 100ε ε=2 Q = 0,2Y - 150ε i =0,25 1. Sapendo che, in equilibrio, la bilancia commerciale è in pareggio, si calcoli il valore di equilibrio della spesa pubblica G0 . NX = X – (Q · ε) = 0 0 = 200 + 100ε - [(0,2Y – 150ε) · ε] 0 = 400 – 0,4Y + 600 0,4Y = 1000 Y = 2500 Valore del reddito che garantisce il pareggio di bilancia commerciale. Lasciando incognita la spesa pubblica G e sostituendo il valore del reddito appena calcolato (2500) troverò il valore della G che sto cercando: 77 Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) 2500 = 300 + 0,5 (2500 – 500) + 200 – (300 · 0,25) + (0,4 · 2500) + G + 400 – [(0,2 · 2500 - 300) · 2] - G = - 2500 + 300 + 1000 + 200 – 75 + 1000 + 400 – 400 G = 75 2. Se le imposte vengono ridotte fino ad azzerare l’avanzo di bilancio pubblico, di quanto varia il saldo della bilancia commerciale? Ridurre le imposte fino ad azzerare l’avanzo di bilancio pubblico significa rendere uguali T e G, in questo caso le tasse devono avere un valore pari a T = 75. Per calcolare il nuovo saldo di bilancia commerciale si deve ricalcolare il reddito di equilibrio e sostituire il valore trovato nell’ equazione NX = X – (Q · ε) Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) Y = 300 + 0,5 (Y - 75) + 200 – (300 · 0,25) + 0,4Y + 75 + 400 - [(0,2Y - 300) · 2] Y = 300 + 0,5Y – 37,5 + 200 – 75 + 0,4Y + 75 + 400 – 0,4Y + 600 0,5Y = 1462,5 Y = 2925 NX = X – (Q · ε) NX = 200 + 200 - [(0,2 · 2925) - 300] · 2 NX = 400 – 570 NX = - 170 Com’era prevedibile la riduzione delle tasse peggiora il saldo di bilancia commerciale; si può apprezzare meglio la variazione al punto 3. di questo esercizio. 3. Si rappresenti graficamente il saldo della bilancia commerciale NX nei due casi sopra descritti. ZZ’ 78 Z ZZ NX 2500 2925 Y 0 Y -170 4) Considerate un sistema economico descritto dalle seguenti equazioni: C = 700 + 0,6Yd T = 500 I = 500 + 0,1Y G = 300 X = 0,1Y* + 100ε ε=1 Q = 0,2Y - 100ε Y* = 1000 dove Y* rappresenta la domanda estera. 1. Determinate la produzione di equilibrio e il saldo della bilancia commerciale. Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) Y = 700 + 0,6 (Y - 500) + 0,1Y + 300 + (0,1 · 1000) + 100 - [0,2Y – (100 ·1) · 1] Y = 700 + 0,6Y – 300 + 500 + 0,1Y + 300 + 100 + 100 – 0,2Y + 100 0,5Y = 1500 Y = 3000 79 Si sostituisce il reddito trovato nell’equazione della bilancia commerciale (NX) per ricavarne il saldo. NX = X – (Q · ε) NX = 100 + 100 - [(0,2 · 3000) – (100 · 1)] · 1 NX = 200 - 500 NX = - 300 La produzione di equilibrio di questo sistema garantisce un saldo di bilancia commerciale negativo per un valore di – 300. 2. Una svalutazione del tasso di cambio del 100% e una riduzione del 50% della spesa pubblica sono sufficienti a portare in pareggio la bilancia commerciale? - Svalutare il tasso di cambio del 100% significa che ε assume un valore pari a 2. - Ridurre del 50% la spesa pubblica significa portare G a un valore pari a 150. Ora va calcolata la nuova produzione di equilibrio (Y), il cui valore andrà poi sostituito nell’ equazione NX = X – (Q · ε) Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) Y = 700 + 0,6 (Y - 500) + 500 + 0,1Y + 150 + 100 + (100· 2) - [0,2Y – (100 · 2)] · 2 0,7Y = 1750 Y = 2500 NX = X – (Q · ε) NX = 100 + 200 - [(0,2 · 2500) – (100 · 2)] · 2 NX = 300 - 600 NX = - 300 Le due politiche attuate, che sono di segno opposto, fanno sì che la bilancia commerciale rimanga invariato. 80 3. Se il tasso di cambio rimane ε = 1 e la spesa pubblica rimane G = 300, quale valore del reddito garantisce il pareggio della bilancia commerciale? NX = X – (Q · ε) = 0 0 = (0,1 · 1000) + 100 - (0,2Y - 100) 0,2Y = 200 + 100 Y = 1500 Questo è il livello di produzione che, a parità di altre condizioni, garantisce un saldo di bilancia commerciale pari a 0. 4. (Facoltativo) Supponendo di voler ottenere quel livello di Y con un aumento delle imposte, quale deve essere il nuovo valore di T? Lasciando incognito il valore delle tasse T e sostituendo il valore del reddito Y = 1500 si ottiene il nuovo valore di T: Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) 1500 = 700 + 0,6 (1500 - T) + 500 + (0,1 · 1500) + 300 + (0,1 · 1000) + 100 [(1500 · 0,2) - 100] 0,6T = - 1500 + 700 + 900 + 500 + 150 + 300 + 100 + 100 – 200 0,6T = 1050 T = 1750 Con questa imposizione fiscale, a parità di altre condizioni, la produzione di equilibrio sarà 1500 e la bilancia commerciale sarà in pareggio. 5) Considerate un sistema economico descritto dalle seguenti equazioni: C = 300 + 0,5Yd T = 400 Y* = 500 I = 700 – 1000i + 0,1Y Q = 0,1Y - 100ε G = 500 X = 0,2Y*+ 100ε ε=1 i =0,1 1. Calcolate il livello di equilibrio della produzione ( Y ). Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) Y = 300 + 0,5 (Y - 400) + 700 - (1000 · 0,1) + 0,1Y + 500 + (0,2 · 500) + 100 – (0,1Y – 100) 81 0,5Y = 1500 Y = 3000 è il reddito di equilibrio del sistema economico 2. Qual è il valore del saldo di bilancia commerciale in equilibrio? NX = X – ( Q · ε ) NX = (0,2 · 500) + 100 - [(3000 · 0,1) - 100] NX = 200 - 200 NX = 0 3. Supponete che il governo riduca la spesa pubblica per riportare il bilancio pubblico in pareggio e che, nel contempo, il tasso di cambio reale subisca un deprezzamento del 100%. Qual è il nuovo valore di equilibrio del reddito? Qual è il nuovo saldo di bilancia commerciale di equilibrio? - Svalutare il tasso di cambio del 100% significa che ε assume un valore pari a 2 - Riportare in pareggio il bilancio pubblico riducendo la spesa pubblica G significa portare la spesa pubblica G allo stesso livello delle tasse, in modo che T – G ( risparmio pubblico ) sia uguale a 0, quindi G = 400. Y = Z = C + I + G + X – (Q · ε) Y = 300 + 0,5 (Y - 400) + 700 - (1000 · 0,1) + 0,1Y + 400 + (0,2 · 500) + (100 · 2) – [0,1Y – (100 · 2 )] · 2 Y = 300 + 0,5Y – 200 + 700 – 100 + 0,1Y + 400 + 100 + 200 – 0,2Y + 400 0,6Y = 1800 Y = 3000 NX = X – (Q · ε) NX = (0,2 · 500) + (100 · 2) - [(3000 · 0,1) - (100 · 2)] · 2 NX = 100 + 200 - 200 NX = 100 Avanzo di bilancio commerciale ECONOMIA APERTA : EDIZIONE BLANCHARD 2009 82 6) Considerate un sistema economico descritto dalle seguenti equazioni: C = 800 + 0,5Yd T = 500 Y* = 600 I = 300 – 500r + 0,1Y IM = 0,2Y +100ε G = 500 X = Y* - 125ε ε=2 r =0,2 1. Sapendo che, in equilibrio, la bilancia commerciale ha un saldo passivo di 70, calcolate il livello della spesa pubblica. NX = X – IM/ε Sapendo che NX = 70 troviamo il reddito di equilibrio: NX = X –IM/ε - 70 = 350 – [(0,2Y/2) +(100·2/2)] - 70 = 350 – 0,1Y -100 0,1Y = 70 +350 -100 Y = 320 / 0,1 Y = 3200 Lasciando incognita la spesa pubblica G e sostituendo il valore del reddito appena trovato (3200) troverò il valore della G che sto cercando: Y = C + I + G + X - IM/ε Y = 800 + 0,5 ( Y – 500) + 300 – 500 (0,2) + 0,1Y + G - 70 3200 = 800 + 0,5 (3200 -500) + 300 -100 + 0,1 (3200) + G -70 3200 = 800 + 1350 + 300 – 100 + 320 + G – 70 3200 = 2600 + G -G = - 3200 + 2600 -G = - 600 G = 600 2. Se la domanda estera Y* raddoppia, qual è il nuovo saldo di bilancia commerciale in equilibrio? Y*’= 1200 Bisogna ricalcolare il nuovo reddito di equilibrio dopo la variazione del reddito 83 estero. Poi bisognerà ricalcolare NX con il nuovo reddito di equilibrio e con Y* = 1200. Y = C + I + G + X - IM/ε Y = 800 + 0,5 (Y – 500) + 300 – 500 (0,2) + 0,1Y + 600 + (1200 – 250) – [(0,2Y +200) / 2] Y = 800 + 0,5 (Y -500) + 300 - 100 + 0,1Y + 600 + 950 – [0,1Y + 100] Y = 800 + 0,5Y – 250 + 300 – 100 + 0,1Y + 600 + 950 – 0,1Y - 100 Y = 0,5Y + 2200 Y – 0,5Y = 2200 0,5Y = 2200 Y = 4400 X = Y* - 125ε X’ =1200 – 125 (2) X’ = 950 IM’/ε = (0,2Y +100ε)/ε IM’/ε = [0,2 (4400) + 100(2)]/2 IM’/ε = (880 + 200)/2 IM’/ε = 1080/2 IM’/ε = 540 NX’ = X – IM/ε NX’ = 950 – 540 NX’ = 410 3. Rappresentate graficamente la funzione NX e, su un medesimo grafico, indicate i due saldi della bilancia commerciale ottenuti nei due equilibri in 1) e 2). 84 ZZ’ Z ZZ 3200 4400 Y NX 410 NX’ Y -70 NX 7) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: C = 200 + 0,6Yd IM = 0,2Y + 50ε G = 300 I = 200 + 0,1Y T = 300 ε=2 X = 500 - 200ε 85 1. Quale valore del reddito garantisce il pareggio della bilancia commerciale? Dobbiamo imporre che NX = 0 0 = X - IM/ε 0 = 500 – 200 (2) – [0,2Y + 50 (2)]/ 2 0 = 500 – 400 – 0,1Y - 50 0 = 50 - 0,1Y 0,1Y = 50 Y = 500 2. Quando il mercato dei beni è in equilibrio, lo è anche la bilancia commerciale? Si calcoli NX in corrispondenza del reddito di equilibrio. Calcoliamo il reddito di equilibrio del mercato dei beni per vedere se corrisponde al reddito trovato in corrispondenza dell’equilibrio della bilancia commerciale: Y = C + I + G + X – IM/ε Y = 200 + 0,6 (Y- 300) + 200 + 0,1Y + 300 + 500 – 200 (2) – [0,2Y + 50 (2)] / 2 Y = 200 + 0,6Y – 180 + 200 + 0,1Y + 300 + 500 – 400 – (0,1Y + 50) Y = 200 + 0,6Y – 180 + 200 + 0,1Y + 300 + 500 – 400 – 0,1Y -50 Y = 570 + 0,6Y (Y-0,6Y) = 570 0,4Y = 570/0,4 Y = 1425 Dato che il reddito di equilibrio del mercato dei beni non corrisponde al reddito corrispondente a NX = 0 trovato al 1) calcoliamo NX corrispondente al reddito di equilibrio: NX = X - IM/ε NX = 500 – 200(2) – [0,2(1425) + 50(2)]/2 NX = 500 – 400 – 142,5 - 50 NX = - 92,5 3. Come variano il reddito di equilibrio e il saldo di bilancia commerciale a fronte di un deprezzamento del tasso di cambio reale (ε = 1)? 86 Ricalcoliamo il reddito di equilibrio e la bilancia commerciale con il nuovo valore di ε ε’ = 1 Y’ = C + I + G + X – IM/ε Y’ = 200 + 0,6 (Y- 300) + 200 + 0,1Y + 300 + 500 – 200 (1) – [0,2Y + 50 (1)] / 1 Y’ = 200 + 0,6Y – 180 + 200 + 0,1Y + 300 + 500 – 200 – (0,2Y + 50) Y’ = 200 + 0,6Y – 180 + 200 + 0,1Y + 300 + 500 – 200 – 0,2Y - 50 Y‘= 770 + 0,5Y (Y’-0,5Y) = 770 Y’ = 770/0,5 Y’ = 1540 NX’ = X’ – IM’/ε’ NX = 500 – 200 (1) – [0,2 (1540) + 50 (1)]/1 NX = 500 – 200 – (308 +50) NX = 500 – 200 – 358 NX = - 58 8) Considerate un sistema economico rappresentato dalle relazioni seguenti: C = 400 + 0,5Yd G = 600 Y* = 1000 (produzione estera) T = 400 I = 500 – 1000i + 0,15Y ε=4 X = 0,1Y* - 100ε i = 0,1 IM = 0,2Y + 200ε 1. Calcolate il valore di equilibrio del reddito e del saldo della bilancia commerciale Y = 400 + 0,5(Y – 400) + 500 – 1000(0,1) + 0,15Y + 600 + 0,1 (1000) – 100 (4) [0,2Y + 200 (4)]/4 Y = 400 + 0,5Y – 200 + 500 – 100 + 0,15Y + 600 + 100 – 400 – (0,2Y + 800)/4 Y = 400 + 0,5Y – 200 + 500 – 100 + 0,15Y + 600 + 100 – 400 – 0,05Y – 200 87 Y = 0,6Y + 700 Y – 0,6Y = 700 0,4Y = 700 Y = 700/0,4 Y = 1750 NX = X – IM/ε NX = 0,1Y* - 100ε - (0,2Y/ε + 200ε/ε) NX = 0,1(1000) -100(4) – [(0,2·1750)/4 + (200·4)/4] NX = 100 – 400 – (87,5 + 200) NX = 100 – 400 – 287,5 NX = - 587,5 2. Il bilancio pubblico viene portato in pareggio agendo sulla spesa pubblica: quale sarà il nuovo valore del reddito di equilibrio? Per portare il bilancio pubblico in pareggio la spesa pubblica dovrà assumere un valore di 400, quindi per trovare il nuovo reddito di equilibrio sostituiremo il nuovo valore della spesa pubblica nell’equazione. Y = 400 + 0,5(Y – 400) + 500 – 1000(0,1) + 0,15Y + 400 + 0,1 (1000) – 100 (4) [0,2Y + 200 (4)]/4 Y = 400 + 0,5Y – 200 + 500 – 100 + 0,15Y + 400 + 100 – 400 – (0,2Y + 800)/4 Y = 400 + 0,5Y – 200 + 500 – 100 + 0,15Y + 400 + 100 – 400 – 0,05Y – 200 Y = 0,6Y + 500 Y – 0,6Y = 500 0,4Y = 500 Y = 500/0,4 Y = 1250 3. A partire dalle condizioni iniziali, il livello dei prezzi esteri raddoppia (a parità di prezzi interni e di tasso di cambio nominale). Nel contempo la propensione marginale ad investire scende a 0,1. Qual è, in equilibrio, il nuovo saldo della bilancia commerciale ε = EP / P* Nel caso in cui aumenti il livello dei prezzi esteri, ciò influirà sul tasso di cambio 88 poiché aumentando P* (ovvero il denominatore) il valore dell’equazione diminuirà quindi, a parità di prezzi interni e di tasso di cambio nominale, ε si dimezza assumendo il valore di 2. Inoltre, la propensione marginale degli Investimenti passa da un valore di 0,15 ad un nuovo valore di 0,1. Dobbiamo quindi ricalcolare il valore del reddito di equilibrio sostituendo nell’equazione questi nuovi valori. Y = 400 + 0,5(Y – 400) + 500 – 1000(0,1) + 0,1Y + 600 + 0,1 (1000) – 100 (2) [0,2Y + 200 (2)]/2 Y = 400 + 0,5Y – 200 + 500 – 100 + 0,1Y + 600 + 100 – 200 – (0,2Y + 400)/2 Y = 400 + 0,5Y – 200 + 500 – 100 + 0,1Y + 600 + 100 – 200 – 0,1Y – 200 Y = 0,5Y + 900 Y – 0,5Y = 900 0,5Y = 900 Y = 900/0,5 Y = 1800 NX = X – IM/ε X = 0,1Y* - 100ε X’ = 0,1(1000) – 100 (2) X’ = 100 – 200 X’ = - 100 IM’/ε’ = 0,2Y + 200ε IM’/ε’ = [0,2(1800) + 200 (2)]/ 2 IM’/ε’ = (360 + 400)/2 IM’/ε’ = 380 NX’ = - 100 + 380 NX’ = 280 89 CURVA DI PHILLIPS, LEGGE DI OKUN, PROCESSI DI DISINFLAZIONE (E ALTRO ANCORA) 1) Sia data la seguente curva di Phillips: πt - πt-1 = 0,08 - 0,4ut e la legge di Okun con coefficiente β = 0,25. Se il tasso di crescita normale dell'economia è pari a = 0,1, il tasso di disoccupazione del periodo precedente è ut-1 = 0,05 e se il tasso d'inflazione è cresciuto del 5% ( = 0,05) dal periodo t-1 al periodo t: 1. Calcolate il valore del tasso naturale di disoccupazione uN Abbiamo una curva di Phillips del tipo πt- πt-1= (µ+z) - αut un= (µ +z )/ α = 0,08/0,4=0,2 2. Calcolate il tasso di crescita corrente dell'economia (gyt) Per trovare il valore di gyt ricorriamo alla legge di Okun ut - ut-1= - β (gyt - ) L’unico dato mancante è ut , utilizziamo quindi la curva di Phillips πt- πt-1= (µ+z) αut πt- πt-1= 0,08-0,4ut 0,05=0,08-0,4ut per cui 0,4ut =0,08-0,05 ut =0,03/0,4 ut =0,075 Ora possiamo sostituire il valore trovato nella legge di Okun: ut - ut-1= - β (gyt - ) 0,075-0,05=-0,25(gyt- 0,1) 0,025=-0,25 gyt+0,025 quindi gyt=0 90 3. Se πt-1 = 0.05, qual è il tasso di crescita della moneta nel periodo corrente (g )? mt Per trovare gmt utilizziamo la formula seguente ( domanda aggregata dinamica): gmt = gyt + πt Sapendo che πt-1 = 0.05 e che πt= πt-1+0,05 possiamo ricavare il valore di πt infatti πt= πt-1+0,05 πt= 0,05+0,05 πt= 0,10 quindi gmt = gyt + πt=0+0,10=0,10 2) Data la seguente curva di Phillips: πt=π t-1+(µ+z)-αut dove µ = 2, z = 3, α = 1,25 1. Riscrivete la curva di Phillips utilizzando il tasso di disoccupazione naturale uN, dopo averlo calcolato (Nb: il tasso è già espresso in punti percentuali) πt =πt-1 + (µ+z) - αut un = (µ+z)/ α = (2+3)/1,25 =4 riscriviamo πt - πt-1=-α( ut - un) πt - πt-1=-1,25 ( ut - 4) 2. Oltre alla curva di Phillips precedente, siano date anche le seguenti relazioni: ut - ut-1= - 0,5 (gyt - 2) gyt = gmt - πt Si supponga che π t-1 = 10 e ut-1 = uN, e che l'autorità di politica monetaria desideri ridurre il tasso di inflazione a π t = 5 in un solo anno. Quale sarà il tasso di crescita della moneta necessario a conseguire l'obiettivo? Sapendo che ut - ut-1= - 0,5 (gyt - 2) πt - πt-1=-α( ut - un) gyt = gmt - πt quindi 5-10=-1,25(ut- 4) 91 π t-1 = 10 ut-1 = uN πt = 5 5-10= -1,25 ut +5 -5-5=-1,25 ut 1,25 ut =10 quindi ut =10/1,25=8 ut - ut-1= - 0,5 (gyt - 2) quindi 8-4 =- 0,5gyt+1 3=- 0,5gyt gyt=-3/0,5 = -6 gyt = gmt - πt quindi -6= gmt – 5 gmt =– 1 3. Se aumenta il potere di mercato delle imprese, in modo che il margine di mark up salga a 7, quale deve essere il tasso di crescita della moneta per ottenere la stessa politica deflazionistica descritta al punto b)? (Nb: vale sempre l'ipotesi π t-1 = 10 ; ut-1 = uN.) µ=7 π t-1 = 10 ut-1 = uN πt = 5 un = (µ+z)/ α = (7+3)/1,25 = 8 πt - πt-1=-α( ut - un) quindi 5-10=-1,25(ut- 8) 5-10= -1,25 ut +10 -5-10=-1,25 ut 1,25 ut =15 quindi ut =15/1,25=12 ut - ut-1= - 0,5 (gyt – 2) quindi12 - 8= - 0,5gyt+1 4-1= - 0,5gyt 0,5gyt= -3 gyt= -3/0,5=-6 gyt = gmt - πt quindi -6= gmt – 5 gmt =– 1 3) Si consideri la legge di Okun con coefficiente β =0,4. Supponete che il tasso di disoccupazione del periodo precedente ut-1 sia pari al 0,05, e che il tasso di crescita corrente della produzione sia gyt=0,10. 92 1. Si determini il tasso di crescita normale della produzione (gy), sapendo che nel periodo corrente il tasso di disoccupazione aumenta di due punti percentuali. Sappiamo che β=0,4 ut-1=0,05 e gyt=0,10 Inoltre sappiamo che ut=0,05+0,02=0,07 per trovare ricorriamo alla legge di Okun ut - ut-1= - β (gyt - ) 0,07-0,05= - 0,4 (0,10 - ) 0,02= -0,04+ -0,4 -0,4 0,4 =-0,04-0,02 =0,04+0,02=0,06 =0,06/0,4 =0,15 2. Si calcoli la differenza fra il tasso corrente e il tasso naturale di disoccupazione, sapendo che la curva di Phillips ha la seguente forma: π t=π e+0,04-0,8ut. Sappiamo che πt=πe+0,04-0,8ut ci manca un per calcolare ut - un dato che la formula della curva di Phillips è del tipo πt- πt-1= (µ+z) - αut possiamo calcolare facilmente un= (µ +z )/ α = 0,04/0,8=0,05 otteniamo quindi che ut - un=0,07-0,05=0,02 3. Se π e =0,032, si determini il valore corrente del tasso di crescita della moneta. Sapendo che πt=0,016 calcoliamo gmt con la formula gmt = gyt + π gmt = 0,10+ 0,016 = 0,116. 93 4) Supponete che il tasso di cambio atteso fra un anno sia Eet+1=1,2 e che il tasso di interesse interno a un anno sia it=0,04, mentre il tasso di interesse estero a un anno sia it*=0,08. Assumete inoltre che valga la parità scoperta dei tassi di interesse. ( Questo esercizio è stato svolto seguendo il nuovo metodo) 1. Qual è il tasso di cambio corrente? Et =Ee/(1+i - i*)= 1,2/(1+0,04 – 0,08) = 1,2/0,96 =1,25 2. A termine, la valuta interna subirà un deprezzamento o un apprezzamento? Qual è il tasso di deprezzamento (apprezzamento) atteso? Riscriviamo la parità scoperta dei tassi di interesse i = i* - (Ee - Et )/ Et 0,04 = 0,08 + (1,2 – 1,25)/1,25 quindi 0,04 = 0,08 + (-0,04) il tasso di apprezzamento è pari a (Ee - Et )/ Et = 0,04 3. Qual è il tasso di rendimento atteso dei titoli esteri? Il tasso di rendimento atteso dei titoli esteri è pari a i* - (Ee - Et )/ Et= 0,08 - 0,04 = 0,04 5) In un determinato periodo sia 5 il valore del signoraggio e 4 il valore della tassa da inflazione registrati in un sistema economico. 1. Se l’offerta nominale di moneta è pari a 5500 e il livello dei prezzi è pari a 110, si determini il valore del tasso di crescita della moneta e del tasso di inflazione. Se ΔM/P=5 π⋅M/P=4 M=5500 94 P=110 ΔM/P=ΔM/M⋅ M/P abbiamo che 5=ΔM/M*5500/110 per cui 50ΔM/M=5 ΔM/M=5/50=0,1 il tasso di crescita della moneta è pari al 10 % π⋅5500/110=4 per cui 50π=4 π=4/50=0,08 il tasso di inflazione è pari all’ 8% 2. La situazione descritta al punto precedente è una situazione compatibile con il lungo periodo? Perché? No, perché nel lungo periodo, quando la crescita della moneta è costante, l’ inflazione sarà uguale alla crescita della moneta. 3. Illustrate graficamente e spiegate in breve l’andamento del signoraggio al variare del tasso di crescita della moneta. ΔM/P A ΔM/M Il signoraggio è dapprima una funzione crescente (a sinistra del punto A) poi decrescente (a destra del punto A) della crescita della moneta. Quando cresce ΔM/M decresce la domanda di moneta, ma inizialmente prevale l’effetto dato dalla crescita di ΔM/M, mentre successivamente prevale l’effetto dato dalla diminuzione della moneta domandata. 95 6) La banca centrale decide di ridurre l'inflazione dal 5% al 2% in tre anni, con riduzioni equiproporzionali. Quale deve essere il sentiero di crescita della moneta che permette di raggiungere la disinflazione desiderata? Completate la tabella, assumendo che il parametro della curva di Phillips sia α =1 e quello della legge di Okun sia β =0,5. Nb: al tempo 0 il sistema è in equilibrio di lungo periodo, quindi: =0,2 ; un=0,5. Anni Prima Disinflazione Dopo 0 1 2 3 4 5 Inflazione (πt) 0,5 0,4 0,3 0,2 0,2 0,2 Tasso di disoccupazione (ut) 0,5 0,6 0,6 0,6 0,5 0,5 Crescita della produzione (gyt) 0,2 0 0,2 0,2 0,4 0,2 Crescita della moneta nominale (gmt) 0,7 0,4 0,5 0,4 0,6 0,4 Prima di tutto impostiamo il sentiero di disinflazione desiderato, tre anni di disinflazione con riduzioni equiproporzionnali, nella prima riga relativa all’inflazione. I valori da inserire nella seconda riga relativa al tasso di disoccupazione vanno calcolati ricorrendo alla formula della curva di Phillips: πt - πt-1=-α( ut - un) Sostituendo i valori che abbiamo a disposizione 0,4-0,5=-1(ut- 0,5) -0,1=- ut+0,5 ut=0,6 NB: Il valore ut=0,6 vale per i tre anni di disinflazione in quanto lo scarto πt - πt-1 è sempre pari a -0,1 Inoltre affinché π scenda ut >un infatti 0,6>0,5 Mentre per gli anni dopo la disinflazione ut =un desiderato e lo scarto πt - πt-1 è diventato nullo 96 in quanto π è pari al valore Calcoliamolo: πt - πt-1=-α( ut - un) 0,2-0,2=-1(ut- 0,5) 0=-ut+0,5 ut=0,5 Passiamo alla terza riga relativa alla crescita della produzione da calcolare tramite la legge di Okun ut - ut-1= - β (gyt - ) 0,6-0,5=-0,5(gyt-0,2) 0,1=-0,5gyt+0,1 0,5gyt =0,1-0,1 gyt=0 NB: Il valore gyt=0 è plausibile per il primo anno di disinflazione in quanto finché ut >un gyt sarà inferiore al tasso normale. Successivamente finché ut=0,6 gyt sarà pari a 0,2 (cioè al suo tasso di crescita normale ) Infatti ut - ut-1= - β (gyt - ) 0,6-0,6=-0,5(gyt-0,2) 0=-0,5gyt+0,1 0,5gyt=0,1 gyt=0,1/0,5 gyt=0,2 Dopo la disinflazione sarà necessario un piccolo “boom economico” per riportare ut =un quindi gyt > Calcoliamolo: ut - ut-1= - β (gyt - ) 0,5-0,6=-0,5(gyt-0,2) -0,1=-0,5gyt+0,1 0,5gyt=0,1+0,1 gyt=0,2/0,5 97 gyt=0,4 Al secondo anno dopo la disinflazione gyt= quindi di nuovo 0,2, infatti lo scarto ut - ut-1 è di nuovo nullo L’ultima riga relativa alla crescita nominale di moneta si calcola attraverso la formula (domanda aggregata dinamica) gmt= πt+gyt Quindi in colonna, relativamente a ogni anno sommiamo i valori calcolati per l’inflazione e la crescita della produzione. Ad esempio per l’anno zero abbiamo 0,5+0,2=0,7, per l’anno primo abbiamo 0,4+0=0,4 e così di seguito. 7)Assumete che il coefficiente di Okun sia β =0,4, che il parametro della curva di Phillips sia α =1, e che il tasso di crescita normale della produzione =3%, che il tasso naturale di disoccupazione sia un=6%. Supponete che nell’anno 0 il tasso di disoccupazione sia 6%, che il tasso di inflazione sia π =22% e che la banca centrale voglia iniziare una disinflazione a partire dall’anno 1, riducendo l’inflazione fino al 2%. Assumete che l’inflazione è pari al 22% nell’anno 0 (prima della variazione della politica monetaria) e diminuisce fino al livello del 10% nell’anno 1, poi diminuisce del 2% ogni anno fino a raggiungere un livello del 2%. Completate la seguente tabella per gli anni da 1 a 8. Anni Disinflazione 2 3 4 Prima 0 1 Inflazione 0,22 0,1 Tasso di disoccupazione 0,06 Crescita della produzione 0,03 Crescita nominale della 5 6 Dopo 7 8 0,08 0,06 0,04 0,02 0,02 0,02 0,02 0,18 0,08 0,08 0,08 0,08 0,06 0,06 0,06 - 0,28 0,03 0,03 0,03 0,08 0,03 0,03 moneta 0,25 0,27 0,36 0,09 0,07 0,05 0,1 0,05 0,05 0,17 Il procedimento è analogo a quello dell’esercizio 6). 98 8) La banca centrale decide di ridurre l'inflazione dal 18% al 3% in cinque anni, con riduzioni equiproporzionali. Quale deve essere il sentiero di crescita della moneta che permette di raggiungere la disinflazione desiderata? Completate la tabella, assumendo che il parametro della curva di Phillips sia α =1 e quello della legge di Okun sia β =0,5. Nb: al tempo 0 il sistema è in equilibrio di lungo periodo, quindi: =0,03 ; un=0,06. Anni Prima 0 Disinflazione 1 2 3 4 Dopo 5 6 7 8 Inflazione 0,18 0,15 0,12 0,09 0,06 0,03 0,03 0,03 0,03 Tasso di disoccupazione 0,06 0,09 0,09 0,09 0,09 0,09 0,06 0,06 0,066 Crescita della produzione 0,03 0,03 0,03 0,03 0,033 0,03 0,09 0,03 0,03 Crescita della moneta nominale 0,21 0,12 0,15 0,12 0,09 0,06 0,12 0,06 0,06 Il procedimento è analogo a quello dell’esercizio 6). 99 9) Se un sistema economico è in equilibrio di lungo periodo al tempo t-1, dove uN = 0,06 e πt-1 = 0,02 sapendo che la curva di Phillips e la legge di Okun sono caratterizzate rispettivamente dai parametri α = 1 e β = 0,5 , e che al tempo t il tasso di crescita dell'economia è del 4% (cioè 0,04) inferiore al proprio tasso di crescita normale, si valuti: 1. Qual è il tasso di disoccupazione corrente ut Sappiamo che uN = 0,06 e πt-1 = 0,02 α = 1 e β = 0,5 e (gyt - )=-0,04 Utilizziamo quindi la legge di Okun: ut - ut-1= - β (gyt - ) ut – 0,06= - 0,5(-0,04) ut = 0,06+0,02=0,08 2. Qual è il tasso di inflazione corrente πt πt - πt-1=-α( ut - un) πt – 0,02=-1( 0,08 – 0,06) πt =0,02- 0,08 +0,06=0 3. Qual è il tasso di crescita normale dell'economia (g ), se il tasso di crescita della moneta gmt è 0,05. Sapendo che gmt=0,05 ricaviamo dalla formula gyt = gmt-πt gyt = 0,05-0=0,05 sappiamo che gyt per cui 0,05- =-0,04 =0,04 e quindi che =0,05+0,04=0,09 100 10) La banca centrale decide di ridurre l'inflazione dal 10% al 2% in quattro anni, con riduzioni equiproporzionali. Quale deve essere il sentiero di crescita della moneta che permette di raggiungere la disinflazione desiderata? Completate la tabella, assumendo che il parametro della curva di Phillips sia α =2 e quello della legge di Okun sia β =0,4. Nb: al tempo 0 il sistema è in equilibrio di lungo periodo, quindi: =0,025 ; un=0,06. Anni Prima 0 Inflazione Tasso di disoccupazione 0,1 Disinflazione 1 2 3 Dopo 4 5 6 0,0 0,06 0,04 0,02 0,02 0,02 0,06 0,0 8 0,07 0,07 0,07 0,06 0,06 Crescita della produzione 0,025 0 7 0,02 0,02 0,02 0,05 0,02 Crescita della moneta 0,125 0,0 0,08 0,04 0,07 0,04 (gyt) 55 0,06 5 5 5 nominale (gmt) 8 5 5 50,0 5 7 Il procedimento è analogo a quello dell’esercizio 6). (gmt) Si (gmtconsideri ) 11) la seguente curva di Phillips: πt = πt-1 + 8 - 2ut 1. Qual è la nuova forma della curva di Phillips se una legge antitrust volta ad aumentare il livello di concorrenza riduce di 2 il margine di mark-up (µ)? Dato che la curva di Phillips è del tipo πt- πt-1= (µ+z) - αut se il margine di mark-up (µ) diminuisce la curva avrà questa forma πt = πt-1 + 6 2ut 2. Si calcoli il valore del tasso naturale di disoccupazione prima e dopo l'introduzione della legge. 101 Inizialmente un = (µ+z)/ α=8/2=4 poi con l’introduzione della legge diventerà un = (µ+z)/ α=6/2=3 3. Si calcoli il valore del "sacrifice ratio". Il sacrifice ratio è pari a 1/ α=1/2 12) Si consideri un sistema economico in equilibrio di lungo periodo al tempo t-1, caratterizzato dalla seguente curva di Phillips: πt - πt-1 = 0,2 - ut Al tempo t il tasso di crescita dell’economia supera il proprio tasso normale del 10% (cioè 0,10). 1. Si calcoli il tasso naturale di disoccupazione uN un = (µ+z)/ α=0,2/1=0,2 2. Si calcoli il tasso di inflazione nel periodo t (πt), sapendo che πt-1 = 0,07 e che il parametro associato alla legge di Okun è β = 0,5 Per calcolare πt è necessario ricavare prima ut di cui non conosciamo il valore utilizziamo quindi la legge di Okun ut - ut-1= - β (gyt sappiamo infatti che (gyt - ); )=0,10 ut-0,2=-0,5(0,1) ut=0,2-0,05 ut=0,15 Calcoliamo ora πt: sostituiamo i valori in nostro possesso nella curva di Phillips πt- πt-1= (µ+z) - αut πt-0,07=0,2-0,15 πt=0,07+0,2-0,15=0,12 3. Si calcoli il tasso di crescita normale dell'economia (g ), sapendo che il tasso di crescita della moneta nel periodo t (gmt) è pari al 25% (cioè 0,25). Sappiamo che (gyt - )=0,10 e che gmt=0,25 utilizzando la formula gyt = gmt-πt 102 otteniamo che gyt =0,25-0,12=0,13 se (gyt - )=0,10 allora (0,13- )=0,10 quindi =0,03 13) Considerate un’economia che nel periodo t ha un tasso di disoccupazione effettiva superiore del 5% a quello del periodo precedente che era pari al tasso di disoccupazione naturale. Sapendo che la curva di Phillips ha la forma seguente: πt= πt-1+0,15-3ut 1. Calcolate il tasso di disoccupazione del periodo t; Sappiamo che ut - ut-1=0,05 e che ut-1=un possiamo quindi calcolare un nel seguente modo un = (µ+z)/ α=0,15/3=0,05 per cui dato che ut - ut-1=0,05 otteniamo che ut – 0,05=0,05 ut=0,05+0,05=0,10 2. Calcolate la variazione dell’inflazione fra t-1 e t Ora che disponiamo del valore di ut calcolare πt- πt-1 è immediato πt-πt-1= 0,15-3ut πt-πt-1=0,15-3(0,10) πt-πt-1=0,15-0,3 πt-πt-1=-0,15 3. Considerando che la legge di Okun ha coefficiente β=0,5, che il tasso di crescita normale dell’economia è = 0,12 e che πt-1 = 0,2 , calcolate il tasso di crescita della moneta che provoca la disinflazione calcolata in b). Per calcolare gmt è necessario trovare il valore di gyt inseriamo i dati a nostra disposizione nella formula della legge di Okun ut - ut-1= - β (gyt - ) 0,10-0,05= -0,5 (gyt-0,12) 0,05=-0,5 gyt+0,06 0,5 gyt=0,06-0,05 gyt=0,01/0,5=0,02 103 Per trovare il valore di gmt attraverso la seguente formula gmt = gyt+πt ( domanda aggregata dinamica) abbiamo bisogno del valore di πt. sapendo che πt-πt-1=-0,15 e che πt-1 = 0,2 si calcola facilmente che πt-0,2=-0,15 per cui πt= 0,05 sostituiamo nella formula gmt = gyt+πt=0,02+0,05=0,07 14) Considerate un sistema economico in cui, nel periodo t, il tasso di crescita della moneta è pari al 20%, mentre il livello dei prezzi è pari a 250 e l'offerta nominale di moneta è pari a 75.000. 1. Calcolate il valore del signoraggio nel periodo t. Sappiamo che ΔM/M=0,2 P=250 M=75000 Calcoliamo il signoraggio ΔM/P= ΔM/M⋅ M/P sostituiamo i valori ΔM/P=0,2*(75000/250)=60 2. Nel periodo t+1 il tasso di inflazione è del 20%, mentre il tasso di crescita della moneta non cambia. Qual è il nuovo valore del livello dei prezzi? Quale il nuovo valore dell'offerta nominale di moneta? Quale il nuovo valore del signoraggio? Al tempo t+1 sappiamo che πt+1 =0,2 ΔM/M=0,2 per cui ricalcoliamo i valori M=75000+(0,2⋅75000)=90000 P=250+(0,2⋅250)=300 Il primo risultato è dovuto al tasso di crescita della moneta, il secondo è dovuto all’inflazione. ΔM/P=ΔM/M ⋅ M/P = 0,2 (90000/300) = 0,2 (300) = 60 3. Per quali valori del tasso di inflazione la tassa da inflazione è maggiore del signoraggio? La tassa da inflazione π⋅M/P è maggiore del signoraggio nel caso in cuiπ >ΔM/M quindi per valori al di sopra del tasso di inflazione. 104 15) Data la seguente curva di Phillips: πt = πt-1 + 0,6 - 6ut 1. Se la variazione di πt al tempo t è pari a 0,3 , di quanto il tasso di disoccupazione corrente ut risulterà inferiore al tasso di disoccupazione naturale un? Sappiamo che πt - πt-1=0,3 e un= (µ+z)/ α=0,6/6=0,10 Quindi sostituiamo i valori nella curva di Phillips πt = πt-1 + 0,6 - 6ut 0,3=0,6-6ut 6ut=0,6-0,3 ut=0,3/6=0,05 quindi ut-un= - 0,05 2. Se il parametro della legge di Okun vale β = 0,10 e il tasso di crescita normale dell'economia è = 0,03, indicate quale tasso di crescita della moneta determina l'accelerazione dell'inflazione indicata in a), sapendo che ut-1 = un e πt-1 = 0,10. Sappiamo che β = 0,10 = 0,03 ut-1 = un e πt-1 = 0,1 mancano i valori di gyt e di πt . Applichiamo la legge di Okun per trovare gyt ut - ut-1= - β (gyt - ) 0,05-0,10= - 0,10 (gyt -0,03) -0,05=-0,10 gyt+0,003 0,10 gyt=0,003+0,05 gyt=0,053/0,10 gyt=0,53 105 Ora calcoliamo πt: πt - πt-1=0,3 πt -0,1=0,3 πt = 0,3+0,1=0,4 Ora possiamo calcolare gmt = gyt+πt=0,53+0,4=0,93 16) Considerate la curva di Phillips nella forma seguente: πt = πt-1 + 0,2 - 0,8 ut 1. Riscrivete la curva di Phillips utilizzando il tasso disoccupazione naturale (un). La curva di Phillips può avere due forme: πt - πet = (µ + z) - αut πt = πet - α (ut –un) Calcoliamo quindi un=(µ+z) /α=0,2/0,8=0,25 possiamo qunidi riscrivere la curva di Phillips nel seguente modo: πt = πt-1 - 0,8 (ut - 0,25) 2. Se al tempo t-1 vige un equilibrio di lungo periodo e il tasso di crescita dell'economia supera del 10% quello normale, qual è il valore della variazione del tasso di inflazione dal tempo t al tempo t-1 (π t - π t-1)? (nb: sia β =0,5 il coefficiente della legge di Okun) Sappiamo che ut-1=un β=0,5 gyt - =0,1 Per trovare πt - πt-1 dobbiamo prima calcolare ut utilizzando la legge di Okun ut - ut-1= - β (gyt - ) ut – 0,25 = - 0,5 (0,1) ut = 0,25 - 0,05 =0,2 Sostituiamo il valore trovato nella curva di Phillips πt - πt-1 = 0,2 - 0,8 (0,2) πt - πt-1 = 0,2 – 0,16 = 0,04 3. Se il tasso di crescita normale dell'economia è pari a 0,15 e il tasso di 106 inflazione al tempo t-1 è π t-1=0,02 , qual è il tasso di crescita della moneta gmt al tempo t? Sappiamo che πt-1=0,02 =0,15 Possiamo così calcolare il valore di gyt in quanto sappiamo che (gyt quindi gyt = )=0,1 +0,1 Sostituiamo gyt =0,15+0,1=0,25 Calcoliamo poi il valore di πt sappiamo che πt - πt-1=0,04 e πt-1=0,02 sostituiamo πt-0,02=0,04 πt=0,06 Ora possiamo sostituire i valori nella formula gmt = gyt+πt= 0,25+0,06=0,31 17) Assumete che il coefficiente di Okun sia β =0,5, che il parametro della curva di Phillips sia α = 1, e che il tasso di crescita normale della produzione =2%, che il tasso naturale di disoccupazione sia un=5% e π =24%. Supponete che nell’anno 0 la disoccupazione sia 5% e che la banca centrale voglia iniziare una disinflazione a partire dall’anno 1, riducendo l’inflazione fino al 4%. Assumete che il sentiero dell’inflazione desiderato sia il seguente: l’inflazione è pari al 24% nell’anno 0 (prima della variazione della politica monetaria) e diminuisce fino al livello del 12% nell’anno 1, poi diminuisce del 2% ogni anno fino a che non raggiunge un livello del 4%. Sulla base di queste informazioni, completate la tabella seguente. 1 0,12 Anni Disinflazione 2 3 4 0,10 0,08 0,06 5 0,04 0,05 0,17 0,07 0,07 0,07 0,02 -0,22 0,22** 0,02 0,02 πt Prima 0 0,24 ut gyt 107 6 0,04 Dopo 7 0,04 8 0,04 0,07 0,05 0,05 0,05 0,02 0,06 0,02 0,02 gmt 0,26 -0,10 0,32** 0,10 0,08 0,06 0,10 0,06 0,06 Il procedimento è analogo a quello dell’esercizio 6). 18) Considerate un mercato del lavoro nel lungo periodo, nel quale la curva dei salari abbia la forma seguente: Curva dei salari: W/P = 0,7 – 4u + z 1. Se il margine di mark up è pari a 0,6 e il parametro z è pari a 0,5, qual è il valore del tasso naturale di disoccupazione? Sappiamo che µ=0,6 z=0,5 calcoliamo quindi W/P in modo da trovare il valore di un W/P=1/(1+µ)=1/(1+0,6)= 0,625 Sostituiamo il valore nella curva dei salari W/P = 0,7 – 4u + z 0,625= 0,7 – 4u + 0,5 4u = 0,7 –0,625+ 0,5 u=0,575/4=0,14375 ovvero il tasso di disoccupazione è pari al 14,375% 2. Per portare il tasso di disoccupazione naturale al 10%, quale valore deve assumere il margine di mark up? Se un=0,1 sostituiamo nella curva dei salari W/P = 0,7 – 4u + z W/P = 0,7 – 4(0,1) + 0,5 W/P = 0,7 – 0,4 + 0,5 W/P=0,8 quindi W/P=1/(1+µ)=0,8 1+µ=1/0,8 µ= 1/0,8 -1= 0,25 3. Per ottenere il risultato richiesto in b) è necessaria una politica che favorisca la libera concorrenza o che favorisca il potere di mercato delle 108 imprese? Per ottenere il risultato richiesto, una riduzione del margine di mark up µ, è necessaria una politica che favorisca la libera concorrenza. 4. Illustrate sul medesimo grafico gli equilibri ottenuti in a) e in b). W/P B 0,8 PS’ A 0,625 PS WS U’n=0,1 Un=0,14375 µ 19) Considerate un’economia che nel periodo t ha un tasso di crescita superiore del 4% al tasso di crescita normale. Sapendo che la legge di Okun ha coefficiente β=1/2, che il tasso di disoccupazione nel periodo t1 è al livello naturale e che la curva di Phillips ha la forma seguente: πt= πt-1+0,49-7ut 1. Calcolate il tasso di disoccupazione del periodo t. Sappiamo che gyt - = 0,4 ut-1= un β =0,5 Calcoliamo un=(µ+z) /α= 0,49/7= 0,07 109 Calcoliamo ut sostituendo i valori nella formula della legge di Okun ut - ut-1= - β (gyt - ) ut – 0,07= - 0,5 (0,04) ut = 0,07 - 0, 02 ut =0,05 2. Calcolate il tasso di crescita della quantità di moneta, sapendo che il tasso di crescita normale dell’economia è pari a zero e che πt-1 = 0,06 Sapendo che πt-1 = 0,06 e =0 calcoliamo πt sostituendo nella formula della curva di Phillips i valori πt= πt-1+0,49-7ut πt= 0,06 + 0,49 - 7 (0,05) πt= 0,55 – 0,35 πt= 0,2 Calcoliamo gyt sapendo che gyt - = 0,04 gyt - 0 = 0,04 gyt = 0,04 sostituiamo nella formula gmt = gyt+πt gmt = 0,04 + 0,2 = 0,24 20) Considerate un'economia caratterizzata dalla seguente curva di Phillips: πt= πt-1 + 0,4 - 8ut 1. Calcolate il tasso di disoccupazione effettiva, sapendo che esso supera del 2% il tasso naturale. Sappiamo che ut – un=0,02 calcoliamo quindi un=(µ+z) /α= 0,4/8= 0,05 ut – 0,05 =0,02 110 ut = 0,07 2. Considerando una legge di Okun con un coefficiente pari a 1, calcolate di quanto si discosta la crescita economica effettiva da quella normale, se ut-1 è uguale al tasso di disoccupazione naturale. Se β =1 sostituiamo i valori nella formula della legge di Okun ut - ut-1= - β (gyt - ) 0,07-0,05 = -1 (gyt - ) 0,02 = -gyt + gyt - = -0,02 3. Se πt-1 = 0,2 e il tasso di crescita della moneta è gmt = 0,15, determinate il valore del tasso di crescita normale dell'economia. Sappiamo che πt-1 = 0,2 e gmt = 0,15 Per calcolare dobbiamo calcolare prima gyt e πt Sostituiamo i valori nella formula della curva di Phillips πt= πt-1 + 0,4 - 8ut πt= 0,2 + 0,4 – 8 (0,07) πt= 0,6 – 0,56 πt= 0,04 Possiamo così calcolare gyt = gmt - πt Sostituiamo i valori gyt = 0,15 – 0,04 = 0,11 Sapendo che gyt 0,11 - = -0,02 sostituiamo il valore trovato di gyt = -0,02 = -0,02- 0,11 = 0,13 111 DEBITO PUBBLICO Introduzione IL DISAVANZO DI BILANCIO E’ opportuno ricordare che il governo incorre in un avanzo se Gt < Tt e in un disavanzo se Gt > Tt. La misura corretta del disavanzo è il disavanzo corretto per l’inflazione: disavanzo corretto = rBt-1 + G1t - Tt rBt-1 è la spesa per interessi sul debito in termini reali G1t - Tt è il disavanzo primario, G1t segniamo così la spesa in quanto è al netto della spesa per interessi. Il disavanzo ufficiale è: disavanzo ufficiale = iBt-1 + G1t - Tt (ricordiamo inoltre che i = r + πe) Il vincolo di bilancio del governo afferma che la variazione del debito nel periodo t è pari al disavanzo nello stesso periodo. Bt - Bt-1 = disavanzo = rBt-1 + G1t - Tt ovvero Bt = (1 + r)Bt-1 + G1t - Tt Aumenti in Bt-1 in r e in Gt e riduzioni in Tt aumentano Bt Per calcolare il rapporto debito/PIL cioè Bt/Yt : 112 Bt/Yt = (1 + r - g) · Bt-1/Yt-1 + Gt- Tt / Yt Dove g indica il tasso di crescita della produzione. Ricordiamo inoltre ai fini dello svolgimento degli esercizi che Yt+1 = Yt (1 + g) e che i = r + πe 1) Supponete che B, G e T rappresentino rispettivamente il debito, la spesa pubblica e le imposte espressi in termini reali mentre i e π denotano il tasso di interesse nominale e il tasso di inflazione, che supponiamo costanti (cioè indipendenti da t): Bt-1=300 Gt=300 Tt=100 i=0,4 π=0,2 1. Calcolate il disavanzo complessivo e il disavanzo primario nel periodo t Disavanzo primario t = Gt - Tt = 300 - 100 = 200 Disavanzo complessivo t = rBt-1 + Gt - Tt r tasso d’interesse reale = i - π = 0,2 · 300 + 300 - 100 = 60 + 200 = 260 2. Se in t+1 il livello della spesa pubblica rimane costante, di quanto dovrebbero variare le imposte per mantenere costante il debito fra t e t+1? Bt = (1 + r) Bt - 1 + Gt - Tt =300 + 60 + 200 = 560 ΔBt = 0 = Bt + 1 − Bt 113 Bt + 1 = (1+r) Bt + Gt +1 − Tt + 1 Bt + 1 – Bt = rBt + Gt + 1 − Tt + 1 0 = 0,2 * 560 + 300 − Tt + 1 0 = 112 + 300 − Tt + 1 Tt +1 = 412 3. Se in t+1 il disavanzo primario è identico a quello del periodo precedente, che valore devono assumere le imposte nel periodo t+2, se il governo decide di rimborsare interamente il debito alla fine di questo periodo? Per poter calcolare il valore che le imposte devono assumere per rimborsare interamente il debito al tempo t+2 dobbiamo prima calcolare il debito totale al tempo t+1. Bt + 1 = (1 + r) 560 + 300 - 100 = 560 + 0,2 · 560 + 200 = 112 + 560 + 200 = 872 Bt + 2 = 0 0 = (1 + r) Bt +1 + Gt + 2 – Tt+2 0 = 872 + 872 · 0,2 + 300 - Tt + 2 0 = 872 + 174,4 + 300 – Tt + 2 Tt + 2 = 1346,4 2) Considerate i seguenti valori per il reddito, il debito pubblico, la spesa pubblica, le imposte, il tasso di interesse reale e il tasso di crescita del prodotto: Yt-1 = 150 G = 10 r = 0,2 Bt-1 = 90 T = 18,25 g = 0,1 1. Nel periodo t il rapporto Debito / Pil risulta crescente o decrescente? Rapporto debito/pil = B/Y 114 Calcoliamo il rapporto debito/PIL al tempo t-1 Bt- 1/Yt – 1 = 90/150 = 0,6 Per poter trovare il rapporto debito pil per l’anno t dobbiamo prima trovare il nuovo pil, che si trova moltiplicando per 1 più il tasso di crescita della produzione il reddito dell’anno precedente. Yt = (1 + g) Yt – 1 = (1 + 0,1) 150 = 165 Bt / Yt = (1 + r – g) Bt – 1 / Yt – 1 + Gt – Tt / Yt = (1 + 0,2 – 0,1) · 0,6 + 10 – 18,25 / 165 = 1,1 · 0,6 – 0,05 = 0,61 Il rapporto debito/pil per l’anno t è crescente In alternativa, dopo aver calcolato Yt , possiamo calcolare direttamente la variazione con questa equazione: Bt / Yt - Bt-1 / Yt-1 = (r – g) · Bt-1 / Yt-1 + (Gt – Tt) / Yt Bt / Yt - Bt-1 / Yt-1 = (0,2 – 0,1) · 90/150 + (10 – 18,25) / 165 = (0,2 – 0,1) · 0,6 – 0,05 = 0,12 – 0,06 – 0,05 = 0,01 0,01 > 0 quindi il rapporto è crescente. 2. Qual è il valore delle imposte che stabilizza il rapporto Debito / Pil, se G = 10? Quando si parla di stabilizzazione del debito significa che la differenza tra un esercizio e l’altro deve essere nulla, cioè pari a 0. Bt / Yt – Bt – 1 / Yt – 1 = 0 = (r – g) Bt – 1 / Yt – 1 + Gt – Tt / Yt = (0,2 – 0,1) · 0,6 + 10 – Tt / 165 (Tt – 10) / 165 = 0,06 Tt = (0,06 + 0,0606) · 165 115 Tt = 19,9 3. Qual è il valore di Bt , nel caso in cui il rapporto Debito / Pil venga stabilizzato nel periodo t? Quale valore devono assumere le imposte per rimborsare tutto il debito nel periodo t, se G = 10? Bt / Yt = (1 + r – g) Bt – 1 / Yt – 1 + Gt – Tt / Yt Bt / 165 = (1+ 0,2 – 0,1) · 0,6 + 10 – 19,9 / 165 Bt / 165 = 0,66 – 0,06 Bt = 0,6 · 165 Bt = 99 Bt / Yt = 0 = (1 + r – g) Bt –1 / Yt – 1 + Gt – Tt / Yt = (1 + 0,2 – 0,1) · 0,6 + 10 – Tt / 165 (Tt – 10) / 165 = 0,66 Tt / 165 = 0,66 + 0,0606 Tt = 0,7206 · 165 Tt = 118,9 3) Un sistema economico è caratterizzato dai seguenti dati: r = 0,45 T = 32 g = 0,2 G = 20 Yt-1 = 100 Bt-1 = 60 1. Calcolate l'andamento del rapporto debito / Pil. Il rapporto debito / Pil sta crescendo o decrescendo? Prima di calcolare il rapporto debito/pil devo calcolare il reddito dell’anno t. Yt = (1 + g) Yt – 1 = (1 + 0,2) * 100 = 120 Utilizzo la seconda equazione del punto 2 dell’esercizio precedente. Bt / Yt − Bt – 1 / Yt – 1= ( r – g) Bt – 1 / Yt – 1 + (Gt – Tt) / Yt = (0,45 – 0,2) 0,6 + (20 – 32) / 120 116 = 0,27 – 0,12 – 0,1 = 0,05 Il rapporto debito/Pil sta crescendo 2. Calcolate il valore dell'avanzo primario che stabilizza il rapporto debito/ Pil. Di quanto devono variare le imposte per ottenere tale stabilizzazione? Bt / Yt – Bt – 1 / Yt – 1 = 0 = (r – g) Bt – 1 / Yt – 1 + Gt – Tt / Yt = (0,45 – 0,2) * 0,6 + Gt – Tt / 120 Tt – Gt / 120 = 0,15 Tt – Gt = 18 Valore dell’avanzo primario che stabilizza il rapporto debito/pil Tt = (Tt – Gt) + Gt = 18 + 20 = 38 ΔT = 38 – 32 =6 Le imposte devono variare di 6 4) Supponete che B, G e T rappresentino rispettivamente il debito, la spesa pubblica e le imposte espressi in termini reali mentre i e π denotano il tasso di interesse nominale e il tasso di inflazione, che supponiamo costanti (cioè indipendenti da t): Bt=500 Gt=300 Tt=100 i=0,3 π=0,1 1. Qual era il valore del debito pubblico nel periodo t-1? Per trovare il debito dell’anno t – 1 dobbiamo trovare prima il tasso d’interesse reale che è pari al tasso d’interesse nominale meno il tasso d’inflazione. r=i-π = 0,3 – 0,1 = 0,2 117 Bt = (1 + r) · Bt - 1 + Gt - Tt 500 = (1 + 0,2) · Bt – 1 + 300 - 100 500 = 1,2 Bt – 1 + 200 Bt – 1 = 300 / 1,2 Bt – 1 = 250 2. Qual è la differenza fra la misura ufficiale e la misura reale del disavanzo pubblico nel periodo t? La differenza sta nel fatto che il disavanzo ufficiale viene calcolato usando il tasso d’interesse nominale, mentre la misura reale si ottiene usando il tasso d’interesse reale. Disavanzo uff. = i Bt – 1 + Gt - Tt = 0,3 · 250 + 300 – 100 = 275 Disavanzo reale = r · Bt – 1 + Gt - Tt = 0,2 · 250 + 300 – 100 = 250 La differenza, quindi, è 25. 3. Di quanto avrebbero dovuto crescere le imposte se il governo avesse desiderato stabilizzare il valore del debito nel periodo t? B t – B t – 1 = 0 = r · B t – 1 + G t – Tt = 0,2 · 250 + 300 - Tt Tt = 350 ΔT=350 − 100 = 250 Le imposte avrebbero dovuto crescere di 250. 5) Si consideri un sistema economico caratterizzato dai dati seguenti: Bt-1 = 50 r = 0,5 Yt-1 = 100 g = 0,2 118 dove B indica lo stock di debito pubblico. 1. Se il disavanzo primario è nullo, si calcoli il valore del debito pubblico nel periodo t. (suggerimento: per il calcolo di Yt si consideri che g = 0.2, ovvero che Y cresce ad un tasso annuo del 20%). Yt = (1 + g) · Yt – 1 = 1,2 · 100 = 120 Disavanzo primario nullo significa che: Gt – Tt = 0 Bt / Yt = (1 + r – g) Bt – 1 / Yt – 1 + Gt – Tt / Yt Bt / 120 = (1 + 0,5 – 0,2) · 0,5 + 0 Bt / 120 = 1,3 · 0,5 Bt = 0,65 · 120 Bt = 78 2. Qual è il valore del disavanzo primario che stabilizza il rapporto debito / Pil? Bt / Yt – Bt – 1 / Yt – 1 = 0 = (r – g) Bt – 1 / Yt – 1 + Gt – Tt / Yt = (0,5 – 0,2) · 0,5 + Gt – Tt / 120 Tt – Gt = 0,15 · 120 Tt – Gt = 18 Questo è il valore che dovrebbe assumere l’avanzo primario per stabilizzare il rapporto debito/PIL. Il disavanzo primario, quindi, dovrebbe essere – 18. 3. Qual è il valore del disavanzo primario che permette di rimborsare interamente il debito pubblico nel periodo t? Bt / Yt = (1 + r – g) Bt – 1 / Yt – 1 + Gt – Tt / Yt = (1 + 0,5 – 0,2) · 0,5 + Gt – Tt / 120 Tt – Gt = 0,65 · 120 Tt – Gt = 78 Quindi il disavanzo primario, per rimborsare interamente il debito pubblico nel 119 periodo t, deve essere – 78. 6) Si consideri un sistema economico che al tempo t ha un rapporto debito/Pil pari a 0,4, un tasso di interesse reale pari a 0,05 e nel periodo t+1 produce un rapporto fra disavanzo primario e Pil pari a 0,2. 1. A quale tasso deve crescere l'economia per consentire la stabilizzazione del rapporto debito/Pil nel periodo t+1? Per trovare il tasso di crescita dell’economia che stabilizza il rapporto debito/pil usiamo la formula per stabilizzare il rapporto. Bt + 1 / Yt + 1 – Bt / Yt = 0 = (r – g) · Bt / Yt + Gt + 1 – Tt + 1 / Yt + 1 = (0,05 – g) · 0,4 + 0,2 0,4g = 0,02 + 0,2 g = 0,22 / 0,4 g = 0,55 2. Determinate il valore delle imposte al tempo t+1, sapendo che il reddito al tempo t è pari a 1000 e che il rapporto debito/Pil viene stabilizzato, al tempo t+1, pur effettuando una spesa pubblica pari a 500. Prima troviamo il reddito al tempo t+1. Yt + 1 = (1 + g) Yt = (1 + 0,55) 1000 = 1550 Poi conoscendo il tasso d’interesse reale, il tasso di crescita dell’economia che stabilizza il rapporto debito/PIL, il rapporto debito/PIL, e sapendo che quest’ultimo viene stabilizzato, possiamo impostare il calcolo in questa maniera: (r – g) · Bt / Yt = 0 (0,05 – 0,55) · 0,4 = 0 - 0,5 · 0,4 = - 0,2 Quindi, determiniamo il valore delle imposte: 0 = - 0,2 + (500 - Tt + 1) / 1550 (Tt + 1 - 500) / 1550 = 0,2 120 Tt + 1 = - 0,2 · 1550 + 500 Tt + 1 = - 310 + 500 Tt + 1 = 190 3. Se, nelle condizioni di crescita dell'economia calcolate al punto a), il debito viene interamente rimborsato nel periodo t+1, quale valore assumono le imposte, se il tasso di interesse reale continua ad essere pari a 0,05, il reddito al tempo t a 1000 e la spesa pubblica al tempo t+1 a 500? Adesso vogliamo conoscere il valore delle imposte che rimborsano totalmente il debito, imposteremo quindi un equazione simile alla precedente, ma con una variazione in quanto oltre a stabilizzarlo elimineremo anche il debito precedente: (1 + r – g) · Bt / Yt = 0 (1 + 0,05 – 0,55) · 0,4 = 0 0,5 · 0,4 = 0,2 0 = 0,2 + (500 - Tt + 1) / 1550 (Tt + 1 – 500) / 1550 = 0,2 Tt + 1 = 0,2 · 1550 + 500 Tt + 1 = 310 + 500 Tt + 1 = 810 7) Supponete che nel periodo t-1 il rapporto debito/PIL sia pari a 2 e che nel periodo t ci sia un rapporto tra disavanzo primario e PIL pari a 0,1. 1. Se il tasso di crescita dell'economia è pari a 0,2 che valore deve assumere il tasso di interesse reale perché il rapporto debito/PIL scenda a 1,8? Bt – 1 / Yt – 1 = 2 Bt / Yt = 1,8 Gt – Tt / Yt = 0,1 Usiamo la formula per trovare il rapporto debito/pil lasciando come incognita il tasso d’interesse reale. Bt / Yt = (1 + r – g) Bt – 1 / Yt – 1 + Gt – Tt / Yt 1,8 = (1 + r – 0,2) * 2 + 0,1 1,8 = 1,6 + 2r + 0,1 121 - 2r = 1,7 – 1,8 r = 0,1 / 2 r = 0,05 2. Supponete che Yt-1=100, che Gt=100 e che gli altri dati (tranne il rapporto disavanzo primario / PIL) siano gli stessi del punto precedente. Quale valore devono assumere le imposte per stabilizzare il debito nel periodo t? E quale valore devono assumere le imposte per ripagare interamente il debito nel periodo t? Yt – 1 = 100 Gt = 100 Per riuscire a trovare il valore delle imposte al tempo t devo prima trovare il nuovo reddito. Yt = (1 + g) * Yt – 1 = 1,2 * 100 = 120 Impostiamo il calcolo come nell’esercizio precedente. (r – g) · Bt -1 / Yt - 1 = 0 (0,05 – 0,2) · 2 = 0 - 0,15 · 2 = - 0,3 Passiamo a calcolare le imposte: 0 = - 0,3 + (100 – Tt) / 120 (Tt – 100) / 120 = - 0,3 Tt = - 0,3 · 120 + 100 Tt = - 36 + 100 Tt = 64 Questo è il valore delle imposte che stabilizza il rapporto debito/pil. Adesso calcoliamo il valore delle imposte che azzera il rapporto debito/PIL: (1 + r – g) · Bt -1 / Yt – 1 = 0 (1 + 0,05 – 0,2) · 2 = 0 0,85 · 2 = 1,7 122 0 = 1,7 + (100 - Tt) / 120 (Tt – 100) / 120 = 1,7 Tt = 1,7 · 120 + 100 Tt = 304 8) Supponete che B, G e T rappresentino rispettivamente il debito, la spesa pubblica e le imposte espressi in termini reali mentre i denota il tasso di interesse nominale: Bt-1=500 Gt=400 Tt=1000 i=0,25 1. Qual è il valore del tasso di inflazione πt che rende possibile che al tempo t il debito sia interamente rimborsato? Bt = 0 = (1 + i – π) · Bt – 1 + Gt - Tt = (1 + 0,25 – π) · 500 + 400 – 1000 = - 500 π + 625 – 600 500 π = 25 π = 0,05 2. Sia πt =0,15, mentre il tasso di interesse nominale e il disavanzo primario assumano il valore indicato nei dati dell'esercizio. Se nel periodo t il debito viene stabilizzato, quale valore aveva il debito nel periodo t-1? Bt – Bt – 1 = 0 = (i – π) · Bt – 1 + Gt – Tt = ( 0,25 – 0,15) · Bt – 1 + 400 – 1000 - 0,10 · Bt – 1 = - 600 Bt – 1 = 600 3. Nelle condizioni del punto b), qual è il valore del disavanzo ufficiale e quale il valore del disavanzo corretto per l'inflazione? Disavanzo ufficiale = i Bt – 1 + Gt - Tt = 0,25 · 6000 + 400 – 1000 = 900 Per calcolare il disavanzo corretto per l’inflazione, chiamato anche disavanzo 123 reale, dobbiamo trovare il tasso d’interesse reale. Quest’ultimo è uguale alla differenza tra tasso d’interesse nominale e tasso d’inflazione. r = i - π = 0,25 – 0,15 = 0,10 Disavanzo reale = r · Bt – 1 + Gt - Tt = 0,10 · 6000 + 400 - 1000 =0 9) Supponete che B, G e T denotino rispettivamente il debito pubblico, la spesa pubblica e le imposte espressi in termini reali mentre i e π indicano il tasso di interesse nominale e il tasso di inflazione: Bt-1=500 Gt=300 Tt=200 i=0,25 π=0,05 1. Si calcoli la misura ufficiale del disavanzo pubblico e la misura corretta per l'inflazione Ricordiamo che il tasso d’interesse reale r è uguale alla differenza tra tasso d’interesse nominale e tasso d’inflazione. r = i – π = 0,25 – 0,05 = 0,20 Disavanzo ufficiale = i Bt – 1 + Gt - Tt = 0,25 · 500 + 300 - 200 = 225 Disavanzo reale = r · Bt – 1 + Gt - Tt = 0,20 · 500 + 300 - 200 = 200 2. Quale valore deve assumere il disavanzo primario nel periodo t+1, se si desidera rimborsare tutto il debito al termine di tale periodo? Prima dobbiamo trovare la misura del debito al tempo t. 124 Bt = (1 + r) · Bt – 1 + Gt - Tt = 1,20 · 500 + 300 - 200 = 700 Dobbiamo trovare il valore del disavanzo primario che rimborsa tutto il debito al termine del periodo t + 1. Bt +1 = 0 = (1 + r) · Bt + Gt + 1 - Tt + 1 Tt + 1 – Gt + 1 = (1 + 0,20) · 700 Tt + 1 – Gt + 1 = 840 Questo è il valore dell’avanzo primario Ovvero: Gt + 1 - Tt + 1 = - 840 Questo è il valore del disavanzo primario che serve a rimborsare totalmente il debito alla fine dell’anno t + 1. 3. Se, invece, al termine del periodo t+1 si intende solamente dimezzare il debito del periodo precedente (in modo che Bt+1 = 0,5 Bt), quale deve essere il valore del disavanzo primario nel periodo t+1? Bt +1 = 0,5 Bt = 0,5 · 700 = 350 350 = (1 + r) · Bt + Gt + 1 - Tt + 1 Tt + 1 – Gt + 1 = 1,2 · 700 - 350 Tt + 1 – Gt + 1 = 490 Avanzo primario Gt + 1 - Tt + 1 = - 490 Disavanzo primario 10) Siano B, i e π rispettivamente il debito pubblico, il tasso di interesse nominale ed il tasso di inflazione. Sapendo che: Bt-1=500 i=0,3 π=0,1 125 1. Calcolate il disavanzo del periodo t nel caso in cui il disavanzo primario sia pari a 50; Disavanzo t = Bt – Bt – 1 Bt = (1 + r) · Bt – 1 + Gt - Tt r=i–π = (1 + 0,3 – 0,1) · 500 + 50 = 650 Disavanzo t = 650 - 500 = 150 2. Supponete che in t+1 la spesa pubblica rimanga invariata. Di quanto dovrebbero aumentare le imposte perché il debito pubblico sia interamente ripagato in t+1? Bt + 1 = 0 = (1 + r) · Bt + Gt + 1 – Tt + 1 = 1,2 · 650 + Gt + 1 – Tt + 1 Tt + 1 – Gt + 1 = 780 Nel periodo t avevamo un disavanzo primario di 50 ora al tempo t + 1 abbiamo un avanzo primario di 780, quindi le imposte devono aumentare di 830. 3. Sotto le stesse ipotesi di spesa pubblica, di quanto dovrebbero variare le imposte per stabilizzare il debito nel periodo t+1, se in t+1 il tasso di inflazione raddoppia rispetto al periodo precedente? B t + 1 – B t = 0 = r · B t + G t + 1 – Tt + 1 r = i – π = 0,3 – 0,2 = 0,1 = 0,1 · 650 + Gt + 1 – Tt + 1 Tt + 1 – Gt + 1 = 65 In questo caso le imposte dovrebbero aumentare di 115, in quanto al tempo t avevamo un disavanzo primario di 50 mentre adesso abbiamo un avanzo di 65. 11) Siano B, Y, G i, e π rispettivamente il debito, il PIL, la spesa pubblica al netto della spesa per interessi, il tasso di interesse nominale e il tasso di inflazione. Supponete che sia: 126 Bt-1=600 Yt-1=1000 Yt=1050 i=0.2 π=0.1 1. Di quanto varia il disavanzo pubblico corretto per l’inflazione se il tasso di interesse nominale raddoppia? Anche se non possediamo i valori di spesa pubblica e imposte possiamo comunque sapere di quanto varia il disavanzo corretto per l’inflazione, perché l’unico elemento a cambiare è il tasso di interesse nominale. Disavanzo corretto per l’inflazione = r · Bt – 1 + Gt - Tt r=i-π Disavanzo corretto per l’inflazione = 0,1 · 600 + Gt - Tt = 0,2 – 0,1 = 60 + Gt - Tt = 0,1 r1 = 0,4 – 0,1 Disavanzo corretto per l’inflazione = 0,3 · 600 + Gt - Tt = 0,3 = 180 + G t - Tt La differenza è di 120 perché nel primo caso la spesa per interessi sul debito è di 60, mentre con il tasso d’interesse nominale raddoppiato è di 180. 2. Qual è il valore dell’avanzo primario che consente di stabilizzare il rapporto debito/Pil nel periodo t? (nb: si utilizzi il tasso di interesse nominale originario) Per risolvere questo punto dobbiamo prima di tutto ricavare il tasso di crescita della produzione, questo è possibile in quanto tra i nostri dati abbiamo Yt – 1 e Yt, utilizzando questa formula: g = (Yt - Yt – 1) / Yt – 1 g = (1050 – 1000) / 1000 g = 0,05 Dobbiamo inoltre ricavare il tasso d’interesse reale: r = i – π = 0,2 – 0,1 = 0,1 Disponendo ora di tutti i dati necessari possiamo calcolare l’avanzo primario che consente di stabilizzare il debito nel periodo t: 127 Bt / Yt − Bt – 1 / Yt – 1 = 0 = (r – g) · Bt – 1 / Yt – 1 + (Gt − Tt) / Yt = (0,1 – 0,05) · 600 / 1000 + (Gt − Tt) / 1050 = (0,1 – 0,05) · 0,6 + (Gt − Tt) / 1050 (Tt – Gt) / 1050 = 0,05 · 0,6 Tt – Gt = 0,03 · 1050 Tt – Gt = 31,5 Questo è il valore dell’avanzo primario che stabilizza il rapporto debito/PIL. 3. Se Gt=50, qual è il valore delle imposte che consente di rimborsare l’intero debito al termine del periodo t? Bt / Yt = 0 = (1 + r – g) · Bt – 1 / Yt – 1 + (Gt − Tt) / Yt = (1 + 0,1 – 0,05) · 600 / 1000 + (50 − Tt) / 1050 (Tt – 50) / 1050 = 1,05 · 0,6 Tt = (0,63 · 1050) + 50 Tt = 611,5 + 50 Tt = 711,5 Questo è il valore dell’imposte che azzera il debito al tempo t. 12) Considerate i seguenti valori per il debito pubblico, la spesa pubblica, le imposte e il tasso di interesse reale: Bt-1 = 200; Gt-1 = 300; Tt-1 =300; r = 0,1. Assumete che nell’anno t il governo aumenti la spesa pubblica di 100 per un solo anno. Assumete anche che r e T non varino. Supponete ora che il governo decida di ripagare il debito interamente all’anno t+2. 1. Quale sarà il livello del debito alla fine dell’anno t+2? Bt = (1 + r) · Bt – 1 + Gt - Tt = 1,1 · 200 + 400 – 300 = 320 Bt + 1 = (1 + r) · Bt + Gt + 1 - Tt + 1 = 1,1 · 320 + 0 = 352 128 Bt + 2 = 0 = (1 + r) · Bt + 1 + Gt + 2 - Tt + 2 = 1,1 · 352 + 0 = 387,2 2. Quale valore dovrebbe assumere l'avanzo primario nell'anno t+2 per stabilizzare il valore del debito in tale anno? Bt + 2 – Bt +1 = 0 = r · Bt +1 + Gt + 2 – Tt + 2 = 0,1 · 352 + Gt + 2 – Tt + 2 Tt + 2 - Gt + 2 = 35,2 DOMANDE A RISPOSTA APERTA 1) Si indichino i criteri di ammissione all’Unione economica e monetaria europea previsti dal Trattato di Maastricht. I criteri di ammissione all’UM previsti dal trattato di Maastricht (febbraio 1992) sono: Tasso di inflazione, che nell’anno precedente all’ammissione non può superare di oltre 1,5 punti percentuali la media di quelli dei tre paesi membri con l’inflazione più bassa; Tasso di interesse a lungo termine, viene osservato in media nell’arco dell’anno precedente all’ammissione, non può essere superiore di oltre 2 punti percentuali alla media dei tassi di interesse a lungo termine dei tre paesi membri con il più basso tasso di inflazione; Tasso di cambio, deve essere mantenuto, nel corso dei due anni precedenti all’ammissione, all’interno delle normali bande di oscillazione dello SME, senza aver creato tensione particolari. Inoltre, durante lo stesso arco di tempo, il paese 129 non può aver svalutato la propria parità centrale; Deficit e debito pubblico: il deficit pubblico, attuale o programmato, non potrà eccedere il 3% del PIL. Il debito pubblico non potrà superare il 60% del PIL. Inoltre i paesi membri devono garantire che le procedure di finanza pubblica permettano di ottemperare agli obblighi del trattato. 2) Nel lungo periodo la moneta è neutrale. Cosa significa questa affermazione? Nel lungo periodo, a fronte di una politica monetaria, l’aumento dello stock nominale di moneta si riflette interamente in un aumento proporzionale del livello dei prezzi; esso non ha invece alcun effetto sulla produzione e sul tasso di interesse. Per questo motivo gli economisti sono soliti riferirsi all’assenza di effetti di lungo periodo della moneta sulla produzione e sul tasso di interesse, dicendo che nel lungo periodo la moneta è neutrale. La neutralità della moneta nel lungo periodo non implica però che la politica monetaria non possa o non debba essere usata per influenzare la produzione. Una politica monetaria espansiva, per esempio, aiuta l’economia ad uscire da una recessione e a tornare più velocemente al suo livello naturale. Implica invece che la politica monetaria non può sostenere un livello di produzione più elevato per sempre. 3) Enunciate la “regola di Taylor”, utilizzata per valutare il comportamento della Banca Centrale, e illustratene il significato. L’economista John Taylor ha affermato che poiché la banca centrale influenza la spesa attraverso il tasso di interesse, essa dovrebbe pensare direttamente in termini di scelta di un tasso di interesse invece che di un tasso di crescita della moneta nominale. Egli ha quindi proposto una regola che la Banca Centrale (BC) dovrebbe seguire per fissare il tasso di interesse e questa è nota come “Regola di Taylor”. Il problema analizzato è come raggiungere l’inflazione obiettivo. La regola è la seguente: sia π il tasso di inflazione e π* l’inflazione obiettivo; sia i il tasso di interesse nominale e i* il tasso di interesse nominale obiettivo – il tasso di interesse nominale associato all’obiettivo di inflazione nel 130 medio periodo; sia ut il tasso di disoccupazione e un il tasso naturale di disoccupazione. Immaginiamo che la Banca Centrale scelga il tasso di interesse nominale, i. Allora, secondo Taylor, la BC dovrebbe seguire la regola seguente: it = i* + a(πt – π*) – b (ut-un) dove a e b sono coefficienti positivi. La regola ci dice che: Se l’inflazione è uguale all’inflazione obiettivo (πt = π*) e il tasso di disoccupazione è uguale al tasso naturale di disoccupazione (ut = un) allora la BC dovrebbe fissare il tasso di interesse nominale, it, pari al suo valore obiettivo i*. In questo modo, l’economia rimerebbe sullo stesso sentiero con l’inflazione pari all’obiettivo e la disoccupazione pari al proprio tasso naturale; Se l’inflazione è maggiore dell’inflazione obiettivo (πt > π*), la BC dovrebbe aumentare il tasso di interesse nominale it al si sopra di i*. Questo maggiore tasso di interesse farà aumentare la disoccupazione e tale aumento ridurrà l’inflazione; Se la disoccupazione è superiore al suo tasso naturale (ut>un), la BC dovrebbe ridurre il tasso di interesse nominale che farà aumentare la produzione, riducendo la disoccupazione. Il coefficiente riflette quando la BC si preoccupa dell’inflazione rispetto alla disoccupazione mentre il coefficiente b riflette quanto la BC si preoccupa della disoccupazione rispetto all’inflazione; In generale, la maggior parte delle BC oggi non pensa più in termini di crescita della moneta nominale ma in termini di regola sul tasso di interesse. 4) Definite analiticamente la curva dei salari (WS) e la curva dei prezzi (PS) e ricavatene la curva di offerta aggregata (AS). WS è la curva dei salari ed è data dalla seguente equazione: W = Pe F(u,z), dove con: W si indicano i salari nominali, Pe il livello dei prezzi attesi u,il tasso di disoccupazione 131 z, il valore dei sussidi di disoccupazione. PS è la curva dei prezzi ed è data da: P = W(1+µ), dove con: P indichiamo il livello dei prezzi nominali, µ il markup, ovvero il ricarico del prezzo sul costo di produzione. Utilizziamo le due equazioni per trovare la AS. P = Pe (1+µ) F (u,z) u = U/L dove U è la disoccupazione e L è la forza lavoro. Sapendo che U = L – N, dove N rappresenta l’occupazione, otteniamo: u = (L-N)/ L = 1-(N/L) Utilizziamo la seguente funzione di produzione Y = N. Avremo u = 1- (Y/L) e sostituendo nella AS otterremo la seguente equazione: P = Pe (1+µ) F[1-(Y/L),z] 5) Cosa si intende per "ciclo economico politico"? Cosa dicono i dati circa la rilevanza empirica del ciclo economico politico? Per accontentare gli elettori, i responsabili della politica economica possono decidere di attuare politiche economiche espansive in prossimità di un’elezione. Questo genera il cosiddetto ciclo economico-politico, ovvero la manipolazione dell’attività economica per fini elettorali. Ciononostante, l’evidenza sull’esistenza di un ciclo economico politico è scarsa. 6) Definite l'incoerenza intertemporale. Come può una banca centrale rendersi credibile? Supponiamo che la BC annunci che seguirà una politica monetaria con un’ inflazione nulla. Assumiamo anche che il resto degli operatori economici credano a questo annuncio. Se la BC mantiene la sua promessa, sceglierà un tasso di disoccupazione pari al suo tasso naturale. Quindi l’inflazione sarà uguale a 0, proprio come annunciato. Tuttavia, accettando l’1% di inflazione, la BC può raggiungere un tasso di disoccupazione inferiore rispetto al tasso naturale. Supponiamo che la BC trovi questo trade off piuttosto conveniente e decida di ridurre la disoccupazione al di 132 sotto del tasso naturale in cambio di un’inflazione dell’1%. In teoria dei giochi, questo incentivo a deviare dalla politica annunciata una volta che gli altri giocatori hanno già fatto le loro mosse è noto come “incoerenza temporale”. In questo modo l’inflazione attesa non sarà più pari a zero ma aumenterà, peggiorando il trade-off inflazione-disoccupazione. Quindi la politica migliore per la BC è impegnarsi in modo credibile a non tentare di ridurre la disoccupazione al di sotto del tasso naturale. Rinunciando all’opzione di deviare dalla politica annunciata, la BC può raggiungere un’inflazione nulla e una disoccupazione pari al suo tasso naturale; impegnandosi credibilmente a non compiere azioni che in un secondo momento sarebbero convenienti, il governo può ottenere un esito migliore. In presenza di problemi di incoerenza temporale, porre limiti alla politica economica, ad esempio imponendo una regola fissa per la crescita della quantità di moneta, può essere una buona soluzione. Ma questa può avere costi elevati se impedisce del tutto l’uso della politica macroeconomica. Soluzione più convenienti di solito prevedono la costituzione di istituzioni più efficienti (governatore indipendente dal potere politico, con un mandato duraturo, e conservatore quindi avverso all’inflazione) che possano attenuare il problema dell’incoerenza temporale senza eliminare la politica monetaria come strumento di stabilizzazione macroeconomica. 7) Effetti di un aumento della domanda estera sul livello del reddito interno e sul saldo di bilancia commerciale. Un aumento della domanda estera rappresenta una variazione di X, ovvero delle esportazioni. L’aumento delle esportazioni ha due effetti: La ZZ (la domanda di beni nazionali) aumenta in misura pari alla variazione di X Le esportazioni nette (NX) aumentano in misura pari alle variazioni di X Quindi l’equilibrio sarà nel punto in cui la domanda (Z) eguaglia la produzione (Y). All’aumentare di Y le importazioni (IM) aumentano ma meno dell’incremento delle esportazioni (X) perciò il saldo della bilancia commerciale (NX) aumenta. In altri termini, maggior livello di produzione estera genera maggiore esportazioni di beni nazionali, che a loro volta fanno aumentare la produzione interna e la 133 domanda nazionale di beni attraverso il moltiplicatore. 8) Indicate brevemente i costi e i benefici dell'inflazione. Gli economisti identificano quattro principali costi dell’inflazione: “Costo delle suole”: nel medio periodo un maggior tasso di inflazione comporta un maggior tasso di interesse nominale e quindi un maggior costo opportunità della moneta. Di conseguenza, le persone riducono i loro saldi monetari e si recano più spesso nelle banche per prelevare. Questo continuo ricorso allo sportello bancario potrebbe essere evitato se l’inflazione fosse minore. Distorsioni fiscali: derivano dall’interazione tra il sistema tributario e il fenomeno inflattivo. Ciò implica che quanto maggiore è il tasso di inflazione tanto maggiore sarà l’imposta. L’illusione monetaria è l’idea secondo la quale le persone sembrano commettere errori sistematici nel distinguere fra grandezze nominali e reali (l’inflazione induce le persone e le imprese a prendere decisioni sbagliate). Volatilità dell’inflazione: una maggiore inflazione è di solito associata ad un’inflazione più variabile e quest’ultima significa che attività finanziarie come titoli che promettono pagamenti futuri fissati in termini nominali, diventano più rischiose. Ad esempio, per coloro che hanno investito in titoli un’inflazione minore del previsto significa maggiore potere d’acquisto disponibile. Al contrario un’inflazione maggiore del previsto potrebbe significare la povertà. Vengono indicati anche almeno tre benefici del fenomeno inflattivo: Signoraggio, ovvero la creazione di moneta, è uno dei modi in cui il governo può finanziare la sua spesa. La creazione di moneta è un’alternativa al prestito presso il pubblico o all’introduzione di nuove imposte. Possibilità di ottenere tassi di interesse reali negativi: in un’economia con un elevato tasso medio di inflazione c’è un maggior margine di manovra per usare la politica monetaria allo scopo di combattere una recessione. Un’economia con un basso tasso medio di inflazione potrebbe non essere in grado di usare la politica monetaria per far tornare la produzione al suo livello naturale (ad esempio, posso stimolare gli Investimenti con tassi di interesse addirittura negativi, se ho un’inflazione al 10% e un tasso di interesse nominale all’8%). 134 Un riesame dell’illusione monetaria: la presenza di illusione monetaria di fatto costituisce un’argomentazione a favore di un tasso di inflazione positivo. Paradossalmente la presenza di inflazione facilita l’aggiustamento al ribasso dei salari reali rispetto al caso di inflazione nulla. 9) Indicate le differenze principali fra la teoria dell’Eurosclerosi e la teoria dell’isteresi nell’interpretazione della disoccupazione nei paesi dell’Unione europea. La disoccupazione viene spiegata dall’Eurosclerosi come il risultato delle rigidità del mercato del lavoro, le quali ostacolano le imprese, impediscono loro di adeguarsi ai cambiamenti del contesto economico, aumentano i costi di gestione e infine la disoccupazione. La teoria dell’isteresi invece vede l’incremento del tasso naturale di disoccupazione come dipendente dall’aumento della disoccupazione effettiva. Una disoccupazione persistentemente alta sarà associata probabilmente a pressioni sempre minori dell’inflazione. 10) Scrivete l'equazione che rappresenta la parità scoperta dei tassi di interesse e spiegatene il significato. Equazione della parità scoperta dei tassi di interesse: i = i* - [(Eet+1 – Et) / Et] Dove indichiamo con: i, tasso di interesse nazionale i*, tasso di interesse estero Ee, tasso di cambio nominale atteso E, tasso di cambio nominale. Essa indica che la scelta tra titoli nazionali ed esteri non dipende solo dal confronto fra i tassi di interesse, ma anche da cosa ci si aspetta accadrà al tasso di cambio nominale il prossimo anno. La parità dei tassi di interesse è una condizione di arbitraggio sui tassi di rendimenti attesi in valuta nazionale dei titoli nazionali ed esteri. La parità dei tassi di interesse dice che il tasso di interesse interno è approssimativamente uguale al tasso di interesse estero meno il tasso di apprezzamento atteso della moneta nazionale. 135 11) Sia "c" la quota di moneta detenuta sotto forma di circolante e "θ" il coefficiente di riserva. Qual è il valore del moltiplicatore della moneta? Quanto vale il moltiplicatore della moneta in assenza del sistema bancario? Perché? Il moltiplicatore della moneta è 1/[c + θ (1-c)]. Indichiamo con: c, la quota di moneta detenuta sotto forma di circolante; θ, il coefficiente di riserva Se c è inferiore ad 1 il moltiplicatore assumerà un valore maggiore di 1. L’offerta aggregata di moneta quindi è uguale alla moneta emessa dalla BC (ovvero la base monetaria) moltiplicata per il moltiplicatore della moneta. In altre parole il moltiplicatore, applicato alla base monetaria (H), ci darà l’offerta di moneta, che sarà un multiplo della base monetaria (formata da circolante e riserve). In assenza del sistema bancario non ci saranno depositi, quindi c sarà uguale ad 1 e la base monetaria sarà uguale alla domanda di moneta. 12) Quali sono i due vincoli sulla finanza pubblica imposti dal trattato di Maastricht? Deficit e debito pubblico: il deficit pubblico, attuale o programmato, non potrà eccedere il 3% del PIL. Il debito pubblico non potrà superare il 60% del PIL. Inoltre i paesi membri devono garantire che le procedure di finanza pubblica permettano di ottemperare agli obblighi del trattato. 13) Come viene interpretata la disoccupazione europea degli anni Ottanta e Novanta, secondo la teoria dell'isteresi? Negli anni Ottanta i paesi europei hanno deciso di ridurre l’inflazione con una stretta monetaria: il risultato è stato una disinflazione e un brusco aumento della disoccupazione. Negli Stati Uniti la stretta monetaria è stata seguita da un’espansione fiscale e da ampi disavanzi di bilancio e il risultato è stato una rapida espansione della produzione. Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è quindi diminuito rapidamente a metà degli anni Ottanta mentre in Europa ciò non è avvenuto. 136 Poiché in Europa la politica monetaria e la politica fiscale sono rimaste restrittive per un periodo maggiore, la disoccupazione è rimasta a livelli più elevati di quelli statunitensi. A questo punto emerge l’idea dell’isteresi come spiegazione al fenomeno, ovvero la dipendenza del tasso naturale di disoccupazione dalla disoccupazione effettiva. disoccupazione fa In aumentare particolare il tasso un lungo naturale. periodo Di di elevata conseguenza, una disoccupazione persistentemente alta sarà probabilmente associata a pressioni sempre minori sull’inflazione. In seguito ad un’elevata disoccupazione negli anni Ottanta i sussidi di disoccupazione sono aumentati, aumentando così il tasso naturale di disoccupazione. In questo modo l’aumento di disoccupazione di lunga durata (dovuta ai sussidi) negli anni Novanta ha portato ad una disoccupazione elevata e persistente. 14) Dalla condizione di equilibrio che uguaglia Produzione e Domanda (Y=C+I+G) in economia chiusa si ricavi l'equivalente condizione di equilibrio che uguaglia l'Investimento alla somma di Risparmio privato e Risparmio pubblico. Y = Z Condizione di equilibrio del mercato in economia chiusa Y=C+I+G Analogamente possiamo dire che l’economia è in equilibrio quando I = S, dove per definizione: S = (Yd – C) + (T – G) essendo (Yd – C) il risparmio privato e (T-G) il risparmio pubblico. Ora, poiché Yd = Y – T S = (Y – T – C) + (T – G) S=Y–T–C+T–G S=Y–C–G Quindi, se S = I, avremo: I=Y–C–G Ovvero Y = C + I + G 15) Definite l'eurosclerosi. Quali sono le principali cause di rigidità del 137 mercato del lavoro europeo che possono avere determinato questo fenomeno? Il termine “eurosclerosi” è stato coniato per indicare l’idea che l’Europa soffre di una rigidità eccessiva soprattutto nel mercato del lavoro. Le rigidità del mercato del lavoro: Ostacolano le imprese nel processo di aggiustamento e cambiamento del processo economico Rendono i costi di gestione di un’impresa troppo elevati Le principali rigidità in Europa si riferiscono: Ai salari, che rappresentano solo una frazione del costo del lavoro ai quali bisogna aggiungere i costi dei contributi previdenziali e sociali (generalmente più elevati in Europa che negli Stati Uniti) Alle imprese, che devono sopportare pesanti costi di licenziamento come le (indennità verso i lavoratori licenziati) nelle fasi di riduzione della forza lavoro impiegata Ai sindacati, più potenti in Europa che negli Stati Uniti Ai sussidi di disoccupazione, più generosi e facili da ottenere in Europa Alla legislazione sul salario minimo. 16) Scrivete la definizione della misura ufficiale del disavanzo pubblico e della misura corretta per l'inflazione. Ricavate la differenza fra le due definizioni e commentatene il significato. Misura ufficiale del disavanzo: it (Bt-1) + Gt - Tt Misura corretta del disavanzo: r (Bt-1) + Gt - Tt Dove indichiamo con: it, tasso di interesse nominale al tempo t Bt-1, valore del debito pubblico al tempo t-1 Gt, spesa pubblica al tempo t (al netto della spesa per interessi) Tt, valore delle imposte al tempo t r, tasso di interesse reale π, tasso di inflazione La differenza è quindi la quantità π Bt-1, che indica il potere d’acquisto che lo stock di debito pubblico perde per opera dell’inflazione. 138 17) Si indichi la forma analitica della curva di Phillips originaria e della curva di Phillips accelerata, e se ne indichino le differenze. In quale caso dalla curva di Phillips accelerata si ricava una relazione tra la variazione del tasso di inflazione e il tasso di disoccupazione? Curva di Phillips originaria: πt = (µ + z) – αut Indichiamo con: πt, il tasso di inflazione al tempo t µ, il mark up z, sussidi di disoccupazione α, indica la sensibilità dell’inflazione alla disoccupazione Questa equazione comporta una relazione negativa stabile fra il livello del tasso di inflazione e il livello del tasso di disoccupazione. Tale equazione si basa sull’ipotesi che il tasso di inflazione atteso sia nullo. La curva originaria è scomparsa per due motivi: il prezzo del petrolio è aumentato negli anni Settanta e ha causato un aumento del mark up praticato dalle imprese le aspettative dei lavoratori sono cambiate. È stata quindi introdotta una nuova formulazione della curva di Phillips denominata “accelerata”( o corretta per le aspettative o modificata). La nuova formulazione è: πt - πet = (µ +z) – αut Tale relazione può anche essere formulata nel seguente modo, sotto l’ipotesi che πet = πt-1: πt - πt-1 = (µ + z) – α ut , oppure πt - πt-1 = (µ + z) – α(un – ut) dove un rappresenta il tasso di disoccupazione naturale. In questa nuova formulazione si può notare la relazione tra variazione del tasso di inflazione e tasso di disoccupazione. 18) Illustrate brevemente il contenuto del teorema di equivalenza ricardiana. Secondo l’equivalenza ricardiana, quando si tiene conto del vincolo di bilancio 139 intertemporale del governo il disavanzo non ha effetti sull’attività economica. A fronte di una riduzione delle imposte con una spesa pubblica invariata, il suddetto teorema ci dice che se il governo finanzia una data spesa pubblica con debito, il risparmio privato aumenterà in misura pari alla riduzione del risparmio pubblico, lasciando invariato il risparmio totale. Quindi anche le risorse destinate all’investimento rimarranno invariate. Il debito pubblico aumenterà, ma questo aumento non avverrà a scapito dell’accumulazione di capitale. Quando l’equivalenza ricardiana fallisce, maggiori disavanzi fanno aumentare la domanda e la produzione nel breve periodo. L’accumulazione di debito riduce l’accumulazione di capitale e quindi anche la produzione nel lungo periodo. DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA Indicate quale / quali affermazioni sono corrette: • In economia aperta e tassi di cambio flessibili, una politica monetaria restrittiva provoca: Un aumento del reddito, un deprezzamento del tasso di cambio nominale, un miglioramento del saldo di bilancia commerciale Una riduzione del reddito, un deprezzamento del tasso di cambio nominale, un miglioramento del saldo di bilancia commerciale Una riduzione del reddito, un apprezzamento del tasso di cambio nominale, un peggioramento del saldo di bilancia commerciale 140 Una riduzione del reddito, un apprezzamento del tasso di cambio nominale, un miglioramento del saldo di bilancia commerciale N.B. Le risposte possibili sono due in quanto non è possibile definire a priori l’effetto che prevarrà: 1. In virtù dell’aumento di E, il saldo di bilancia commerciale NX peggiora (a prezzi dati e sotto le condizioni di Marshall-Lerner; 2. In virtù della riduzione del reddito, il saldo NX migliora. • Una riduzione del deficit di bilancio pubblico provoca: una riduzione del reddito, un aumento del tasso di interesse e una riduzione degli investimenti privati; un aumento del reddito, una riduzione del tasso di interesse e un aumento degli investimenti privati; una riduzione del reddito, un aumento del tasso di interesse ed effetti incerti sugli investimenti privati; una riduzione del reddito, una riduzione del tasso di interesse ed effetti incerti sugli investimenti privati. • Una politica fiscale restrittiva in economia aperta mantiene inalterato il livello del reddito (Y) se è accompagnata da: Un apprezzamento della valuta Un aumento esogeno delle importazioni Un aumento esogeno dei consumi privati Una riduzione dell’offerta di moneta • Il signoraggio è: Il prodotto della quantità reale di moneta per il tasso di crescita del reddito Il prodotto della quantità reale di moneta per il tasso di crescita della moneta Il rapporto fra quantità nominale di moneta e livello dei prezzi Il prodotto fra il tasso di crescita della moneta e il tasso di inflazione • Secondo la parità scoperta dei tassi di interesse, il tasso di interesse interno 141 è maggiore del tasso estero Se il reddito interno è maggiore del reddito estero Se ci sono attese di deprezzamento della valuta interna Se ci sono attese di apprezzamento della valuta interna Se l’investimento interno è minore di quello estero • In un modello IS-LM, in conseguenza di un aumento di spesa pubblica Gli investimenti privati sicuramente aumentano Gli investimenti privati sicuramente diminuiscono Non è possibile stabilire a priori se gli investimenti aumentino o diminuiscano L’ammontare degli investimenti non cambia • Se il livello dei prezzi correnti aumenta: la curva LM si sposta a destra la curva LM si sposta a sinistra la curva AD si sposta a destra la curva AD si sposta a sinistra • Se è soddisfatta l’equazione di parità scoperta dei tassi di interesse, un aumento del tasso di interesse interno è segno di: un’attesa di deprezzamento della valuta interna un’attesa di apprezzamento della valuta interna un’attesa di deprezzamento della valuta estera un’attesa di apprezzamento della valuta estera NB: un deprezzamento interno corrisponde a un deprezzamento estero. • Una politica fiscale espansiva, in economia aperta e tassi di cambio flessibili: determina un apprezzamento della valuta non determina variazioni dei tassi di interesse di equilibrio determina un sicuro aumento degli investimenti interni non ha efficacia reale 142 • Se il livello generale dei prezzi aumenta: la curva IS si sposta a sinistra la curva LM si sposta a destra la curva IS si sposta a destra la curva LM si sposta a sinistra • In quale dei seguenti casi un individuo dovrebbe comprare titoli esteri anziché interni? i = 4%, i* = 6% e tasso di apprezzamento atteso della moneta nazionale pari al 3% i = 6%, i* = 4% e tasso di deprezzamento atteso della moneta nazionale pari al 3% i = 5%, i* = 5% e tasso di apprezzamento atteso della moneta nazionale pari all'1% i = 8%, i* = 4% e tasso di deprezzamento atteso della moneta nazionale pari al 3% • Se r = 0,2 e g = 0,1, mentre il rapporto avanzo primario/ Pil è pari a 10: il rapporto debito pubblico / Pil è necessariamente crescente il rapporto debito pubblico / Pil è decrescente se il suo valore al tempo t-1 è inferiore a 100 il rapporto debito pubblico / Pil è stabilizzato se il suo valore al tempo t-1 è superiore a 100 il rapporto debito pubblico / Pil è annullato se il suo valore al tempo t-1 è uguale a 100 • Se aumentano i prezzi delle materie prime: La produzione naturale aumenta e i prezzi diminuiscono La produzione naturale diminuisce e i prezzi aumentano La produzione naturale aumenta e i prezzi aumentano La produzione naturale diminuisce e i prezzi diminuiscono • Quali effetti ha un'espansione monetaria in economia aperta e cambi 143 flessibili: Aumento della produzione e deprezzamento Diminuzione della produzione e deprezzamento Aumento della produzione e apprezzamento Diminuzione della produzione e apprezzamento • Il mercato dei beni in economia aperta è in equilibrio quando: il saldo commerciale è in pareggio la produzione è uguale alla domanda nazionale di beni la produzione è uguale alla domanda di beni nazionali corrette tutte le risposte precedenti • Nel modello IS-LM una riduzione del disavanzo pubblico, accompagnata da un'espansione monetaria, provoca: una riduzione della produzione e un aumento del tasso di interesse un aumento della produzione e del tasso di interesse una riduzione della produzione ed effetti incerti sul tasso di interesse una riduzione del tasso di interesse ed effetti incerti sulla produzione • Se il mark up diminuisce: la curva AD si sposta a sinistra; la curva AD si sposta a destra; la curva AS si sposta a sinistra. la curva AS si sposta a destra; • Se il tasso di interesse reale è pari al tasso di crescita del prodotto: il rapporto debito/Pil è necessariamente crescente il rapporto debito/Pil è pari al rapporto disavanzo primario/Pil il rapporto debito/Pil può dirsi stabilizzato la variazione del rapporto debito/Pil è pari al rapporto disavanzo primario/Pil • In regime di cambi fissi, una politica monetaria restrittiva: 144 ha un'efficacia reale maggiore rispetto al caso di cambi flessibili deve essere compensata da una politica fiscale espansiva ha un'efficacia reale minore rispetto ad una politica fiscale restrittiva determina una riduzione degli investimenti • Nel modello IS-LM un'operazione di mercato aperto espansiva determina: un aumento del tasso di interesse e del reddito un aumento degli investimenti una riduzione del tasso di interesse e degli investimenti un aumento della spesa pubblica • In economia aperta e in regime di cambi flessibili, una politica monetaria restrittiva determina: Un aumento dei tassi di interesse e un apprezzamento Un aumento dei tassi di interesse e un deprezzamento Un aumento degli investimenti Un sicuro miglioramento della bilancia commerciale • Se r = g, il rapporto debito pubblico / Pil: non varia è azzerato è stabilizzato se il disavanzo primario è nullo è stabilizzato se la spesa per interessi sul debito è nulla • Il rapporto debito pubblico / Pil: aumenta al crescere dell'avanzo primario aumenta al crescere del tasso di crescita della produzione aumenta al crescere del tasso di interesse aumenta al crescere del prodotto • Se il margine di mark up aumenta: la AD si sposta verso il basso e a sinistra la AD si sposta verso l'alto e a destra la AS si sposta verso l'alto e a sinistra 145 la AS si sposta verso il basso e a destra • Se viene effettuata una politica fiscale restrittiva: gli investimenti si riducono e i consumi aumentano gli investimenti e i consumi si riducono i consumi si riducono e gli effetti sugli investimenti sono incerti gli investimenti si riducono e gli effetti sui consumi sono incerti • Se il disavanzo primario è nullo: il debito pubblico è stabilizzato il debito pubblico cresce a causa dell'onere sul debito stesso il debito pubblico decresce perché il bilancio pubblico è in avanzo il bilancio pubblico è in pareggio • La curva J descrive: l’andamento della bilancia commerciale quando si ricorre all’imposizione di quote o tariffe doganali; la variazione dei prezzi relativi delle importazioni in seguito ad un deprezzamento; l'effetto di un apprezzamento del tasso di cambio sul saldo della bilancia commerciale; il ritardo con cui la bilancia commerciale mostra un miglioramento del saldo in seguito a un • deprezzamento. In presenza di cambi fissi e perfetta mobilità dei capitali (rispetto al caso con cambi flessibili): la politica monetaria è più efficace; la politica fiscale è del tutto inefficace; le politiche economiche mostrano la stessa efficacia; la politica fiscale è più efficace. • Se il governo desidera ridurre il disavanzo commerciale, senza variare il livello del reddito: Deve provocare un apprezzamento del cambio e ridurre la spesa pubblica 146 Deve provocare un deprezzamento del cambio e aumentare la spesa pubblica Deve provocare un deprezzamento del cambio e ridurre la spesa pubblica Deve provocare un apprezzamento del cambio e aumentare la spesa pubblica • Una disinflazione rapida comporta: Un numero di punti di eccesso di disoccupazione inferiore a quanto richiesto da una disinflazione lenta Un numero di punti di eccesso di disoccupazione uguale a quanto richiesto da una disinflazione lenta Un numero di punti di eccesso di disoccupazione superiore a quanto richiesto da una disinflazione lenta Dipende dalla reattività dell'inflazione agli scostamenti della disoccupazione dal suo tasso naturale • Se il sistema bancario non esistesse: La base monetaria sarebbe uguale all’offerta di moneta Il moltiplicatore monetario sarebbe uguale a zero Una monetizzazione del deficit pubblico non avrebbe effetti reali Corrette tutte • Quando sono soddisfatte le condizioni di Marshall-Lerner un aumento del livello dei prezzi interni provoca sempre: un aumento della quantità dei beni esportati; una riduzione della quantità dei beni importati; un miglioramento della bilancia commerciale; un peggioramento della bilancia commerciale; • In quale di questi casi un individuo dovrebbe acquistare titoli nazionali? (nb: "i" è il tasso di interesse interno, "i*" quello estero) i = 5%, i* = 6% e tasso di apprezzamento atteso pari a zero i = 5%, i* = 5% e tasso di apprezzamento atteso pari al 2% i = 4%, i* = 6% e tasso di deprezzamento atteso pari al 3% i = 6%, i* = 5% e tasso di deprezzamento atteso pari al 2% 147 • Nel modello AD-AS una stretta monetaria provoca, nel lungo periodo: un aumento del livello dei prezzi una riduzione del livello dei prezzi una riduzione della produzione e dei prezzi un aumento della produzione e dei prezzi • In base alle teoria della parità scoperta dei tassi di interesse, in quale/quali casi è conveniente investire all’estero anziché all’interno: i = 10%, i* = 5% e tasso di apprezzamento atteso della moneta nazionale pari al 6% i = 10%, i* = 5% e tasso di deprezzamento atteso della moneta nazionale pari al 4% i = 10%, i* = 5% e tasso di deprezzamento atteso della moneta estera pari al 6% i = 10%, i* = 5% e tasso di apprezzamento atteso della moneta estera pari al 6% • Il disavanzo primario: è pari alla spesa per interessi sul debito pubblico è nullo quando il debito pubblico è pari a zero è pari al deficit pubblico meno la spesa per interessi sul debito pubblico cresce al crescere dell’onere del debito pubblico • Rispetto al caso di cambi fissi, in cambi flessibili: la politica fiscale è più efficace la politica monetaria è più efficace le politiche economiche hanno la stessa efficacia la politica monetaria è del tutto inefficace • In base alle teoria della parità scoperta dei tassi di interesse, in quale/quali casi è conveniente investire all’interno anziché all’estero: i = 5%, i* = 8% e tasso di deprezzamento atteso della moneta nazionale pari al 4% 148 i = 10%, i* = 12% e tasso di apprezzamento atteso della moneta nazionale pari all'1% i = 5%, i* = 4% e tasso di apprezzamento atteso della moneta estera pari al 3% i = 10%, i* = 12% e tasso di deprezzamento atteso della moneta estera pari al 3% • Una diminuzione dei sussidi di disoccupazione: fa aumentare il tasso naturale di disoccupazione sposta la curva di offerta aggregata a sinistra fa aumentare il livello naturale della produzione fa aumentare il livello dei prezzi di equilibrio • Se il livello generale dei prezzi diminuisce: la curva IS si sposta a sinistra la curva LM si sposta a destra la curva IS si sposta a destra la curva LM si sposta a sinistra • In quale di questi casi un individuo dovrebbe acquistare titoli esteri anziché titoli nazionali? (nb: "i" è il tasso di interesse interno, "i*" quello estero) i = 10%, i* = 5% e tasso di deprezzamento della valuta atteso pari a 5% i = 5%, i* = 5% e tasso di deprezzamento della valuta atteso pari a zero i = 4%, i* = 6% e tasso di apprezzamento della valuta atteso pari al 3% i = 6%, i* = 4% e tasso di deprezzamento della valuta atteso pari al 3% • Nei processi di disinflazione i punti annuali di eccesso di disoccupazione che il sistema sopporta: sono pari all'inverso del sacrifice ratio sono indipendenti dalla lunghezza del processo sono indipendenti dalla forma assunta dalla curva di Phillips sono proporzionali alla lunghezza del processo • Se i prezzi effettivi sono maggiori dei prezzi attesi: 149 la curva AS si sposta a sinistra la curva AS si sposta a destra la curva AD si sposta a sinistra la curva AD si sposta a destra • Il rapporto debito/PIL aumenta se: aumenta la pressione fiscale aumenta la differenza fra tasso di interesse reale e tasso di crescita dell'economia aumenta l'avanzo primario aumenta la differenza tra tasso di interesse nominale e tasso di interesse reale • Se le imposte vengono ridotte: la LM si sposta a destra e la AD si sposta a destra la IS si sposta a sinistra e la AD si sposta a sinistra la IS si sposta a destra e la AD si sposta a destra la IS si sposta a sinistra e la AD si sposta a destra • In base alla parità scoperta dei tassi di interesse, se il tasso di cambio corrente è pari a 3$/€ e il tasso di cambio atteso è pari a 4$/€: il tasso di interesse Usa è inferiore al tasso di interesse dell'area Euro ci si attende un apprezzamento del tasso di cambio il tasso di interesse Usa è superiore al tasso di interesse dell'area Euro il tasso di interesse Usa è uguale al tasso di interesse dell'area Euro • In un modello AD-AS, nel breve periodo, se viene effettuata una manovra espansiva di politica monetaria: la curva AD si sposta a destra la curva AS si sposta a destra la curva AD si sposta a sinistra la curva AS si sposta a sinistra 150 • Se è soddisfatta la condizione di Marshall Lerner, un deprezzamento del tasso di cambio reale provoca necessariamente: un peggioramento del saldo della bilancia commerciale un miglioramento del saldo della bilancia commerciale una diminuzione del valore delle esportazioni un aumento del valore delle importazioni • Un'operazione espansiva di mercato aperto determina: Un aumento del prezzo dei titoli e una riduzione del tasso di interesse Una diminuzione del prezzo dei titoli e una riduzione del tasso di interesse Un aumento del prezzo dei titoli e un aumento del tasso di interesse Una diminuzione del prezzo dei titoli e un aumento del tasso di interesse • Più bassa è la quota dei salari indicizzati: maggiore è l'elasticità dell'occupazione rispetto all'inflazione maggiore è la variazione dell'inflazione in risposta a variazioni della disoccupazione minore è la variazione dell'inflazione in risposta a variazioni della disoccupazione maggiore è la distanza del tasso di disoccupazione corrente da quello naturale • Un aumento dei sussidi di disoccupazione: Sposta la curva dei prezzi a destra Sposta la curva dei salari a destra Sposta la curva AS a destra Sposta la curva AD a destra • In un regime di cambi fissi, a parità di prezzi interni: una politica fiscale espansiva provoca un miglioramento della bilancia commerciale; una politica fiscale espansiva provoca un peggioramento della bilancia commerciale; una politica monetaria espansiva provoca un miglioramento della bilancia 151 commerciale; una politica monetaria espansiva provoca un peggioramento della bilancia commerciale. • Un aumento del coefficiente di riserva obbligatoria determina: Un aumento del moltiplicatore monetario Un aumento della base monetaria Un aumento del tasso di interesse, per data base monetaria Un aumento della quantità offerta di moneta, per data base monetaria • Il disavanzo primario è: La somma algebrica dei deficit pubblici cumulati nel tempo L’eccesso di spesa pubblica rispetto alla spesa programmata La differenza fra la spesa pubblica e la spesa per interessi sul debito La differenza fra spesa pubblica e gettito fiscale, al netto della spesa per interessi sul debito • Per dato valore del tasso di cambio reale, un aumento della domanda estera provoca: Un aumento del reddito e un peggioramento del saldo di bilancia commerciale Un aumento del reddito e un miglioramento del saldo di bilancia commerciale Una diminuzione del reddito e un miglioramento del saldo di bilancia commerciale Una diminuzione del reddito e un peggioramento del saldo di bilancia commerciale • Se il livello dei prezzi interni cresce: il tasso di cambio reale si deprezza; il saldo della bilancia commerciale migliora; il saldo della bilancia commerciale peggiora; la curva della domanda aggregata si sposta a sinistra. • Se il tasso di interesse reale è pari al tasso di crescita della produzione: 152 il rapporto debito /Pil è necessariamente costante; la variazione del rapporto debito /Pil è necessariamente costante; la variazione del rapporto debito /Pil è uguale al rapporto disavanzo primario /Pil; la variazione del rapporto debito /Pil è necessariamente nulla. • Nel modello AD-AS una politica monetaria espansiva genera, nel lungo periodo Un aumento dei tassi di interesse e un aumento del reddito Un aumento dei prezzi e nessun aumento dei tassi di interesse Una diminuzione dei tassi di interesse e un aumento dei prezzi Una diminuzione dei prezzi e nessun aumento del reddito • Se il tasso di interesse reale è uguale al tasso di crescita del prodotto: Il rapporto Debito / Pil è sempre stabilizzato Il rapporto Debito / Pil è nullo Il rapporto Debito / Pil ha una variazione nulla se l'avanzo primario è nullo Il rapporto Debito / Pil è crescente se l'avanzo primario è positivo • Se crescono i sussidi di disoccupazione: la produzione naturale si riduce la curva dei prezzi (PS) trasla verso l'alto la curva dei salari (WS) trasla verso il basso la disoccupazione naturale si riduce • Il signoraggio è pari: al rapporto fra la quantità nominale di moneta e il livello dei prezzi al tasso di crescita della moneta al rapporto fra la variazione dello stock di moneta e il livello dei prezzi al prodotto fra il tasso di crescita della moneta e il tasso di inflazione • In un modello AD-AS, se viene effettuata una politica monetaria espansiva: I prezzi diminuiscono nel breve periodo, ma aumentano nel lungo periodo Nel breve periodo il reddito e i tassi di interesse aumentano 153 Nel lungo periodo tassi di interesse e reddito non cambiano Il reddito diminuisce nel breve periodo, ma aumenta nel lungo periodo • In base alle teoria della parità scoperta dei tassi di interesse, in quale/quali casi è conveniente investire all’estero anziché all’interno: i = 5%, i* = 4% e tasso di apprezzamento atteso della moneta nazionale pari al 3% i = 6%, i* = 4% e tasso di apprezzamento atteso della moneta estera pari al 3% i = 6%, i* = 7% e tasso di deprezzamento atteso della moneta estera pari al 3% i = 5%, i* = 2% e tasso di deprezzamento atteso della moneta nazionale pari al 2% • Una vendita di titoli sul mercato aperto da parte della banca centrale determina: uno spostamento a destra della IS uno spostamento a destra della LM uno spostamento a sinistra della IS uno spostamento a sinistra della LM • Se sono soddisfatte le condizioni di Marshall-Lerner, un aumento del tasso di cambio reale ε : riduce la quantità dei beni esportati riduce il valore delle importazioni migliora il saldo della bilancia commerciale peggiora il saldo della bilancia commerciale NB: La risposta varia a seconda della definizione di ε che prendiamo in considerazione. La risposta corretta è la terza in base alla definizione presa in considerazione dalla vecchia edizione del Blanchard, per la definizione considerata nella nuova edizione la quarta. V. introduzione. • Se il tasso di interesse reale interno a 10 anni è del 4% e il tasso di interesse reale estero a 10 anni è del 3% ci si aspetta, nei prossimi 10 anni: 154 Un deprezzamento reale del 10% Un apprezzamento reale dell'1% Un deprezzamento reale dell'1% Un apprezzamento reale del 10% • Il vincolo di bilancio del governo comporta che: La variazione del debito sia uguale al disavanzo complessivo più il disavanzo primario Il disavanzo complessivo sia uguale al disavanzo primario per il tasso di interesse reale La variazione del debito sia uguale al disavanzo complessivo meno gli interessi sul debito Il disavanzo complessivo sia uguale al disavanzo primario più gli interessi sul debito • Un aumento della domanda estera Y* provoca Un aumento del reddito di equilibrio e un peggioramento delle esportazioni nette Una diminuzione del reddito di equilibrio e un peggioramento delle esportazioni nette Un aumento del reddito di equilibrio e un miglioramento delle esportazioni nette Un diminuzione del reddito di equilibrio e un miglioramento delle esportazioni nette • Il NAIRU È il tasso di disoccupazione che rende nullo il tasso di inflazione È il tasso di disoccupazione che mantiene costante il tasso di inflazione È il tasso di disoccupazione naturale Sono corrette la prima e la seconda risposta 155 DOMANDE VERO/FALSO Indicate quali affermazioni sono vere () e quali false (): La curva di Phillips corretta per le aspettative è una relazione tra la variazione del tasso d'inflazione e lo scostamento del tasso di disoccupazione dal proprio valore naturale Infatti: La formula della curva di Phillips corretta per le aspettative è la seguente: πt – π t–1 = (µ + z) - αut In base alla parità scoperta dei tassi di interesse, se il tasso di interesse interno è maggiore del tasso estero, ci si attende un deprezzamento della valuta interna Una politica fiscale restrittiva in regime di cambi fissi e perfetta mobilità dei capitali non ha efficacia reale Se sono verificate le condizioni di Marshall-Lerner, un apprezzamento del cambio produce un peggioramento del saldo di bilancia commerciale In corrispondenza del salario di riserva i lavoratori sono indifferenti tra lavorare ed essere disoccupati 156 Le condizioni di Marshall-Lerner affermano che un deprezzamento reale genera una diminuzione delle esportazioni nette Secondo la curva di Phillips corretta per le aspettative, una riduzione del tasso di disoccupazione comporta un'accelerazione dell'inflazione Se la spesa per interessi sul debito è uguale all'avanzo primario, lo stock di debito si annulla Se vale la parità scoperta dei tassi di interesse, quando il tasso di interesse interno è minore di quello estero, ci si attende un apprezzamento a termine della valuta interna Una riduzione dei sussidi di disoccupazione provoca una riduzione del livello naturale di produzione/reddito Se il tasso di interesse reale è uguale al tasso di crescita della produzione, il rapporto debito pubblico / Pil è pari al disavanzo primario Il signoraggio cresce indefinitamente al crescere della quantità di moneta Una politica monetaria espansiva provoca un incremento degli investimenti In base alla parità scoperta dei tassi di interesse, se il tasso di interesse interno è minore del tasso estero, ci si attende un deprezzamento della valuta interna La curva di Phillips “originaria” è una relazione tra la variazione del tasso di inflazione e la variazione del tasso di disoccupazione Il disavanzo pubblico è la somma della spesa per interessi sul debito pubblico e del disavanzo primario 157 La domanda reale di moneta per transazioni è inversamente proporzionale al reddito Se crescono i sussidi di disoccupazione, il tasso di disoccupazione naturale diminuisce Nel lungo periodo il tasso di inflazione è pari alla differenza fra il tasso di crescita dello stock nominale di moneta e il tasso di crescita normale della produzione La tassa da inflazione è pari al signoraggio quando il tasso di inflazione è uguale al tasso di crescita della produzione Nel lungo periodo il signoraggio è sempre inferiore alla tassa da inflazione Se vale l’equivalenza ricardiana, un aumento del disavanzo pubblico non ha effetti sul PIL Una politica fiscale espansiva riduce il tasso naturale di disoccupazione Una riduzione dei sussidi di disoccupazione fa crescere la produzione naturale Il disavanzo primario diminuisce quando la spesa per interessi si riduce In regime di cambi fissi, a parità di prezzi interni, una politica fiscale espansiva provoca un peggioramento della bilancia commerciale Se nel mercato dei cambi c’è un’attesa di apprezzamento della valuta interna, il tasso di interesse interno tende a crescere, per dato tasso estero Per evitare problemi di incoerenza temporale la banca centrale deve adottare una politica monetaria espansiva 158 Se il prelievo fiscale aumenta, la propensione marginale al consumo diminuisce Una politica monetaria espansiva aumenta il valore degli investimenti privati Secondo la regola di Taylor, la banca centrale fissa il tasso di interesse in base al gap di Pil dal suo livello potenziale e al gap di inflazione dal suo livello obiettivo Nel modello AD-AS una stretta monetaria provoca, nel lungo periodo, una riduzione della produzione e del livello dei prezzi La curva di Phillips corretta per le aspettative è una relazione tra la variazione del tasso d'inflazione e lo scostamento del tasso di disoccupazione dal proprio valore naturale In base alla parità scoperta dei tassi di interesse, se il tasso di interesse interno è maggiore del tasso estero, ci si attende un deprezzamento della valuta interna Una politica fiscale restrittiva in regime di cambi fissi e perfetta mobilità dei capitali non ha efficacia reale Se sono verificate le condizioni di Marshall-Lerner, un apprezzamento del cambio produce un peggioramento del saldo di bilancia commerciale In corrispondenza del salario di riserva i lavoratori sono indifferenti tra lavorare ed essere disoccupati Le condizioni di Marshall-Lerner affermano che un deprezzamento reale genera una diminuzione delle esportazioni nette Secondo la curva di Phillips corretta per le aspettative, una riduzione del tasso di disoccupazione comporta un'accelerazione dell'inflazione 159 Se la spesa per interessi sul debito è uguale all'avanzo primario, lo stock di debito si annulla Nel lungo periodo la tassa da inflazione è sempre minore del signoraggio Il NAIRU è inferiore al tasso di disoccupazione naturale Se la Banca centrale intende ridurre l'offerta reale di moneta, fa crescere il tasso ufficiale di sconto Se sono soddisfatte le condizioni di Marshall-Lerner, un apprezzamento del tasso di cambio reale provoca necessariamente un peggioramento del saldo della bilancia commerciale La "curva J" rappresenta il peggioramento iniziale delle esportazioni nette in seguito a un deprezzamento reale Un aumento della proporzione dei disoccupati di lunga durata provoca una riduzione del tasso naturale di disoccupazione In base alla curva di Phillips, l'indicizzazione salariale riduce l'impatto della disoccupazione sull'inflazione In un processo deflazionistico, il numero totale di punti annuali di eccesso di disoccupazione è indipendente dalla velocità del processo stesso Una riduzione del disavanzo pubblico determina sicuramente, nel breve periodo, un aumento degli investimenti Una legislazione antitrust più restrittiva è in grado di ridurre il tasso naturale di disoccupazione La disoccupazione naturale diminuisce in seguito a una politica monetaria espansiva 160 Secondo i criteri di convergenza del trattato di Maastricht, il debito pubblico non deve superare il 3% del PIL Il moltiplicatore della moneta si riduce al crescere del coefficiente di riserva Il tasso di interesse nominale è pari alla differenza fra il tasso di interesse reale e il tasso di inflazione attesa Per le condizioni di Marshall-Lerner, se il tasso di cambio reale si apprezza, il saldo di bilancia commerciale peggiora Una politica monetaria restrittiva provoca, nel breve periodo, una riduzione dei tassi di interesse La base monetaria è data dalla somma di circolante e depositi La curva di Phillips corretta per le aspettative è una relazione fra la variazione del tasso di inflazione e la variazione del tasso di crescita dell'economia Secondo la parità scoperta dei tassi di interesse, se il tasso di interesse interno è minore del tasso estero, ci si attende un deprezzamento del cambio La stagflazione comporta aumento del livello dei prezzi e riduzione della produzione Nel lungo periodo l'inflazione è pari alla crescita normale della produzione meno la crescita dello stock nominale di moneta Il NAIRU è il tasso di disoccupazione che mantiene costante il tasso di inflazione 161 In un modello IS-LM una politica monetaria restrittiva fa crescere gli investimenti privati Se il coefficiente di riserva aumenta, il moltiplicatore monetario diminuisce In un modello IS-LM, se le componenti della domanda non sono sensibili al tasso di interesse, un aumento dell'offerta reale di moneta fa crescere il reddito In regime di tassi di cambio fissi la politica fiscale è più efficace rispetto al caso di cambi flessibili Il tasso "normale" di crescita della produzione è quello che serve a mantenere un tasso di disoccupazione costante La differenza fra il disavanzo pubblico ufficiale e il disavanzo corretto per l'inflazione è pari alla spesa per interessi sul debito La curva J indica che un deprezzamento reale del cambio provoca un immediato miglioramento del saldo di bilancia commerciale Se la banca centrale vende titoli sul mercato aperto, la curva LM si sposta a sinistra Nei periodi di deflazione il tasso di interesse reale è maggiore del tasso di interesse nominale Se il margine di mark up diminuisce, il livello di produzione naturale diminuisce La domanda di moneta è definita come domanda di circolante e di riserve Un aumento della spesa pubblica in economia aperta e tassi di cambio flessibili provoca un aumento della produzione e una rivalutazione del cambio 162 La curva di Phillips corretta per le aspettative indica che una riduzione del tasso di disoccupazione comporta un'accelerazione del livello dei prezzi Il tasso "normale" di crescita della produzione è il tasso di crescita necessario a mantenere un tasso di disoccupazione nullo Una politica monetaria espansiva sposta la curva AD verso l’alto La moneta è neutrale nel breve periodo La legge di Okun mette in relazione la variazione del tasso d'inflazione con lo scostamento del tasso di disoccupazione dal proprio valore naturale Se l’indice dei prezzi esteri diminuisce il tasso di cambio reale si apprezza Se i prezzi effettivi sono minori dei prezzi attesi, la curva AS si sposta verso l'alto Una riduzione del potere di mercato delle imprese fa crescere il reddito naturale Se il tasso di crescita dell'economia è pari al tasso di interesse reale, il rapporto debito pubblico / Pil è necessariamente stabilizzato Se vale l’equivalenza ricardiana, un aumento del disavanzo pubblico non ha effetti sul livello del reddito In regime di cambi flessibili, se la domanda di esportazioni aumenta, la valuta nazionale tende a deprezzarsi Se il tasso di interesse reale sul debito è nullo, il debito pubblico può dirsi stabilizzato 163 Tra i vincoli del trattato di Maastricht è previsto un disavanzo ufficiale di bilancio non superiore al 3% del PIL Il NAIRU è il tasso di disoccupazione in corrispondenza del quale il tasso di inflazione non varia Nel lungo periodo la tassa da inflazione è sempre minore del signoraggio Un acquisto di titoli sul mercato aperto da parte della banca centrale provoca una riduzione del tasso di interesse Se il disavanzo primario è nullo e il tasso di interesse reale è uguale al tasso di crescita dell’economia, il rapporto debito pubblico / Pil non cresce Il NAIRU è il tasso di disoccupazione in corrispondenza del quale l’inflazione è nulla La base monetaria è pari alla somma di riserve e depositi La legge di Okun mette in relazione le variazioni del tasso di crescita dell'economia con le variazioni del tasso di disoccupazione I paesi che aderiscono all'Euro rinunciano ad utilizzare la politica monetaria per stabilizzare il reddito Nei periodi di iperinflazione i tassi di interesse reale possono diventare negativi Se la somma del risparmio privato e del risparmio pubblico è superiore all'investimento, la bilancia commerciale è in avanzo Una politica fiscale espansiva (ad esempio, un aumento della spesa pubblica) riduce il tasso naturale di disoccupazione 164 Un'operazione di mercato aperto restrittiva fa aumentare i tassi di interesse di equilibrio Secondo i criteri di convergenza del trattato di Maastricht il debito pubblico non può superare il 3% del PIL Se i prezzi effettivi sono maggiori dei prezzi attesi, la curva AS si sposta a destra Aumenti del grado di concentrazione nel mercato dei beni fanno crescere il tasso di disoccupazione naturale Per mantenere costante lo stock di debito pubblico l'avanzo primario deve essere uguale allo stock di debito del periodo precedente La politica monetaria ha efficacia reale solo nel lungo periodo Il tasso di sacrificio ("sacrifice ratio") è il numero di punti annuali di eccesso di disoccupazione necessario a ottenere una riduzione dell' 1% del tasso di inflazione La riduzione del tasso ufficiale di sconto provoca una riduzione della moneta offerta In regime di cambi flessibili, la politica monetaria non ha efficacia reale, nemmeno nel breve periodo Un aumento del margine di mark up provoca un aumento del reddito naturale 165 Nel modello IS-LM un aumento della spesa pubblica associato a una riduzione dell'offerta di moneta determina sicuramente un aumento del tasso di interesse Se il margine di mark up aumenta, il tasso naturale di disoccupazione si riduce Il disavanzo pubblico ufficiale è pari alla somma del disavanzo primario e della spesa per interessi sul debito in termini nominali In corrispondenza del tasso di disoccupazione naturale (o Nairu) il tasso di inflazione è nullo La politica monetaria non ha efficacia reale nel lungo periodo Se il prezzo di una materia prima aumenta in modo permanente, il tasso di disoccupazione naturale diminuisce La base monetaria è data dalla somma di riserve e depositi Il saldo della bilancia dei pagamenti è dato dalla somma del saldo commerciale e del saldo delle partite correnti In economia chiusa, nel breve periodo, un aumento delle imposte determina un aumento del tasso di interesse In economia aperta, un aumento della domanda estera provoca un miglioramento del saldo di bilancia commerciale Il NAIRU è il tasso di disoccupazione che annulla la variazione del tasso di inflazione Nel lungo periodo, una riduzione del tasso nominale di crescita della moneta non ha effetti sul tasso di disoccupazione 166 Il tasso di partecipazione (o di attività) rappresenta il rapporto fra gli occupati e la popolazione attiva Se la domanda di titoli trasla verso l'alto, il tasso di interesse sui titoli decresce Con il termine "signoraggio" si indica la capacità del governo di aumentare le proprie entrate stampando moneta Più bassa è la quota di salari indicizzati, minore è la variazione dell'inflazione in risposta a variazioni del tasso di disoccupazione Il tasso di partecipazione è il rapporto fra occupati e forza lavoro Un'operazione espansiva di mercato aperto determina un aumento del prezzo dei titoli e una riduzione del tasso di interesse In cambi flessibili, una politica monetaria restrittiva determina un deprezzamento del tasso di cambio e un aumento del tasso di interesse La legge di Okun mette in relazione la crescita della produzione con la variazione del tasso di disoccupazione Un aumento del margine di mark up provoca una riduzione del tasso di disoccupazione naturale Per la parità dei tassi di interesse, un aumento delle attese di deprezzamento del cambio provoca un aumento del tasso di interesse interno Per il teorema di equivalenza ricardiana, se il governo finanzia la spesa pubblica con titoli di debito, il risparmio privato aumenta 167 Il tasso di sacrificio ("sacrifice ratio") è il numero di punti annuali di eccesso di disoccupazione necessario a ottenere una riduzione dell' 1% del tasso di inflazione La politica monetaria non ha efficacia reale in economia aperta e regime di cambi flessibili Se il disavanzo primario e il tasso di crescita dell'economia sono nulli, il rapporto debito pubblico / Pil è stabilizzato Se l'inflazione interna supera l'inflazione estera, il tasso di cambio reale - a parità di tasso nominale - subisce un deprezzamento La domanda per riserve e circolante costituisce la domanda per moneta ad alto potenziale Un aumento del rapporto riserve/depositi riduce il valore del moltiplicatore monetario Nel breve periodo e in economia chiusa un aumento del disavanzo pubblico genera sicuramente una riduzione degli investimenti privati I paesi partecipanti all’Unione economica e monetaria europea non possono utilizzare la politica monetaria a fini di stabilizzazione interna Se il disavanzo primario è nullo e il tasso di crescita dell’economia è uguale al tasso di interesse reale, il rapporto debito / Pil può dirsi stabilizzato I salari nominali dipendono positivamente dai prezzi attesi e negativamente dal tasso di disoccupazione Secondo il "paradosso del risparmio", il tentativo di risparmiare di più determina un aumento della produzione 168 Se il prezzo dei beni esteri aumenta, a parità di altre condizioni, il tasso di cambio reale si deprezza Secondo il trattato di Maastricht, il rapporto deficit/Pil dei Paesi del'UEM deve essere inferiore al 60% Se la propensione marginale al consumo aumenta, la spesa autonoma aumenta Una riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria è segno di una politica monetaria espansiva Un aumento della proporzione di disoccupati di lunga durata aumenta il tasso di disoccupazione naturale Nel lungo periodo i valori del signoraggio e della tassa da inflazione tendono a divergere Il paradosso della parsimonia implica che, nel breve periodo, un aumento del risparmio autonomo provoca necessariamente una riduzione del reddito di equilibrio La base monetaria è composta da Circolante e Depositi Sotto le condizioni di Marshall-Lerner, un deprezzamento del tasso di cambio reale provoca un peggioramento del saldo della Bilancia Commerciale La variazione del debito pubblico è pari al valore del disavanzo primario 169