STORIA Interrogazione #2 1. Parla delle cause culturali, economiche e politiche che scatenarono la prima guerra mondiale e commenta le immagini a pagina 1220 e 1221. Le cause della prima guerra mondiale furono: L’industrializzazione dei paesi secondi arrivati con un conseguente aumento della competizione economica, ke dà via alla nascita delle politiche coloniali; L’ascesa della Germania, la cui politica estera aggressiva si scontra con il desiderio di revanche (rivincita) francese e le aspirazioni italiane su Trento e Trieste; La crisi dell’impero ottomano che fa nascere delle tensioni tra austria e russia nei balcani e fa scoppiare così le prime competizioni tra stati ke portano alla rotura dell’equilibrio internazionale e alla prima guerra mondiale; La corsa agli armamenti come causa e conseguenza alla formazione di blocchi contrapposti, avversi tra loro anche per il loro nazionalismo; L’attentato di Sarajevo del 28/6/1914 in cui vengono assassinati l’arciduca Francesco Ferdinando e la moglie da due serbi, durante una visita diplomatica in Bosnia. Le immagini mostrano invece: 41.45-> nella 1 si vede come l’italia intenda difendersi dall’assalto nemico teutonico e la 2 invece rappresenta la germania in guerra marina con l’inghilterra, altra potenza marina, ke attaccò lo stato tedesco e riuscì anke a bloccarlo rendendo impossibile x esso ogni via di comunicazione tramite il baltico; 41.46-> in entrambe si vedono bambini di due fronti diversi, austriaco ed italiano, pregare entrambi x i loro cari in guerra; 41.47-> le immagini rappresentano dei bambini italiani ed austriaci molto simili inneggiare x la propria patria. Stanno a significare forse che le la guerra era una questione di tutti e nn solo dei soldati in guerra e ke gli ideali di ogni patria dovevano fissarsi nelle menti di tutti i cittadini di ciascuno stato; 41.48-> nell’immagine vi è una pubblicità che dimostra come anche durante la guerra le società non smettano di commercializzare i propri prodotti, utilizzando anche immagini a sfondo bellico; nelle immagini successive vi sono pubblicità x l’arruolamento a diversi eserciti, tutte accomunate dal gesto del dito puntato verso il lettore al fine di xsuaderlo maggiormente. Esse sono: o 41.49-> il 1 es. è quello americano del famosissimo zio Sam che “vuole” il lettore x l’esercito statunitense; o 41.50-> il 2 es. è quello invece inglese con il capo di stato Kitchenen che chiama alla guerra tutti i cittadini; o 41.51-> il 3 es. è quello italiano ke anziké risiedere uomini x la guerra, chiede ai cittadini un prestito allo stato x pagare i costi del conflitto. Questo prestito di rivelerà un totale fallimento x i cittadini italiani che, prestando il proprio denaro, videro poi perderlo tutto a causa del tracollo economico e all’inflazione dovuti alla guerra; o 41.52-> il 4 es. è quello tedesco che come gli altri chiede ai cittadini di arruolarsi e combattere x la patria. 2. Illustra la situazione civile ed economica alla fine della prima guerra mondiale e le condizioni dei trattati di pace. ---manca la prima parte della risposta--Al termine della pgm vi furono diversi trattati di pace che furono stabiliti principalmente da 4 grandi quali Wilson, Clemenceau, Gorge e Orlando. Assenti alle decisioni, che furono prese nella conferenza di Parigi nel gennaio 1919, furono i paesi sconfitti, che resero così + veloce stipulare le vari paci tra cui: Quella di Versailles imposta alla germania e comprendente anke lo statuto della società delle nazioni, ribattezzato poi da essa “diktat” in quanto imponeva la restituzione dell’alsazia e della lorena alla francia, l’abbandono tedesco del belgio, la liberalizzazione di parte della polonia e la rinuncia a tutte le sue colonie, che andarono principalmente spartite tra Giappone, francia, belgio, Portogallo ed Inghilterra. Questo trattato impose inoltre la riduzione drastica del proprio esercito terrestre e marittimo. E peggio di tutto la germania fu obbligata a risarcire tutti gli stati x i danni provocati dal conflitto. Di Saint-Germain verso l’austria e del trianon verso l’ungheria, con cui venne abbattuto l’impero asburico, facendo nascere le repubbliche austriaca e cecoslovacca ed i regni d’ungheria e iugoslavia. Da ciò l’italia guadagnò trentino, alto adige e istria, ma non la promessa Dalmazia. Di neuilly, verso la bulgaria; Di sevrés con la turchia, ke smembrò invece l’impero ottomano, facendo nascer diversi staterelli mediorientali non indipendenti ma sotto il controllo della società delle nazioni, il cui statuto vietava il ricorso alla guerra, imponeva tasse x ki turbasse la pace e risolvere i conflitti a tavolino. Questa società, nonostante ebbe come membri tutti gli stati principali, non venne quasi mai rispettata oppure venne sfruttata come fecero francia ed Inghilterra ke sottomisero con essa degli staterelli neo-nati. 3. Esamina le caratteristiche della politica interna ed estera di G. Giolitti. Nella politica interna cercò di allearsi con i socialisti, il cui partito era stato fondato nel 1895 dal vecchio del partito dei lavoratori fondato 3 anni prima. Durante l’età giolittiana il partito si divise su 2 fronti: i riformisti, guidati da F. Turati, che proponevano cambiamenti attraverso le riforme rispettando quindi l’organizzazione politica esistente; e i massimalisti capeggiati da C. Lazzari e B. Mussolini, che proponevano cambiamenti attraverso la rivoluzione prolungata (lotta di classe) ispirata alla teoria di marx. Filippo Turati non accettò l’invito di giolitti e, nel congresso di reggio emilia nel 1912, i massimalisti misero in minoranza turati e mussolini prese il sopravvento quale direttore dell’avanti, il giornale di partito. Nella politica estera giolitti dichiarò guerra alla turchia che dominava la libia; conquistò anke isole greche (dominio del dodecanneso); “la grande proletaria si è mossa” così giudica g. pascoli l’esperienza colonizzatrice dell’italia giolittania. La repressione della resistenza libica da parte dei soldati italiani fu molto violenta; gli emigranti si diressero ancora veso l’america ed i paesi europei. In italia la conquista della libia fu vista dai critici in modo alquanto negativo tanto ke venne ribattezzata “scatolone di sabbia”. 4. La posizione dell'italia nei confronti dell'entrata in guerra: interventisti e neutralisti Nel luglio del '14, non appena venne chiamata in causa, l'italia dichiarò la sua neutralità nel conflitto, facendo scatenare però stampa e partiti sulla correttezza di tale scelta. L'opinione pubblica si divise tra interventisti e neutralisti. Tra i primi vi erano: democratici, intenzionati ad intervenire a fianco dell'intesa x proseguire la ricerca dell'indipendenza nazionale; nazionalisti, ke vedevano la guerra come qualcosa di positivo utile all'imposizione del proprio stato sugli altri, e desiderosi di porsi a fianco dell'intesa; mussolini, esponente del partito socialista che,all'inizio è assolutamente avverso ad essa, cambiando totalmente fronte poco dopo, in quanto promotore di azioni nazionalrivoluzionarie. Con i suoi 2 giornali e la sua eloquenza cercò così di kiamare tutto il popolo alle armi; anarchico-sindacalisti, guidati da Labriola, ke cercò di organizzare come mussolini una rivoluzione nazionale facendo entrare in guerra l'italia, x poi sperare in una sua sconfitta ke avrebbe allora necessitato della desiderata trasformazione politica. Tra i neutralisti vi erano invece: socialisti, neutralisti x principio ed avversi ad essa in quanto ne vedevano un affare solo borghese e non popolare; cattolici, con Benedetto XV ke tentò di far concludere il prima possibile la guerra, anke attraverso la sua autorevolezza; giolitti, che riscosse molti consensi dicendo ke essa sarebbe stata troppo dura e riskiosa, tentando di ottenere dei territori patteggiando con l'austria solamente in cambio della neutralità italiana. La situazione si risolse alla fine con il patto segreto di londra con cui l'italia entrò in guerra vs gli imperi centrali europei. La camera decise infine di confermare ciò con una votazione in cui si opposero i soli socialisti. 6. Esponi una sintesi degli eventi bellici sui maggiori fronti di guerra in riferimento ai blocchi contrapposti. Gli eventi furono: l'attentato di sarajevo, in cui il 28/6/1914 due servi uccisero l'arciduca austro-ungarico Francesco Ferdinando, dando così il via alla guerra; l'invasione tedesca del neutrale belgio, che spinse da intervenire contro di essa l'inghilterra al fianco di francia e russia, istituendo così allora la triplice alleaza; la conquista tedesca momentanea di parte della francia, abbandonata poi in ritirata ; l'impossessamento della manica da parte degli anglo-francesi, che presero così il comando dei mari, bloccando nel mar Baltico la germania; l'entrata in guerra del giappone intenzionato ad abbattere la basi tedesche in cina e nel pacifico; l'abbattimento di alcuni navi inglesi su cui vi erano numerosi americani(1915), da parte della germania, tramite l'utilizzo di sottomarini, a cui seguitò l'entrata in guerra degli usa a fianco dell'intesa; l'intervento italiano a fianco dell'intesa (24/5/1915) che si concentrò in serbia e ke conseguentemente fece assumere alla grecia, anke se legata alla sebia, una posizione filo-britannica; l'entrata in guerra della turchia contro la russia, realizzando un vero e proprio genocidio di armeni sudditi dell'impero ottomano che furono visti dai turchi come traditori; l'offensiva tedesca tra il 1915 ed il 1916 contro la francia, respinta xò da questa e terminata con la battaglia di verdun in cui morirono circa 700 mila persone; l'attacco austriaco contemporaneo a tale evento sul fronte dell'adige, respinto anch'esso (Strafexpedition), che portò così gli austraici a scoprirsi nella parte orientale dove la russia consquistò parte della Polonia; la battaglia delle somme, di poco successiva, in cui si utilizzarono x la prima volta i carrarmati e dove i tedeschi respinsero gli alleati; l'inutile tentativo rumeno di intervenire contro gli imperi centrali ke termina con l'assorbimento di tale nazione da essi; l'attacco via mare del 13/5/1916 tedesco alle flotte britanniche come tentativo di liberarsi dal blocco marino (Jutland)dove, nonostante la germania riesca ad affondare + navi di quante ne perda, è comunque costretta poi alla ritirata; la minaccia tedesca del gennaio 1917 nei confronti dell'inghilterra di affondare qualsiasi nave senza preavviso, scatenando la risposta usa ke interrompe la sua neutralità. I contrasti si fecero + aspri quando nel marzo poi dei sommergibili tedeschi affondarono delle navi mercantili anglo-americane, facendo entrare i guerra gli stelle e strisce; l'offensiva anglo-francese sul fronte francese, ben respinta dai tedeschi; la vittoria austriaca del 24-27/10/1917 a Caporetto in cui essa riesce a battere la resistenza italiana costringendola ad una veloce ritirata; la prima pace tra bolscevichi e imperi centrali, conseguente alla caduta dello zarismo russo, a cui si aggiunge quella dei rumeni del '18; l'entrata in guerra poi anke della grecia a fianco degli alleati; la conquista italiana del giugno '18 dell'albania; la violenta offensiva tedesca del 21/3/1918, ultima poi della guerra, sul fronte occidentale in cui la germania riesce a conquistare gran parte del territorio ma scatena gli usa che sbarcano con 300 mila soldati sul suolo francese ed iniziano una forte controffensiva che la costringe alla ritirata definitiva, facendo capire sin da ora l'impossibilità di una vittoria austro-tedesca; le sconfitte bulgare e turche nel 1918; la resa dell'austria (4/11/1918) a causa di alcune ribellioni interne, e della germania il cui impero si dissolve per divenire una repubblica. Si firma così alla fine l'armistizio (11/11/1918) a cui seguirà la conferenza di parigi. 7. Commenta le immagini a pagina 1228-1229 / 1230-1231 / 1232. L'immagine 41.65 mostra dei cineoperatori italiani che nel Carso fotografano ciò ke resta della guerra appena conclusasi; La 41.66 mostra come la russia sia stata la nazione a rimetterci maggiormente in quanto a feriti, mobilitati e morti con la p.g.m., a cui seguono i 2 stati usciti sconfitti (austria e germania), per poi esserci i vincitori, usa compreso, con molti meno danni però. Le immagini 41.67 mostrano una nuova forma di guerra, quella via aerea, tra cui spiccano le presenze del barone tedesco von Richtofen, leggendario aviatore caduto in guerra, e quella di G. D'Annunzio, poeta pescarese. L'ultima mostra poi un manifesto tricolore che venne gettato su vienna il quale invita i cittadini austriaci a ribellarsi al loro governo al fine di ottenere la libertà e porre fine alle ostilità. 8. Le riforme di Giolitti ed i giudizi sulla sua politica; commenta la caricatura a pagina 1143. Giolitti nei suoi governi fece molte riforme tra cui spiccarono: la nazionalizzazione della rete ferroviaria, che venne così risistemata dopo molto tempo, e di quella telefonica; la creazione del traforo del sempione ed altre riforme atte a migliorare la stabilità economica del paese ed il flusso di commerci anke esteri; la diminuzione del taso di interesse, con relativa mancanza di inflazione per ki kiede prestiti statali; la monopolizzazione statale delle assicurazioni, ke permise inoltre un accumulo di denaro destinato poi alla cassa per la vekkiaia ed invalidità dei lavoratori; l'introduzione del suffragio universale maschile, con cui tutti i cittadini italiani di sesso maschile ottengono il diritto di voto, indifferentemente dalla loro estrazione sociale. Con ciò aumentarono notevolmente i socialisti al potere ed i cattolici dovettero difendersi politicamente, stabilendo inoltre il cosiddetto patto gentiloni in cui si impegnavano a votare i candidati dei partiti contrari al divorzio. Giolitti fu odiato dagli anarco-sindacalisti e ingiustamente condannato da molti come corruttore del proletariato. Non utilizzò mai principi socialisti inoltre, ma volle solo che vi fosse in italia un ricambio continuo della classe dominante, dimostrando però sempre la sua parte liberale. Non fu poi un vero dittatore in quanto rispettò sempre le maggioranze. Veritiera fu però la critica mossagli contro di pressare il mezzogiorno nel convincere a votare gli esponenti filo-governativi. Con lui insomma finirono i partiti nobiliari e da quel moneto si diffusero quelli di massa. L'immagine di pagina 1143 mostra kiaramente la politica giolittiana interna in quanto lo raffigura su due fronti, quello conservatore, a cui è legato molto e con cui si presenta agli altri esponenti di tale fronte politico, e quello democratico, in cui si rivolge verso il popolo dicendo di essere un anarchico, socialista, repubblicano, ecc..., e conservatore solo per un attaccamento personale. 9. Commenta le immagini a pagina 1138 e quella a pagina 1140 n.39.10. Le immagini 39.6 e 39.7 mostrano la nascita della Fabbrica Italiana Automobili Torino (FIAT) nel 1899 ad opera di alcuni azionisti tra cui vi era G. Agnelli, capostipite della famiglia, ed il suo primo manifesto pubblicitario con cui si pubblicizzava l'apertura della sede di Torino; ---manca il commento sull'immagine dei camorristi---