ICRAM Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare MONITORAGGIO DELLE MUCILLAGINI NEL MARE ADRIATICO CENTRO-SETTENTRIONALE 3° BOLLETTINO 2004 Il presente bollettino fornisce le informazioni preliminari ottenute nel corso delle osservazioni e dei rilievi svolti tra il 12 ed il 20 agosto 2004 nel mare Adriatico centro-settentrionale lungo i transetti evidenziati nella figura sottostante. Le stazioni nel testo sono identificate dalla sigla del transetto seguita dalla cifra corrispondente alla distanza in chilometri dalla costa: i transetti ERL e MAL constano di 10 stazioni e si estendono fino a circa 56 km al largo, i transetti FVG, VE e ER sono composti da 7 stazioni fino a 35 km dalla costa, il transetto MA è definito da 7 stazioni fino a 20 km. Situazione generale. Non sono state avvistate mucillagini flottanti sulla superficie del mare e pure il fondale appare libero da depositi di mucillagini. Nella colonna d’acqua sono visibili solo aggregati di piccole dimensioni: fiocchi e filamenti della lunghezza di pochi cm, che si collocano soprattutto alla quota compresa tra –6 e –10 m, al di sopra del termoclino, e in genere nella fascia compresa tra 10 e 20 km dalla costa. A parte un intensificarsi del fenomeno, con fitta presenza di fiocchi e filamenti di 20 cm di lunghezza, osservato il 15 agosto dai ricercatori subacquei dell’ICRAM sulle “tegnue” di Chioggia e di Venezia a non oltre 10 km dalla costa, il fenomeno non sembra evolversi nel senso della formazione di aggregati di maggiori dimensioni. FVG VE Latitudine N 45° ER ERL MAL 44° MA UBICAZIONE DEI TRANSETTI FVG = Friuli Venezia Giulia, Miramare (TS), 35 km VE = Veneto, Chioggia (VE), 35 km ER = Emilia Romagna, Cesenatico (FC), 35 km ERL = Emilia Romagna Lungo, Cesenatico (FC), 56 km MAL = Marche Lungo, Senigallia (AN), 56 km MA = Marche, Ancona, 20 km 12° 13° 14° 15° Longitudine E 1 ICRAM Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare 20 agosto 2004 Friuli Venezia Giulia, località: Miramare (TS) Unità Operativa: Laboratorio di Biologia Marina A causa delle avverse condizioni del mare (10 m/s di vento di Scirocco con un’onda di circa 1 m di altezza) sono state monitorate solamente tre stazioni su sette. La colonna d’acqua delle tre stazioni ha subito un ulteriore riscaldamento rispetto alla crociera precedente. Dalla superficie fino alla profondità di circa -12 m la temperatura si presenta omogenea con un valore di circa 26° C (valore massimo 26,3 °C nella stazione FVG10 in superficie); al di sotto dei 12 m fino al fondo la temperatura diminuisce raggiungendo il valore minimo di 20,3° C nella stazione FVG10 a -23 m. Il valore di salinità superficiale presenta una diminuzione di alcuni decimi dalla costa verso il largo (FVG1 36,5 PSU; FVG10 36,0 PSU), mentre lungo la colonna d’acqua permane al di sotto del valore di 37 PSU fino a circa -15 m, indicando un incremento della diluizione dell’area indagata rispetto la crociera del 10 agosto. L’ossigeno disciolto presenta valori di saturazione e sovrassaturazione in tutta la colonna fino in prossimità del fondo, dove sono stati misurati valori in leggera sottosaturazione normali per questo periodo. La clorofilla da fluorescenza indotta presenta valori inferiori a 1,0 µg/L fino a circa -15 m per raggiungere in prossimità del fondo un valore massimo di 4,4 µg/L nella stazione FVG10 a -21,5 m. Dalle osservazioni effettuate mediante la telecamera subacquea la colonna d’acqua non presenta tipologie di aggregazione gelatinosa superiore ai filamenti, che raggiungono una lunghezza massima di 5 cm e condizioni di abbondanza media nella stazione FVG10 tra i 6 e i 10 m di profondità. In tutte e tre le stazioni al fondo la visibilità diminuisce nettamente a causa di un evidente aumento della torbidità. 12 agosto2004 Veneto, Località Chioggia (VE) Unità Operativa: ARPAV - CNR-ISMAR Venezia Le condizioni meteomarine erano buone: mare quasi calmo, vento leggero da sud-est. Procedendo dal largo verso la costa, i profili verticali effettuati con la sonda CTD hanno rilevato condizioni di forte stabilità verticale nella stazione più al largo (VE37), determinati soprattutto dall’ampio campo di variazione termico: valori di temperatura superficiale di 28,12° C, quindi maggiori di 20° C fino a 18 m e in seguito decrescenti, con minimi di 14,9° C nei pressi del fondo (-28 m). Proseguendo verso la costa la differenza di temperatura tra superficie e fondo è diminuita progressivamente: da 27,1 a 15,7° C nella stazione VE25, da 27,3 a 19,2° C nella VE20, da 27,9 a 19,0° C nella VE15, fino a valori pressoché costanti lungo la colonna nella stazione più costiera VE1 (27,7-25,2°C). I minimi di salinità sono stati misurati nelle acque superficiali della stazione VE1, VE3 e VE10 (intorno ai 32 PSU), in un’area di probabile ricircolazione della “plume” dei fiumi Adige e Brenta. Le condizioni di ossigenazione dell’intera colonna hanno mostrato valori leggermente sovrassaturi in tutto il transetto, con punte oltre il 120% nelle acque diluite delle stazioni costiere, mentre nelle acque di fondo i livelli di saturazione sono scesi ad un minimo di 77% in prossimità del fondo (-15 m) nella stazione VE3. Per quanto riguarda i valori di fluorescenza, espressi in unità arbitrarie, questi sono apparsi piuttosto esigui (< 1) nell’intera colonna nelle stazioni al largo, mentre hanno superato l’unità nelle due stazioni costiere entro i 3 km. Le condizioni di trasparenza delle acque è buona; i valori più alti di torbidità si sono avuti in presenza di fenomeni di risospensione sul fondo e generalmente nelle acque superficiale delle due stazioni più costiere. Non sono stati avvistati aggregati mucillaginosi superficiali lungo il transetto. Le osservazioni da telecamera subacquea hanno indicato la presenza di fiocchi lungo l’intera colonna e, a partire da 10 km dalla costa, di macrofiocchi e piccoli filamenti (ca. 5 cm); non si sono comunque osservati stati di aggregazione notevoli. La maggiore densità degli aggregati è stata segnalata tra i 15 e 25 km dalla costa dove da mediamente abbondanti arrivavano a essere fitti. Il fondo di tutte le stazioni è risultato privo di aggregati mucillaginosi e non si è osservato alcun segno di sofferenza degli organismi bentonici. 2 ICRAM Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare 18 agosto 2004 Emilia Romagna, località: Cesenatico (FC) Unità Operativa: ARPAER-Daphne Le condizioni meteomarine durante la crociera sono state caratterizzate da mare mosso e vento da SE di 814 m/s. Nei giorni precedenti l’azione dei venti spiranti dai quadranti S-SE ha favorito l'ingressione verso costa di acque oligotrofiche. Con riferimento alla temperatura le rilevazioni effettuate con sonda multiparametrica evidenziano una omogeneità del parametro dalla superficie fino a circa 12-13 m di profondità che corrispondono alle acque di fondo delle stazioni ER1, ER3, ER10. In queste stazioni la colonna d'acqua è instabile ed i valori di temperatura variano da 26,20° C in superficie nel punto ER1 a 24,78° C sul fondo nella stazione ER10. Nelle stazioni verso il largo, che si estendono da 10 km fino a 35 km dalla costa si osserva ancora una evidente termoclino che interessa uno strato intermedio da -12 m a -25 m di profondità. In questo strato la temperatura degrada passando da 25,78 a 17,81° C. Lo strato di fondo mostra nelle stazioni ER25 e ER35 ad una quota batimetrica variabile da -28 a -38 m, una sostanziale omogeneità della temperatura compresa tra 17,16 e 15,84° C. Nelle due stazioni più al largo, i valori medi mostrano in generale una condizione di salinità elevata, in aumento rispetto la scorsa settimana. Questa situazione è conseguente alla circolazione delle masse d'acqua ed al ricambio delle stesse avvenute a seguito dei venti provenienti dal secondo e terzo quadrante. Il valore minimo riscontrato è stato di 35,56 PSU nella stazione a 1 km dalla costa, mentre il massimo è stato rilevato a -38 m nella stazione più offshore del transetto con 38,57 PSU. In accordo con la distribuzione della salinità e temperatura, l'andamento della densità lungo la sezione evidenzia un picnoclino compreso tra i -15 e -28 m di profondità con una variazione da 25,44 kg/m3 a 27,37 kg/m3. Lo strato di fondo che si estende da -20 m fino a -38 m mostra variazioni limitate di densità, che passa da 27,39 a 28,69 kg/m3 . La trasparenza risulta elevata a partire dalla stazione ER10, ma nelle stazioni a partire da 20 km verso il largo negli ultimi due metri si osserva una consistente riduzione del parametro. Le percentuali di saturazione dell’ossigeno disciolto variano da 89,3% in superficie nella stazione ER1 a 114,2% a -28 m nella stazione ER35. A differenza di quanto riscontrato lo scorso monitoraggio e rispetto alla climatologia della zona la concentrazione dell'ossigeno nello strato superficiale risulta più bassa (6,3-6,6 mg/l) rispetto a quella di fondo (7,5-8,2 mg/l). Questa situazione inusuale, è stata determinata dal processo di upwelling che è avvenuto cinque giorni fa a seguito dei venti da sud-ovest che hanno sospinto le acque di superficie verso il largo con un richiamo verso costa delle acque di fondo. Inoltre, i dati di fluorescenza indotta confermano negli strati profondi un'attività fotosintetica che motiva l'incremento della concentrazione di ossigeno riscontrato. Le osservazioni con telecamera filoguidata hanno evidenziato la presenza di radi filamenti unicamente nelle stazioni ER15, alla quota a 6-8 m di profondità, e ER20, dove si sono osservati tra -10 e -12 m filamenti (di piccole dimensioni) mediamente abbondanti. Non si segnala alcuna presenza di aggregati negli strati superficiali delle zone monitorate e in generale i fondali sono liberi da deposizioni, senza evidenza di uno stato di sofferenza degli organismi bentonici. 17-18 e 20 agosto 2004 Marche, località: Senigallia (AN) Emilia romagna, località: Cesenatico (FC) Unità Operativa: CNR-ISMAR Ancona Il campionamento si è svolto in tre giorni a causa delle avverse condizioni meteorologiche. La colonna d’acqua risulta stratificata (presenza di un netto termoclino) con temperature superficiali di 25,0-25,5° C nei primi 12 m, quindi i valori decrescono fino a 12,8° C per il transetto di Senigallia e fino a 15,2° C per il transetto di Cesenatico. 3 ICRAM Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare I profili di salinità per i due transetti mostrano la presenza di una massa d’acqua superficiale a bassa salinità (37,5 PSU) che raggiunge le prime 7 stazioni (circa 35 km dalla costa). Al di sotto dei 10 m la colonna d’acqua risulta abbastanza omogenea con valori di salinità intorno a 38,0–38,5 PSU. Lungo entrambe i transetti la torbidità presenta valori più elevati sul fondo e in modo particolare nelle prime 5 stazioni (circa 20 km dalla costa), valori elevati di torbidità sono riscontrabili anche in prossimità della stazione ERL35. I valori di clorofilla a, misurata come fluorescenza indotta, sono più elevati sul fondo in entrambi i transetti; in particolare lungo la sezione di Senigallia dove il valore più alto misurato è 5,0 µg/L (stazione MAL20), mentre lungo il transetto di Cesenatico il valore più alto è 3,8 µg/L nella stazione ERL35. La massa d’acqua superficiale presenta concentrazioni scarse al di sotto di 0,5 µg/L in entrambe le sezioni. A causa del mal funzionamento della telecamera, è stato possibile effettuare la registrazione solo nelle prime 5 stazioni del transetto di Senigallia, dove non è stata osservata la presenza di aggregati mucillaginosi consistenti. Si è riscontrata soltanto la presenza di neve marina (fiocchi e macrofiocchi) e qualche filamento di 2-3 cm. Sporadici fiocchi sono stati osservati anche in superficie nelle prime due stazioni (1-3 km) e sul fondo delle stazioni MAL1 e MAL15. 17 agosto 2004 Marche, Località: Ancona Unità Operativa: ARPAM Ancona La campagna di monitoraggio è stata effettuata con vento moderato di scirocco e mare forza 3. I giorni precedenti la campagna sono stati invece caratterizzati da venti a regime di brezza e mare calmo. La temperatura superficiale ha mostrato un valore massimo di 26,60° C, presso la stazione più costiera MA1 e un minimo pari a 25,69° C a 20 km da costa. Marcati termoclini tra -15 e -20 m sono stati individuati presso le stazioni esterne, a partire da MA10. La diminuzione di temperatura con la profondità al di sotto del termoclino prosegue linearmente fino a raggiungere un minimo di 13,94° C in corrispondenza del fondo della stazione MA20. Rispetto alla campagna precedente si osserva un aumento della differenza termica tra superficie e fondo: i valori medi superficiali sono aumentati, mentre quelli di fondo sono leggermente diminuiti. La salinità aumenta linearmente con la profondità e, considerando i dati superficiali, da costa verso il largo in modo poco significativo. Il valore minimo è stato registrato in superficie presso la stazione MA1 (37,18 PSU), mentre il massimo si è misurato a –42 m presso MA20 (38,42 PSU). La salinità e l’anomalia di densità hanno mostrato, presso le stazioni costiere (MA1 e MA3), valori omogenei con la profondità, mentre nelle stazioni più al largo si è notato aumento contenuto dei valori dei due parametri all’aumentare della profondità. L’ossigeno disciolto negli strati superficiali presenta in tutte le stazioni valori inferiori alla saturazione (mediamente 85%). La concentrazione di ossigeno è risultata in aumento con la profondità e alla quota di circa -20 m raggiunge la saturazione. Le acque profonde sono sempre risultate sovrassature di ossigeno, probabilmente anche a causa della produzione primaria in atto, rivelata da concentrazioni elevate di clorofilla a. La superficie del mare è risultata sempre libera da affioramenti mucillaginosi. Dalle osservazioni effettuate mediante telecamera subacquea, la colonna d’acqua delle stazioni costiere è risultata libera da aggregati, mentre nelle stazioni più esterne (MA10, MA12, MA15, MA17, MA20) si è osservata la presenza di macrofiocchi e filamenti con densità variabili (da molto rade a mediamente abbondanti) con la profondità. La presenza degli aggregati è stata rilevata a partire dai primi metri sotto la superficie (2-5 m di profondità) fino a profondità di circa 30-35 m. Gli strati prossimi al fondo sono risultati generalmente sgombri anche se l’elevata torbidità ha spesso reso difficili le osservazioni. I fondali sono apparsi sempre liberi da mucillagini, tranne in un caso (MA10) in cui non è stata possibile l’osservazione. 4