SA.PE.I.: il “ponte elettrico” dei record 1.000 megawatt sotto i mari: il primo collegamento diretto tra Sardegna e Penisola Italiana e la più importante e tecnologicamente avanzata linea elettrica mai realizzata in Italia I 10 record del SA.PE.I. per un primato tutto italiano 1. Il più lungo “ponte elettrico” al mondo con 1.000 MW di potenza 2. Il più profondo al mondo: 1.640 metri di profondità 3. Al top tra gli investimenti: 750 milioni di euro, il più imponente mai realizzato in Italia dal dopoguerra ad oggi per una sola infrastruttura elettrica 4. Il più veloce: autorizzato in soli 14 mesi 5. Il più tecnologico: all’avanguardia in Europa tra i sistemi con tecnologia HVDC (High Voltage Direct Current). 6. Il più sostenibile: posa no-impact. Le operazioni di posa sono state effettuate nel rispetto degli ecosistemi mediterranei e con il minor impatto ambientale possibile. Consente una riduzione annua di oltre 500 mila tonnellate di CO2 in atmosfera per effetto del maggior utilizzo di energia rinnovabile 7. Il più lungo del Mediterraneo: 435 km 8. Il più potente al mondo: 500 kV di tensione per 435 km 9. Le due più grandi stazioni elettriche di conversione in Italia: 48.000 m² l’area della stazione di Fiumesanto, in Sardegna, e 35.000 m² l’area della stazione di Latina, per un totale di 83.000 m² 10. La più grande nave posacavi al mondo per capacità di stoccaggio: Giulio Verne, 7.000 tonnellate di carico, unica al mondo, appositamente modificata per la posa del cavo SA.PE.I. I benefici economici, elettrici e ambientali del SA.PE.I. risparmi di 70 milioni di euro l’anno per il sistema elettrico grazie alla rimozione dei “colli di bottiglia” tra la zona Sardegna e il resto del mercato elettrico aumento della sicurezza del sistema elettrico sardo e della copertura del fabbisogno del Lazio e del centro Italia (i 1.000 MW del SA.PE.I. corrispondono a 5 volte la domanda di picco dell’area di Cagliari e alla metà della domanda di picco di una città come Roma) grazie all’utilizzo di produzione efficiente anche dalla Sardegna riduzione di oltre 500 mila tonnellate l’anno di CO2 in atmosfera – pari alle emissioni di oltre 250 mila veicoli di media cilindrata - per effetto del maggior utilizzo di energia rinnovabile opportunità per gli operatori elettrici di partecipare con minori vincoli al Mercato Elettrico garantendo allo stesso tempo maggiore flessibilità e sicurezza di esercizio del sistema possibilità di esportare dalla Sardegna verso il continente produzione termoelettrica più efficiente (1/3 delle centrali elettriche è alimentato a carbone) e produzione da fonte rinnovabile, in particolare eolica, in forte sviluppo. Caratteristiche tecniche Autorizzato a dicembre 2005 dopo soli 14 mesi - record per una linea elettrica in Italia - i lavori sono stati avviati nell’ottobre del 2006 e si sono conclusi in 48 mesi. 5 mila gli elaborati di progetto eseguiti, indirizzati da 70 prescrizioni tecniche e ambientali. inizio lavori: ottobre 2006 completamento posa 1° cavo: novembre 2008 completamento stazione di conversione di Latina - 1° cavo: febbraio 2009 completamento stazione di conversione di Fiumesanto - 1° cavo: giugno 2009 completamento stazioni di conversione di Latina e Fiumesanto - 2° cavo: marzo 2010 completamento posa 2° cavo: ottobre 2010 I cavi che costituiscono il collegamento sono stati costruiti dalla Prysmian e in parte da Nexans, e sono stati posati sul fondale marino dalla nave Giulio Verne. Le 2 stazioni elettriche di conversione, a Fiumesanto e Latina, sono state realizzate dal gruppo ABB mentre le opere civili sono state effettuate dall’ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) Impresa Pellegrini-Acmar. Le stazioni occupano complessivamente un’area di 83.000 m²; nell’area dove esse sorgono sono stati movimentati complessivamente 170.000 m³ di terreno; le terre di risulta ammontano invece a 220.000 tonnellate. Sono stati utilizzati, inoltre, 46.000 m³ di calcestruzzo e 4.100 tonnellate di ferro per armare il calcestruzzo. Nella stazione di Fiumesanto sono stati installati oltre 1.600 micropali di fondazione ed effettuate perforazioni per 17 km. Nella stazione di Latina, invece, sono stati utilizzati per le fondazioni 441 pali trivellati ed effettuate perforazioni per 9 km. Il cantiere SA.PE.I. ha coinvolto 177 imprese e oltre 90 persone Terna fra tecnici ed operativi. Tutti i numeri del SA.PE.I. 2 12 22 50 70 90 177 435 500 1.000 1.640 5.000 7.000 35.000 48.000 170.000 200.000 750.000.000 cavi marini, cavi terrestri, stazioni di conversione centimetri il diametro del cavo metri di altezza degli edifici delle stazioni di conversione tonnellate del tiro della nave posa-cavi prescrizioni tecniche e ambientali risorse Terna coinvolte complessivamente nel progetto imprese coinvolte nel cantiere SA.PE.I. km di lunghezza kV di tensione MW di potenza metri la profondità max. di posa elaborati di progetto tonnellate di capacità di stoccaggio della nave posa-cavi Giulio Verne m² l’area della stazione di Latina m² l’area della stazione di Fiumesanto (SS) m³ di terreno movimentato giornate di lavoro euro di investimenti