Il sintomo del mese A cura di Aurelio Larocca * Anomale perdite di sangue l sangue è costituito da una parte liquida: il plasma, in cui sono disciolti zuccheri, proteine, sali minerali, vitamine, ormoni, ossigeno ed anidride carbonica, e da particolari cellule: globuli rossi o eritrociti, globuli bianchi o leucociti e piastrine. La funzione del sangue è quella di trasportare ai tessuti ossigeno, sostanze nutritive e ormoni e di rimuovere dai tessuti anidride carbonica e sostanze di scarto; con i globuli bianchi, poi, difende l’organismo da agenti esterni nocivi: batteri, virus, tossine. Il sangue circola nei vasi sanguigni: arterie, vene e capillari e viene sospinto nei tessuti dall’attività contrattile del cuore. Solo nelle donne, durante l’età fertile, mensilmente una quantità di sangue viene espulsa all’esterno, attraverso le vie genitali sotto forma di flusso mestruale, funzione ciclica regolata da una complessa attività ormonale. Vi sono diverse condizioni morbose caratterizzate da anomale perdite di sangue: Emottisi è la perdita di sangue con la tosse a seguito di sanguinamento delle vie respiratorie: laringe, trachea, bronchi, polmoni. L’emottisi o emoftoe si verifica in occasione di malattie infiammatorie: laringotracheiti, bronchiti, polmoniti, tubercolosi polmonare; carcinoma broncogeno; parassitosi polmonare (cisti da echinococco); embolia polmonare. Epistassi è la perdita di sangue dal naso. Può verificarsi a seguito di trauma che interessa la piramide nasale; per la presenza di varici del setto; per particolare fragilità capillare che per sbalzi della pressione arteriosa può portare alla rottura dei capillari e conseguente epistassi. Questa può anche verificarsi per l’azione irritante di corpi estranei o polveri o vapori nocivi; in conseguenza di infiammazione della mucosa: rinite o di reazione allergica; in presenza di tumori rinofaringei o dei seni paranasali. pugliasalute Ematemesi è la perdita di sangue con il vomito conseguente a rottura dei vasi dell’esofago (varici in corso di cirrosi epatica) o di sanguinamento per lesioni della mucosa dello stomaco in seguito ad ulcera o a tumori dello stomaco. Il vomito ematico è di colore scuro (posa di caffè) se il sangue è ristagnato per più di un giorno prima di essere espulso. Ematuria è l’eliminazione di sangue dalle vie urinarie. Se l’ematuria è massiva l’urina si presenta di colore rosso vivo, assume invece colore rosa o violaceo se il sangue presente nelle urine è in minore quantità. C’è anche una ematuria microscopica che si accerta solo esaminando al microscopio il sedimento urinario. Causa di ematuria sono i processi infiammatori a carico dell’uretra (uretriti), della vescica (cistiti), del bacinetto renale (pieliti), del rene (glomerulonefriti); i tumori della vescica (polipi, carcinoma); alcune malattie della prostata; la presenza di calcoli nella vescica o nelle vie urinarie superiori (ureteri, bacinetto). Alcuni farmaci o alimenti (rape rosse) possono colorare le urine simulando una ematuria. Melena è la perdita di sangue con le feci che assumono consistenza poltacea, colorito nero più o meno intenso (come la pece) e fetore nauseabondo. Il sangue può pervenire da ogni segmento del canale digerente: esofago e stomaco se non è stato eliminato con il vomito (vedi ematemesi), dal digiuno, dal grosso intestino (colon) per diverticoli (estroflessioni della parete intestinale e formazione di piccole sacche), polipi, carcinoma. Come per le vie urinarie anche per l’intestino il sangue può essere presente in quantità minime riscontrabili solo con un esame di facile esecuzione (ricerca del sangue occulto) che potrebbe svelare una patologia intestinale anche grave (diverticolosi, poliposi o carcinoma). La ricerca del sangue occulto fecale è raccomandato, su - trentaquattro - settembre 2006 CITTA' DI LECCE HOSPITAL Direttore Sanitario: Prof. Giuseppe Martines Autorizzata dalla Regione Puglia con Det. Dir. n. 6 del 01/02/99 73100 Lecce • Via Provinciale per Arnesano, Km 4 • tel. 0832/229111 • fax 0832/229819 • www.gruppovillamaria.it consiglio del Medico curante, ai soggetti predisposti alle citate malattie. False melene possono verificarsi per l’assunzione di farmaci contenenti ferro o carbone vegetale e di alcuni alimenti. Il sangue può essere emesso anche per lesioni del canale anale: ragadi, infiammazioni (proctite), emorroidi, tumori ano rettali. In questi casi il sangue non è digerito come per la melena e si presenta di colore rosso vivo. Questa perdita di sangue rettale prende il nome di proctorragia. Sede Legale: Piazza Trisi, 16 • 48022 Lugo (RA) • Tel. 0545/909711 • fax 0545/27510 ANTHEA HOSPITAL Gruppo Villa Maria Direttore Sanitario: Dott. Francesco Casulli Metrorragia è l’anomala perdita di sangue dalle vie genitali femminili a seguito del sanguinamento dell’utero al di fuori della perdita mensile con la mestruazione. Questa, se abbondante o prolungata per disfunzione ormonale prende il nome di menometroraggia. Le più importanti cause di metrorragia sono i tumori dell’utero. Il carcinoma del collo uterino inizialmente si manifesta con piccole perdite vaginali sanguigne indolori in occasione di piccoli traumatismi (lavanda vaginale, rapporto sessuale). Il tumori del corpo uterino sia benigni (fibromi, polipi) che maligni (carcinoma) sono causa di emorragia. Un particolare tumore maligno uterino (fortunatamente curabile e guaribile) è il corionepitelioma che si manifesta con perdite ematiche persistenti dopo un aborto o una mola vescicolare. Anche alcuni tumori ovarici possono causare metrorragia. Altra causa di metrorragia sono i processi infiammatori dell’utero (metriti), delle tube ed ovaie (annessiti): alterazioni endocrine (aumento degli estrogeni e carenza di luteinici) che possono determinare un ispessimento patologico dell’endometrio causando la metropatia iperplastico emorragica. Autorizzata dalla Regione Puglia con Det. Dir. n.202 del 09/01/1996 70124 Bari • Via Camillo Rosalba, 35-37 • tel. 080/5644111 • fax 080/5644678/5042487 e-mail: [email protected] • www.gruppovillamaria.it Come esposto le cause di perdite anomale sono molteplici e di diversa gravità. Ogni perdita di sangue deve essere prontamente segnalata al proprio Medico curante che disporrà le indagini più appropriate per giungere rapidamente alla diagnosi ed attuare la terapia più idonea che sarà tanto più risolutiva quanto più precoce sarà stata la precisazione diagnostica e l’impostazione terapeutica * Medico Collaboratore di Puglia Salute pugliasalute - trentacinque - settembre 2006