GRUPPO “VEGETALI” – DIARIO DI VIAGGIO 1. CARSISMO Il Carsismo è un fenomeno erosivo, conseguenza del processo di carbonatazione [CaCO3+CO2+H2O Ca(HCO3)2], in cui l’acqua piovana, che contiene l’anidride carbonica disciolta, altera chimicamente i rilievi calcarei, le rocce dolomitiche o le rocce sedimentarie costituite da sale e gesso, e ne erode numerose porzioni, fino a creare un paesaggio ricco di forme particolari (tra cui, ad esempio, la Grotta dei Pilastri). Il Carsismo è chiamato epigeo quando interessa le rocce solubili affioranti in superficie e ipogeo quando agisce in profondità. Le formazioni caratteristiche del carsismo epigeo sono: le doline, conche chiuse e depresse rispetto al piano di campagna che talvolta sono provviste di inghiottitoio, il quale raccoglie le acque meteoriche e le convoglia in cavità sotterranee; le uvala, depressioni molto grandi dal contorno lobato che derivano dalla fusione di doline contigue; le polje, o foibe, depressioni chiuse di dimensioni enormi con un fondo pianeggiante; i campi solcati, zone calcaree che presentano numerosi solchi paralleli con profondità variabile e si originano per scorrimento e dissoluzione operata dalle acque meteoriche. Il carsismo ipogeo, invece, oggetto di una scienza chiamata speleologia, presenta principalmente pozzi e grotte. Le diverse strutture carsiche si formano in ragione dei processi corrosivo-deposizionali dell’acqua e in relazione a fattori quali clima, tettonica, litologia e geomorfologia. Il bicarbonato disciolto in queste acque si trasforma in carbonato di calcio che precipita in forma amorfa, detta alabastro, e origina così stalattiti (esili forme coniche che pendono dalla volta delle grotte), stalagmiti (forme coniche che si sviluppano dal pavimento della grotta dove si verifica la caduta di gocce d’acqua dal soffitto e dalla caratteristica forma a bulbi concentrici) e colonne (prolungamenti delle stalattiti e crescita delle stalagmiti). La reazione di carbonatazione responsabile di questi fenomeni è accelerata dal calore e, di conseguenza, i climi più favorevoli al processo carsico sono quelli tropicali e temperati. Figura 3. Stalattiti Figura 4. Colonna Figura 2. Campi Solcati Figura 1. Stalagmiti 1 2. I VEGETALI 2.1 Introduzione Le piante sono un regno di esseri viventi, appartenente al dominio degli Eukarya, che comprende circa 350.000 specie di organismi viventi accomunati da alcune caratteristiche fondamentali: sono organismi autotrofi, cioè riescono a sintetizzare le proprie molecole organiche a partire da sostanze inorganiche (da aria, acqua, terreno minerale), utilizzando energia non derivante da sostanze organiche assimilate; per l'approvvigionamento energetico svolgono la fotosintesi, un insieme di reazioni biochimiche, che permette di catturare parte dell'energia solare, tramite particolari cellule fotoreattive presenti nelle foglie, e di utilizzarla per trasformare l'anidride carbonica dell’aria in zuccheri ed altre sostanze, tra le quali in maggior percentuale vi è l’ossigeno; sono formati da cellule eucariote, cioè cellule particolarmente evolute, dotate di un vero e proprio nucleo, al cui interno sono custodite le informazioni genetiche della specie e dell’esemplare in particolare; le pareti cellulari sono strutturate con una base di cellulosa e le cellule stesse possono immagazzinare amido come fonte energetica di riserva. 2.2 Classificazione E’ possibile fare una prima grande distinzione tra piante vascolari, o tracheofite, provviste di vasi per trasportare le sostanze e i prodotti della fotosintesi e dotate di una struttura abbastanza definita con un apparato radicale e un sistema aereo (fusti, foglie, eventualmente tronchi e rami), e piante non vascolari che non hanno tessuti specializzati (senza radici, veri e propri fusti o foglie). Alla seconda categoria citata appartengono le briofite, comunemente conosciute come muschi. Questi organismi vivono in ambienti dove vi è una grossa presenza di acqua, o dove comunque quest’ultima è sufficientemente abbondante da poter essere sfruttata per la sopravvivenza e/o la riproduzione. La struttura rappresentativa di questi organismi è il tallo, ovvero il corpo vegetativo dei muschi che non è dotato di alcun vaso di conduzione; i muschi provvedono, infatti, ad idratarsi in tutta la loro estensione per semplice diffusione o, in alcuni casi, per capillarità tramite l’utilizzo di particolari cellule dette idroidi che si rompono a formare dei “capillari” per il trasporto dell’acqua. Così come per le briofite, l’acqua gioca un ruolo fondamentale anche per le piante vascolari, che si dividono in pteridofite e spermatofite. Le pteridofite comprendono organismi che vivono in ambienti dove comunque l’acqua è presente (in quanto è fondamentale per il loro ciclo riproduttivo), ma che hanno un corpo distinguibile in una 2 radice (parte ancorata a un substrato), una fronda (parte aerea) e un fusto, costituito da vasi di conduzione. Le felci sono un esempio di pteridofite tra le più conosciute e abbondanti in natura. Nella pagina inferiore della fronda possiedono i sori, delle strutture all’interno delle quali si formano le spore, le cellule che germinando danno il via al ciclo riproduttivo. Le piante vascolari che invece adottano un meccanismo diverso per la riproduzione, ovvero le piante a seme, chiamate spermatofite, si dividono a loro volta in 2 grandi gruppi: le gimnosperme e le angiosperme. Le gimnosperme non sono più così legate all’acqua come i gruppi precedenti (muschi e felci), hanno una struttura ben distinta in radici, fusto e foglie ma non presentano né fiori né frutti. A questo gruppo appartengono le conifere. I semi si sviluppano su particolari strutture, i coni (o pigne) e sono quindi scoperti (il termine gimno-sperme sta proprio ad indicare “nudo-seme”). A questo phylum appartengono alberi dalle foglie aghiformi, come ad esempio il pino, il cipresso, l’abete e le sequoie giganti. Le angiosperme sono le piante più diffuse (se ne conoscono più di 230 mila specie diverse) e la loro caratteristica peculiare è la presenza di una struttura specifica per la riproduzione: il fiore. A partire da questo, in seguito a fecondazione, si formerà il frutto, al cui interno saranno presenti i semi. Le angiosperme si suddividono in due grandi classi: le monocotiledoni, ovvero quelle piante che hanno un solo cotiledone (una singola fogliolina embrionale dalla quale si sviluppa poi la pianta), foglie con nervature parallele e fiori con 3 petali o multipli di 3; le dicotiledoni invece hanno due cotiledoni, foglie con nervature ramificate e i fiori presentano 4-5 petali o loro multipli. Per il riconoscimento e la classificazione di ogni singolo esemplare, si può ricorrere poi al metodo di classificazione scientifica di Linneo; questa suddivisione prevede l’indicazione, per ciascun esemplare, di Dominio, Regno, Phylum, Classe, Ordine, Famiglia, Genere e Specie di appartenenza, costituiti da un numero di esemplari decrescente che presenta caratteristiche morfologiche affini e antenati comuni. Figura 4. Classificazione di Linneo Figura 5. Classificazione Vegetali 3 2.3 I vegetali e gli ecosistemi I vegetali svolgono numerosi ed indispensabili ruoli all’interno dei vari ecosistemi in cui si sviluppano: Innanzitutto, la fotosintesi condotta dalle piante è la principale fonte di energia e di materia organica (la fitomassa) in quasi tutti gli ecosistemi, e rende possibile il rinnovo della scorta di ossigeno di cui questi ultimi dispongono; grazie all'autotrofia, le piante sono i produttori primari negli ecosistemi terrestri, formando la base della catena alimentare, da cui dipende l'esistenza degli animali e degli altri organismi eterotrofi. inoltre, lo sviluppo radicale ha un ben determinato ruolo nell'evoluzione del suolo (pedogenesi) e, assieme alle chiome che formano il manto vegetale, nel prevenire la sua erosione. Addirittura, numerosi animali si sono coevoluti con le piante, assumendo entrambi forme e comportamenti specializzati a favorire un'associazione mutualistica che, a volte, diviene così stretta da legare le due specie letteralmente per la "vita", perché la scomparsa di una particolare pianta provoca l'immediata estinzione della specie animale simbiotica e viceversa. Mentre le piante offrono tane, siti per la riproduzione e cibo in quantità, alcuni animali, detti pronubi, favoriscono l'impollinazione dei fiori; altri la dispersione dei semi. Oltre che con i batteri e gli animali, le piante instaurano frequentemente simbiosi con delle specie fungine tramite le radici, formando un'associazione definita micorriza: i funghi aiutano la pianta per l'assorbimento dell'acqua e dei nutrienti presenti nel suolo; la pianta offre in cambio i carboidrati prodotti con la fotosintesi. 2.4 I funghi La categoria comprende più di 100 000 specie di organismi, aventi le seguenti principali caratteristiche: Alimentazione eterotrofa; Completa mancanza di tessuti differenziati e di elementi conduttori; Sistema riproduttivo attraverso elementi detti spore (e non attraverso uno stadio embrionale come avviene per animali e piante). Al regno dei funghi appartengono inoltre organismi eterotrofi che si riproducono da spore, da unicellulari a pluricellulari con struttura vegetativa eventualmente organizzata in cellule formanti strutture filamentose, e non differenziate in tessuti, dette ife o micelio primario. A differenza delle cellule vegetali, che hanno una parete costituita prevalentemente da cellulosa, la parete cellulare dei funghi è costituita da un polisaccaride, la chitina. La chitina, rispetto alla cellulosa, è molto più resistente alla degradazione microbica. 4 Riguardo ai polisaccaridi di riserva, i funghi possono accumulare, analogamente agli animali, sostanze di riserva energetica sotto forma di glicogeno, differentemente dai vegetali che utilizzano l'amido. Figura 6. I funghi GROTTA DEI PILASTRI (RIGNANO GARGANICO) 15/12/2013 1. IL TERRITORIO 1.1 Caratteristiche Geologiche Rignano Garganico sorge sulla cima di una collina (590 m d’altitudine) dalle cui alture si gode di un’ampia veduta panoramica del Tavoliere delle Puglie. Si tratta di un’area fortemente soggetta al fenomeno del carsismo, tipico dell’Appennino Centrale, che ha provocato nel corso del tempo la formazione di numerose grotte e pozzi, tra cui la Grotta dei Pilastri; questa presenta, infatti, le conformazioni derivanti dal fenomeno cui è soggetta. 5 1.2 Il Clima Il clima, a causa dell’altura e della posizione interna, risente meno dell’influsso marino rispetto ad altri paesi del Gargano. Esso è di tipo mediterraneo-continentale con inverni a volte rigidi, in cui non mancano nevicate, ed estati asciutte e più fresche rispetto al sottostante Tavoliere. Le precipitazioni sono tra le più basse del promontorio – poiché il paese rientra nella fascia più arida, quella pedegarganica di sud-ovest – e si aggirano attorno ai 600 mm annui. Una caratteristica del clima locale è il vento, che soffia per parecchi giorni all’anno: se d’inverno accentua la sensazione di freddo, d’estate è sicuramente gradevole ed attenua la calura soffocante tipica pugliese. 2. I VEGETALI 6 Presso Rignano Garganico, nell’ambiente ipogeo non sono stati individuati vegetali, il cui sviluppo all’interno della grotta è impedito dalla totale assenza di luce. Mentre, nell’ambiente epigeo è stata osservata una vasta gamma di specie vegetali differenti, tra cui: ACANTHUS MOLLIS - ACANTO Dominio: Eukaryota Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Lamiales Famiglia: Acanthaceae Genere: Acanthus Specie: Acanthus mollis CARATTERISTICHE: L'Acanthus mollis è una pianta perenne a portamento erbaceo, caratterizzata da grandi foglie lobate, di colore verde scuro che raggiungono il metro di lunghezza, con radici grosse e carnose. Le foglie si dissecano nel periodo estivo; la ripresa vegetativa, con la riemissione delle foglie, avviene in autunno. Fiorisce a tarda estate su lunghe infiorescenze a racemo producendo fiori di colore bianco con brattee rossicce. Probabilmente originaria della Penisola italiana e della Sicilia, ora coltivata e spontaneizzata in diverse parti del globo anche grazie alla facile propagazione per seme; inoltre, l’Acanto richiede una buona esposizione alla luce ma non il sole diretto e non risulta essere particolarmente esigente per quanto riguarda il terreno di crescita, e questo la rende una delle piante maggiormente adattabili al nostro territorio mediterraneo. ARDISIA CRISPA Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Primulales 7 Famiglia: Myrsinaceae Genere: Ardisia Specie: Ardisia Crispa CARATTERISTICHE: L'Ardisia crispa è la specie maggiormente diffusa e coltivata come pianta da giardino. E' originaria della Cina e dell'India ed è la specie maggiormente coltivata. Presenta foglie di colore verde scuro, appuntite, coriacee e con i margini ondulati. I fiori sono piccoli e bianchi, a forma di stella che si riuniscono in infiorescenze a pannocchia, lievemente profumati che formano bacche di colore rosso vivo e lucide, molto persistenti. La pianta fiorisce tra la fine della primavera e l’inizio dell'estate ed i frutti maturano in autunno e spesso durano fino alla fioritura successiva. E' una pianta che ama la luce ed il caldo. Durante le stagioni calde le temperature ottimali sono intorno ai 21°C. Temperature più alte fanno si che le foglie ed i frutti appassiscano e cadono. Durante l'autunno e l'inverno le temperature ottimali sono intorno ai 15 °C. Richiede molta luce ma non il sole diretto durante la stagione più calda mentre durante l'autunno e l'inverno anche il sole diretto. E’ una pianta a crescita molto lenta, ma si adatta perfettamente alle condizioni del nostro territorio che soddisfano tutte le sue condizioni ottimali di sviluppo. ARISARUM VULGARE - ARISARO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Alismatales Famiglia: Araceae Genere: Arisareae Specie: Arisarum Vulgare CARATTERISTICHE: Pianta erbacea perenne, l'arisaro è una piccola aracea tipica delle regioni temperate italiane. Si trova infatti in Liguria ed in altre regioni del centro e sud Italia. La parte sotterranea della pianta è un bulbo da cui si sviluppano foglie lanceolate e piuttosto larghe, lunghe 10 - 14 centimetri. Le foglie hanno un picciolo abbastanza lungo. Il fiore è uno spadice, ricurvo nella parte terminale, che porta fiori maschili e femminili, ricoperto da una spata, anch'essa ricurva nella parte alta, avvolgente biancastra e decorata con linee longitudinali verde-brune. Come accade in molte altre aracee, allo scopo di 8 favorirne l'impollinazione, i fiori femminili sono portati alla base dello spadice e i fiori maschili più in alto. La pianta produce frutti sferici di circa 10 millimetri di diametro con 2 o più semi all'interno. E' un vegetale diffuso lungo la costa dell'area marina protetta in zone prevalentemente ombrose o ricoperte da vegetazione. ASARUM EUROPAEUM - BACCARO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Aristolochiales Famiglia: Aristolochiaceae Genere: Asarum Specie: Asarum europaeum CARATTERISTICHE: L'Asarum europaeum, o Baccaro, è una pianta erbacea perenne con fusto strisciante e rizoma stolonifero. Foglie sempreverdi, con margine intero e apice arrotondato, sono molto grandi e reniformi di colore verde. Sono munite di picciolo eretto scanalato, con peli rossastri. I fiori sono solitari di colore verdognoli o porpora. Vegeta nei boschi di latifoglie,in zone ombreggiate e umide. Diffusa in Europa e Asia. BELLIS PERENNIS - PRATOLINA Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida 9 Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Genere: Bellis Specie: Bellis Perennis CARATTERISTICHE: La Bellis perennis,o Pratolina, è una erbacea perenne con radice fittonante. Ha foglie solo basali di forma obovato spatolata,leggermente dentate all'apice.Le infiorescenze sono composte da un unico capolino. I fiori sono di colore bianco ,liguati e femminili quelli esterni, e di colore giallo,tubulosi ed ermafroditi quelli interni. Questa pianta vegeta negli incolti,nei prati erbosi. Nel nostro paese è molto comune.In alcune zone è considerata pianta infestante. SILYBUM MARIANUM – CARDO MARIANO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Genere: Silybum Specie: Silybum marianum CARATTERISTICHE: Il Cardo mariano, Silybum marianum Gaertn., appartiene alla famiglia delle Asteraceae (Compositae) ed una pianta tipica delle zone centro meridionali del mediterraneo dove si ritrova nelle zone incolte, nei prati, tra le macerie, ecc. 10 E' una pianta erbacea annuale o biennale provvista di radice fittonante, con fusto eretto e robusto alto fino a 1,5 m e molto ramificato. Le foglie sono molto grandi, di un bel colore verde intenso, lucenti, screziate di bianco lungo le nervature e con i bordi provvisti di spine giallastre e ondulati. I fiori sono di colore violacei-rossi, tubolari, riuniti in capolini emisferici e solitari, circondati da brattee spinose. Fiorisce tra luglio e agosto. I frutti sono degli acheni neri o screziati di giallo, lucidi e provvisti di pappo (insieme di peli che si trovano all'apice dei frutti) biancastro. DACTYLIS GLOMERATA - ERBA MAZZOLINA Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Poales Famiglia: Poaceae Genere: Dactylis Specie: Dactylis glomerata CARATTERISTICHE: E' una pianta erbacea perenne sempreverde, con un profondo sistema radicale, ed un'altezza che può superare 140 cm. di altezza. Le foglie sono ruvide, di colore verde scuro che a volte vanno sul violaceo, con lunghezza che varia da 30-60 cm. Le infiorescenze sono erette, le spighette, sono raccolte in ciuffi all'estremità delle ramificazioni. Ha fiori ermafroditi, fiorisce in luglio-agosto, tavolta anche prima. L'impollinazione avviene tramite vento. Cresce bene su suoli di varia natura, da 0 a 2000 mt. slm. Questa pianta resiste alla scarsità d'acqua e sopporta temperature elevate. 11 FOENICULUM VULGARE - FINOCCHIO SELVATICO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnogliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Apiales Famiglia: Apiaceae Genere: Foeniculum Specie: Foeniculum Vulgare CARATTERISTICHE: Il finocchio selvatico è una pianta spontanea, perenne, dal fusto ramificato, alta fino a 2m. Possiede foglie che ricordano il fieno (da cui il nome foeniculum), di colore verde e produce in estate ombrelle di piccoli fiori gialli. Seguono i frutti (acheni), prima verdi e poi grigiastri. Del finocchio selvatico si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti (impropriamente chiamati "semi"). Il finocchio coltivato (o dolce) è una pianta annuale o biennale con radice a fittone. Raggiunge i 60-80 cm di altezza. Si consuma la grossa guaina a grumolo bianco che si sviluppa alla base. Si adatta a qualsiasi terreno di medio impasto con presenza di sostanza organica. Richiede frequenti e abbondanti irrigazioni e preferisce un clima temperato di tipo mediterraneo. LAGURUS OVATUS L. – PIUMINO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnogliophyta Classe: Monocotiledoni Ordine: Poales Small Famiglia: Poaceae Barnhart Genere: Lagurus L. 12 Specie: Lagurus Ovatus L. CARATTERISTICHE: Pianta annua, erbacea con culmi eretti fascicolati, lisci, glabri, avvolti da guaine villose solo nella metà inferiore. Altezza 10÷50 cm. Foglie piane, pubescenti, lanceolate, le superiori con guaina leggermente rigonfia. Le infiorescenze a pannocchia di forma ovata di colore biancastro, sono costituite da spighette fiorali subsessili, strettamente riunite con reste sericee e sporgenti, glume subeguali villose, lemma glabro, raramente peloso con resta dorsale di 2 mm ca. I frutti sono cariossidi oblunghe e glabre. Suoli sabbiosi, aridi, dune marittime, prevalentemente nelle zone costiere, ma talvolta anche nell’entroterra. raramente si comporta da pianta infestante. LICHENI FOGLIOSI Dominio: Eukarya Regno: Fungi Phylum: Ascomycota Classe: Lecanoromycetes Ordine: Lecanorales Famiglia: Parmeliaceae Genere: Parmelina Specie: Parmelina tiliacea CARATTERISTICHE: La Parmelina tiliacea è una specie appartenente alla classe dei licheni anche detta lichene foglioso. Tallo grigio chiaro superiormente e nero inferiormente, con dimensioni variabili da 5 a 20 cm. Lobi corti, arrotondati, larghi 3 - 10 mm. Isidi cilindrici di colore grigio con la punta a volte più scura; appaiono come punti nerastri, sparsi sulla faccia superiore del tallo. In Italia è presente dalla pianura alla fascia montana inferiore. Solitamente si sviluppa sulle cortecce di tiglio. 13 LICHENI Dominio: Eukarya Regno: Fungi Phylum: Ascomycota Classe: Lecanoromycetes Ordine: Lecanorales Famiglia: Rhizocarpaceae Genere: Rhizocarpon Specie: Rhizocarpon Geographicum CARATTERISTICHE: Rhizocarpon geographicum è una specie di lichene crostoso che colonizza i substrati rocciosi. Si trova di preferenza su rocce silicee esposte alla pioggia. La morfologia di crescita è crostosa. Si riproduce per via sessuata mediante spore. Appare come una serie di macchie dai colori che possono variare tra il bianco, il verde scuro e l’arancio. MUSCHIO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Briophyta Classe: Briopsida CARATTERISTICHE: Il muschio appartiene alla famiglia delle Briofite (Bryophyta), un gruppo numerosissimo di piante pioniere terrestri, di cui nel mondo ne sono state riconosciute più di 23.000 specie. La divisione Bryophyta possiede al suo interno tre classi, che rappresentano linee evolutive separate distinte da molti milioni di anni, e queste sono: Hepaticcae, Anthocerotae, Musci. 14 Generalmente si pensa che i muschi crescano in zone umide ed ombrose, ma in realtà non è così, infatti li si può ritrovare in una vastissima varietà di ambienti, dai più cupi ai più soleggiati. Dal momento che non possiedono radici (quelle che hanno svolgono solo il ruolo di ancoraggio) riescono a vivere anche dov’è presente un substrato sottilissimo, purchè vi sia umidità sufficiente, anche se è ben noto che la maggior parte delle specie riesce a superare periodi di siccità rimanendo in uno stato disidratato, che può essere superato in poche ore in presenza d’acqua. A differenza delle piante superiori che crescono traspirando acqua dalle foglie ed assorbendola, assieme agli elementi nutritivi, dalle radici. I muschi , sono dotati di radici temporanee non assorbenti con ruolo ancorante, mentre il trasporto di acqua e sostanze nutritive avviene per capillarità ed interessa l’intera colonia di piante. In più i muschi hanno la grandissima capacità di assorbire direttamente dalle foglie (se così possiamo definirle) l’umidità dell’area, il che li rende maggiormente resistenti agli sbalzi idrici, ma anche maggiormente soggetti all’inquinamento atmosferico. PREZZEMOLO SELVATICO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnogliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Apiales Famiglia: Apiaceae Genere: Petroselinum Specie: Petroselinum Crispum CARATTERISTICHE: Il prezzemolo (Petroselinum crispum) è una pianta biennale, originaria delle zone mediterranee. Cresce spontaneamente nei boschi e nei prati delle zone a clima temperato; teme infatti il freddo intenso. È una pianta erbacea. Ha una robusta radice a fittone bianco giallastra. Le foglie sono completamente glabre e hanno un contorno triangolare frastagliato, possono essere bipennatosette o tripennatosette. L'infiorescenza è una ombrella formata da una cinquantina di piccoli fiori a cinque petali bianchi, talvolta soffusi di azzurro-violetto o giallastro. 15 RANUNCOLO ACRE Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Ranunculales Famiglia: Ranunculaceae Genere: Ranunculus Specie: Ranunculus Acris CARATTERISTICHE: È una pianta perenne e erbacea terrestre caratterizzata da alcune particolarità anatomiche e morfologiche come la possibilità di far germogliare le gemme ascellari. L'altezza media oscilla tra 30 e 80 cm. Sono inoltre definite micriptofite scapose, ossia piante con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve. Tutta la pianta è fondamentalmente glabra e priva di cellule oleifere. I fusti di queste piante sono a portamento eretto; sono glabri o con peli appressati solamente nella parte alta. Sono ramosi e multi-flori. La sezione è cilindrica e l'interno è cavo. Le foglie basali sono picciolate ed hanno una forma pentagonale (o quasi circolare, in tutti i casi poligonale) con margini profondamente incisi in 3 – 7 lobi o segmenti (foglia di tipo palmatosetta). I vari segmenti sono ben distanziati uno dall'altro. Le foglie superiori lungo il fusto sono disposte in modo alterno, senza stipole e sono progressivamente ridotte (anche i piccioli sono più brevi) con un numero minore di lobi; la superficie è macchiettata color porpora-scuro. E’ una specie comunissima nell'Italia settentrionale; più rara al centro e sud; assente nelle isole. L’habitat tipico sono le zone incolte, ma anche i prati e i pascoli e i margini dei sentieri. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido. Sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1600 m; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e subalpino. 16 DRIMIA MARITTIMA Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnogliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Liliales Famiglia: Liliaceae Genere: Drimia Specie: Drimia Maritima CARATTERISTICHE: La scilla marittima, nota anche come cipolla marina, è una pianta delle Liliaceae, caratteristica del bacino del Mediterraneo, che vive allo stato selvatico in prossimità delle coste. Pianta erbacea perenne dotata di un grosso bulbo tunicato, dal diametro compreso fra 10 e 20 cm, il cui peso può arrivare a diversi chili. A fine estate emette uno scapo fiorifero, eretto, alto anche due metri, di colore violaceo che termina in un lungo grappolo di fiori bianchi, peduncolati e formati da sei tepali ovali. L'apertura dei fiori avviene per fasce, dal basso verso l'alto. Le foglie, molli e carnose, escono dopo la fioritura in rosetta basale, e durano fino all'estate seguente. Il frutto è una capsula membranosa ellittica triloculare contenente molti semi. Ne esistono due varietà: la scilla femmina, o bianca, di dimensioni minori, e la scilla rossa, il cui bulbo può arrivare a 3–4 kg e le dimensioni di un melone. La distinzione si riferisce al colore delle squame bulbari. Allo stato spontaneo non si allontana che poco dal mare, dove si interra nella sabbia o fra le rocce. 17 URTICA DIOICA - ORTICA Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnogliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Urticales Famiglia: Urticaceae Genere: Urtica Specie: Urtica Dioica CARATTERISTICHE: L'ortica è una diffusa pianta erbacea perenne, nativa dell'Europa, dell'Asia, del Nord Africa e del Nord America. È’ nota per possedere una grande quantità di peli urticanti i quali, quando toccati, iniettano nella pelle istamina e altre sostanze chimiche che causano prurito. Con il nome di «ortica» ci si riferisce anche all’Urtica urens, un'altra specie comune del genere Urtica, pianta annuale più piccola e pungente dell'U. dioica. Le foglie sono grandi ovate e opposte (lamina lunga 1-2 volte il picciolo), lanceolate, seghettate e acuminate. Foglie e fusti sono ricoperti da tricomi (peli) contenenti una sostanza urticante. Il pelo è costituito da un'unica cellula allungata con pareti calcificate,mentre la punta è silicizzata e si riforma facilmente. Quando si sfiora la pianta, l'apice dei peli si rompe e ne fuoriesce un liquido irritante formato principalmente da acetilcolina, istamina,serotonina e probabilmente acido formico. Come dice il nome stesso, l'Urtica dioica è una pianta dioica, vale a dire che ci sono piante che portano solo fiori femminili e piante che portano solo fiori maschili. I fiori femminili sono raccolti in spighe lunghe e pendenti e sono verdi, mentre i fiori maschili sono riuniti in spighe erette, hanno quattro tepali che racchiudono i quattro stami nei fiori maschili e l'ovario in quelli femminili . Dai fiori femminili si sviluppa un achenio ovale, con un ciuffo di peli all'apice. Fiorisce da aprile a settembre. Predilige luoghi umidi e ricchi di azoto meglio se ombrosi, è molto comune attorno alle abitazioni abbandonate e i terreni incolti. 18 FALSO PRUGNOLO Dominio: Eukarya Regno: Fungi Phylum: Basidiomycota Classe: Basidiomicetes Ordine: Agaricales Famiglia: Entolomataceae Genere: Clitopilus Specie: Clitopilus Prunulus CARATTERISTICHE: Presenta un cappello di 2-8 cm, bianco grigiastro generalmente opaco (raramente satinato), convesso, poi irregolarmente appianato, con il margine involuto. Le lamelle sono strette e decorrenti sul gambo, bianche da giovani, tendenti al rosa con la maturità. Il gambo si presenta pieno, spesso eccentrico, bianco pruinoso. La carne del fungo risulta essere bianca, molle e friabile, assai fragile. Odore molto grato, di farina fresca o pasta di pane. Sapore analogo. Spore rosa-giallastre, fusiformi, con costolature longitudinali. Essendo un simbionte, cresce nei prati e nei boschi di aghifoglie e latifoglie, dall’estate all’autunno; spesso lo si trova vicino al Boletus edulis, e per questo in molte regioni viene chiamato «spia del porcino». FICO D’INDIA Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta 19 Classe: Magnoliopsida Ordine: Caryophyllales Famiglia: Cactaceae Genere: Opuntia Specie: Opuntia ficus-indica CARATTERISTICHE: È una pianta succulenta arborescente che può raggiungere i 3-5 m di altezza. Il fusto è composto da pale: si tratta di fusti modificati, di forma appiattita e ovaliforme. Le pale assicurano la fotosintesi clorofilliana, svolgendo la funzione delle foglie. Sono ricoperti da una cuticola cerosa che limita la traspirazione e rappresenta una barriera contro i predatori. Le pale più basse, intorno al quarto anno di crescita, vanno incontro a lignificazione dando vita ad un vero e proprio tronco. Le vere foglie hanno una forma conica e sono lunghe appena qualche millimetro. Appaiono sulle pale giovani e sono effimere. Le spine propriamente dette sono biancastre, sclerificate, solidamente impiantate, lunghe da 1 a 2 cm. Esistono anche varietà senza spine. L'apparato radicale è superficiale, non supera in genere i 30 cm di profondità nel suolo, ma di contro è molto esteso. I fiori sono a ovario infero e uniloculare. I sepali sono poco vistosi mentre i petali sono ben visibili e di colore giallo-arancio. Il frutto è una bacca carnosa, uniloculare, con numerosi semi (polispermica). Il colore è differente a seconda delle varietà: giallo-arancione nella varietà sulfarina, rosso porpora nella varietà sanguigna e bianco nella muscaredda. OLEA EUROPAEA - OLIVO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnogliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Scrophulariales Famiglia: Oleaceae Genere: Olea Specie: Olea Europaea 20 CARATTERISTICHE: È’ una pianta molto longeva: in condizioni climatiche favorevoli un olivo può vivere anche mille anni. Le radici, per lo più di tipo avventizio, sono molto superficiali ed espanse. Il fusto è cilindrico e contorto, con corteccia di colore grigio o grigio scuro, il legno è molto duro e pesante. La chioma ha una forma conica, con branche fruttifere pendule o patenti (disposte orizzontalmente rispetto al fusto) secondo la varietà. È’ una pianta sempreverde, le cui foglie sono opposte, coriacee, semplici, intere, ellitticolanceolate, con picciolo corto e margine intero, spesso revoluto. La pagina inferiore è di colore bianco-argenteo per la presenza di peli squamiformi. Il fiore è ermafrodito, piccolo, con calice di 4 sepali e corolla di petali bianchi. I fiori sono raggruppati in infiorescenze a grappolo, chiamate mignole. La mignolatura ha inizio verso marzo–aprile. Il frutto è una drupa globosa, ellissoidale o ovoidale, a volte asimmetrica, le cui caratteristiche dipendono dalla varietà, tecnica colturale adottata e andamento climatico. GROTTA DI PIAN DELLA MACINA (SAN NICANDRO GARGANICO) 26/01/2014 1. IL TERRITORIO 1.1 Caratteristiche Geologiche Sorge su un complesso di colline, pochi chilometri a sud-est 21 del Lago di Lesina, a fare da avanguardia settentrionale del promontorio del Gargano, in cui le rocce calcaree regnano sovrane. Le caratteristiche del territorio circostante, di conseguenza, sono quelle tipiche del territorio del Gargano: si tratta di un’area fortemente soggetta al fenomeno del carsismo, che ha provocato nel corso del tempo la formazione di numerose grotte e pozzi, tra cui la Grotta di Pian della Macina; questa presenta, infatti, le conformazioni derivanti dal fenomeno carsico. 1.2 Il Clima Il clima, a causa dell’altura e della posizione esterna, risente maggiormente dell’influsso marino rispetto ad altri paesi del Gargano. Esso è di tipo mediterraneo con inverni a volte rigidi, in cui non mancano nevicate, ed estati asciutte e più fresche rispetto al sottostante Tavoliere. Una caratteristica del clima locale è il vento, che soffia per parecchi giorni all’anno: se d’inverno accentua la sensazione di freddo, d’estate è sicuramente gradevole ed attenua la calura soffocante tipica pugliese. 2. I VEGETALI Presso San Nicandro garganico, nell’ambiente ipogeo non sono stati individuati vegetali, il cui sviluppo all’interno della grotta è impedito dalla totale assenza di luce. Mentre, nell’ambiente epigeo e nell’ingresso scoperto della grotta, è stata osservata una vasta gamma di specie vegetali differenti. Tra quelle già osservate in precedenza presso Rignano Garganico, abbiamo nuovamente avvistato: Pratolina, Erba Mazzolina, Olivo, Drimia Marittima, Cardo Mariano, Arisaro, Licheni e Licheni fogliosi, Muschio. 22 Nuovi esemplari: ASPLENIUM CETERACH Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Filicinophyta Classe: Polypodiopsida Ordine: Aspleniales Famiglia: Aspleniaceae Genere: Ceterach Specie:Ceterach-officinarum CARATTERISTICHE: E’ una piccola felce. La pianta presenta un rizoma sotterraneo da cui si sviluppano foglioline, lunghe 8 14 centimetri, e profondamente lobate. Il colore delle foglie è verde sulla pagina superiore Nella pagina inferiore il colore è biancastro per la presenza di squame che conferiscono, tra l'altro, un aspetto soffice e cotonoso alla superficie. A maturità, quando si sviluppano gli sporangi, il colore delle squame diviene marrone (da questa caratteristica deriva il nome volgare della pianta). Solitamente l'erba ruggine si sviluppa in punti ombrosi ma, talvolta, anche in aree parzialmente soleggiate. ARTEMISIA VULGARIS - ASSENZIO SELVATICO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae 23 Genere: Artemisia Specie: Artemisia vulgaris CARATTERISTICHE: L'Artemisia vulgaris,o Assenzio selvatico, è una pianta erbacea con fusto ramificato legnoso di colore rossastro, con striature marcate. Le foglie sono pennatofide,di colore verde scuro nella pagina superiore,color argenteo in quella inferiore. I fiori sono di colore giallognolo o rossastri e sono portati in pannocchie. Appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Vegeta negli incolti, nei prati, lungo i corsi di fiumi e torrenti. È una pianta infestante delle colture. Pianta diffusa, oltre che nel nostro paese anche in Europa Centrale e Penisola Balcanica. Fiorisce da Giugno ad Agosto. CHLOROPHYTUM BOWKERI - FALANGIO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Liliales Famiglia: Agavaceae Genere: Chlorophytum Specie: Chlorophytum bowkeri CARATTERISTICHE: Si presenta come un denso cespo di foglie radicali, lineari, acuminate, verdi spesso variegate di bianco, che in primavera inoltrata produce lunghi fusti carnosi ad effetto ricadente su cui dopo la fioritura crescono numerosissime piccole piante a rosetta. Gli ibridi coltivati come piante ornamentali hanno una caratteristica striscia bianco-crema o bianco-giallino che corre al centro delle foglie arcuate. E’ una robusta erba perenne, alta fino a 1.5 m, che spesso forma larghe curve. I fiori, che si sviluppano dal centro, sono larghi e appariscenti; petali corti bianchi, sepali lunghi e gialli. 24 DRYOPTERIS CARTHUSIANA – FELCE CERTOSINA Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Pteridophyta Classe: Pteridopsida Ordine: Polypodiales Famiglia: Dryopteridaceae Genere: Dryopterus Specie: Dryopteris carthusiana CARATTERISTICHE: Descrizione: Felce alta (20) 35 - 60 (100) cm, con rizoma ascendente e strisciante. Fronde cespitose, erette e gracili, di colore verde chiaro e non svernanti. Stipite (peduncolo) lungo quasi quanto la lamina, ricoperto di rade palee larghe, monocolori (brune o ferruginose). Lamina ovato-lanceolata, non ristretta alla base e priva di ghiandole. Pinne rade, ben spaziate, di forma triangolare-appuntita con la coppia basale asimmetrica. Pinnule picciolate, cuneate inferiormente e lobulate. Sori disposti su 2 file e un po' discosti dalla nervatura mediana. In Italia è molto diffusa e spazia dalle basse altitudini dei colli a quelle delle Alpi. Il suo habitat ottimale infatti sono solitamente boschi freschi e ombrosi, rive di ruscelli, stagni e zone paludose da 0 a 2200 m. CEPHALANTERA DAMASONIUM - ORCHIDEA Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales 25 Famiglia: Orchidaceae Genere: Cephalanthera Specie: Cephalantera damasonium CARATTERISTICHE: Appartiene alla famiglia delle orchidee terrestri, in quanto per vivere non ha bisogno di stabilire un rapporto con un organismo vegetale più grande. Pianta con fusto robusto, eretto, talora flessuoso, con 2-3 guaine basali, alto 15-60. Foglie con fusti ovali, coriacee, lunghe fino a 7 cm e larghe fino a 3,5 cm, di cui le più grandi occupano la posizione centrale. Fiori bianchi o giallognoli, appena socchiusi, sepali ovato-lanceolati, petali appena più corti, trilobo, giallo all'interno. Il suo habitat ottimale è costituito da boschi di latifoglie, talora ai margini e comunque sempre in ombra, su terreni prevalentemente calcarei. GRAVA DI PISCINA NUOVA (CARPINO) 23/03/2014 1. IL TERRITORIO 1.1 Caratteristiche Geologiche Si trova nella parte settentrionale e non costiera del promontorio del Gargano. Classificato come collina litoranea, il territorio presenta una escursione altimetrica di 843 m, mentre l'abitato si trova ad una altitudine di 143 m su una collina brulla. Il territorio è prevalentemente collinare e la vegetazione prevalente è quella tipica delle colture dell'area e dei pascoli. L'area a ridosso della laguna e le aree collinari che circondano il centro urbano di Carpino sono caratterizzate dalla prevalenza di uliveti. Come il resto del Gargano, in ogni caso, è costituito prevalentemente da rocce calcaree, che, nonostante le scarse precipitazioni presentano diverse forme e strutture derivanti dal fenomeno del carsismo. 26 1.2 Il Clima Il clima, temperato per latitudine e longitudine, risente in minima parte dell'influenza del mare che mitiga i rigori invernali e le calure estive, nonché dell'influenza del vicino lago di Varano. La temperatura media annua è di 16 °C. Il mese più freddo è gennaio (8 °C di media) ed i più caldi sono luglio e agosto (27º) 2. I VEGETALI Presso Carpino, nell’ambiente ipogeo non sono stati individuati vegetali, il cui sviluppo all’interno della grotta è impedito dalla totale assenza di luce. Mentre, nell’ambiente epigeo circostante la grotta, è stata osservata una vasta gamma di specie vegetali differenti. Tra quelle già osservate in precedenza presso Rignano Garganico e San Nicandro, abbiamo nuovamente avvistato: Pratolina, Erba mazzolina, Olivo, Licheni e Licheni fogliosi, Muschio, Assenzio selvatico e Felce certosina. 27 Nuovi esemplari: ALYSSUM MONTANUM – ALISSO DI MONTE Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Capparales Famiglia: Brassicaceae Genere: Alyssum Specie: Alyssum montanum CARATTERISTICHE: Pianta perenne alta fino a 20 cm; fusto semi-legnoso e ramificato dalla base, emettente getti sterili fogliosi, steli fioriferi arcuato-ascendenti e fogliosi; foglie lineari-lanceolate, a volte spatolate, attenuate alla base, uninervie, progressivamente ridotte; fiori ermafroditi, calice con sepali giallastri, pelosi e caduchi, petali gialli, spatolato-cuoriformi; 6 stami con filamenti alati, ovario con stilo breve persistente; il frutto è una siliquetta pelosa. Cresce nei prati sassosi, soleggiati e aridi, con substrato calcareo. In Italia è presente in diverse regioni. Fiorisce da aprile a giugno, da 0 a 1500 m. ANEMONE HORTENSIS – ANEMONE STELLATO Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Ranunculales Famiglia: Ranunculaceae Genere: Anemone 28 Specie: Anemone hortensis CARATTERISTICHE: È una pianta perenne, erbacea, rizomatosa, con fusto eretto alla fioritura. Ha foglie basali picciuolate con lamina palmata, e 3-5 lobi arrotondati. I fiori sono terminali di colore variabile da bianco-azzurrino a rosso-viola, hanno 12-20 petali lanceolati e acuti, e numerosi stami grigio-antracite. PRIMULA VULGARIS – PRIMULA SELVATICA Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Primulales Famiglia: Primulaceae Genere: Primula Specie: Primula vulgaris CARATTERISTICHE: Si presenta sotto forma di cespugli compatti con rosetta di foglie basali ovate rugose o lisce, con margini dentati. I fiori a mazzetti sono di vari colori, che si alzano di poco rispetto alla rosetta di foglie o su un'infiorescenza che grazie a un lungo scapo fiorale è più evidente. La fioritura avviene da febbraio ad aprile, ma possono essere forzate a fiorire già da dicembre e in particolare può fiorire fino all'estate. Tutte queste primule sopportano temperature prossime allo zero, possono patire gelate tardive. VIOLA BERTOLONII – VIOLA DI BERTOLONI Dominio: Eukarya Regno: Plantae Phylum: Magnoliophyta 29 Classe: Magnoliopsida Ordine: Violales Famiglia: Violaceae Genere: Viola Specie: Viola bertolonii CARATTERISTICHE: Pianta erbacea perenne, glabra o leggermente ispida, steli corti e sottili, a volte striscianti, foglie basali in rosetta rada, picciolate e leggermente arrotondate o lanceolate, stipole lineari con segmenti alati laterali, il fiore, di colore blu, ha 5 petali, i 4 superiori alati e tondeggianti, quello inferiore triangolare con macchia gialla alla fauce, che si prolunga in uno sperone lungo e sottile, i sepali sono lanceolati con dentini verso il terzo inferiore. Il frutto è una capsula. Fiorisce da aprile a giugno, in prati aridi e sentieri rocciosi. Studenti Docente Battista Giuditta – 4^L prof. ssa Flora Marino Piergiacomo Alessio – 4^L Zullo Maria Cristina – 4^H 30