Relazione: I Vegetali - Liceo Marconi

GRUPPO “VEGETALI” – DIARIO DI VIAGGIO
1. CARSISMO
Il Carsismo è un fenomeno erosivo, conseguenza del processo di carbonatazione
[CaCO3+CO2+H2O
Ca(HCO3)2], in cui l’acqua piovana, che contiene l’anidride
carbonica disciolta, altera chimicamente i rilievi calcarei, le rocce dolomitiche o le rocce
sedimentarie costituite da sale e gesso, e ne erode numerose porzioni, fino a creare un
paesaggio ricco di forme particolari (tra cui, ad esempio, la Grotta dei Pilastri). Il Carsismo
è chiamato epigeo quando interessa le rocce solubili affioranti in superficie e ipogeo
quando agisce in profondità. Le formazioni caratteristiche del carsismo epigeo sono: le
doline, conche chiuse e depresse rispetto al piano di campagna che talvolta sono
provviste di inghiottitoio, il quale raccoglie le acque meteoriche e le convoglia in cavità
sotterranee; le uvala, depressioni molto grandi dal contorno lobato che derivano dalla
fusione di doline contigue; le polje, o foibe, depressioni chiuse di dimensioni enormi con
un fondo pianeggiante; i campi solcati, zone calcaree che presentano numerosi solchi
paralleli con profondità variabile e si originano per scorrimento e dissoluzione operata
dalle acque meteoriche. Il carsismo ipogeo, invece, oggetto di una scienza chiamata
speleologia, presenta principalmente pozzi e grotte. Le diverse strutture carsiche si
formano in ragione dei processi corrosivo-deposizionali dell’acqua e in relazione a fattori
quali clima, tettonica, litologia e geomorfologia. Il bicarbonato disciolto in queste acque
si trasforma in carbonato di calcio che precipita in forma amorfa, detta alabastro, e
origina così stalattiti (esili forme coniche che pendono dalla volta delle grotte), stalagmiti
(forme coniche che si sviluppano dal pavimento della grotta dove si verifica la caduta di
gocce d’acqua dal soffitto e dalla caratteristica forma a bulbi concentrici) e colonne
(prolungamenti delle stalattiti e crescita delle stalagmiti). La reazione di carbonatazione
responsabile di questi fenomeni è accelerata dal calore e, di conseguenza, i climi più
favorevoli al processo carsico sono quelli tropicali e temperati.
Figura 3. Stalattiti
Figura 4. Colonna
Figura 2. Campi Solcati
Figura 1. Stalagmiti
1
2. I VEGETALI
2.1 Introduzione
Le piante sono un regno di esseri viventi, appartenente al dominio degli Eukarya, che
comprende
circa
350.000 specie di organismi viventi
accomunati
da
alcune
caratteristiche fondamentali:




sono organismi autotrofi, cioè riescono a sintetizzare le proprie molecole
organiche a partire da sostanze inorganiche (da aria, acqua, terreno
minerale), utilizzando energia non derivante da sostanze organiche
assimilate;
per l'approvvigionamento energetico svolgono la fotosintesi, un insieme di
reazioni biochimiche, che permette di catturare parte dell'energia solare,
tramite particolari cellule fotoreattive presenti nelle foglie, e di utilizzarla per
trasformare l'anidride carbonica dell’aria in zuccheri ed altre sostanze, tra le
quali in maggior percentuale vi è l’ossigeno;
sono formati da cellule eucariote, cioè cellule particolarmente evolute,
dotate di un vero e proprio nucleo, al cui interno sono custodite le
informazioni genetiche della specie e dell’esemplare in particolare;
le pareti cellulari sono strutturate con una base di cellulosa e le cellule stesse
possono immagazzinare amido come fonte energetica di riserva.
2.2 Classificazione
E’ possibile fare una prima grande distinzione tra piante vascolari, o tracheofite, provviste
di vasi per trasportare le sostanze e i prodotti della fotosintesi e dotate di una struttura
abbastanza definita con un apparato radicale e un sistema aereo (fusti, foglie,
eventualmente tronchi e rami), e piante non vascolari che non hanno tessuti specializzati
(senza
radici,
veri
e
propri
fusti
o
foglie).
Alla seconda categoria citata appartengono le briofite, comunemente conosciute come
muschi. Questi organismi vivono in ambienti dove vi è una grossa presenza di acqua, o
dove comunque quest’ultima è sufficientemente abbondante da poter essere sfruttata
per la sopravvivenza e/o la riproduzione. La struttura rappresentativa di questi organismi è
il tallo, ovvero il corpo vegetativo dei muschi che non è dotato di alcun vaso di
conduzione; i muschi provvedono, infatti, ad idratarsi in tutta la loro estensione per
semplice diffusione o, in alcuni casi, per capillarità tramite l’utilizzo di particolari cellule
dette idroidi che si rompono a formare dei “capillari” per il trasporto dell’acqua.
Così come per le briofite, l’acqua gioca un ruolo fondamentale anche per le piante
vascolari, che si dividono in pteridofite e spermatofite. Le pteridofite comprendono
organismi che vivono in ambienti dove comunque l’acqua è presente (in quanto è
fondamentale per il loro ciclo riproduttivo), ma che hanno un corpo distinguibile in una
2
radice (parte ancorata a un substrato), una fronda (parte aerea) e un fusto, costituito da
vasi di conduzione.
Le felci sono un esempio di pteridofite tra le più conosciute e abbondanti in natura. Nella
pagina inferiore della fronda possiedono i sori, delle strutture all’interno delle quali si
formano le spore, le cellule che germinando danno il via al ciclo riproduttivo. Le piante
vascolari che invece adottano un meccanismo diverso per la riproduzione, ovvero le
piante a seme, chiamate spermatofite, si dividono a loro volta in 2 grandi gruppi: le
gimnosperme e le angiosperme. Le gimnosperme non sono più così legate all’acqua
come i gruppi precedenti (muschi e felci), hanno una struttura ben distinta in radici, fusto
e foglie ma non presentano né fiori né frutti. A questo gruppo appartengono le conifere. I
semi si sviluppano su particolari strutture, i coni (o pigne) e sono quindi scoperti (il termine
gimno-sperme sta proprio ad indicare “nudo-seme”). A questo phylum appartengono
alberi dalle foglie aghiformi, come ad esempio il pino, il cipresso, l’abete e le sequoie
giganti. Le angiosperme sono le piante più diffuse (se ne conoscono più di 230 mila specie
diverse) e la loro caratteristica peculiare è la presenza di una struttura specifica per la
riproduzione: il fiore. A partire da questo, in seguito a fecondazione, si formerà il frutto, al
cui interno saranno presenti i semi. Le angiosperme si suddividono in due grandi classi:
le monocotiledoni, ovvero quelle piante che hanno un solo cotiledone (una singola
fogliolina embrionale dalla quale si sviluppa poi la pianta), foglie con nervature parallele
e fiori con 3 petali o multipli di 3; le dicotiledoni invece hanno due cotiledoni, foglie con
nervature ramificate e i fiori presentano 4-5 petali o loro multipli.
Per il riconoscimento e la classificazione di ogni singolo esemplare,
si può ricorrere poi al metodo di classificazione scientifica di Linneo;
questa suddivisione prevede l’indicazione, per ciascun esemplare,
di Dominio, Regno, Phylum, Classe, Ordine, Famiglia, Genere e
Specie di appartenenza, costituiti da un numero di esemplari
decrescente che presenta caratteristiche morfologiche affini e
antenati comuni.
Figura 4.
Classificazione di
Linneo
Figura 5. Classificazione Vegetali
3
2.3 I vegetali e gli ecosistemi
I vegetali svolgono numerosi ed indispensabili ruoli all’interno dei vari ecosistemi in cui si
sviluppano:



Innanzitutto, la fotosintesi condotta dalle piante è la principale fonte di energia e
di materia organica (la fitomassa) in quasi tutti gli ecosistemi, e rende possibile il
rinnovo della scorta di ossigeno di cui questi ultimi dispongono;
grazie all'autotrofia, le piante sono i produttori primari negli ecosistemi terrestri,
formando la base della catena alimentare, da cui dipende l'esistenza
degli animali e degli altri organismi eterotrofi.
inoltre, lo sviluppo radicale ha un ben determinato ruolo nell'evoluzione
del suolo (pedogenesi) e, assieme alle chiome che formano il manto vegetale, nel
prevenire la sua erosione.
Addirittura, numerosi animali si sono coevoluti con le piante, assumendo entrambi forme e
comportamenti specializzati a favorire un'associazione mutualistica che, a volte, diviene
così stretta da legare le due specie letteralmente per la "vita", perché la scomparsa di
una particolare pianta provoca l'immediata estinzione della specie animale simbiotica e
viceversa. Mentre le piante offrono tane, siti per la riproduzione e cibo in quantità, alcuni
animali, detti pronubi, favoriscono l'impollinazione dei fiori; altri la dispersione dei semi.
Oltre che con i batteri e gli animali, le piante instaurano frequentemente simbiosi con
delle specie fungine tramite le radici, formando un'associazione definita micorriza: i funghi
aiutano la pianta per l'assorbimento dell'acqua e dei nutrienti presenti nel suolo; la pianta
offre in cambio i carboidrati prodotti con la fotosintesi.
2.4 I funghi
La categoria comprende più di 100 000 specie di organismi, aventi le seguenti principali
caratteristiche:



Alimentazione eterotrofa;
Completa mancanza di tessuti differenziati e di elementi conduttori;
Sistema riproduttivo attraverso elementi detti spore (e non attraverso uno stadio
embrionale come avviene per animali e piante).
Al regno dei funghi appartengono inoltre organismi eterotrofi che si riproducono da spore,
da unicellulari a pluricellulari con struttura vegetativa eventualmente organizzata in
cellule
formanti
strutture
filamentose,
e
non
differenziate
in
tessuti,
dette ife o micelio primario.
A differenza delle cellule vegetali, che hanno una parete costituita prevalentemente
da cellulosa, la parete cellulare dei funghi è costituita da un polisaccaride, la chitina. La
chitina, rispetto alla cellulosa, è molto più resistente alla degradazione microbica.
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Riguardo ai polisaccaridi di riserva, i funghi possono accumulare, analogamente
agli animali, sostanze di riserva energetica sotto forma di glicogeno, differentemente dai
vegetali che utilizzano l'amido.
Figura 6. I funghi
GROTTA DEI PILASTRI
(RIGNANO GARGANICO)
15/12/2013
1.
IL TERRITORIO
1.1 Caratteristiche Geologiche
Rignano Garganico sorge sulla cima di una collina (590 m d’altitudine) dalle cui alture si
gode di un’ampia veduta panoramica del Tavoliere delle Puglie. Si tratta di un’area
fortemente soggetta al fenomeno del carsismo, tipico dell’Appennino Centrale, che ha
provocato nel corso del tempo la formazione di numerose grotte e pozzi, tra cui la Grotta
dei Pilastri; questa presenta, infatti, le conformazioni derivanti dal fenomeno cui è
soggetta.
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1.2 Il Clima
Il clima, a causa dell’altura e della posizione interna, risente meno dell’influsso marino
rispetto ad altri paesi del Gargano. Esso è di tipo mediterraneo-continentale con inverni a
volte rigidi, in cui non mancano nevicate, ed estati asciutte e più fresche rispetto al
sottostante Tavoliere. Le precipitazioni sono tra le più basse del promontorio – poiché il
paese rientra nella fascia più arida, quella pedegarganica di sud-ovest – e si aggirano
attorno ai 600 mm annui. Una caratteristica del clima locale è il vento, che soffia per
parecchi giorni all’anno: se d’inverno accentua la sensazione di freddo, d’estate è
sicuramente gradevole ed attenua la calura soffocante tipica pugliese.
2.
I VEGETALI
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Presso Rignano Garganico, nell’ambiente ipogeo non sono stati individuati vegetali, il cui sviluppo
all’interno della grotta è impedito dalla totale assenza di luce. Mentre, nell’ambiente epigeo è
stata osservata una vasta gamma di specie vegetali differenti, tra cui:
ACANTHUS MOLLIS - ACANTO
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Lamiales
Famiglia: Acanthaceae
Genere: Acanthus
Specie: Acanthus mollis
CARATTERISTICHE:
L'Acanthus mollis è una pianta perenne a portamento erbaceo, caratterizzata da grandi
foglie lobate, di colore verde scuro che raggiungono il metro di lunghezza, con radici
grosse e carnose. Le foglie si dissecano nel periodo estivo; la ripresa vegetativa, con la
riemissione delle foglie, avviene in autunno. Fiorisce a tarda estate su lunghe infiorescenze
a racemo producendo fiori di colore bianco con brattee rossicce. Probabilmente
originaria della Penisola italiana e della Sicilia, ora coltivata e spontaneizzata in diverse
parti del globo anche grazie alla facile propagazione per seme; inoltre, l’Acanto richiede
una buona esposizione alla luce ma non il sole diretto e non risulta essere particolarmente
esigente per quanto riguarda il terreno di crescita, e questo la rende una delle piante
maggiormente adattabili al nostro territorio mediterraneo.
ARDISIA CRISPA
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Primulales
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Famiglia: Myrsinaceae
Genere: Ardisia
Specie: Ardisia Crispa
CARATTERISTICHE:
L'Ardisia crispa è la specie maggiormente diffusa e coltivata come pianta da giardino. E'
originaria della Cina e dell'India ed è la specie maggiormente coltivata. Presenta foglie di
colore verde scuro, appuntite, coriacee e con i margini ondulati. I fiori sono piccoli e
bianchi, a forma di stella che si riuniscono in infiorescenze a pannocchia, lievemente
profumati che formano bacche di colore rosso vivo e lucide, molto persistenti. La pianta
fiorisce tra la fine della primavera e l’inizio dell'estate ed i frutti maturano in autunno e
spesso durano fino alla fioritura successiva. E' una pianta che ama la luce ed il caldo.
Durante le stagioni calde le temperature ottimali sono intorno ai 21°C. Temperature più
alte fanno si che le foglie ed i frutti appassiscano e cadono. Durante l'autunno e l'inverno
le temperature ottimali sono intorno ai 15 °C. Richiede molta luce ma non il sole diretto
durante la stagione più calda mentre durante l'autunno e l'inverno anche il sole diretto. E’
una pianta a crescita molto lenta, ma si adatta perfettamente alle condizioni del nostro
territorio che soddisfano tutte le sue condizioni ottimali di sviluppo.
ARISARUM VULGARE - ARISARO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Alismatales
Famiglia: Araceae
Genere: Arisareae
Specie: Arisarum Vulgare
CARATTERISTICHE:
Pianta erbacea perenne, l'arisaro è una piccola aracea tipica delle regioni temperate
italiane. Si trova infatti in Liguria ed in altre regioni del centro e sud Italia. La parte
sotterranea della pianta è un bulbo da cui si sviluppano foglie lanceolate e piuttosto
larghe, lunghe 10 - 14 centimetri. Le foglie hanno un picciolo abbastanza lungo. Il fiore è
uno spadice, ricurvo nella parte terminale, che porta fiori maschili e femminili, ricoperto
da una spata, anch'essa ricurva nella parte alta, avvolgente biancastra e decorata con
linee longitudinali verde-brune. Come accade in molte altre aracee, allo scopo di
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favorirne l'impollinazione, i fiori femminili sono portati alla base dello spadice e i fiori
maschili più in alto. La pianta produce frutti sferici di circa 10 millimetri di diametro con 2 o
più
semi
all'interno.
E' un vegetale diffuso lungo la costa dell'area marina protetta in zone prevalentemente
ombrose o ricoperte da vegetazione.
ASARUM EUROPAEUM - BACCARO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Aristolochiales
Famiglia: Aristolochiaceae
Genere: Asarum
Specie: Asarum europaeum
CARATTERISTICHE:
L'Asarum europaeum, o Baccaro, è una pianta erbacea perenne con fusto strisciante e
rizoma stolonifero. Foglie sempreverdi, con margine intero e apice arrotondato, sono
molto grandi e reniformi di colore verde. Sono munite di picciolo eretto scanalato, con
peli rossastri.
I fiori sono solitari di colore verdognoli o porpora. Vegeta nei boschi di latifoglie,in zone
ombreggiate e umide. Diffusa in Europa e Asia.
BELLIS PERENNIS - PRATOLINA
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
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Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Genere: Bellis
Specie: Bellis Perennis
CARATTERISTICHE:
La Bellis perennis,o Pratolina, è una erbacea
perenne con radice fittonante.
Ha foglie solo basali di forma obovato
spatolata,leggermente dentate all'apice.Le
infiorescenze sono composte da un unico
capolino. I fiori sono di colore bianco ,liguati
e femminili quelli esterni, e di colore
giallo,tubulosi ed ermafroditi quelli interni.
Questa pianta vegeta negli incolti,nei prati erbosi.
Nel nostro paese è molto comune.In alcune zone è considerata pianta infestante.
SILYBUM MARIANUM – CARDO MARIANO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Genere: Silybum
Specie: Silybum marianum
CARATTERISTICHE:
Il Cardo mariano, Silybum marianum Gaertn., appartiene alla famiglia delle Asteraceae
(Compositae) ed una pianta tipica delle zone centro meridionali del mediterraneo dove
si ritrova nelle zone incolte, nei prati, tra le macerie, ecc.
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E' una pianta erbacea annuale o biennale provvista di radice fittonante, con fusto eretto
e robusto alto fino a 1,5 m e molto ramificato. Le foglie sono molto grandi, di un bel colore
verde intenso, lucenti, screziate di bianco lungo le nervature e con i bordi provvisti di spine
giallastre e ondulati. I fiori sono di colore violacei-rossi, tubolari, riuniti in capolini emisferici
e solitari, circondati da brattee spinose. Fiorisce tra luglio e agosto.
I frutti sono degli acheni neri o screziati di giallo, lucidi e provvisti di pappo (insieme di peli
che si trovano all'apice dei frutti) biancastro.
DACTYLIS GLOMERATA - ERBA MAZZOLINA
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Poales
Famiglia: Poaceae
Genere: Dactylis
Specie: Dactylis glomerata
CARATTERISTICHE:
E' una pianta erbacea perenne sempreverde, con un profondo sistema radicale, ed
un'altezza che può superare 140 cm. di altezza. Le foglie sono ruvide, di colore verde
scuro che a volte vanno sul violaceo, con lunghezza che varia da 30-60 cm. Le
infiorescenze sono erette, le spighette, sono raccolte in ciuffi all'estremità delle
ramificazioni. Ha fiori ermafroditi, fiorisce in luglio-agosto, tavolta anche prima.
L'impollinazione avviene tramite vento.
Cresce bene su suoli di varia natura, da 0 a 2000 mt. slm. Questa pianta resiste alla
scarsità d'acqua e sopporta temperature elevate.
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FOENICULUM VULGARE - FINOCCHIO SELVATICO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnogliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Apiales
Famiglia: Apiaceae
Genere: Foeniculum
Specie: Foeniculum Vulgare
CARATTERISTICHE:
Il finocchio selvatico è una pianta spontanea, perenne, dal fusto ramificato, alta fino a
2m. Possiede foglie che ricordano il fieno (da cui il nome foeniculum), di colore verde e
produce in estate ombrelle di piccoli fiori gialli. Seguono i frutti (acheni), prima verdi e poi
grigiastri. Del finocchio selvatico si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti
(impropriamente chiamati "semi").
Il finocchio coltivato (o dolce) è una pianta annuale o biennale con radice a fittone.
Raggiunge i 60-80 cm di altezza. Si consuma la grossa guaina a grumolo bianco che si
sviluppa alla base. Si adatta a qualsiasi terreno di medio impasto con presenza di
sostanza organica. Richiede frequenti e abbondanti irrigazioni e preferisce un clima
temperato di tipo mediterraneo.
LAGURUS OVATUS L. – PIUMINO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnogliophyta
Classe: Monocotiledoni
Ordine: Poales Small
Famiglia: Poaceae Barnhart
Genere: Lagurus L.
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Specie: Lagurus Ovatus L.
CARATTERISTICHE:
Pianta annua, erbacea con culmi eretti fascicolati, lisci, glabri, avvolti da guaine villose
solo nella metà inferiore. Altezza 10÷50 cm.
Foglie piane, pubescenti, lanceolate, le superiori con guaina leggermente rigonfia.
Le infiorescenze a pannocchia di forma ovata di colore biancastro, sono costituite da
spighette fiorali subsessili, strettamente riunite con reste sericee e
sporgenti, glume subeguali villose, lemma glabro, raramente peloso con resta dorsale di 2
mm ca.
I frutti sono cariossidi oblunghe e glabre. Suoli sabbiosi, aridi, dune marittime,
prevalentemente nelle zone costiere, ma talvolta anche nell’entroterra. raramente si
comporta da pianta infestante.
LICHENI FOGLIOSI
Dominio: Eukarya
Regno: Fungi
Phylum: Ascomycota
Classe: Lecanoromycetes
Ordine: Lecanorales
Famiglia: Parmeliaceae
Genere: Parmelina
Specie: Parmelina tiliacea
CARATTERISTICHE:
La Parmelina tiliacea è una specie
appartenente alla classe dei licheni anche detta lichene foglioso. Tallo grigio chiaro
superiormente e nero inferiormente, con dimensioni variabili da 5 a 20 cm. Lobi corti,
arrotondati, larghi 3 - 10 mm. Isidi cilindrici di colore grigio con la punta a volte più scura;
appaiono come punti nerastri, sparsi sulla faccia superiore del tallo.
In Italia è presente dalla pianura alla fascia montana inferiore. Solitamente si sviluppa
sulle cortecce di tiglio.
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LICHENI
Dominio: Eukarya
Regno: Fungi
Phylum: Ascomycota
Classe: Lecanoromycetes
Ordine: Lecanorales
Famiglia: Rhizocarpaceae
Genere: Rhizocarpon
Specie: Rhizocarpon Geographicum
CARATTERISTICHE:
Rhizocarpon geographicum è una specie di lichene crostoso che colonizza i substrati
rocciosi. Si trova di preferenza su rocce silicee esposte alla pioggia. La morfologia di
crescita è crostosa. Si riproduce per via sessuata mediante spore. Appare come una serie
di macchie dai colori che possono variare tra il bianco, il verde scuro e l’arancio.
MUSCHIO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Briophyta
Classe: Briopsida
CARATTERISTICHE:
Il muschio appartiene alla famiglia delle
Briofite
(Bryophyta),
un
gruppo
numerosissimo di piante pioniere terrestri, di
cui nel mondo ne sono state riconosciute più
di 23.000 specie.
La divisione Bryophyta possiede al suo interno tre classi, che rappresentano linee evolutive
separate distinte da molti milioni di anni, e queste sono: Hepaticcae, Anthocerotae,
Musci.
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Generalmente si pensa che i muschi crescano in zone umide ed ombrose, ma in realtà
non è così, infatti li si può ritrovare in una vastissima varietà di ambienti, dai più cupi ai più
soleggiati.
Dal momento che non possiedono radici (quelle che hanno svolgono solo il ruolo di
ancoraggio) riescono a vivere anche dov’è presente un substrato sottilissimo, purchè vi
sia umidità sufficiente, anche se è ben noto che la maggior parte delle specie riesce a
superare periodi di siccità rimanendo in uno stato disidratato, che può essere superato in
poche ore in presenza d’acqua.
A differenza delle piante superiori che crescono traspirando acqua dalle foglie ed
assorbendola, assieme agli elementi nutritivi, dalle radici. I muschi , sono dotati di radici
temporanee non assorbenti con ruolo ancorante, mentre il trasporto di acqua e sostanze
nutritive avviene per capillarità ed interessa l’intera colonia di piante. In più i muschi
hanno la grandissima capacità di assorbire direttamente dalle foglie (se così possiamo
definirle) l’umidità dell’area, il che li rende maggiormente resistenti agli sbalzi idrici, ma
anche maggiormente soggetti all’inquinamento atmosferico.
PREZZEMOLO SELVATICO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnogliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Apiales
Famiglia: Apiaceae
Genere: Petroselinum
Specie: Petroselinum Crispum
CARATTERISTICHE:
Il prezzemolo (Petroselinum crispum) è una pianta biennale, originaria delle zone
mediterranee. Cresce spontaneamente nei boschi e nei prati delle zone a clima
temperato; teme infatti il freddo intenso.
È una pianta erbacea. Ha una robusta radice a fittone bianco giallastra. Le foglie sono
completamente glabre e hanno un contorno triangolare frastagliato, possono essere
bipennatosette o tripennatosette. L'infiorescenza è una ombrella formata da una
cinquantina di piccoli fiori a cinque petali bianchi, talvolta soffusi di azzurro-violetto o
giallastro.
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RANUNCOLO ACRE
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ranunculales
Famiglia: Ranunculaceae
Genere: Ranunculus
Specie: Ranunculus Acris
CARATTERISTICHE:
È una pianta perenne e erbacea terrestre caratterizzata da alcune particolarità
anatomiche e morfologiche come la possibilità di far germogliare le gemme ascellari.
L'altezza media oscilla tra 30 e 80 cm. Sono inoltre definite micriptofite scapose, ossia
piante con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve. Tutta
la pianta è fondamentalmente glabra e priva di cellule oleifere.
I fusti di queste piante sono a portamento eretto; sono glabri o con peli appressati
solamente nella parte alta. Sono ramosi e multi-flori. La sezione è cilindrica e l'interno è
cavo. Le foglie basali sono picciolate ed hanno una forma pentagonale (o quasi
circolare, in tutti i casi poligonale) con margini profondamente incisi in 3 – 7 lobi o
segmenti (foglia di tipo palmatosetta). I vari segmenti sono ben distanziati uno dall'altro.
Le foglie superiori lungo il fusto sono disposte in modo alterno, senza stipole e sono
progressivamente ridotte (anche i piccioli sono più brevi) con un numero minore di lobi; la
superficie è macchiettata color porpora-scuro. E’ una specie comunissima nell'Italia
settentrionale; più rara al centro e sud; assente nelle isole. L’habitat tipico sono le zone
incolte, ma anche i prati e i pascoli e i margini dei sentieri. Il substrato preferito è
sia calcareo che siliceo con pH neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere
mediamente umido. Sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1600 m; frequentano
quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e subalpino.
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DRIMIA MARITTIMA
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnogliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Liliales
Famiglia: Liliaceae
Genere: Drimia
Specie: Drimia Maritima
CARATTERISTICHE:
La scilla marittima, nota anche
come cipolla marina, è una pianta
delle Liliaceae,
caratteristica
del bacino del Mediterraneo, che
vive allo stato selvatico in
prossimità delle coste. Pianta
erbacea perenne dotata di un
grosso bulbo tunicato,
dal
diametro compreso fra 10 e
20 cm, il cui peso può arrivare a
diversi chili. A fine estate emette uno scapo fiorifero, eretto, alto anche due metri, di
colore violaceo che termina in un lungo grappolo di fiori bianchi, peduncolati e formati
da sei tepali ovali. L'apertura dei fiori avviene per fasce, dal basso verso l'alto. Le foglie,
molli e carnose, escono dopo la fioritura in rosetta basale, e durano fino all'estate
seguente. Il frutto è una capsula membranosa ellittica triloculare contenente molti semi.
Ne esistono due varietà: la scilla femmina, o bianca, di dimensioni minori, e la scilla rossa, il
cui bulbo può arrivare a 3–4 kg e le dimensioni di un melone. La distinzione si riferisce al
colore delle squame bulbari. Allo stato spontaneo non si allontana che poco dal mare,
dove si interra nella sabbia o fra le rocce.
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URTICA DIOICA - ORTICA
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnogliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Urticales
Famiglia: Urticaceae
Genere: Urtica
Specie: Urtica Dioica
CARATTERISTICHE:
L'ortica è una diffusa pianta erbacea perenne, nativa dell'Europa, dell'Asia, del Nord
Africa e del Nord America. È’ nota per possedere una grande quantità di peli urticanti i
quali, quando toccati, iniettano nella pelle istamina e altre sostanze chimiche che
causano prurito. Con il nome di «ortica» ci si riferisce anche all’Urtica urens,
un'altra specie comune del genere Urtica, pianta annuale più piccola e pungente dell'U.
dioica.
Le foglie sono grandi ovate e opposte (lamina lunga 1-2 volte il picciolo), lanceolate,
seghettate e acuminate. Foglie e fusti sono ricoperti da tricomi (peli) contenenti una
sostanza urticante. Il pelo è costituito da un'unica cellula allungata con pareti
calcificate,mentre la punta è silicizzata e si riforma facilmente. Quando si sfiora la pianta,
l'apice dei peli si rompe e ne fuoriesce un liquido irritante formato principalmente
da acetilcolina, istamina,serotonina e probabilmente acido formico.
Come dice il nome stesso, l'Urtica dioica è una pianta dioica, vale a dire che ci sono
piante che portano solo fiori femminili e piante che portano solo fiori maschili. I fiori
femminili sono raccolti in spighe lunghe e pendenti e sono verdi, mentre i fiori maschili
sono riuniti in spighe erette, hanno quattro tepali che racchiudono i quattro stami nei fiori
maschili e l'ovario in quelli femminili . Dai fiori femminili si sviluppa un achenio ovale, con
un ciuffo di peli all'apice. Fiorisce da aprile a settembre.
Predilige luoghi umidi e ricchi di azoto meglio se ombrosi, è molto comune attorno alle
abitazioni abbandonate e i terreni incolti.
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FALSO PRUGNOLO
Dominio: Eukarya
Regno: Fungi
Phylum: Basidiomycota
Classe: Basidiomicetes
Ordine: Agaricales
Famiglia: Entolomataceae
Genere: Clitopilus
Specie: Clitopilus Prunulus
CARATTERISTICHE:
Presenta un cappello di 2-8 cm, bianco
grigiastro
generalmente
opaco
(raramente satinato), convesso, poi
irregolarmente appianato, con il margine
involuto.
Le lamelle sono strette e decorrenti sul
gambo, bianche da giovani, tendenti al
rosa con la maturità.
Il gambo si presenta pieno, spesso
eccentrico, bianco pruinoso.
La carne del fungo risulta essere bianca,
molle e friabile, assai fragile. Odore molto
grato, di farina fresca o pasta di pane.
Sapore analogo.
Spore
rosa-giallastre,
fusiformi,
con
costolature longitudinali.
Essendo un simbionte, cresce nei prati e
nei boschi di aghifoglie e latifoglie,
dall’estate all’autunno; spesso lo si trova vicino al Boletus edulis, e per questo in molte
regioni viene chiamato «spia del porcino».
FICO D’INDIA
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
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Classe: Magnoliopsida
Ordine: Caryophyllales
Famiglia: Cactaceae
Genere: Opuntia
Specie: Opuntia ficus-indica
CARATTERISTICHE:
È una pianta succulenta arborescente
che può raggiungere i 3-5 m di altezza.
Il fusto è composto da pale: si tratta di fusti modificati, di forma appiattita e ovaliforme. Le
pale assicurano la fotosintesi clorofilliana, svolgendo la funzione delle foglie. Sono ricoperti
da una cuticola cerosa che limita la traspirazione e rappresenta una barriera contro i
predatori. Le pale più basse, intorno al quarto anno di crescita, vanno incontro
a lignificazione dando vita ad un vero e proprio tronco. Le vere foglie hanno una forma
conica e sono lunghe appena qualche millimetro. Appaiono sulle pale giovani e sono
effimere. Le spine propriamente dette sono biancastre, sclerificate, solidamente
impiantate, lunghe da 1 a 2 cm. Esistono anche varietà senza spine. L'apparato
radicale è superficiale, non supera in genere i 30 cm di profondità nel suolo, ma di contro
è molto esteso. I fiori sono a ovario infero e uniloculare. I sepali sono poco vistosi mentre
i petali sono ben visibili e di colore giallo-arancio. Il frutto è una bacca carnosa,
uniloculare, con numerosi semi (polispermica). Il colore è differente a seconda delle
varietà: giallo-arancione nella varietà sulfarina, rosso porpora nella varietà sanguigna e
bianco nella muscaredda.
OLEA EUROPAEA - OLIVO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnogliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Scrophulariales
Famiglia: Oleaceae
Genere: Olea
Specie: Olea Europaea
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CARATTERISTICHE:
È’ una pianta molto longeva: in condizioni climatiche favorevoli un olivo può vivere anche
mille anni. Le radici, per lo più di tipo avventizio, sono molto superficiali ed espanse.
Il fusto è cilindrico e contorto, con corteccia di colore grigio o grigio scuro, il legno è molto
duro e pesante. La chioma ha una forma conica, con branche fruttifere pendule o
patenti (disposte orizzontalmente rispetto al fusto) secondo la varietà.
È’ una pianta sempreverde, le cui foglie sono opposte, coriacee, semplici, intere, ellitticolanceolate, con picciolo corto e margine intero, spesso revoluto. La pagina inferiore è di
colore bianco-argenteo per la presenza di peli squamiformi.
Il fiore è ermafrodito, piccolo, con calice di 4 sepali e corolla di petali bianchi. I fiori sono
raggruppati in infiorescenze a grappolo, chiamate mignole. La mignolatura ha inizio verso
marzo–aprile.
Il frutto è una drupa globosa, ellissoidale o ovoidale, a volte asimmetrica, le cui
caratteristiche dipendono dalla varietà, tecnica colturale adottata e andamento
climatico.
GROTTA DI PIAN DELLA MACINA
(SAN NICANDRO GARGANICO)
26/01/2014
1.
IL TERRITORIO
1.1 Caratteristiche Geologiche
Sorge su un complesso di colline, pochi chilometri a sud-est
21
del Lago di Lesina, a fare da avanguardia settentrionale del promontorio del Gargano,
in cui le rocce calcaree regnano sovrane. Le caratteristiche del territorio circostante, di
conseguenza, sono quelle tipiche del territorio del Gargano: si tratta di un’area
fortemente soggetta al fenomeno del carsismo, che ha provocato nel corso del tempo la
formazione di numerose grotte e pozzi, tra cui la Grotta di Pian della Macina; questa
presenta, infatti, le conformazioni derivanti dal fenomeno carsico.
1.2 Il Clima
Il clima, a causa dell’altura e della posizione esterna, risente maggiormente dell’influsso
marino rispetto ad altri paesi del Gargano. Esso è di tipo mediterraneo con inverni a volte
rigidi, in cui non mancano nevicate, ed estati asciutte e più fresche rispetto al sottostante
Tavoliere. Una caratteristica del clima locale è il vento, che soffia per parecchi giorni
all’anno: se d’inverno accentua la sensazione di freddo, d’estate è sicuramente
gradevole ed attenua la calura soffocante tipica pugliese.
2. I VEGETALI
Presso San Nicandro garganico, nell’ambiente ipogeo non sono stati individuati vegetali, il
cui sviluppo all’interno della grotta è impedito dalla totale assenza di luce. Mentre,
nell’ambiente epigeo e nell’ingresso scoperto della grotta, è stata osservata una vasta
gamma di specie vegetali differenti.
Tra quelle già osservate in precedenza presso Rignano Garganico, abbiamo nuovamente
avvistato:
Pratolina, Erba Mazzolina, Olivo, Drimia Marittima, Cardo Mariano, Arisaro, Licheni e
Licheni fogliosi, Muschio.
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Nuovi esemplari:
ASPLENIUM CETERACH
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Filicinophyta
Classe: Polypodiopsida
Ordine: Aspleniales
Famiglia: Aspleniaceae
Genere: Ceterach
Specie:Ceterach-officinarum
CARATTERISTICHE:
E’ una piccola felce. La pianta presenta un rizoma sotterraneo da cui si sviluppano
foglioline,
lunghe
8
14
centimetri,
e
profondamente
lobate.
Il colore delle foglie è verde sulla pagina superiore Nella pagina inferiore il colore è
biancastro per la presenza di squame che conferiscono, tra l'altro, un aspetto soffice e
cotonoso alla superficie. A maturità, quando si sviluppano gli sporangi, il colore delle
squame diviene marrone (da questa caratteristica deriva il nome volgare della pianta).
Solitamente l'erba ruggine si sviluppa in punti ombrosi ma, talvolta, anche in aree
parzialmente soleggiate.
ARTEMISIA VULGARIS - ASSENZIO
SELVATICO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
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Genere: Artemisia
Specie: Artemisia vulgaris
CARATTERISTICHE:
L'Artemisia vulgaris,o Assenzio selvatico, è una pianta erbacea con fusto ramificato
legnoso
di
colore
rossastro,
con
striature
marcate.
Le foglie sono pennatofide,di colore verde scuro nella pagina superiore,color argenteo in
quella inferiore. I fiori sono di colore giallognolo o rossastri e sono portati in pannocchie.
Appartiene alla famiglia delle Asteraceae.
Vegeta negli incolti, nei prati, lungo i corsi di fiumi e torrenti. È una pianta infestante delle
colture. Pianta diffusa, oltre che nel nostro paese anche in Europa Centrale e Penisola
Balcanica. Fiorisce da Giugno ad Agosto.
CHLOROPHYTUM BOWKERI - FALANGIO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Liliales
Famiglia: Agavaceae
Genere: Chlorophytum
Specie: Chlorophytum bowkeri
CARATTERISTICHE:
Si presenta come un denso cespo di foglie radicali, lineari, acuminate, verdi spesso
variegate di bianco, che in primavera inoltrata produce lunghi fusti carnosi ad effetto
ricadente su cui dopo la fioritura crescono numerosissime piccole piante a rosetta.
Gli ibridi coltivati come piante ornamentali hanno una caratteristica striscia bianco-crema
o bianco-giallino che corre al centro delle foglie arcuate.
E’ una robusta erba perenne, alta fino a 1.5 m, che spesso forma larghe curve. I fiori, che
si sviluppano dal centro, sono larghi e appariscenti; petali corti bianchi, sepali lunghi e
gialli.
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DRYOPTERIS CARTHUSIANA – FELCE CERTOSINA
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Pteridophyta
Classe: Pteridopsida
Ordine: Polypodiales
Famiglia: Dryopteridaceae
Genere: Dryopterus
Specie: Dryopteris carthusiana
CARATTERISTICHE:
Descrizione: Felce alta (20) 35 - 60 (100) cm, con
rizoma
ascendente
e
strisciante.
Fronde cespitose, erette e gracili, di colore verde chiaro e non svernanti.
Stipite (peduncolo) lungo quasi quanto la lamina, ricoperto di rade palee larghe,
monocolori
(brune
o
ferruginose).
Lamina ovato-lanceolata,
non
ristretta
alla
base
e
priva
di
ghiandole.
Pinne rade, ben spaziate, di forma triangolare-appuntita con la coppia basale
asimmetrica.
Pinnule picciolate,
cuneate
inferiormente
e
lobulate.
Sori
disposti
su
2
file
e
un
po'
discosti
dalla
nervatura
mediana.
In Italia è molto diffusa e spazia dalle basse altitudini dei colli a quelle delle Alpi. Il suo
habitat ottimale infatti sono solitamente boschi freschi e ombrosi, rive di ruscelli, stagni e
zone paludose da 0 a 2200 m.
CEPHALANTERA DAMASONIUM - ORCHIDEA
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Orchidales
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Famiglia: Orchidaceae
Genere: Cephalanthera
Specie: Cephalantera damasonium
CARATTERISTICHE:
Appartiene alla famiglia delle orchidee terrestri, in quanto per vivere non ha bisogno di
stabilire un rapporto con un organismo vegetale più grande. Pianta con fusto robusto,
eretto,
talora
flessuoso,
con
2-3
guaine
basali,
alto
15-60.
Foglie con fusti ovali, coriacee, lunghe fino a 7 cm e larghe fino a 3,5 cm, di cui le più
grandi
occupano
la
posizione
centrale.
Fiori bianchi o giallognoli, appena socchiusi, sepali ovato-lanceolati, petali appena più
corti, trilobo, giallo all'interno.
Il suo habitat ottimale è costituito da boschi di latifoglie, talora ai margini e comunque
sempre in ombra, su terreni prevalentemente calcarei.
GRAVA DI PISCINA NUOVA
(CARPINO) 23/03/2014
1.
IL TERRITORIO
1.1 Caratteristiche Geologiche
Si trova nella parte settentrionale e non costiera del promontorio del Gargano.
Classificato come collina litoranea, il territorio presenta una escursione altimetrica di 843
m, mentre l'abitato si trova ad una altitudine di 143 m su una collina brulla.
Il territorio è prevalentemente collinare e la vegetazione prevalente è quella tipica delle
colture dell'area e dei pascoli. L'area a ridosso della laguna e le aree collinari che
circondano il centro urbano di Carpino sono caratterizzate dalla prevalenza di uliveti.
Come il resto del Gargano, in ogni caso, è costituito prevalentemente da rocce calcaree,
che, nonostante le scarse precipitazioni presentano diverse forme e strutture derivanti dal
fenomeno del carsismo.
26
1.2 Il Clima
Il clima, temperato per latitudine e longitudine, risente in minima parte dell'influenza del
mare che mitiga i rigori invernali e le calure estive, nonché dell'influenza del vicino lago di
Varano.
La temperatura media annua è di 16 °C. Il mese più freddo è gennaio (8 °C di media) ed i
più caldi sono luglio e agosto (27º)
2. I VEGETALI
Presso Carpino, nell’ambiente ipogeo non sono stati individuati vegetali, il cui sviluppo
all’interno della grotta è impedito dalla totale assenza di luce. Mentre, nell’ambiente
epigeo circostante la grotta, è stata osservata una vasta gamma di specie vegetali
differenti.
Tra quelle già osservate in precedenza presso Rignano Garganico e San Nicandro,
abbiamo nuovamente avvistato:
Pratolina, Erba mazzolina, Olivo, Licheni e Licheni fogliosi, Muschio, Assenzio
selvatico
e
Felce
certosina.
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Nuovi esemplari:
ALYSSUM MONTANUM – ALISSO DI MONTE
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Capparales
Famiglia: Brassicaceae
Genere: Alyssum
Specie: Alyssum montanum
CARATTERISTICHE:
Pianta perenne alta fino a 20 cm; fusto semi-legnoso e ramificato dalla base, emettente
getti sterili fogliosi, steli fioriferi arcuato-ascendenti e fogliosi; foglie lineari-lanceolate, a
volte spatolate, attenuate alla base, uninervie, progressivamente ridotte; fiori ermafroditi,
calice con sepali giallastri, pelosi e caduchi, petali gialli, spatolato-cuoriformi; 6 stami con
filamenti alati, ovario con stilo breve persistente; il frutto è una siliquetta pelosa. Cresce
nei prati sassosi, soleggiati e aridi, con substrato calcareo. In Italia è presente in diverse
regioni. Fiorisce da aprile a giugno, da 0 a 1500 m.
ANEMONE HORTENSIS – ANEMONE STELLATO
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ranunculales
Famiglia: Ranunculaceae
Genere: Anemone
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Specie: Anemone hortensis
CARATTERISTICHE:
È una pianta perenne, erbacea, rizomatosa, con fusto eretto alla fioritura.
Ha foglie basali picciuolate con lamina palmata, e 3-5 lobi arrotondati. I fiori sono
terminali di colore variabile da bianco-azzurrino a rosso-viola, hanno 12-20 petali
lanceolati e acuti, e numerosi stami grigio-antracite.
PRIMULA VULGARIS – PRIMULA SELVATICA
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Primulales
Famiglia: Primulaceae
Genere: Primula
Specie: Primula vulgaris
CARATTERISTICHE:
Si presenta sotto forma di cespugli compatti con rosetta di foglie basali ovate rugose o
lisce, con margini dentati. I fiori a mazzetti sono di vari colori, che si alzano di poco rispetto
alla rosetta di foglie o su un'infiorescenza che grazie a un lungo scapo fiorale è più
evidente. La fioritura avviene da febbraio ad aprile, ma possono essere forzate a fiorire
già da dicembre e in particolare può fiorire fino all'estate.
Tutte queste primule sopportano temperature prossime allo zero, possono patire gelate
tardive.
VIOLA BERTOLONII – VIOLA DI BERTOLONI
Dominio: Eukarya
Regno: Plantae
Phylum: Magnoliophyta
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Classe: Magnoliopsida
Ordine: Violales
Famiglia: Violaceae
Genere: Viola
Specie: Viola bertolonii
CARATTERISTICHE:
Pianta erbacea perenne, glabra o leggermente ispida, steli corti e sottili, a volte striscianti,
foglie basali in rosetta rada, picciolate e leggermente arrotondate o lanceolate, stipole
lineari con segmenti alati laterali, il fiore, di colore blu, ha 5 petali, i 4 superiori alati e
tondeggianti, quello inferiore triangolare con macchia gialla alla fauce, che si prolunga in
uno sperone lungo e sottile, i sepali sono lanceolati con dentini verso il terzo inferiore. Il
frutto è una capsula. Fiorisce da aprile a giugno, in prati aridi e sentieri rocciosi.
Studenti
Docente
Battista Giuditta – 4^L
prof. ssa Flora Marino
Piergiacomo Alessio – 4^L
Zullo Maria Cristina – 4^H
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