Giorno della Memoria 27.01.2016
C'era un bambino che non sapeva di essere una stella.
Poi glielo hanno detto.
All'inizio era contento, anzi ne era orgoglioso.
Credeva fosse bello essere una stella.
Ma quella stella aveva troppe punte.
Allora il bambino stella iniziò a provare vergogna.
E più si vergognava più la stella diventava grande.
All'improvviso non si vedeva più il bambino.
Si vedeva solo la sua stella. Intorno a lui le altre stelle correvano tutte le parti
e si affannavano… a causa dei cacciatori di stelle che si avvicinavano
sempre di più.
Un giorno i cacciatori acchiapparono le stelle e le portarono via dentro a dei
treni neri.
E il bambino vide le grandi stelle-papà e le dolci stelle mamma e tutte le
piccole stelline salire nella notte. E spegnersi.
Il bambino incrociò le braccia e cercò di soffocare tutta la luce che era dentro
di lui.
Cercava di non sembrare più una stella.
E così non sembrava più neanche un bambino.
Rimase nascosto a lungo.
Era buio intorno e dentro di lui.
Finalmente la notte ebbe fine e il bambino potè uscire.
Fuori il tempo era bello.
Ma era solo.
Per fortuna delle persone nuove lo circondarono, un po' soli e un po' stelle.
Gli insegnarono nuovamente a vivere, alla luce del sole.
Oggi sa di essere una stella.
E brilla.