miglioramento italiano secondaria - Istituto comprensivo di Monte

La grammatica valenziale
o della dipendenza
“nuovi” possibili orizzonti per l’analisi sintattica della frase
!
di
!
Fulvia Spatafora
La grammatica valenziale è un modello di descrizione della
frase diverso da quello proposto dall’analisi logica.
!
Elaborato dal linguista francese Lucien Tesnière (1893-1954) il
modello valenziale, unendo il concetto di sintassi al concetto di
semantica, permette di studiare la grammatica partendo
dal lessico.
•
al centro della frase c’è il verbo, che chiama intorno a sé gli altri
elementi utili a comporre a frase.
•
ad esso sono attaccati gli argomenti, cioè gli elementi strettamente
necessari per completare il significato del verbo stesso.
•
La proprietà del verbo di aggregare gli elementi di base della frase
viene chiamata valenza: da qui l’espressione grammatica valenziale.
•
Per evidenziare le valenze dei verbi, il dizionario della lingua italiana
Sabatini-Coletti scrive una formula accanto a ognuno di essi; ad
esempio:detergere [sogg-v-arg]
•
Il rapporto tra il verbo e i suoi argomenti, escluso il soggetto, si
chiama reggenza, la quale può essere diretta o indiretta.
•
trasferire [sogg-v-arg-prep.arg], [sogg-v-arg-prep.arg-prep.arg].
Tra parentesi quadre vengono usate le seguenti
abbreviazioni:
•
sogg (soggetto)
•
v (verbo)
•
arg (argomento)
•
prep (preposizione) che introduce i complementi
indiretti (arg).
•
Sommando “sogg” e il numero di “arg” presenti
nella formula si ottiene la valenza del verbo.
Applicando il modello valenziale alla lingua italiana si
possono raggruppare i verbi in cinque grandi classi,
a seconda del numero dei loro argomenti:
•
zerovalenti (senza argomenti),
•
monovalenti (con un argomento),
•
bivalenti (con due argomenti),
•
trivalenti (con tre argomenti),
•
tetravalenti (con quattro argomenti).
zerovalenti
verbi impersonali come piovere, nevicare, tuonare,
grandinare, lampeggiare. La loro formula è
[non sogg-v].
verbi monovalenti
i verbi intransitivi come abbaiare (e dormire,
sbadigliare, tossire ecc) che ha bisogno
dell’indicazione solo di “chi abbaia”: Fido abbaia. La
formula della costruzione di questi verbi è
[sogg-v].
Sono bivalenti due tipi di verbi:
!
•
I verbi transitivi come adorare (e amare, odiare, aprire, chiudere ecc) che per
creare una frase ha bisogno di due argomenti: “chi adora” (I argomento e
soggetto della frase) e “che cosa è adorato” (II argomento e oggetto diretto
della frase): Lea adora il mare. La formula della costruzione è
[sogg-v-arg].
•
I verbi intransitivi come andare (e venire, salire, cadere ecc.), che ha bisogno
di due argomenti: “chi va” (I argomento e soggetto della frase) e “dove va” (II
argomento indiretto, introdotto da una preposizione): Paolo va a Roma. La
formula della costruzione è
[sogg-v-prep.arg].
Sono trivalenti due tipi di verbi:
•
Verbi transitivi come regalare (e dare, inviare, dire, collocare ecc.) che per
creare una frase minima ha bisogno di “chi regala” (I argomento, il soggetto),
“che cosa viene regalato” (II argomento diretto, l’oggetto) e “ a chi viene
regalato” (III argomento indiretto, collegato al verbo con una preposizione ):
Fabio regala una rosa a Martina. La formula della costruzione è
[sogg-v-arg-prep. arg].
•
Alcuni verbi intransitivi o transitivi forniti anche di usi intransitivi come balzare
nel significato di “saltare di colpo da un luogo a un altro” (e saltare, passare,
salire, scendere ecc.) che per creare una frase ha bisogno di “chi balza” (I
argomento soggetto) e “da dove” e “a dove” balza (II e III argomenti indiretti): Il
gatto balzò dal davanzale sul tetto. La formula della costruzione è
[sogg-v-prep. arg-prep. arg].
verbi tetravalenti
Sono tetravalenti i verbi transitivi come tradurre (e
trasportare, trasferire, travasare), che per creare una
frase ha bisogno che sia indicato “chi traduce” (I
argomento soggetto), “che cosa viene tradotto” (II
argomento diretto), “da quale lingua a quale altra” (III
e IV argomenti indiretti): Il professore traduce una
poesia dal greco in italiano. La formula della
costruzione è
[sogg-v-arg-prep.arg-prep.arg].
Come si fa l’analisi?
Con gli alberelli!
1. La nonna ha già letto.
2. La nonna ha già letto una fiaba.
3. La nonna ha già letto una fiaba al nipotino.
4. Giulia ha disposto i libri.
5. Giulia ha disposto i libri in ordine
alfabetico.
!
I complementi e i loro nuovi
nomi
•
C1 soggetto
•
C2 complemento d specificazione
•
C3 complemento di termine
•
C4 complemento oggetto
•
C5 tutti gli altri complementi
•
- - - - (linea tratteggiata) complementi avverbiali
•
————- unisce due proposizioni unite per polisindeto
•
- - - - - - - unisce due proposizioni unite per asindeto
Ha letto
!
c1
La nonna
già
ha letto
c1
La nonna
c4
una fiaba
ha letto
c1
La nonna
c4
una fiaba
c3
al nipotino
ha disposto
c1
Giulia
c4
i libri
ha disposto
c1
Giulia
!
!
c4
i libri
c5
in ordine
alfabetico
Paola, la sorella di Anna, ha ordinato subito un tè freddo al cameriere più
alto.
ha ordinato
!
c1
Paola
c4
subito
c3
un tè
al cameriere
!
la sorella
freddo
più alto.
!
di Anna
!
Anna, che ama la solitudine, vive in
campagna.
vive
!
c1
Anna
c5
in campagna
ama
!
che
la solitudine
Andrea suona la chitarra e canta una
canzone.
!
suona _____e______ canta
c1
Andrea
c4
c4
La chitarra
una canzone
Sitografia
•
https://it.wikipedia.org/wiki/Grammatica_valenziale
•
La grammatica dell’italiano secondo il modello valenziale, di
Francesco Sabatini:http://www.ipdepace.com/ipdepace/
attachments/article/84/GRAMMATICA%20VALENZIALE.pdf
•
Insegnare la grammatica di Daniela Notarbartolo: http://
notarbartolo.it/argomenti/argomento-quattro-2/#.VXn0NlXtmkr
•
Sito didattico della scuola ticinese: http://www3.ti.ch/DECS/
sw/temi/scuoladecs/index.php?
fuseaction=scuole.dettaglio&scuola=SM&tp=46&id=8198
Grazie per la vostra attenzione!