La mixomatosi e la malattia emorragica virale del coniglio

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
SERVIZIO VETERINARIO
S.O.C. Sanità Animale - Area A
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Direttore: Dr. Luca SALA
LA MIXOMATOSI
E
LA MALATTIA EMORRAGICA VIRALE
DEL CONIGLIO
A cura dei Medici Veterinari
Dott. Mauro FROLA e Dott.ssa Vanda TARELLO
MIXOMATOSI DEI CONIGLI
MALATTIA EMORRAGICA VIRALE DEL CONIGLIO
La mixomatosi è una malattia virale altamente contagiosa e letale causata
da un Leporipox virus che colpisce il coniglio domestico e selvatico e non
si trasmette all’uomo.
E’conosciuta anche come malattia X : è una malattia altamente
contagiosa e letale causata da un Calicivirus specifico del coniglio
europeo non trasmissibile all’uomo.Colpisce i conigli adulti, con più di
50- 60 giorni di età.
Sintomi
La malattia presenta due forme cliniche:
Edema (rigonfiamento) e tumefazioni di testa, orecchie, naso e
palpebre. Gli animali colpiti presentano occhi arrossati con croste e
formazioni nodulari. Le lesioni sono spesso estese alle regioni anale e
genitale. Questa forma prevale negli allevamenti rurali.
Forma respiratoria: è più lieve e colpisce quasi esclusivamente gli
allevamenti intensivi.
Trasmissione
La malattia negli allevamenti rurali ha una breve incubazione (5-15 giorni)
ed un’alta mortalità. Si trasmette per due vie:
per contagio tra conigli malati;
tramite insetti ematofagi (che si nutrono di sangue) quali zanzare,
pidocchio del coniglio, zecche ed acari. che fungono da vettori
passivi, trasportando il virus dai soggetti malati a quelli sani e
mediante aghi e siringhe non sterili.
Profilassi
È una malattia soggetta a denuncia obbligatoria e la sua comparsa impone
l’abbattimento e la distruzione degli animali malati ed un’accurata
disinfezione delle gabbie dei ricoveri.
Sanzioni sono previste per chi abbandoni conigli infetti che possono
costituire serbatoio per i virus.
Esistono due tipi di profilassi:
Diretta, posizionando le gabbie lontano da acque stagnanti, apponendo
zanzariere ed effettuando periodiche disinfestazioni nei confronti degli
insetti vettori.
Indiretta, tramite la vaccinazione.
Vaccinazione
La vaccinazione si deve praticare a fine primavera, inizio estate su tutti gli
animali adulti dell’allevamento, richiamando il vaccino dopo sei mesi.
Si devono vaccinare i nuovi nati a 4/5 settimane dalla nascita con richiamo
vaccinale dopo tre mesi.
I vaccini si acquistano in farmacia dietro presentazione di ricetta medicoveterinaria.
Sintomi
La malattia si può presentare in 3 forme:
Forma iperacuta: morte improvvisa della quasi totalità dei
conigli adulti allevati che non è quasi mai preceduta da chiari
sintomi premonitori. Gli unici segni che si osservano spesso
nell’animale ancora vivo è l’emorragia nasale.
Forma acuta: anoressia, apatia, segni nervosi (convulsioni,
paralisi, movimenti di pedalamento).
Forma subacuta: in un numero molto limitato dei capi si può
avere ittero, perdita di peso e morte dopo un paio di settimane
per disfunzione epatica.
Trasmissione
La malattia negli allevamenti ha un’incubazione brevissima, da 16 ore a
3 giorni e si trasmette per:
contagio diretto tra conigli infetti e sani
contagio indiretto mediante ingestione di acqua o cibo
contaminati con escreti di animali infetti o tramite vettori
passivi ( insetti, uccelli, roditori, utensili) o ancora per contatto
con carcasse infette.
Profilassi
Anche questa è una malattia soggetta a denuncia obbligatoria.
Non è possibile applicare una profilassi diretta data l’elevata virulenza
del virus.
Si auspica la profilassi indiretta tramite la vaccinazione.
Vaccinazione
I vaccini in commercio sono efficaci e non danno reazioni indesiderate
anche nelle femmine gravide. Sono da conservare in frigorifero protetti
dalla luce.
Si usano vaccini inattivati sui riproduttori a 50-60 giorni di età, da
richiamare dopo un mese.
Oggi esiste in commercio un vaccino bivalente in grado di immunizzare
contemporaneamente contro la malattia emorragica e la mixomatosi.
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