La locandina - Comune di Bergamo

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Comune di
Bergamo
Museo Civico di Scienze
Naturali “E. Caffi”
Sistema
“Triassico.it”
“CREATURE DAL TEMPO E DALLO SPAZIO VII° EDIZ.”
Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffi”
Sessione di proiezioni “Vedere la Scienza Festival”
in collaborazione con “Lab80”
Selezione di documentari per BergamoScienza
Prenotazioni unicamente online al sito www.bergamoscienza.it alla voce “prenotazioni”
Giovedì 15 ottobre 2009 ore 21.00 – Sala Curò, Piazza Cittadella
“Specie di specie”
di Raphaëlle Chaix, Vincent Gaullier, Denis Van Waerebeke - EX NIHILO, Francia, 2008, 82 min
Avreste mai detto di essere un amniota come l’aquila reale o un tetrapode come il serpente a sonagli? Davvero
poco intuitivo! Tuttavia, dal punto di vista evolutivo, è proprio così. Lontano nel tempo il comune antenato dei
serpenti ha scoperto come strisciare e di conseguenza ha “perso” i suoi piedi. L’obiettivo di Specie di specie è
indagare a fondo il cespuglio evolutivo e dimostrare che i milioni di specie che popolano il pianeta, inclusi gli
uomini, appartengono tutti a un’unica grande famiglia. Come possiamo classificare le specie viventi? Quali
caratteristiche dovremmo usare? Il numero delle zampe? La presenza di ali o piume? Il film ci informa sullo stato
delle conoscenze attuali e rettifica alcune idee evolutive superate ma ancora diffuse: l’uomo non discende dalla
scimmia ma condivide con questo animale un lontano antenato in comune. E non si pensi che siamo più evoluti
dei batteri: l’uomo ha inventato di tutto, ma il batterio è capace di riprodursi 14 volte al minuto a una temperatura
di 100 °C. Provate a fare altrettanto! Specie di specie offre una visione rinnovata dell’albero della vita,
permettendo di scoprire i legami di parentela (a volte sorprendenti) fra l’uomo e le altre specie viventi. In modo
chiaro e con stile vivace fa il punto sullo stato delle scienze della vita oggi: dallo studio dell’evoluzione alle curiose
soluzioni escogitate dalla natura, evidenzia i termini del dibattito scientifico in corso a proposito della comparsa
della vita sulla Terra e della sua evoluzione.
Venerdì 16 ottobre 2009 ore 21.00 – Sala Curò, Piazza Cittadella
“Tara, viaggio nel cuore della macchina del clima”
di Emmanuel Roblin - MC4 Production, Francia, 2008, 93 min
Il progetto Damocle e la spedizione Tara sono una straordinaria avventura scientifica e umana nel cuore di
un’affascinante zona della Terra in stato di grave sofferenza: l’Artico.
Un ambiente che patisce i cambiamenti climatici in corso con maggiore evidenza rispetto ad altri. Una sofferenza
che il film trasmette allo spettatore grazie alle suggestive immagini e a una tensione drammatica che serve bene
allo scopo: illustrare le modificazioni del clima e presentare possibili soluzioni per contrastare gli effetti di questa
inevitabile rivoluzione climatica. Tara è un laboratorio viaggiante, una nave equipaggiata per l’esplorazione di
ambienti estremi. Lo scopo del progetto - a cui partecipano dieci nazioni europee, Russia e Stati Uniti d’America è il monitoraggio completo dei parametri del ghiaccio, delle acque e dell’atmosfera per diagnosticare lo stato
dell’Artico. A bordo, insieme agli scienziati, un cameraman segue l’intera spedizione. La prima fase dura sei
lunghi mesi, nel pieno dell’inverno artico; poi il cambio con la squadra successiva che rimarrà fino agli inizi
dell’estate. Acqua (ghiaccio, nuvole, oceano, …), aria (vento, tempeste, gas, …), fuoco (Sole, radiazioni, …) e
Terra sono i protagonisti del film, che si avvale anche di efficaci immagini 3D, computer grafica ed effetti speciali
digitali per chiarire gli aspetti scientifici. E le previsioni di quel che accadrà, se non si porrà rimedio, parlano di
aumento dei livelli delle acque, desertificazione, inondazioni, ondate di rifugiati climatici. Questo il messaggio che
lancia l’Artico, delicato indicatore dello stato climatico del pianeta.
Sabato 17 ottobre 2009 ore 21.00 – Sala Curò, Piazza Cittadella
“Il meteorite Bosumtwi”
di Manfred Suttinger - Kick Film Berlin, Germania, 2005, 43 min
Ghana, settembre 2004. Ci troviamo ad Abono, presso il lago Bosumtwi, un piccolo villaggio di pescatori nella
zona dove la collisione di un meteorite ha prodotto un cratere da impatto. Intorno alle sponde del lago, l’unico
naturale del paese, sono cresciuti ben ventun villaggi: con i suoi 8 km e mezzo di diametro il lago è fonte preziosa
da cui gli abitanti del luogo ricavano quanto necessario per il loro nutrimento. Ma per un gruppo di scienziati giunti
qui da qualche mese si tratta di un luogo ideale per altre ragioni. Il Bosumtwi è piuttosto giovane, geologicamente
parlando. Ha ‘solo’ 1 milione di anni; altri crateri da impatto famosi risalgono a molto tempo addietro, come il
Chicxulub in Messico legato all’estinzione dei dinosauri, che di anni ne ha ben 65 milioni. Proprio per questo il
Bosumtwi è interessante: il cratere ha infatti subito erosione per un tempo ‘breve’, quindi conserva informazioni
preziose che gli altri crateri non possono più rivelare. Di più: il lago è profondo e non attraversato da fiumi. In
sintesi è un archivio naturale unico per geologi, fisici e climatologi. Nel documentario incontriamo un gruppo di
scienziati impegnati in un progetto di ricerca internazionale: il loro obiettivo è studiare l’esatta sequenza degli
eventi della massiccia catastrofe naturale e le conseguenze che ne sono derivate, sul clima e sulle forme di vita.
Cosa è accaduto dopo la devastazione? Quanto tempo è stato necessario affinché dei microrganismi potessero
ristabilire la propria vita qui? Seguendo passo passo le indagini sperimentali il documentario disegna un quadro di
conoscenze interessanti non solo per i geologi ma anche per i planetologi che studiano i crateri marziani, alla
ricerca di risposte su come, e se, si sia sviluppata la vita sul pianeta rosso.
“Specie di specie”
“Tara, viaggio nel cuore della macchina del clima”
“Il meteorite Bosumtwi”
Prenotazioni unicamente online al sito www.bergamoscienza.it alla voce “prenotazioni”
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