Eventi Lunedì 9 dicembre 2013 foto drago.s A sinistra:Sarah Maestri 11 foto drago.s Focus Canton Ticino A destra: Mileti Udabotti, Flavio Sala, Simona Bernasconi ■■ TEPSI / È il Teatro Popolare della Svizzera Italiana, nato nel 2000 con la finalità di promuovere e dare continuità alla cultura popolare e dialettale lombardo-ticinese Ridere in dialetto: arriva la commedia “Dò tosan e tré valiis” Il dialetto lombardo patrimonio dell’umanità e successo di pubblico. In scena anche la Maestri della “Notte prima degli esami” na specie di Wwf del dialetto. Si presenta così il Tepsi, il Teatro Popolare della Svizzera Italiana, nato nel 2000 con lo scopo di salvaguardare, di promuovere ma soprattutto di dare una continuità alla cultura popolare e dialettale lombardoticinese. “Non vorrei che le commedie dialettali facessero la fine dei ghiacciai - esordisce con humor Yor Milano, il fondatore del Teatro - e ricordo che l’Unesco ha decretato il dialetto lombardo una vera e propria lingua che fa parte del patrimonio dell’umanità”. Da quando, nel 1999, la tv svizzera ha deciso di non realizzare più le commedie in dialetto, anche se molto popolari e molto seguite, il Tepsi si è proposto come produttore di una commedia all’anno, che viene mandata in onda la sera del 31 di- cembre. “Da 13 anni a questa parte noi siamo ‘quelli di San Silvestro” afferma Milano. “Ogni anno proponiamo una commedia brillante, in grado di coinvolgere il grande pubblico, e quest’anno la scelta è caduta su una piece dal titolo ‘Dò tosan e tré valiis’, un libero adattamento del nostro autore Daniele Rezzonico che si è ispirato a una commedia francese già piuttosto nota. La commedia ha debuttato in anteprima il 14 e il 15 ottobre al Palazzo dei Congressi di Lugano, sponsorizzata nella prima serata dalle Banche Raiffeisen, e ha avuto un’affluenza strepitosa. “Anche in televisione lo share è sempre altissimo, pari a quello del telegiornale - continua Milano - e ci spiace un po’ il fatto che la tv svizzera non abbia voluto rivedere la sua decisione di produrre so- lo una commedia all’anno, in dialetto, visto che sono tanto apprezzate dai telespettatori. Abbiamo una compagnia di attori che recita da più di 40 anni, e la gente ci segue da sempre con piacere”. “Dò tosan e tré valiis” è una spassosa commedia degli equivoci in cui intrighi, raggiri, amori e colpi di scena tengono in sospeso il pubblico fino all’ultimo secondo. Tra gli interpreti, Flavio Sala, conosciuto per il ruolo del “frontalier” Roberto Bussenghi dei noti sketch televisivi di Rete Tre, Leonia Rezzonico, che ritorna in scena dopo 15 anni di assenza, e Sarah Maestri, attrice resa celebre da pellicole come “Notte prima degli esami”, alla sua prima volta in un ruolo comico, rigorosamente in perfetto dialetto ticinese. Fino a l’anno scorso, le rappresentazioni del Teatro Popolare della Svizzera Italiana sono andate in scena anche in Italia, all’Apollonio di Varese e al teatro di Luino, e l’attuale commedia ha tutte le carte in regola per poter entrare anche in una eventuale programmazione milanese. “Tra l’altro, se dovessimo andare in tourné in Lombardia, la presenza nel cast di Sarah Maestri, un personaggio molto amato e molto popolare in Italia, potrebbe contribuire al successo dell’ope- razione - afferma Milano. - Non si nega, insomma, che tra i nostri obiettivi ci sia quello di varcare la frontiera svizzera per arrivare anche nelle sale italiane”. Per promuovere il dialetto presso i giovani che lo stanno dimenticando, il Tepsi allarga infine il proprio ope- I protagonisti della nuova commedia del Tepsi Anche John Wayne può parlare in dialetto Il divertente esperimento di doppiaggio di pellicole famose intrapreso dal Tepsi, ora un trittico che ambisce alle sale milanesi è dal 2009 che la compagnia si cimenta in quello che inizialmente viene considerato un esperimento creativo ma che si traduce presto in un grande successo: il doppiaggio di film famosi in dialetto lombardo-ticinese. Il primo lavoro in tal senso è sul celebre film western di Johnn Ford, “Sentieri Selvaggi”(1956), che si tramuta in “Se ta cati ta copi” (se ti acchiappo ti ammazzo). “Sono stati mesi di grande impegno per trasformare il testo originale in lingua locale, e di un lavoro a dir poco chirurgico perché in questi vecchi film non esiste una colonna sonora separata dal parlato, per “Sentieri Selvaggi” nella versione dialettale del Tepsi rato anche alle scuole medie, in alcune delle quali, in passato, ha allestito lavori teatrali di tutto rispetto. Non da ultimo, presso la propria sede, svolge attività di teatroterapia e tiene corsi di arte teatrale rivolti ai ragazzi che intendono entrare in questo mondo. foto drago.s U cui si tratta di estrapolarne la parte senza i dialoghi e ricreare i pezzi mancanti, un lavoro da certosino che ha richiesto un montaggio di ben 4.350 tagli e un centinaio di ore di lavoro. Un’operazione che si trasforma in un enorme successo in sede di proiezione presso il Cinestar di Lugano, a Varese e a Monza, e che altrettanto ne avrebbe se venisse proposto ancora oggi nelle sale dei cinema milanesi. “Sentire John Wayne che parla in dialetto, oltre che far sorridere, dà una forte emozione”, afferma Milano. Successivamente il Tepsi torna a cimentarsi con il doppiaggio in dialetto di un altro capolavoro del passato: “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder, che diventa “Se i ma càta i ma còpa”. “Qui la sfida si è fatta molto più ardua, perché più arduo è parlare in vernacolo in una storia ambientata nella Chicago degli anni Venti. L’adattamento è stato molto laborioso ma, anche in questo caso, i critici hanno detto che non abbiamo doppiato il film, ma che lo abbiamo reinterpretato” continua Milano. - Ci siamo permessi anche qualche libertà, come quella di cambiare il finale”. Ma non c’è il due senza il tre: di recente il Tepsi ha messo in cantiere un terzo progetto di doppiaggio: è la volta di “Tre uomini in fuga”, (La Grande Vadrouille, film del 1964) con Louis De Funès e Bourville. Chi volesse proporre questo trittico in una qualsiasi sala cinematografica lombarda, avrebbe sicuramente un lusinghiero successo. Per maggiori informazioni: www.tepsi.ch.