MESOTERAPIA (o Intradermo Terapia Distrettuale, ITD)

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MESOTERAPIA (o Intradermo Terapia Distrettuale, I.T.D.)
Definizione
L’Intradermoterapia distrettuale è un metodo di terapia iniettiva intradermica, localizzata che
utilizza farmaci della Farmacopea Ufficiale o presidi autorizzati per l’uso intradermico.
Farmaci
Si utilizza lo stesso farmaco che sarebbe stato impiegato per via sistemica per l’evento patologico
per il quale è stato richiesto l’intervento medico.
Metodo
Il farmaco si inietta nel derma del distretto cutaneo sovrastante l’organo o parte di organo ammalato
(il derma è lo strato più profondo della cute).
Le iniezioni si eseguono per mezzo di aghi sottili e molto corti (4 mm).
Si utilizzano piccole quantità di farmaco ripartite in diverse microiniezioni: la somministrazione
intradermica rallenta la diffusione del farmaco realizzando, con minime dosi, un’intensa azione
locale che si prolunga per parecchie ore.
L’azione farmacologica può essere mantenuta con la ripetizione settimanale del trattamento.
Non si utilizzano miscele di farmaci.
Indicazioni
L’iniezione intradermica localizzata, è indicata in tutte quelle condizioni patologiche che si
manifestano in sedi superficiali e, soprattutto, quando non si riesca per altra via ad assicurare
localmente livelli tessutali di farmaco sufficientemente elevati e costanti oppure quando patologie di
organo o di apparato controindicano l’impiego di farmaci per via sistemica.
Efficacia
L’efficacia della terapia intradermica è legata all’azione del farmaco, perciò il presupposto
essenziale è la scelta del principio attivo in base ad una precisa diagnosi.
Di norma la risposta terapeutica si manifesta rapidamente.
L’intensità e la durata, come avviene per la somministrazione sistemica, dipendono dal tipo di
patologia e dalla sua gravità.
Mantenimento dei risultati
Il mantenimento dei risultati si ottiene con interventi distanziati di alcuni giorni, secondo un
protocollo terapeutico che prevede:
- una fase di attacco: 4 sedute, una ogni settimana;
- una fase di controllo: 4 sedute distanziate di 15 giorni;
- una fase di mantenimento: sedute mensili o più distanziate.
Le sedute possono essere più ravvicinate nei casi di forte infiammazione o di intenso dolore oppure
più distanziate nei casi più lievi; nelle patologie a decorso cronico è bene seguire interamente il
protocollo, ovviamente sarà il medico a consigliare caso per caso.
Durata delle sedute
Normalmente, una seduta di intradermoterapia dura da 5 a 15 minuti, in relazione alla estensione e
al numero delle zone da trattare.
Dolore
La percezione del dolore è diversa a seconda delle regioni cutanee interessate inoltre dipende dalla
soglia di sensibilità individuale.
Comunque si tratta di un disagio generalmente ben sopportato.
Controindicazioni
Una controindicazione assoluta alla intradermoterapia è data dalla allergia verso i farmaci da
utilizzare.
Una diatesi allergica, testimoniata da crisi allergiche verso più allergeni e dalla facilità di
insorgenza di nuove allergie, deve indurre a non sottoporsi all’intradermoterapia.
Si deve tenere presente che una reattività allergica può svilupparsi tardivamente, dopo un periodo di
trattamento senza alcuna manifestazione di sensibilità.
Una controindicazione relativa, da valutare caso per caso, è rappresentata dai difetti della
coagulazione come emofilia e piastrinopenia, oppure da terapie in atto con anticoagulanti.
Coloro che sono in terapia con antiaggreganti piastrinici (per esempio cardioaspirina), dopo aver
consultato il medico curante, possono sospenderne l’assunzione per alcuni giorni prima del
trattamento.
In presenza di patologie sistemiche croniche sarà il medico a valutare l’opportunità o meno di un
trattamento intradermico terapeutico.
Effetti collaterali
Il modesto volume di farmaco utilizzato per ogni iniezione provoca, nel derma, un minuscolo
rigonfiamento (pomfo), destinato a scomparire in poche ore.
Nelle sedi di iniezione possono manifestarsi transitorie reazioni locali, di lieve entità, dovute al
microtrauma prodotto dall’ago, nonché all’attività chimico-fisica e biochimica del farmaco:
- eritema (arrossamento)
- lieve sanguinamento
- ecchimosi o piccoli ematomi
- rarissime complicanze infettive locali.
Tali reazioni scompaiono spontaneamente in pochi giorni senza lasciare alcun segno sulla cute.
Raccomandazioni
Dopo la seduta di intradermoterapia evitare l’applicazione, sulle aree trattate, di massaggi,
pressoterapia, ultrasuoni, tecniche di depilazione, per almeno 24 ore, per non favorire una più rapida
diffusione del farmaco e, perciò, una minore efficacia.
Evitare l’applicazione di creme o altri presidi se non dopo aver consultato il medico che ha eseguito
il trattamento.
Dopo la seduta e per alcuni giorni, non esporsi al sole e ai raggi UVA per evitare discromie
(macchie) in corrispondenza delle microlesioni prodotte dall’ago. Infatti, è bene sapere che la
riparazione di queste microlesioni comporta una lieve infiammazione che aumenta la sensibilità
della cute alle radiazioni solari con aumento della pigmentazione.
Precisazione
Con il termine “Mesoterapia”, purtroppo, in molti studi medici, non solo in Italia, si praticano
microiniezioni non sempre intradermiche ma sottocutanee.
Infatti, se il trattamento è eseguito con più aghi (da 5 a 10) montati su supporti detti multiniettori,
l’infissione è perpendicolare, per cui gli aghi superano il derma e l’iniezione avviene nel sottocute,
con più rapido smaltimento dei farmaci e minore efficacia.
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