Trends Italian Edition La Classe II nella pratica quotidiana Sylvain Mareschi Protegge e separa Medico Odontoiatra, fondatore del Dental Laser Academy, Parigi La realizzazione di una otturazione cavitaria prossimale necessita di una procedura clinica rigorosa, rapida e di facile realizzazione. Quest’ultima deve mirare alla ricostruzione di un punto di contatto serrato che eviterà la formazione di accumulo di cibo. Un obiettivo ancor piú importante è il rispetto dell’anatomia e della fisiologia della papilla interdentaria, garante dell’equilibrio e dell’integrità della spazio biologico prossimale. Compressione della papilla La molteplicità di materiali d’otturazione presenti sul mercato consente oggi di adattare le tecniche operatorie asseconda dei materiali stessi. Le ricostruzioni in amalgama permettono un’elevata condensazione. L’indurimento progressivo consente di realizzare punti di contatto semplicemente esercitando pressione sul materiale. Nel caso dei compositi polimerizzabili invece l’indurimento va provocato, il che rende più difficile ottenere punti di contatto serrati. Una compressione troppo elevata sul materiale sostenuto da una matrice prossimale che manchi di “tenuta” o è mal adattata conduce irrimediabilmente a una otturazione debordante. Quest’ultima causa la compressione della papilla interdentale e le patologie parodontali che ne conseguono (Figg. 1, 2). La matrice Cuneo e protezione in soluzione unica per restaurazioni veloci e sicure Fig. 1 - Otturazione iniziale debordante in amalgama. matrice Fig. 2 - Otturazione in composito. Si comprende pertanto il ruolo fondamentale della matrice, tanto per la forma prossimale dell’otturazione quanto per la canalizzazione del materiale d’otturazione. In questo settore, le matrici (FendeMate Directa) rispondono perfettamente agli imperativi clinici delle cavità di classe II (Figg. 3, 4). Il concetto “matrice-cuneo interdentale solidali” introdotto dal FenderWedge Directa e destinato alla protezione del dente adiacente al momento della preparazione è qui ripreso sotto il nome FenderMate. Il suo scopo è facilitare l’applicazione allo stesso tempo di un cuneo interdentale e di una matrice anatomica sagomata. La rimozione della matrice può invece effettuarsi in due tempi: si sfila prima il cuneo interdentale che viene così separato dalla matrice metallica, estratta in un secondo tempo. Le matrici sono disponibili nelle versioni superiore sinistro/inferiore destro e superiore destro/inferiore sinistro, entrambe in due misure e facilmente identificabili grazie al codice colore. Punto di contatto Fig. 3 - Matrice inserita (FenderMate Directa). Si applica in meno di 5 secondi! La nuova matrice sezionale per ricostruzioni in composito 20% sull’acquisto di un assortimento FenderWedge o FenderMate. Questa ed altre offerte al Il cuneo interdentale ad aletta flessibile consente di mantenere la parte bassa della matrice in stretto contatto con la parete cervicale della cavità. Permette allo stesso tempo un leggero distanziamento dei denti cosicché l’otturazione sarà leggeremente sovraddimensionata nel senso prossimale. Nel ritirare la matrice, i denti riprenderanno la loro posizione iniziale assicurando un contatto intimo fra le pareti prossimali dei denti adiacenti. La forma convessa della matrice posiziona il punto di contatto interdentale nel terzo superiore, prefigurando uno svasamento papillare compatibile con la fisiologia e una pulizia naturale dello spazio interdentale. La forma curva dell’insieme matrice-cuneo interdentale comprime la matrice al contatto con i limiti vestibulari e linguali della cavità (Fig. 3). La longevità di una otturazione si giudica dalla sua tenuta stagna, dall’integrazione biologica e dalle sue proprietà meccaniche (Figg. 5, 6). Fig. 4 - Otturazione prima dell’aggiustamento occlusale. 3223-1008 © Directa AB Padiglione 7 stand C30 FenderWedge®(design registrato) e FenderMate® (design registrato e brevetto in corso) sono marchi registrati di proprietà di Directa AB. Fig. 5 - Otturazione in amalgama prima della sua rimozione. Fig. 6 - Nuova otturazione in composito. Fig. 7 - Otturazione di classe II in composito.