Sinaptopatie: cosa succede quando si ammalano le sinapsi?

Sinaptopatie: cosa succede quando si ammalano le sinapsi?
Dott. Fabrizio Gardoni
Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari – Università degli Studi di Milano
Cosa conosciamo oggi delle modificazioni che intervengono a livello dei circuiti sinaptici, delle
singole sinapsi, delle singole molecole durante i processi di apprendimento e memoria? Le basi
per la comprensione dei meccanismi molecolari dell’apprendimento e della memorizzazione
furono poste nel 1949, quando Donal Hebb – psicologo Canadese – elaboro’ un’idea semplice ma
profonda per spiegare in che modo i ricordi vengono rappresentati e conservati nel cervello..
Recentemente molti scienziati tra cui E. Kandel, premio Nobel nel 2001, hanno ipotizzato che
la plasticita’ sinaptica potesse costituire il substrato per la formazione della memoria
all’interno delle nostre cellule.
Comprendere a livello cellulare e molecolare il fenomeno dell’immagazzinamento delle
informazioni equivale a porsi questa domanda: Visto che sappiamo che il sistema nervoso e’
composto da neuroni connessi tra loro da tantissime sinapsi, cosa succede ai neuroni e alle
sinapsi quando un ricordo viene immagazzinato? Ma quali sono i meccanismi molecolari
responsabili delle sottili modificazioni fisiche a livello di specifiche sinapsi? Possiamo passare
dalla conoscenza di fenomeni quali il potenziamento a lungo termine che coinvolge molte
sinapsi, allo studio di una singola sinapsi, allo studio delle modificazioni molecolari che
coinvolgono singole molecole al loro interno?
E, infine, cosa succede quando si "ammalano" le sinapsi?
Molte malattie neurologiche come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e altre
patologie neurodegenerative e dello sviluppo neuronale sono oggi considerate sinaptopatie,
ovvero patologie caratterizzate da alterazione della funzione sinaptica .
Numerosi sforzi nell’ultimo decennio si sono focalizzati allo studio di possibili interventi
farmacologici a livello della sinapsi glutamatergica, e a questo proposito la conoscenza
dell’organizzazione strutturale della sinapsi glutamatergica svolge un ruolo chiave. Proveremo
a rispondere a tutte queste domande.