Novena - Suore di Maria Bambina

Natività
della Vergine Maria
Letture brevi per la celebrazioni delle Lodi o dei Vespri
Introduzione
P. Con questa Novena in lode e onore di Maria Nascente, affidiamo
alla Vergine il nuovo cammino formativo che la nostra famiglia
religiosa è chiamata a compiere, perché come singole e come
comunità, rese per grazia partecipi della compassione di Gesù
per ogni uomo, siamo disponibili a “fare ogni possibile, soffrire
tutto, dare anche il sangue per il bene dei prossimi”, consapevoli
che questa è la nostra “via alla santità” (cf Atti XXVI CG, 16).
30 agosto
MEMORIA
Lettura breve
«Da Anna nacque Maria, l’illuminatrice di tutti, così infatti si traduce il
nome “Mariam”. I venerandi genitori della beata e santa fanciulla
furono colmi di grande gioia. Gioacchino organizzò un banchetto e
invitò tutti i vicini, sapienti e ignoranti, e tutti resero gloria a Dio, che
aveva compiuto per loro un grande prodigio. A questo punto
l’angoscia di Anna si cambiò in una gloria più sublime, quella di
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diventare porta della porta di Dio, porta della sua vita e inizio del suo
glorioso comportamento. E quindi giusto che noi eleviamo il nostro
discorso verso glorie e misteri superiori, aiutati dalla grazia di Maria,
dalla sua intercessione, dal suo soccorso, perché è lei la causa e la
dispensatrice di ogni bene» (San Massimo [secolo VII], Vita di Maria).
Acclamazione (al posto del responsorio)
S. Beati quei genitori che hanno generato
la sempre Vergine beata.
Essa partorirà il Verbo che renderà beati.
T. Sei dono, o Purissima,
e conquista dei tuoi genitori
e concepisti il Dio dei nostri padri,
benedicente e benedetto. (S. Giuseppe Innografo)
Benedictus o Magnificat
31 agosto
CELEBRAZIONE DI ANNA
Lettura breve
«Intoniamo un canto nuziale per Anna, la quale dapprima portò in
grembo la figlia donatale da Dio e poi diede alla luce colei che
avrebbe prodotto la visibilissima dimora di Dio con gli uomini. È
giusto che sia celebrata colei che ha generato un tale rampollo. La
stanza di Anna è disposta come un talamo nuziale, ornato con le
figure della procreazione e della verginità, e cioè di colei che ha
generato e di colei che è stata generata, la prima liberata dalla
sterilità, la seconda futura miracolosa partoriente della divina
creazione di Gesù a nostra somiglianza. Giustamente Anna esulta
dicendo: "Gioite con me, che ho partorito il rampollo della promessa
e con il mio seno nutro il frutto della benedizione". Con le parole della
Scrittura diciamo anche noi ad Anna: "Beato il seno nel quale Dio ha
fatto generare l’arca della santità, colei che concepirà verginalmente
il Figlio dell’Altissimo. Beata, tre volte beata sei tu che sei divenuta
pregnante del rampollo divinamente beato, di Maria dal nome
onoratissimo, dalla quale è nato Cristo, il fiore della vita. Noi gioiamo
con te, donna felicissima, perché tu hai partorito la speranza di tutti
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noi come prole promessa e donata da Dio. Tu sei veramente beata, e
benedetto il frutto del tuo grembo».
(Andrea di Creta [secolo VII], Omelia II per il giorno natalizio di Maria SS.)
Acclamazione (al posto del responsorio)
S. Se veramente beato è il seno della madre,
più santo è il ventre della Figlia.
T. Donerà al mondo il misterioso Verbo,
santificato per la redenzione universale. (S. Giuseppe Innografo)
Benedictus o Magnificat
1° settembre
DA MARIA IL SOLE DI GIUSTIZIA
Lettura breve
«Celebriamo con gioia la Natività della beata Vergine Maria: da lei è
sorto il sole di giustizia Cristo nostro Dio. Con queste parole la liturgia
odierna ricorda un avvenimento fondamentale e determinante nella
storia dell’umanità e della Chiesa: la nascita di Maria santissima, la
madre del Verbo incarnato. Veneriamo Maria, scelta da Dio per
diventare madre del Redentore. Maria è nata per Gesù, volendo Dio
incarnarsi mediante l’amore di una madre. Maria è nata per l’umanità
intera, alla quale ha donato il Salvatore. Maria è nata per ognuno di
noi in particolare, e desidera soltanto il nostro bene nella prospettiva
dell’eternità» (Giovanni Paolo II, riflessione prima dell'Angelus, 8 settembre 1991).
Acclamazione (al posto del responsorio)
S. O Maria, genitrice della luce,
illumina coloro che festeggiano concordi
la tua luminosa natività.
T. Le tue preghiere materne, o Immacolata,
ci rendano partecipi del regno della pace,
della redenzione e della luce futura. (S. Giuseppe Innografo)
Benedictus o Magnificat
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2 settembre
LA STELLA MATTUTINA
Lettura breve
«La gloriosa Vergine Maria fu come la stella del mattino. Dice il
Siracide (43,10): “La bellezza del cielo è la gloria delle stelle che
illumina il mondo”. Delle tre parti di questa espressione si indicano tre
cose che risplendettero mirabilmente nella Natività della beata
Vergine. La “bellezza del cielo” dice l’esultanza degli angeli. Si legge
che un santo uomo, mentre perseverava nell’orazione, udì la dolce
melodia del canto degli angeli in cielo. Chiese al Signore di rivelargli
che cosa fosse ciò; gli fu risposto che in quel giorno era nata la beata
Maria e che in cielo gli angeli lodavano il Signore a motivo di questa
nascita. A loro somiglianza anche noi celebriamo la Natività della
Vergine gloriosa. Inoltre, viene ricordata la purezza della sua nascita
con le parole “la gloria delle stelle”: come una stella differisce
dall’altra per la luminosità, così la nascita della beata Vergine
differisce da quella di tutti gli altri santi. Inoltre con le parole “che
illumina il mondo” si intende la illuminazione del mondo intero. La
nascita della gloriosa Vergine ha infatti illuminato il mondo che era
ricoperto dalla caligine e dall’ombra della morte».
(Sant'Antonio di Padova [secolo XIII], Sermone per la Natività della B. Vergine 1)
Acclamazione (al posto del responsorio)
S. Ecco si è rilevato il luogo santo di Dio.
La città regale è stata edificata.
Lo splendido cielo è fiorito.
Il paradiso è riconquistato.
T. La lucerna risplendente,
fiammeggiante nel suo aureo fulgore,
illuminerà gli abitanti della terra.
Ogni uomo vedrà la luce del giorno. (S. Giuseppe Innografo)
Benedictus o Magnificat
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3 settembre
LA FESTA DEGLI ANGELI
Lettura breve
«Ci fu un solitario che conduceva una vita santa, il quale ogni anno,
durante la notte della Natività di Maria, udiva un’armonia in cielo.
Siccome si meravigliava di non udirla in altri momenti, incominciò a
pregare il Signore perché gli manifestasse ciò che questo significava.
Gli apparvero gli angeli del Signore che gli riferirono questo: “Durante
questa notte nacque la Vergine perpetua che generò Dio. Anche se
gli uomini lo ignorano, lo celebrano gli angeli del cielo”.
Divulgatasi questa rivelazione, la festa della Natività di Maria fu
istituita dalla Chiesa» (Onorio di Autun [secolo XII], Sigillo della beata Maria).
Acclamazione (al posto del responsorio)
S. Esultate, o Angeli, assieme agli uomini.
T. Oggi la nascita di Maria,
elimina il dolore e porta la gioia. (S. Giuseppe Innografo)
Benedictus o Magnificat
4 settembre
FESTA PERCHé NASCE LA MADRE
DEL SIGNORE
Lettura breve
«Si legge di Maria questa parola e l’ha detta la Sapienza: “Venite a
me, voi tutti che mi desiderate, e sarete riempiti del mio frutto” (Sir
24,26). Questa parola si riferisce propriamente al Padre celeste e ci
conduce e ci attira al suo Frutto. E questa stessa parola la Sapienza
l’ha detta in senso proprio di questa Vergine, perché lo stesso Frutto
che il Padre celeste ha generato eternamente è anche il suo Frutto:
pure lei lo ha generato e ci invita a elevarci e a essere riempiti di
questo amabile Frutto. Ella dice: “A voi tutti che ardentemente mi
desiderate, che in verità desiderate con piena soddisfazione questa
nascita, ne sarà concessa talvolta una scintilla”».
(Giovanni Taulero [secolo XIV], Sermone sulla Natività della beata Vergine Maria)
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Acclamazione (al posto del responsorio)
S. Terreno fertilissimo,
nacque da terra infeconda
T. e genera quel frutto,
che è l’Agricoltore divino,
Grano e alimento di vita. (S. Giuseppe Innografo)
Benedictus o Magnificat
5 settembre
NOBILTÀ DI MARIA
Lettura breve
«In questa solennità si proclama la duplice nobiltà della Vergine:
quella che ha ricevuto dalla generazione e quella che le deriva dalla
prole. Infatti ella è nobile per la generazione, più nobile per la prole, e
nobilissima per la virtù. Per quanto si riferisce alla generazione, la
liturgia dice che ella “viene da Abramo, dalla tribù di Giuda e dalla
stirpe di Davide”. [...] Tutto questo aveva la beata Vergine, tuttavia
ella trae dalla prole una nobiltà molto maggiore, perché unicamente a
lei è stato dato di avere Dio per Figlio, e perciò questa forma di
nobiltà non può essere comunicata a nessun’altra creatura. Nessun
patriarca, nessun profeta, nessun apostolo, nessun angelo, ma solo
la Vergine, insieme con Dio Padre, può dire al Figlio di Dio: “Tu sei
mio Figlio” (Sal 2,7)».
(Gualtiero di san Vittore [secolo XII], Sermone XIV sulla Natività di Maria)
Acclamazione (al posto del responsorio)
S. Tu, o Maria, divenisti tempio
e abitazione del Re divino.
T. Di colui che, essendo sostanza increata,
fece dei fedeli il tempio della Trinità. (S. Giuseppe Innografo)
Benedictus o Magnificat
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6 settembre
INVITO ALLA FESTA
Lettura breve
«Ci sia oggi una comune celebrazione tra gli esseri del cielo e quelli
della terra, e l’intero concerto mondano e sopramondano festeggi
unito. Oggi infatti è stato edificato il creato santuario del Creatore di
tutte le cose, e in modo straordinario la creatura è preparata dal
Creatore come sua divina dimora» (Andrea di Creta, Omelia I per il giorno
natalizio della ss. Madre di Dio).
«Tutta la creazione gioisca, faccia festa e batta le mani plaudente.
Infatti oggi è nata a noi una fanciulla dalla quale è nata la salvezza, e
per mezzo della quale è venuta la redenzione del mondo: Gesù
Cristo Dio e Verbo, “colui che è, che era e che verrà” (Ap 1,4) e rimane
per tutti i secoli».
(Andrea di Creta, Omelia IV per la santa nascita della ss. Madre di Dio)
Acclamazione (al posto del responsorio)
S. Sciogliamo i nostri canti
venerando la nascita di Colei,
che incarnò il Verbo divino.
T. E diciamo: “Benedite il Signore,
opere del Signore ed esaltatelo nei secoli”. (S. G. Innografo)
Benedictus o Magnificat
7 settembre
NASCITA DI MARIA, RINASCITA
DEL CRISTIANO
Dopo la lettura breve
«La nascita di Maria è invito alla rinascita spirituale e alla
conversione. È invito a crescere nella fede. Guardiamo all’esempio di
Maria. Ella vive il mistero di Dio nella fede e mediante la fede, per cui
“è beata perché ha creduto” e credette ogni giorno tra tutte le prove e
contrarietà del periodo dell’infanzia di Gesù e poi durante gli anni
della vita nascosta a Nazareth fino sotto la croce associandosi con
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animo materno al sacrificio di lui, amorosamente consenziente
all’immola-zione della vittima da lei generata. Quella della Vergine
santa è una fede contrassegnata da una particolare “fatica del
cuore”, unita a una sorta di “notte della fede”. Per questo Maria è la
prima di quei “piccoli” dei quali Gesù dirà un giorno: “Padre, hai
tenuto nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai
rivelate ai piccoli”. Maria è la prima di questi piccoli.
Il cristiano ha bisogno di rinascere costantemente nella fede,
aprendosi in ogni circostanza alla volontà del Signore. L’uomo d’oggi
ha bisogno di porre nuovamente in Dio il centro della propria vita. La
radicalità evangelica incomincia proprio dal porre Dio al primo posto,
dal rimettere in discussione le proprie scelte a partire dalla fede, dal
confidare nel progetto di Dio, come Abramo, anche contro ogni
speranza umana (Rm 4,18).
Ecco perché “l'obbedienza della fede” sull'esempio di Maria si rivela
essenziale per vivere da cristiani in una società che ha trasformato il
“mistero” in “problema da risolvere” e ha perso la dimensione
trascendente del proprio destino».
(Giovanni Paolo II, La nascita di Maria invita alla rinascita spirituale,
Omelia 8 settembre 1991)
 Se si fa durante le lodi
Acclamazione (al posto del responsorio )
S. Colui che ha chiamato dal nulla
le cose che sono, te ha creato
prima Stella del mattino
nel firmamento celeste del suo Regno.
T. Il Padre ti annuncia al mondo
Donna di salvezza,
guerriera forte in battaglia,
che rimedia al peccato di Adamo
con perfetta e nuova armonia. (S. Giuseppe Innografo)
 Se si fa durante il vespro
Si continua con il responsorio dei primi vespri, il Magnificat...
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