Gestione infermieristica dei trattamenti chemioterapici e delle

Gestione infermieristica dei
trattamenti chemioterapici e delle
terapie biologiche nel tumore
polmonare e loro tossicità
Gianna Regis
La pianificazione dell’assistenza si basa
su una valutazione iniziale
delle condizioni e dei bisogni
della Persona Assistita
e della sua Famiglia, e
avviene attraverso il modello organizzativo
della Rete Oncologica,
che comprende:
C.A.S.
Centro Accoglienza
e Servizi
G.I.C.
Gruppo
Interdisciplinare Cure
CHEMIOTERAPIA
è una procedura che consiste nella
somministrazione di
farmaci
antineoplastici o antiblastici,
medicinali che inibiscono e
combattono lo sviluppo dei tumori.
CHE COSA E’ LA CHEMIOTERAPIA ?
La chemioterapia è un trattamento sistemico:
vengono impiegati farmaci citotossici che,
assunti per via orale o iniettati, si diffondono in
tutto l'organismo e sono in grado di provocare la
morte delle cellule che presentano un'alta
velocità di moltiplicazione, come le cellule
cancerogene, ma anche di alcune cellule sane;
per questo, la chemioterapia è gravata anche da
importanti effetti collaterali.
Ministero della Salute
DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL’ORDINAMENTO DEL SERVIZIO
SANITARIO NAZIONALE DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
UFFICIO III EX DGPROGS
RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DEGLI ERRORI IN TERAPIA CON FARMACI
ANTINEOPLASTICI
Raccomandazione n. 14
ottobre 2012
PROCEDURA AZIENDALE PER LA GESTIONE
DEI FARMACI CITOSTATICI
E’ indispensabile per la sicurezza dei Pazienti e
per la sicurezza degli Operatori, che ogni
Azienda predisponga una procedura per la
gestione dei farmaci citostatici.
I punti principali sono :
•
•
•
Stoccaggio dei farmaci presso il magazzino della Farmacia
Caratteristiche tecniche ed igienico sanitarie dei locali di
preparazione
Preparazione dell’operatore
LA CHEMIOTERAPIA
•
•
Il trattamento può prevedere la somministrazione
di un solo farmaco, o di più farmaci .
La decisione su quale sia il trattamento più
indicato dipende da molti fattori, tra cui
ricordiamo :
v
Tipo e stadio del tumore
v
Caratteristiche istologiche del tessuto neoplastico
v
Condizioni cliniche del Paziente
RUOLO DELL’INFERMIERE
Importanza del ruolo dell’Infermiere nella fase
iniziale , durante la visita in cui viene prescritta
la chemioterapia.
RUOLO INFORMATIVO
ED EDUCATIVO
Durante la visita iniziale in cui viene predisposta la fase
terapeutica pianificata durante l’incontro GIC, l’Infermiere
si occupa di :
•
Valutazione del patrimonio venoso, e in caso di
somministrazione di farmaci Vescicanti o di scarsa
disponibilità, definizione con il Medico e con l’Utente
del tipo di CVC più idoneo. Ciò avviene attraverso la
compilazione della scheda della Rete Oncologica
“ Valutazione del Patrimonio Venoso”
•
Organizzazione impianto CVC, secondo procedura
specifica



1.
2.
3.
Programmazione esecuzione esami pre-chemioterapia
Prenotazione accesso in DH per la somministrazione della
Chemioterapia
Colloquio individuale con l’Utente per spiegare:
Organizzazione attività DH
Effetti collaterali della CT
Informazioni sulla vita quotidiana durante
Chemioterapia

Materiale informativo (CVC, effetti collaterali,
libretto DH, …)
L’infermiere accompagna l’Utente presso il DH :
1.
2.
3.
mostra i locali
presenta gli Operatori che incontrerà al suo
primo accesso DH
Consegna ai Colleghi Infermieri del DH la
scheda infermieristica CAS (compilata
durante la visita) e la cartella oncologica del
Paziente
Materiale informativo
IL PROCESSO TERAPEUTICO
IN ONCOLOGIA
MEDICO
DH/Degenza
Ambulatorio
Prescrizione
terapia
FARMACISTA/
TECNICO DI
FARMACIA
Laboratorio
centralizzato di
farmacia
Valutazione
prescrizione
Allestimento
Controllo terapia
INFERMIERE
DH/Degenza
Ambulatorio
Somministrazione
della
chemioterapia
LA PRESCRIZIONE DELLA
CHEMIOTERAPIA
•
La prescrizione della chemioterapia è un atto
medico, e viene effettuata dopo aver :
•
Visitato il Paziente
•
Rilevato peso corporeo e altezza
•
Rilevato i parametri vitali
•
Preso visione degli esami ematochimici
•
Effettuato colloquio col Paziente
LA PRESCRIZIONE DELLA
CHEMIOTERAPIA
Per la prescrizione della chemioterapia esistono
vari sistemi informatizzati.
Essi garantiscono :
•
•
•
•
Standardizzazione delle informazioni ‰
Tracciabilità e rintracciabilità delle
informazioni
Capacità di interfacciarsi/integrarsi con altri
data base gestionali aziendali
Gestione in sicurezza dei percorsi: livelli di
LA PREPARAZIONE DELLA
CHEMIOTERAPIA
LA SOMMINISTRAZIONE E.V.
DELLA CHEMIOTERAPIA
PER LA SOMMINISTRAZIONE
ENDOVENOSA
Si possono utilizzare :
•
CATETERI VENOSI PERIFERICI
•
CATETERI VENOSI CENTRALI
I CATETERI VENOSI CENTRALI
I cateteri venosi centrali vengono generalmente
suddivisi in base al tempo previsto per l'utilizzo.
•
•
a breve termine: sono accessi utilizzati nel
periodo post-operatorio e vanno rimossi entro
tre settimane ( catetere per succlavia, per
giugulare)
a medio termine: sono CVC lasciati in sede
PICC E MIDLINE
GROSHONG
PORT-A-CATH
RUOLO DELL’INFERMIERE
Importanza del ruolo dell’Infermiere nella fase di
valutazione del patrimonio venoso e
«contrattazione» con il Paziente e con
l’Oncologo sul tipo di CVC da applicare.
Importanza del ruolo dell’Infermiere nella
gestione del CVC.
RUOLO
EDUCATIVO E
TECNICO
CARCINOMA POMONARE
( NON MICROCITOMA)
1) Cicli contenenti Platino
2) Cicli non contenenti Platino
1) Cicli contenenti Platino
•
Carboplatino + Docetaxel
•
Carboplatino + Gemcitabina
•
Carboplatino + Paclitaxel
•
Carboplatino + Paclitaxel+ Bevacizumab
•
Cisplatino + Etoposide ( + RT concomitante)
•
Cisplatino + Paclitaxel
•
Cispaltino + Vinblastina ( + RT concomitante )
•
Docetaxel + Cisplatino
2) Cicli non contenenti Platino
•
Docetaxel
•
Erlotinib ( EGFR +)
•
Gefitinib ( EGFR +)
•
Gemcitabina
•
Gemcitabina + Docetaxel
•
Gemcitabina + Vinorelbina
•
Pemetrexed
•
Vinorelbina orale o EV
MICROCITOMA
1) Cicli contenenti Platino
2) Cicli non contenenti Platino
1) Cicli contenenti Platino
•
EC ( Etoposide + Carboplatino)
•
EP ( Etoposide + Cisplatino)
•
Irinotecan + Cisplatino
•
Topotecan + Cisplatino
2) Cicli non contenenti Platino
•
CAE ( Ciclofosfamide+ Doxorubicina+Etoposide)
•
CAV ( Ciclofosfamide + Adriamicina + Vincristina)
•
Etoposide orale
•
Topotecan
MESOTELIOMA PLEURICO
•
Cisplatino + Pemetrexed ( Alimta)
•
Cisplatino + Gemcitabina
•
Cisplatino + Vinorelbina
Effetti collaterali del Cisplatino
mielodepressione
•
Tossicità acuta
nausea
vomito
neuropatia periferica
•
Tossicità ritardata
alteraz. funzione renale
ototossicità
Effetti collaterali del Carboplatino
•
Mielodepressione
•
Nausea e vomito
•
Neuropatia periferica
•
Alopecia
•
Tossicità epatica
•
Allergie
•
Diarrea
Effetti collaterali Paclitaxel
•
Mielodepressione
•
Mucosite
•
Diarrea
•
Nausea e vomito
•
Neuropatia periferica
•
Reazioni allergiche
•
Alopecia
Effetti collaterali Gemcitabina
•
Mielodepressione
•
Nausea e vomito
•
Sintomi simil-influenzali
•
Riduzione funzionalità epatica
•
Diarrea
•
Sonnolenza
RUOLO DELL’INFERMIERE
•
Somministrazione della chemioterapia
•
Gestione dei sintomi
•
Rilevazione degli effetti collaterali della chemioterapia e
gestione degli stessi ( in collaborazione con l’Oncologo)
•
Programmazione esami e appuntamento successivo
•
Gestione relazione con Paziente e familiari
RUOLO EDUCATIVO,
TECNICO E
RELAZIONALE
MIELODEPRESSIONE
•
Ridotta
resistenza
alle
infezioni:
I
chemioterapici distruggono le cellule tumorali,
ma
al
tempo
stesso
riducono
temporaneamente il numero di linfociti e
neutrofili. Di conseguenza, aumenta il rischio
di contrarre infezioni. Prima di ogni seduta di
chemioterapia
si
controlla
(tramite
l’Emocromo) se i valori dei globuli bianchi
sono ancora bassi. In tal caso si somministrano
farmaci che stimolano la loro crescita e, se
MIELODEPRESSIONE
•
Anemia: Se il livello dei globuli rossi si
abbassa, si avverte una profonda stanchezza e
talvolta anche mancanza di respiro. Sono
questi i sintomi dell'anemia, che si possono
risolvere con una terapia che stimola la
crescita dei globuli rossi o anche con
trasfusioni
di
sangue.
MIELODEPRESSIONE
•
Tendenza a sviluppare lividi o piccole
emorragie:
La chemioterapia può provocare un calo delle
piastrine. Se compaiono lividi o piccole
emorragie è bene informare l‘Oncologo.
Se le emorragie sono più importanti è possibile
effettuare
trasfusioni
di
piastrine.
NAUSEA E VOMITO
Nausea e vomito: Alcuni chemioterapici
possono causare nausea e vomito, che si
possono prevenire o ridurre considerevolmente
con la somministrazione di antiemetici.
Consigli pratici:
•
•
Consumare un pasto leggero prima della
seduta di chemioterapia.
Evitare cibi fritti, grassi o che abbiano un
odore forte.
FATIGUE
Il senso di stanchezza e spossatezza che il
paziente avverte durante e dopo la
chemioterapia è spesso definito con il termine
fatigue.
Esso tende ad accentuarsi nel corso del
trattamento e potrebbe protrarsi per diversi
mesi anche dopo la sua conclusione. È
importante ridurre le attività al minimo
indispensabile, alternando periodi di riposo
adeguati per consentire all'organismo di
MUCOSITE
•
Infiammazione del cavo orale: Alcuni
chemioterapici provocano una sensazione di
dolore alla bocca e, a volte, producono anche
delle piccole ulcere che si manifestano cinquedieci giorni dopo la terapia e scompaiono
nell’arco di tre-quattro settimane. Alcuni
possono alterare le sensazioni termiche e
indurre dolore nel cavo orale nell’assunzione
di cibi troppo caldi o troppo freddi.
MUCOSITE
•
•
•
•
•
•
Mangiare polpa di ananas fresco per tenere la bocca fresca e umida.
Fare regolarmente degli sciacqui e lavarsi i denti delicatamente mattina e
sera e dopo ogni pasto, usando uno spazzolino a setole morbide.
Non bere alcolici, non fumare, non usare spezie piccanti, aglio, cipolla,
aceto e cibi salati, in quanto possono alterare ancora di più il gusto, oltre a
irritare la bocca.
Bere almeno 1,5 l di liquidi (acqua, tè, caffè leggero, succhi di frutta e
verdura e bibite non gassate) al giorno.
Evitare bevande acidogene quali succo d’arancia e di pompelmo; preferire,
invece, il succo di mela e le tisane fredde che hanno un effetto più lenitivo.
E’ importante informare il MMG se si nota la comparsa di ulcere, poichè
potrebbe essere necessario un trattamento farmacologico per favorirne la
cicatrizzazione e prevenire o risolvere un’eventuale infezione del cavo
orale.
ALOPECIA
Caduta dei capelli: È un effetto collaterale
psicologicamente molto difficile da accettare
causato da alcuni chemioterapici, ma non da
tutti. Di solito i capelli cominciano a ricrescere
nell'arco di tre-sei mesi dalla conclusione del
trattamento. Nell'attesa si può fare uso di
parrucche, foulard o cappelli.
DOLORE FORMICOLIO E
PARESTESIE MANI/PIEDI
Dolorabilità di mani e piedi:
È un effetto legato alla somministrazione a lungo
termine di alcuni chemioterapici.
Il palmo e le dita delle mani e la pianta e le dita
dei piedi sono dolenti e arrossati (cosiddetta
sindrome palmo-plantare). Si può accusare
formicolio o quella sensazione che è descritta
come ‘puntura di aghi’.
DIARREA
Diarrea: Alcuni chemioterapici possono avere
effetti sulle cellule che formano il rivestimento
dell’apparato digerente, causando diarrea per
qualche giorno.
Consigli pratici
•
•
Ridurre il consumo di fibre evitando cereali,
verdura e frutta crude.
Bere molto (fino a 2 l al giorno) per reintegrare
i liquidi persi, in particolare succo di agrumi.
•
LA TERAPIA BIOLOGICA O TERAPIA
CON FARMACI A BERSAGLIO
La terapia biologica, o terapia con farmaci a
MOLECOLARE
bersaglio
molecolare,
si
basa
sulla
somministrazione di sostanze che agiscono
direttamente sul meccanismo d’azione delle
cellule tumorali risparmiando in gran parte le
cellule sane. Tra i tanti tipi di terapie
biologiche attualmente disponibili, sono due
quelle utilizzate per il trattamento del
carcinoma polmonare non a piccole cellule
avanzato, vale a dire gli inibitori della crescita
INIBITORI DELLA CRESCITA
TUMORALE
•
Sulla superficie di molti tipi di cellule tumorali
sono presenti alcune strutture che prendono il
nome di recettori per il fattore di
crescita epidermico, convenzionalmente
individuati anche dall’acronimo EGFR.
I recettori attraggono il fattore di crescita
epidermico, che così può attaccarsi a queste
molecole. Questo legame determina una serie
di reazioni chimiche all’interno della cellula,
•
INIBITORI DELLA CRESCITA
TUMORALE
•
Gli inibitori della crescita tumorale più
utilizzati per il trattamento del carcinoma
polmonare non a piccole cellule
sono ERLOTINIB ( Tarceva) e GEFITINIB
( Iressa) entrambi antagonisti dell’EGFR.
Il loro meccanismo di azione è simile.
•
Gefitinib e erlotinib si agganciano ai recettori
per il fattore di crescita epidermico e, di
conseguenza, ne impediscono l’attivazione. In
questo modo le cellule tumorali non hanno
INIBITORI DELLA CRESCITA
TUMORALE
•
•
Erlotinib : si somministra in compresse; gli
effetti collaterali sono in genere lievi e
possono includere diarrea, eritema, nausea e
stanchezza.
Gefitinib : si utilizza come primo trattamento
al posto della chemioterapia nei casi in cui vi è
un’alterazione (mutazione) genetica dell’EGFR.
Si somministra in compresse; gli effetti
collaterali sono in genere lievi e possono
includere diarrea, eritema, nausea e
INIBITORI DI ALK
Circa il 4-5% dei carcinomi ha una
alterazione genetica denominata
traslocazione del gene ALK. Tale
alterazione è presente generalmente
(come la mutazione di EGFR) nei
tumori di tipo adenocarcinoma dei
pazienti non fumatori.
ANTICORPI MONOCLONALI
•
Gli anticorpi monoclonali sono sostanze sintetiche, prodotte
in laboratorio, in grado di distruggere alcuni tipi di cellule
tumorali limitando al minimo il danno per le cellule sane. La
loro funzione è quella di riconoscere i recettori presenti sulla
superficie di alcune cellule tumorali o le sostanze (fattori di
crescita) che andranno a collocarsi sui recettori. Quando
l‘anticorpo monoclonale riconosce la presenza del recettore
sulla superficie della cellula tumorale o il fattore di crescita, vi
si aggancia (come una chiave che s’inserisce nella serratura:
ogni chiave può infilarsi in una sola serratura). ANTICORPI MONOCLONALI
•
L’anticorpo monoclonale utilizzato per il
trattamento del carcinoma polmonare non a
piccole cellule è il BEVACIZUMAB
( Avastin) che può agganciarsi al fattore
di crescita (VEGF) che stimola la formazione di
nuovi vasi sanguigni tumorali (meccanismo
con cui il tumore si nutre e si accresce),
impedendogli così di legarsi con i recettori che
stimolano la crescita delle cellule tumorali. In
…GRAZIE A TUTTI PER L’
ATTENZIONE
che facciamo
EQuello
LA PAZIENZA…
è soltanto una goccia nell'oceano.
ma se non ci fosse quella goccia
all'oceano mancherebbe.
( Madre Teresa di Calcutta)