Evoluzione e diversità delle moderne gimnosperme e

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Biologia
Robert J. Brooker, Eric P. Widmaier, Linda E. Graham, Peter D. Stiling
Copyright © 2011 – he McGraw-Hill Companies srl
Capitolo 31
Spunti di discussione
Figura 31.3 L’uomo non deve ingerire semi di cicadi e altre parti della pianta
perché, in genere, contengono composti tossici.
Figura 31.4 I cianobatteri azoto-fissatori, che spesso risiedono all’interno delle
radici coralloidi delle cicadi, sono organismi fotosintetici che necessitano
dell’esposizione alla luce. Se le radici coralloidi fossero sotterranee, i cianobatteri
simbionti non riceverebbero luce sufficiente per sopravvivere.
Figura 31.9 In condizioni aride o fredde in cui crescono le conifere, all’interno delle
tracheidi possono formarsi bolle d’aria che, diffondendosi da una tracheide all’altra,
possono interferire con la circolazione idrica. Alla comparsa di queste bolle, il toro
sigilla le connessioni con le altre tracheidi, preservando il flusso idrico.
Figura 31.10 Gli adattamenti acquisiti dalle foglie di conifere per contrastare la
perdita d’acqua sono rappresentati dalla conformazione aghiforme o squamosa, che
riduce il rapporto superficie/volume, da un ispessimento della superficie rivestita da
cuticola cerosa e dalla presenza di stomi immersi nella foglia e, quindi, meno esposti
ai venti aridi.
Figura 31.12 Vasi di ampio calibro sono comunemente presenti nei tessuti di
trasporto idrico delle angiosperme, ma sono molto meno diffusi in altre piante. Si
ritiene che i vasi, talora osservati in altre piante non appartenenti alle angiosperme, si
siano evoluti in modo indipendente rispetto a quelli delle angiosperme.
Figura 31.20 Un grande perianzio vistoso non sarebbe utile alle piante di asparago,
perché queste ricevono un’impollinazione anemogama; un simile perianzio
interferirebbe con il processo di impollinazione di queste piante. Non producendo un
perianzio vistoso, l’asparago incrementa le possibilità di successo del processo di
impollinazione e risparmia risorse che verrebbero altrimenti consumate con lo
sviluppo del perianzio.
Figura 31.24 Le caratteristiche del fiore di Brighamia insignis mostrate in questa
figura (colore bianco e tubi fiorali del nettare stretti e profondi), si accordano con
l’impollinazione sostenuta da una falena (vedi la Tabella 30.1).
Figura 31.26 Carattere degno di nota è che le spighe della specie moderna Zea mays
non si spaccano quando i frutti sono maturi, come quelle del teosinte. Questo carattere
agevola la raccolta dei frutti da parte dell’uomo.
Test di autovalutazione
1. d 2. a 3. e 4. e 5. b 6. d 7. e 8. c 9. d 10. e
Quesiti teorici
1. L’uomo non dovrebbe ingerire prodotti alimentari derivati dalle cicadi, perché
queste piante producono tipicamente sostanze tossiche che forniscono una
protezione contro gli erbivori. Alcune cicadi almeno ospitano cianobatteri
simbionti, noti per la produzione di un insolito amminoacido (BMAA),
associato a casi di demenza nell’uomo.
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2. Le piante di mele, fragole e ciliegie si sono coevolute con gli animali che
usano le porzioni dolci e carnose dei frutti come fonte alimentare ed escretano
i semi, favorendone la dispersione. L’uomo è dotato di sistemi sensoriali affini
a quelli degli animali bersaglio e, come questi ultimi, è attratto dagli stessi
colori, odori e sapori.
3. Un girasole non è un singolo fiore bensì un’infiorescenza, un gruppo di fiori.
Quesiti sperimentali
1. I ricercatori si procurarono un gran numero di campioni provenienti da tutto il
mondo per incrementare le possibilità di ottenere risultati da quante più specie
possibile.
2. I ricercatori coltivarono le piante in una serra in condizioni ambientali
uniformi, per ridurre il potenziale impatto delle variazioni ambientali sulle
proporzioni di cannabinoidi prodotti.
3. Benché i cannabinoidi siano prodotti nei peli ghiandolari che ricoprono la
superficie della pianta, la concentrazione di questi composti è particolarmente
elevata sulle foglie più vicine ai fiori. La raccolta di tali foglie riduce la
possibilità che i composti vengano perduti con l’analisi.
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