Risposte ai lettori - Informatore Agrario

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foglie contro le quali occorre intervenire tempestivamente alla nascita delle
neanidi (indicativamente alla fine di
giugno-inizio di luglio con olio bianco80 (non classificato) alla dose di ml
150 per 10 litri d’acqua. (Anna Furlani
Pedoja)
Risposte ai lettori
AGRIFOGLIO:
QUALI VARIETÀ SCEGLIERE
E COME COLTIVARLE
CORRETTAMENTE
Vorrei mettere a dimora delle piante
di agrifoglio e perciò chiedo al vostro
esperto di darmi delle indicazioni sulla
scelta della varietà da piantare e sulle
pratiche colturali.
Flora Bonfante
Villafranca (Verona)
L’agrifoglio (Ilex aquifolium) –
pianta tipica dell’Europa centro-meridionale dove vegeta allo stato spontaneo nei boschi freschi ed ombrosi, specialmente nelle faggete – è un grande
arbusto o un albero di media grandezza, sempreverde, dal portamento eretto.
Le foglie, a seconda delle diverse
specie e varietà, sono verde scuro,
verde brillante o diversamente variegate di bianco o di crema, ma sempre
lucide e coriacee con margini interi,
ondulati, spinosi o dentati con spine.
I fiori sbocciano nella tarda primavera, all’ascella delle foglie, ma si differenziano in maschili e femminili,
sono quindi necessari due esemplari
(una pianta maschile e una femminile),
STAMI
PISTILLO
Fiore maschile (a sinistra) e
femminile (a destra) di agrifoglio
affinché quello femminile possa fruttificare e assumere l’aspetto «natalizio»
con i rami verdi punteggiati di bacche
rosso vivo. Per ottenere una buona
fruttificazione e poiché le piante femminili sono scarse, si usa anche innestare a triangolo alcuni rami di queste
su individui maschili.
Varietà coltivate. Se ne coltivano
molte varietà come: la «Argenteo
Marginata» e la «Golden van Tol» con
foglie a margini rispettivamente bianchi e giallo oro, la «Camelliaefolia»
che ha foglie molto lucide di eccezionali dimensioni e la «Ferox» con foglie
molto spinose ma di cui esistono solo
individui maschili. La varietà «Fructuluteo» ha bacche giallo vivo mentre le
«Aurea Marginata» costituiscono un
gruppo di varietà con foglie a margine
giallo e sono ottimi arbusti per formare
siepi.
14 GIARDINO
IL CARTAMO
(FALSO ZAFFERANO)
È COMMESTIBILE
E COLORANTE
In alto: Ilex aquifolium «Fructuluteo».
In basso: Ilex altaclarensis
«Camel-liaefolia»
Mi hanno dato dei semi di una
pianta che non conosco e che qui viene
chiamata «zafferano dei poveri».
Potete dirmi qual è il suo vero nome?
Noi utilizziamo i pistilli essiccati e poi
macinati per condire sia il riso che la
pasta (per dare colore ed anche un po’
di sapore).
Walter Cornara
Olginate (Lecco)
Per le località a clima mite esiste
l’Ilex latifolia con foglie verde scuro,
lucide, senza spine, lunghe anche 20
cm, e bacche rosso vivo.
Coltivazione. L’agrifoglio va coltivato in terreno moderatamente fertile,
umido e fresco, ma senza ristagni d’acqua; per le varietà a foglia verde è preferibile una collocazione a mezz’ombra, mentre il pieno sole è richiesto per
ottenere una migliore colorazione nelle
varietà variegate.
Messa a dimora e potatura. La
messa a dimora va eseguita a fine
inverno e le potature vanno limitate ai
primi anni dall’impianto per dare
all’albero la forma desiderata: si interviene in estate con tagli di riordino
nelle piante vecchie e si spuntano le
siepi all’inizio della primavera.
Parassiti. L’agrifoglio è soggetto
ad attacchi di cocciniglie su rami e
Cocciniglie (Ceroplastes japonicus),
lunghe 5 mm, su foglia di agrifoglio
Si tratta del cartamo (Carthamus
tinctorius), conosciuto come falso zafferano, zafferano bastardo o zafferanone. Originario dell’Africa, cresce bene
anche da noi e viene coltivato al posto
del vero zafferano in quanto molto più
facile da coltivare e da riprodurre. Si
coltiva come annuale con semina a primavera in file distanti 35-40 cm, in
posizione ben soleggiata.
Cartamo (Carthamus tinctorius)
I fiori hanno spiccate proprietà
coloranti (tinctorius significa appunto
colorante) e si utilizzano in cucina
come surrogato del vero zafferano e
non di rado vengono commercializzati
al suo posto (si tratta appunto di una
sofisticazione) in quanto molto più
economici, ma risultano di minore pregio perché il colore è meno intenso e
soprattutto sono meno aromatici.
I fiori si raccolgono scalarmente nel
corso dell’estate scegliendo man mano
quelli un po’ appassiti che risultano di
un colore più scuro. Si raccolgono i
caratteristici ciuffetti di petali che poi
si fanno seccare all’ombra.
I semi di cartamo non sono reperibili in commercio. (Luciano Cretti)
VITA IN CAMPAGNA 2/2004
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