[GIARDINAGGIO]
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DI MARIA CHIORBOLI
L’ILEX
E LE SUE SPECIE
Simbolo natalizio, in realtà è pianta bella tutto l’anno,
decorativa per le screziature delle foglie e per le forme
L’ilex è molto diffuso in Europa, Asia, Nordamerica, Nordafrica. La zona più ricca di specie è però il Sudamerica: in Brasile vi sono ben 60 differenti specie.
IL NOME
Ilex era il nome del leccio presso i Romani; aquifolium, invece,
era il nome dell’agrifoglio. Il termine è formato dalle parole actus, appuntito e folium, foglia.
Plinio il Vecchio, nel primo secolo a.C., consigliava di piantarlo
vicino alla porta di casa, per proteggerla dalla perfidia dei malvagi. In molti Paesi del Nord, nel
Medioevo, si pensava che
questa pianta fosse dotata
di un potere superiore a
quello degli aggressori e la capacità di proteggere dalle intemperie. L’agrifoglio ha conservato il
significato di eternità e aggressività, date le sue foglie pungenti.
VARIETÀ
Una delle classificazioni dell’ilex si basa sulle caratteristiche
singole: le dimensioni delle foglie, i toni di verde, la forma e la
grandezza delle foglie, spinose o
lisce, presenza di sfumature fogliari, di margini argentei o di toni gialli al centro della foglia stessa. Nei soggetti adulti la fruttificazione è abbondante. In coltura le
principali cultivar sono:
Ilex aquifolium Albomarginatum, detta anche Ilex aquifolium Argentea Marginata o Ilex
aquifolium Silver Princess: è caratterizzato da germogli purpurei e da foglie di color crema.
Ilex aquifolium Aurea Marginata è denominazione collettiva
per le cultivar che presentano il
margine della foglia di giallo oro.
Ilex aquifolium Golden King
è selezione avente foglie larghe
marginate di giallo oro.
Ilex aquifolium J. C. van Tol
è un clone con elevata produzione di frutti piccolissimi di color
rosso intenso, molto ricercata per questa caratteristica
ornamentale.
Quando si ammala
la Rosa
쎲 PARASSITI: Oidio.
Giugno e luglio sono i mesi
più favorevoli per gli
attacchi parassitari alle
rose. L’oidio o “mal bianco”
è una delle malattie più
pericolose delle rose che
viene provocata dal fungo
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GIUGNO 2008
CLUB3
Sphaerotheca pannosa.
In genere
colpisce le piante deboli e
trascurate, per cui una delle
prevenzioni più efficaci è di
mantenerle sane e robuste.
쎲 SINTOMI: su foglie, fiori
e germogli compaiono
macchie feltrose biancastre
che si estendono a coprire
le zone infette soprattutto
sulle parti epigee delle
piante; gli organi più
giovani avvizziscono
e la produzione dei
fiori è compromessa.
쎲 PREVENZIONE
E DIFESA: intervenire
con zolfo bagnabile o
prodotti anti oidici alla
dose di 35 ml ogni dieci
litri d’acqua. I trattamenti
vanno ripetuti ogni 15-20
giorni dall’inizio della
primavera e per tutto
l’autunno.
PROPAGAZIONE PER SEMINA
La germinazione dei semi di
agrifoglio avviene in modo incostante. I semi debbono essere
raccolti, ripuliti man mano che il
frutto matura, in autunno, e stratificati sino a primavera in una
miscela di sabbia umida e torba.
La germinazione di solito non avviene che un anno dopo, e la loro crescita è molto lenta.
La semina si effettua a maggio, utilizzando seme pre-trattato, a spaglio o in solchetti. La copertura del seme è di 3-6 mm. È
importante ombreggiare le aiuole nelle prime due stagioni vegetative. La semina si può attuare
in ambienti protetti, in cassette
di polistirolo con adatto substra-
to. L’allevamento
delle giovani piante
prosegue in contenitore per due anni
e successivamente
in piena terra.
PROPAGAZIONE PER INNESTO
Gli agrifogli si propagano per
innesto a doppio spacco inglese
o con innesto laterale a paraffina.
In piena terra è meglio eseguire
l’innesto nella stagione di riposo
vegetativo.
PROPAGAZIONE PER TALEA
È il sistema più usato dai vivaisti perché permette una produzione su larga scala di cloni selezionati. È importante l’epoca di
raccolta; il miglior radicamento si ottiene
a fine estate. Le talee
radicano in uno-tre
mesi e possono poi
essere messe in vaso.
FORME DIVERSE
Le forme di allevamento adottate per questa pianta arborea
ornamentale sono: forma a piramide, a sfera, ad alberello e a mini-alberello. Per costruire queste forme, che richiedono cicli
colturali lunghi, sono preferite
le cultivar a fogliame variegato.
Le potature sono effettuate
in più tempi nell’arco vegetativo annuale per ottenere la miglior forma voluta.
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Nella pagina di
fianco, alcuni
esemplari di ilex