geni nutrizione benessere

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PROJECT
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DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO
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Lac
GENI
NUTRIZIONE BENESSERE
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Project srl – Viale Muratori 275 – 41124 Modena
www.project-italia.it – Tel 059 244398 – Fax 059 433132
CONTENUTO
Il laboratorio che effettua il test
INFORMAZIONI SUL TEST
Geni, mutazioni e polimorfismi
Che cos’è GeneLAC?
Possibili fenotipi identificati con GeneLAC
Bibliografia
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IL LABORATORIO CHE EFFETTUA IL TEST
La Research & Innovation (R&I) è un laboratorio di genetica medica con sede a Padova, che
effettua analisi per laboratori clinici, studi medici ed ospedali. Le analisi riguardano sia la diagnosi
di malattie che la valutazione, su base genetica, del rischio e della predisposizione verso patologie e
disturbi di varia natura. Tra le analisi di impronta strettamente clinica, quelle per la diagnosi (pre- e
postnatale) della fibrosi cistica e quelle di rilevanza oncologica in ginecologia, quali la
determinazione di infezioni da papilloma virus in relazione al carcinoma della cervice uterina.
Il repertorio comprende anche altri tipi di test, tra cui quelli per la valutazione del rischio di eventi
cardiovascolari, della predisposizione verso malattie metaboliche e di altre condizioni patologiche.
R&I opera in questo settore da circa dieci anni ed ha al suo interno anche una Divisione Ricerca che
si occupa anche dello sviluppo di nuovi test per la diagnosi e la prognosi di malattie, sulla base
dell’evolversi delle conoscenze scientifiche in vari settori biomedici.
Negli anni, questo insieme di attività ha consentito ad R&I di pubblicare numerosi articoli su
prestigiose riviste scientifiche internazionali (vedere la pagina delle Pubblicazioni sul sito
www.researchinnovation.com).
Nell’ultimo periodo, R&I ha dedicato parte del suo impegno alla definizione ed allo sviluppo di
analisi legate al concetto di “benessere”. Tra queste, il test di genetica nutrizionale, GeneSlim, e
quello per la valutazione di fattori implicati nella variabilità della risposta individuale all’attività
fisica, Genefit.
Nel 2008 R&I ha ricevuto, come laboratorio di genetica clinica, l’Attestazione di Idoneità al
Sistema di Qualità Regionale, assegnata dall’Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto, con il
punteggio di 97.85/100.
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INFORMAZIONI SUL TEST
L’intolleranza al lattosio è l’incapacità di digerire lo zucchero del latte ed è causata da un deficit di
lattasi, enzima responsabile della scissione del lattosio in due zuccheri semplici: galattosio e
glucosio. Il lattosio non idrolizzato raggiunge il colon esercitando un effetto osmotico che provoca
richiamo d’acqua e di elettroliti nel lume intestinale, fermentazione batterica dello zucchero e
formazione di acido lattico e acidi grassi a catena corta.
L’intolleranza al lattosio si manifesta con nausea, gonfiore, crampi addominali e diarrea.
Il 55% della popolazione mondiale è intollerante al lattosio, tuttavia esiste una grande variabilità
geografica con un gradiente di frequenza del deficit nord-sud che varia dal 3% nelle popolazioni
nord europee al 80% nelle popolazioni africane, sino al 100% in popolazioni asiatiche e nord
americane.
Alla nascita i livelli di lattasi sono molto elevati ma diminuiscono dopo lo svezzamento. Dai due
anni di età, si assiste ad una graduale diminuzione dei trascritti di mRNA della lattasi, associata ad
una riduzione dell’attività enzimatica.
Questo fenomeno suggerisce che l’introduzione di una dieta variegata inneschi un meccanismo di
feedback positivo tra l’assunzione di latte e il controllo genico della lattasi.
Recentemente è stata individuato il polimorfismo C/T nel gene MCM6 (2q21-22), associato alla
forma di intolleranza al lattosio ad insorgenza in età adulta detta anche “lattasi non persistenza”.
La variante C in omozigosi, associata ad una minor trascrizione del gene, è correlata con il fenotipo
di intolleranza al lattosio.
Geni, mutazioni e polimorfismi
I geni sono lunghe regioni del DNA contenute nei cromosomi e sono formati da basi nucleotidiche.
Ciascuno di essi rappresenta un codice che nella maggior parte dei casi viene “letto” per produrre
proteine. Ogni gene é presente nelle cellule dell’organismo in due copie (alleli), una ereditata dal
padre e l’altra dalla madre. La sequenza dello stesso gene può differire da una persona all’altra
anche solo per la sostituzione di una base in una specifica posizione. Quando le due copie di un
gene sono uguali, il soggetto viene definito omozigote; se invece in una determinata posizione sono
presenti basi diverse, il soggetto viene definito eterozigote. Le variazioni nella sequenza dei geni
possono essere di due tipi, mutazioni e polimorfismi, distinti in base alla loro frequenza ed alle loro
conseguenze funzionali.
Le mutazioni di solito comportano un’alterazione drastica della funzione delle proteine
corrispondenti, e sono per fortuna eventi relativamente rari. I polimorfismi, invece, sono varianti
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molto frequenti nella popolazione generale e si associano a differenze nelle proprietà delle proteine
coinvolte che in genere non sono tali da comprometterne la funzionalità.
Un esempio classico di polimorfismo è quello associato al diverso colore dei capelli o degli occhi,
che evidentemente non comporta alcuna conseguenza patologica. La maggioranza dei polimorfismi
è di questo tipo e, in definitiva, determina gran parte della diversità tra individui di cui tutti siamo
consapevoli.
Che cos'è GeneLAC?
GeneLAC si basa sull’analisi del polimorfismo C13910T. Il genotipo omozigote CC, presente in
circa il 75% della popolazione, è associato ad una minore persistenza dell’attività dell’enzima lattasi
correlata all’età. Quindi i soggetti omozigoti CC sono esposti al rischio di manifestare intolleranza
al lattosio anche in tarda età.
Il genotipo eterozigote CT, è presente in circa il 17% della popolazione caucasica, mentre
l’omozigote TT e presente in circa l’8%. I soggetti omozigoti CT presentano anch’essi il rischio di
divenire intolleranti al lattosio con il progredire dell’età.
La presenza dell’allele C è stato associato ad una riduzione della persistenza della lattasi e quindi ad
un'aumentata intolleranza al lattosio con il progredire dell’età.
GeneLac, dunque, è utile per la diagnosi differenziale di intolleranza al lattosio congenita primitiva
a esordio ritardato in presenza di una sintomatologia comune ad altre condizioni di deficit di lattasi
dovuto a danno della mucosa intestinale (deficit secondario) in seguito a gastroenteriti, alcolismo
cronico, celiachia, disordini nutrizionali, terapie farmacologiche o interventi chirurgici.
Il test è indicato per la diagnosi postnatale in soggetti con sospetta intolleranza al lattosio e
particolarmente in soggetti con storia familiare di intolleranza al lattosio.
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POSSIBILI FENOTIPI IDENTIFICATI CON GeneLAC
Il referto che, entro due settimane dal ricevimento del campione, verrà inviato allo specialista
conterrà il dettaglio degli eventuali polimorfismi rilevati, consentendo di identificare il profilo
genetico del paziente con uno tra quelli riportati di seguito.
Il laboratorio ed un medico specialista sono a disposizione per qualsiasi necessità di informazione o
chiarimento del referto e per la sua interpretazione pratica.
Categorie rilevate da GeneLAC relative alla presenza/assenza dell'allele C
associato ad una ridotta persistenza della lattasi col progredire dell'età
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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Enattah NS, Sahi T, Savilahti E, Terwilliger JD, Peltonen L, Jarvela I. Identification of a variant
associated with adult-type hypolactasia. Nat Genet. 2002;30(2):233-7.
Rasinpera H, Savilahti E, Enattah NS, Kuokkanen M, Totterman N, Lindahl H, Jarvela I, Kolho KL.
A genetic test which can be used to diagnose adult-type hypolactasia in children Gut.
2004;53(11):1571-6.
Kuokkanen M, Enattah NS, Oksanen A, Savilahti E, Orpana A, Jarvela I. Transcriptional regulation
of the lactase-phlorizin hydrolase gene by polymorphisms associated with adult-type hypolactasia.
Gut. 2003 May;52(5):647-52
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