INTOLLERANZA AL LATTOSIO: che cosa e’? L’intolleranza al lattosio, causata da un deficit dell’attività dell’enzima lattasi, è una condizione patologica caratterizzata da dolori addominali di tipo crampiforme, diarrea e meteorismo in seguito all’assunzione di alimenti quali latte, latticini e prodotti derivati. La riduzione totale o parziale dell’attività enzimatica della lattasi determina un ristagno nel lume intestinale del lattosio che subisce così un p r o c ess o di fermentazione da parte della flora batterica, con conseguente sviluppo del quadro clinico s o pr a d e scritto. La gravità della sintomatologia dipende dalla quantità di lattosio che ogni individuo riesce a tollerare in relazione al grado di deficit lattasico: così, ad esempio, un soggetto può essere in grado di assumere senza conseguenze alimenti con un contenuto di 12gr. di lattosio, ma non ne tollera 20gr. Il deficit di lattasi è raramente congenito (ipolattasia congenita), mentre nella maggior parte dei casi è dovuto ad un progressivo declino dell’attività enzimatica fino dai primi anni di vita (ipolattasia primaria) oppure è secondario a lesioni dell’epitelio intestinale causate da processi infiammatori e/o infettivi (ipolattasia secondaria) LATTOSIO BREATH TEST – LBT: come si esegue? Il Breath test, basato sulla misurazione del CO2 prodotto dopo somministrazione orale di 13C lattosio, è un test estremamente semplice, non invasivo, cui possono essere sottoposti anche i bambini e donne in stato di gravidanza. Il test si esegue a digiuno da almeno 10 ore. Il paziente espira in un primo sacchetto a tempo 0’, assume la dose di 15gr. di lattosio e successivamente espira in altri sei sacchetti a intervalli di 30’ fino al tempo 120’ ( 2 ore). L’incidenza della malattia è variabile da un 15% della popolazione generale nel Nord Europa a circa il 90% in Africa e in Oriente. In Italia è riportata una prevalenza tra il 30% e 50% con gradiente crescente da nord a sud. LATTOSIO: il metabolismo LATTOSIO BREATH TEST – LBT: risultati Il lattosio, zucchero complesso, è scisso dall’enzima lattasi, contenuto nelle cellule dell’orletto a spazzola dell’intestino tenue, nei due zuccheri semplici glucosio e galattosio. Il LBT utilizza la tecnologia NDIRS (Spettroscopia all’infrarosso non dispersiva) che consente la precisa determinazione del rapporto 13CO2/12CO2 nell’aria espirata. I due monosaccaridi vengono trasportati nel fegato dove il galattosio è convertito a glucosio. I dati vengono espressi come Dose Cumulativa %, che mostra la capacità del paziente di metabolizzare il substrato e quindi di digerire il lattosio. Il glucosio subisce infine ossidazione a CO2 che viene eliminata per via polmonare. Si prevede che l’escrezione della 13CO2 cumulativa rientri nei limiti dei valori di riferimento (5,0 Dose/Cum.%); una risposta al disotto del limite inferiore può mettere in evidenza una ipolattasia lieve, moderata o marcata.