ISTITUTO TECNICO STATALE “MICHELANGELO BUONARROTI” MUSEO “MICHELANGELO” CASERTA Rilevare lo spazio: la griglia di Durer Serve per facilitare il disegno in prospettiva. Il dispositivo era già usato empiricamente dai pittori ai primi del Quattrocento (il più antico esempio documentato è quello della Trinità di Masaccio, 1423). I principi geometrici furono enunciati per primo da L.B. Alberti nel De Pictura (il manoscritto, redatto nel 1435, fu pubblicato solo nel 1540). Successivamente, lo utilizzarono Leonardo da Vinci e, soprattutto, Albrecht Durer (Nurnberg, 1471 - ivi, 1528) che ne diffuse l'uso in virtù dei grandi vantaggi pratici (Underweysung der Messung…, seconda edizione, 1538). La griglia consente la scomposizione della scena o dell'oggetto in parti così da riportarne con semplicità l'immagine sul foglio. Il principio di funzionamento è basato sulla cosiddetta “piramide ottica”, cioè quella formata dall'occhio e dagli estremi dell'immagine da raffigurare. L'intersezione dei raggi dell'oggetto con la griglia materializza una immagine “virtuale” in proporzione con quella naturale. Il disegnatore deve riportare ogni porzione dell'immagine “virtuale”, vista da un oculare regolabile, sul suo foglio opportunamente munito di griglia. Albrecht Durer, Underweysung der Messung..., seconda edizione, 1538. Il giardino delle macchine matematiche - scandire il tempo, orientarsi, misurare e rilevare lo spazio con la geometria