Te c n i c a
Centraline
Q
uanto sono sicuri i
veicoli da tempo libero per quanto attiene all’impianto elettrico
della cellula abitativa? E che
livello di affidabilità e di sicurezza hanno raggiunto, superata l’artigianalità dei primi allestimenti e guardando
all’avanzata tecnologia dell’automobile?
Abbiamo posto il quesito a
degli indubbi esperti del settore, i responsabili di un’azienda che da trent’anni opera quasi in sordina per la crescita del veicolo ricreazionale, raccogliendo attestati di
stima da parte dei più importanti marchi europei del v.r.
per l’innovazione tecnologica ed estetica dei suoi prodotti e per l’affidabilità dei
suoi sistemi completi, personalizzati sulle esigenze delle
aziende. Si tratta della CBE di
Trento, ben nota agli operatori, che si descrive da sola
Neuroni di qualità
In visita alla CBE, dove nasce il sistema nervoso del veicolo ricreazionale, per comprenderne meglio funzionalità e affidabilità.
La nuova sede CBE
di Gardolo presso Trento:
oltre che centro di produzione
dei raffinati componenti
elettrici per il v.r., è anche
polo di riferimento per
la progettazione di impianti
“chiavi in mano” per
i maggiori costruttori europei.
Vasto l’assortimento
di pannelli di comando
multifunzioni a led e grafici,
personalizzati sulle
esigenze dei costruttori.
con le significative cifre della sua presenza nel settore
(occupa il 30% del mercato
continentale, con il 90% del
proprio fatturato costruttori
realizzato sugli impegnativi
mercati d’oltralpe); ma ancor
più con la profonda cultura
d’azienda che traspare dalle
parole del titolare Bruno Conci e dei suoi collaboratori Sosi e Moiola. Appare evidente la passione per il lavoro
ben fatto, vissuta con una
punta di rammarico - in verità non nuovo da parte di operatori italiani apprezzati più
all’estero che in casa - per la
difficoltà a convincere i connazionali che qualità e competenza comportano un costo maggiore solo apparente, che ripaga nel tempo molto più dell’improvvisazione.
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Affidabilità
innanzitutto
«Siamo riusciti a far apprezzare al tradizionale mercato
tedesco, fermo allo standard
degli strumenti a lancetta, un
design che conferisse una veste più gradevole alla strumentazione tecnica - esordisce Conci - e da parte nostra
abbiamo contribuito a smentire una certa impressione di
scarsa affidabilità del prodotto italiano. Ci rimproveriamo
ancora una certa lentezza operativa, considerando del resto che un progetto può richiedere anche un anno di
studio, ma le statistiche di difettosità danno valori ampiamente inferiori all’1%, grazie
ai test cui vengono sottoposti in azienda tutti i singoli
dispositivi e ai macchinari
particolarmente avanzati che
impieghiamo per la loro realizzazione, non ultimi quelli
per i processi di saldatura automatica. L’elettronica, del resto, soffre più di guasti di natura meccanica o di errati interventi, come cortocircuiti o
sbalzi di tensione, che di usura dei componenti. Dei tanti
nostri prodotti realizziamo decine di migliaia di pezzi l’anno per tutta l’Europa, e questo ha consentito una miglio-
Totalmente rinnovato il Solar
System, con il regolatore
senza dissipazione e i nuovi
moduli da 50 a 110W.
re industrializzazione della
produzione. Dietro ogni prodotto c’è un’attenta ricerca
che lo rende una risposta ai
diversi problemi: dall’attesa
di facilità d’uso e affidabilità
per l’utente, al vantaggio per
il costruttore di ottimizzare
l’installazione semplificando
la manutenzione e l’assistenza postvendita».
A ciascuno
il suo mestiere
Lo slogan “CBE viaggia con
te” rispecchia una realtà: tramite una rete di centri specializzati, è la stessa casa a rispondere dei propri componenti installati sui veicoli da
campeggio. Perché anche se
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la tecnologia è sempre più affidabile, quello che sui mezzi spartani di una volta non
c’era non si rompeva, e le dotazioni di quelli attuali sono
sempre più ricche di complessi apparati elettronici.
«Incendi attribuibili alla componentistica CBE non ne abbiamo registrati mai» risponde Conci a una nostra domanda provocatoria. «Nel solo caso in cui fummo chiamati
in causa, il focolaio fu poi individuato nella parte meccanica. Il che non giustifica soluzioni precarie o non a norma». E’ basilare utilizzare tutti componenti in linea con le
normative di sicurezza (né
l’azienda potrebbe operare
diversamente con i partner
europei), e proprio per questo si preferisce progettare
l’intero impianto elettrico un pacchetto completo fornito chiavi in mano - con cablaggi opportunamente dimensionati e predisposizio-
Sofisticati macchinari computerizzati testano i singoli
componenti ed effettuano il collaudo finale delle
apparecchiature, assemblate con lavorazioni a isola
e processi avanzati di saldatura automatica a onda.
Polo di riferimento
«Assicuriamo la nostra disponibilità a tutto campo ai
costruttori, cui forniamo consulenza, formazione e assistenza. Per questo - si sottolinea in CBE - all’estero siamo vincenti: ci
affidano l’incarico di fare il progetto completo, e questo è proprio il nostro forte».
Oggi l’azienda è inserita in tutte le fasce produttive, dalle gamme di vertice a quelle di
accesso, il che consente per ricaduta di utilizzare la stessa esperienza tecnologica anche nelle linee più accessibili di veicoli, che
avranno solo funzioni d’impianto meno
complesse ma non per questo minore sicurezza e affidabilità. La sfida viene raccolta
dunque non sull’economicità ma sulla qualità, proprio grazie alla ricerca consentita
dai margini maggiori disponibili nella produzione di fascia alta, dove non sono accettabili soluzioni approssimative.
D’altra parte né i volumi produttivi del set72
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tore, con i circa 70.000 camper annui, né
le dimensioni dei singoli costruttori sono
paragonabili con quelli dell’automobile:
difficile per le aziende impegnare nella ricerca ingenti risorse, che anziché disperse
andrebbero concentrate a vantaggio di tutto il settore, se si vuole che cresca.
Da qui l’esigenza di sostenere un polo specializzato cui fare riferimento: più che un ambizioso obiettivo, una preziosa funzione già
svolta oggi dall’azienda di Trento con una
forte spinta innovativa e la trentennale esperienza a fianco dei costruttori di tutta Europa. Viene rimarcata la disponibilità, tuttora
non solo verbale, a collaborare con le altre
aziende nazionali del settore, non sempre in
grado di fare ricerca («ma essere copiati è un
privilegio dei più bravi»): un’offerta che si
può comprendere ricordando come la crescita dell’azienda trentina si sia giovata della fiducia di lungimiranti costruttori esteri.
ne per successivi interventi
di installazione di accessori.
I costruttori esteri sanno apprezzare la filosofia della competenza specifica: vengono
sollevati dal dover coordinare, senza la necessaria preparazione, la combinazione
(non sempre del tutto compatibile) di dispositivi di diversa provenienza, che forniscono solo un apparente risparmio, in quanto poi ab-
e il corretto inserimento dei
singoli componenti in un sistema complesso. L’azienda
è certificata ISO 9001 e TÜV,
a garanzia degli standard costruttivi propri e della qualità delle forniture.
Sistema a nodi
Mediante corsi, CD esplicativi e attraverso il sito Internet viene curato il costante
Power inverter
Caricatore
elettrronico
di batterie
bondantemente vanificato da
onerosi richiami e necessari
interventi in garanzia. «Perché il progetto elettronico nella teoria è semplicissimo, ma
nella pratica può rivelarsi un
disastro: va tenuto conto delle temperature estreme, delle diverse fonti di ricarica, dei
picchi di assorbimento o di
tensione che fanno saltare costose schede elettroniche: le
soluzioni affrettate si scontano poi con costosi interventi successivi».
Tutti i dispositivi della casa,
che adottano opportune protezioni, derivano dallo studio di impianti di prima serie e fruiscono quindi della
benefica ricaduta di una meticolosa ricerca progettuale,
che valuta la compatibilità
aggiornamento dei quaranta centri assistenza distribuiti nel centro-nord del paese, a cui sono indirizzati i
clienti per la loro tutela. Qui
gli interventi after market,
resi più rapidi dalla facilità
di diagnosi dei guasti e dalla reperibilità dei ricambi facilmente sostituibili, evitano tassativamente di aggirare - come invece succede
spesso altrove in occasione
del montaggio di nuovi accessori - i sistemi di protezione predisposti dalla casa per la sicurezza dell’impianto. Questo ora è semplificato in blocchi separati
per la corrente a 12 e a 220
Volt, che riducono i tempi
di individuazione dei guasti e delle relative sostituPLEINAIR MARKET 404
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zioni; e adotta il sistema di
comunicazione BUS a nodi,
che riduce i cablaggi e permette più controlli nei vari
punti dell’impianto. E’ una
gestione intelligente delle
utenze ognuna delle quali
diventa, in particolar modo
nel progetto in via di perfezionamento che sarà esteso
anche agli allestimenti di fascia media, un nodo gestibile programmando l’apposito software in una centrale unica: una serranda non
dovrà chiudersi in viaggio,
una valvola del gas dovrà
bloccarsi in caso di fughe,
e così via. Le indicazioni sul
pannello grafico supereranno le usuali informazioni attinenti i livelli di acqua e di
corrente, fornendo un promemoria per il cambio dell’olio, l’autonomia del gas,
i pesi e le dimensioni del
mezzo e altro ancora. Si tratta per di più di un sistema
non chiuso ma al contrario
espandibile, secondo la filosofia che modificare un
hardware costa più che aggiornare un software.
Lavorare
per la sicurezza
Se è vero che più sono i componenti più i possibili guasti, si possono escludere errori sistematici dati i collaudi effettuati in azienda sul
100% dei prodotti: il che non
esime tuttavia da un’installazione a regola d’arte. Qui
si rivela essenziale il ruolo
diretto di partner dei progetti, perché ad esempio un
buon caricabatteria non venga poi installato con poca
aerazione o peggio sotto un
lavandino.
Particolare attenzione viene
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La raffinata linea Modular Plates con
cornici intercambiabili a più moduli
trasforma in eleganti elementi di
arredo i diversi interruttori tecnici,
prese di corrente e tv, rivelatori di gas
e pannellini test e di controllo livelli.
riservata alla sicurezza dei
componenti d’impianto, ma
tutti i prodotti dell’azienda
trentina contengono una risposta alle problematiche più
ricorrenti. I cablaggi, di volume contenuto grazie allo
speciale materiale utilizzato
per l’isolamento, sono protetti da guaine autoestinguenti. L’impianto a 220 Volt prevede l’interruttore magnetotermico di norma, cui molte
case affiancano un salvavita
differenziale. La linea a 12
Volt è protetta da fusibili, che
non devono mai essere sostituiti con valori più elevati
di quelli previsti, pena il surriscaldamento del cavo con
le immaginabili conseguenze in caso di forti assorbimenti o cortocircuito. Dal settore auto derivano i nuovi
fusibili elettronici intelligenti, programmabili per riarmarsi quando viene rimossa l’anomalia.
I moderni caricabatteria switching CBE, la cui sola produzione annua ammonta a
ben 25.000 unità, hanno ormai sostituito i vecchi modelli pesanti (15 chili contro
uno solo degli attuali) che
continuavano la carica fino
al rischio di ebollizione del-
la batteria: oggi possono essere lasciati attivati in rimessaggio, perché protetti contro il surriscaldamento. In più,
a batteria carica provvedono
ad addormentarsi - è il caso
del modello più recente - e
si risvegliano quando avvertono che si rende necessario
il loro intervento, operando
con linee di carica specifiche
per le diverse tipologie di
batterie, fra le quali quelle al
gel di-stribuite dalla casa con
proprio marchio.
Il pannello di controllo o
centralina con ricco display
grafico o a semplici led comanda le diverse utenze dell’impianto e fornisce tutte le
informazioni inviate dai vari sensori e sonde: temperature, livelli idrici ed elettrici, bilancio energetico della
corrente proveniente dai pannelli solari gestiti da regolatore di carica. E’ munito di
dispositivo di minima tensione, per lo spegnimento
programmato di luci e utenze perché la batteria di bordo non raggiunga una soglia di scarica eccessiva.
Per il proprio sistema fotovoltaico Solar System, corredato di cavi e passacavi
resistenti all’invecchiamen-
to da raggi UV, CBE adotta
moduli monocristallini con
celle esclusive ricavate per
estrusione attraverso una trafila ottagonale del wafer di
silicio (la superficie irregolare della cella non alterata
dal taglio tradizionale favorisce l’irraggiamento). Vi abbina un nuovissimo regolatore multifunzioni a elevato rendimento, che non dissipa calore, munibile di display di controllo. Mediante parallelatore l’eccedenza
di carica solare viene dirottata dalla batteria dei servizi a quella di avviamento.
La raffinata linea componibile dei Modular Plates comprende una completa gamma di sensori (gpl, monossido), prese di sicurezza e
interruttori utili a realizzare
tutto l’impianto del v.r., che
trova utile completamento
nella gamma di inverter soft
start a onda sinusoidale modificata, da tempo presenti
nel catalogo in diverse potenze per la collaudata affidabilità.
Vincenzo Francofonte
■ CBE Località Spini di
Gardolo 116, 38014 Gardolo
(TN); tel. 0461 991598, fax
0461 960009, www.cbe.it.