LA COMUNICAZIONE NON VERBALE IL SIMBOLISMO COMUNICAZIONALE Il simbolismo comunicazionale è il secondo linguaggio emotivo della Psicologia Analogica. Offre chiavi di accesso simboliche ai sistemi mentali che governano l’individuo. Il simbolismo comunicazionale si esprime attraverso: a) segni e gesti geometrici facenti parte del simbolismo analogico; b) sostantivi e aggettivi facenti parte del simbolismo logico; c) comportamenti (paterno, materno, egocentrico) facenti parte del simbolismo comportamentale. Lo studio del simbolismo comunicazionale permette all’operatore di classificare se stesso e gli altri in tipologie psicologiche, acquisendo importanti informazioni relative al carattere, al comportamento e al vissuto emotivo. I simbolismi sono innanzitutto atti di comunicazione non verbale: si esprimono in gesti e toccamenti. Tutti possediamo questi tre simbolismi nel nostro sistema mentale ma ognuno di noi ne utilizzerà prevalentemente uno solo. I simbolismi a cui facciamo riferimento sono: Asta, Cerchio e Triangolo. Ciascuno di essi indica un preciso ruolo comportamentale. Il simbolismo dominante riflette la tipologia di appartenenza e ci permette di classificare gli individui secondo caratteristiche sia emotive che comportamentali. Dalla struttura emotiva discende infatti uno stile di comportamento, una propensione a relazionarsi agli altri in un certo modo, ad assumere un ruolo. Ognuno di noi, in base alla struttura di appartenenza, è particolarmente sensibile alle persone che utilizzano uno di questi tre comportamenti. Questo spiega il perché del fatto che nonostante nell’arco della nostra intera esistenza conosciamo centinaia di persone, solo quelle che rivestono quel preciso carattere che fa leva sulla nostra emotività diventano per noi significative. Andiamo ad analizzare nello specifico i comportamenti tipici di ciascun simbolo. Copyright © - Stefano Benemeglio CERCHIO IL COMPORTAMENTO Il carattere egocentrico si esprime in un atteggiamento narcisistico nel quale il soggetto pone se stesso al centro dell’attenzione come modello da seguire: “Io la penso così” intendendo che anche tu dovresti pensare lo stesso. “Ti consiglio di...”; “Se fossi in te...”. Nel momento in cui individua una difficoltà tende ad escogitare una soluzione e la offre ma, generalmente, ne rimane al di fuori. Non aiuta personalmente, ma indirizza verso una possibile soluzione esterna. IL GESTO La gestualità che esprime il soggetto egocentrico è rappresentata da tutto ciò che ha forma circolare. Il segnale più tipico è il gesto dell’ok, con il pollice e l’indice uniti a cerchio. Il toccamento sarà “a tenaglia”: stringe con i polpastrelli, ossia senza avvolgere. Si vedano le figure qui di seguito riportate: LA PAROLA “È importante osservare come il mercato estero costituisca un largo canale di sviluppo per la nostra azienda. Il nucleo di organizzazione marketing, dilatandosi, porterà ad uno sviluppo vorticoso. Il periodo di crisi e costrizione delle borse internazionali sta terminando. Il cerchio si è ormai chiuso. Ne faremo un centro di forza; un pozzo senza fondo da cui attingere prosperità”. Copyright © - Stefano Benemeglio TRIANGOLO IL COMPORTAMENTO L’atteggiamento del soggetto triangolo è materno e tipicamente protettivo. Tende a rassicurare, a star vicino ad una persona con problemi per cercare di aiutare a risolvere le difficoltà. Di fronte ad una difficoltà si offre di risolverla in prima persona. Il soggetto triangolo ha un comportamento accogliente e avvolgente, sempre pronto a segnalare il pericolo, a evidenziare il problema e i limiti del suo interlocutore, proteggendolo con la propria persona. IL GESTO Avvolgente, sia nei gesti che nei toccamenti. Si vedano le seguenti immagini: LA PAROLA “La nostra azienda è pronta ad accogliere le opportunità che si aprono nel mercato estero. La struttura centrale di marketing, allargandosi, aiuterà una crescita rapida e serrata. La situazione calda delle borse internazionali aprirà nuove prospettive. Proprio mentre si stanno risolvendo le difficoltà ci troviamo ad essere protetti da una rete molto elastica di collaboratori; abbiamo le garanzie per non scivolare sul bagnato”. Copyright © - Stefano Benemeglio ASTA COMPORTAMENTO L’archetipo paterno si esprime in un comportamento spronante, incitante, rimproverante o accusatorio. Deve ricordare l’atteggiamento di guida che un papà esercita sul figlio. Osserva cosa c’è che non va ma senza offrire una soluzione. Spesso il soggetto Asta colpevolizza e schernisce. IL GESTO Mostra una gestualità penetrativa. Punta spesso l’indice. Sottolinea il dialogo agitando una penna o qualsiasi altro oggetto che abbia la forma di un’asta. La stretta di mano è rigida e incisiva, senza stringere ma curando il movimento penetrativo all’interno della mano dell’interlocutore. Si vedano le seguenti immagini: LA PAROLA “Il programma di potenziamento della nostra azienda prevede la penetrazione del mercato estero. Vi sarà una crescita dell’organo centrale di marketing per far sì che si sviluppi nel medio-corto periodo. La lunga crisi delle borse internazionali appena superata sarà l’introduzione ad un grande cambiamento. La useremo come leva; rendiamoci conto che abbiamo in mano uno strumento formidabile”. Copyright © - Stefano Benemeglio In linea generale, possiamo dire che nella realtà dei fatti il più delle volte si assiste all’utilizzo di questi simbolismi “in coppia”. Ciò significa che spesso le persone, nell’espressione della propria gestualità, non solo esternano il proprio simbolo alimentatore (l’elemento fisso del gesto), ossia la propria natura, ma anche il simbolo penalizzante (l’elemento mobile del gesto), ossia il tipo di comportamento legato al simbolo che ci coinvolge, consentendoci così di determinare a grandi linee, ma non in maniera certa, la tipologia di appartenenza del nostro interlocutore. Qui di seguito riportiamo alcune immagini esemplificative: Alimentatore: Asta (braccio) Penalizzante: Triangolo (mano che avvolge) Alimentatore: Asta (braccio) Penalizzante: Cerchio (mano che afferra ma non avvolge) Copyright © - Stefano Benemeglio Alimentatore: Cerchio (posacenere) Penalizzante: Asta (dito) Alimentatore: Asta (cravatta) Penalizzante: Cerchio (mano che afferra ma non avvolge) Alimentatore: Asta (gamba) Penalizzante: Triangolo (mano che avvolge)