Settembre 2010

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ICT News Settembre 2010
Laboranova, l’innovazione europea
ICT Results (16/9/2010)
Il progetto Laboranova, finanziato dall’Unione europea, sta sviluppando 8 strumenti utili per l’innovazione e
la cooperazione fra ricercatori nel campo dell’elettronica e dell’informatica. Fra questi, si segnala
InnoTube, simile a Youtube, ma che incorpora funzionalità aggiuntive tipiche del Web 2.0, come spiega il
ricercatore italiano Marco Luccini. InnoTube è già stato usato all’Alfa Romeo e alla Fiat nello sviluppo di
nuovi modelli di automobile, riducendo i tempi da sei a un mese. Ha permesso infatti di ottimizzare lo
scambio di idee nella progettazione.
Una lampada da tavolo per il 3D
New Scientist (13/8/2010) Catherine De Lange
L’università nazionale di Taiwan ha sviluppato una lampada che converte un display multitouch in una
proiettore 3D. Le parole ‘calde’ in questi mesi sono appunto multitouch (schermi che si possono
controllare con due tocchi indipendenti) e il tridimensionale. La lampada ha una camera a infrarossi e
riconosce marcatori invisibili per generare immagini 3D. Lo stesso gruppo di ricerca ha messo a punto un
tablet PC a 3D.
Astronomi dilettanti scoprono una nuova Radio Pulsar grazie ai computer
National Science Foundation (12/8/2010) Lisa-Joy Zgorski
Volontari astronomi all’università Mainz (Magonza) in Germania hanno scoperto, con l’aiuto dei computer,
una nuova radio pulsar. Hanno esaminato i dati forniti dall’osservatorio Arecibo, nell’ambito del progetto
‘Einstein a Casa’, che è in grado di mettere in rete remota 500000 personal computer nel mondo. Ed.
Seided del National Science Foundation USA ha sottolineato in un comunicato l’importanza della ‘Citizen
Science’, la scienza prodotta da semplici cittadini volontari.
Il Web di Darwin: la lotta per la sopravvivenza nel mondo digitale
The New York Times (20/6/2010) Steve Lohr
Il mondo delle comunicazioni sembra un campo di sopravvivenza fra predatori e prede,dove si salva chi sa
adattarsi nell’evoluzione darwininiana. D’altra parte i profeti che ogni volta prevedono la fine di una specie,
a vantaggio di un’altra tecnologia più moderna ed aggressiva, sono puntualmente smentiti. Alcuni anni fa,
ad esempio, l’avvento di centinaia di TV commerciali sembrava portare alla fine della radio di Marconi. Ma
il buon Guglielmo aveva spalle larghe: la radio, le migliaia di piccole radio che una volta si chiamavano
‘libere’, sono più vive che mai. I mirabolanti canali del digitale terrestre, pasticcioni, ripetitivi e senza idee,
stanno nauseando tutti. La radio è sobria,veloce, precisa, economica, non invasiva.
Qualche tempo fa, era stata annunciata la fine del FAX che doveva essere soppiantato dalla email. Sui
biglietti da visita del manager rampanti spariva il numero di fax e campeggiava l’indirizzo con la @. Oggi il
fax è vivo è scalpitante. Se volete mandare un documento con immagini, appunti a mano, correzioni con il
Fax impiegate 30 secondi. Per prepararlo con programmi vari e inviarlo poi con la emai, se va bene ci
vogliono dai 3 ai 30 minuti. L’avvento dei social network come Facebook, secondo qualcuno, dovrebbe
uccidere le email, ma c’è da giurare che la posta elettronica, certificata e non, non morirà. I telefonini
cellulari sembrano uccidere calcolatrici e orologi, con l’illusione che bastino gli orologi e i calcolatori dentro
il telefono. Tuttavia orologi radio controllati col segnale di Francoforte e che hanno un errore massimo di
un milionesimo di secondo all’anno, stanno diffondendosi sempre di più, e anche le calcolatrici scientifiche
con 200 funzioni a carica solare ( e pile per quando non c’è luce, che durano 10 anni) del prezzo di 10 euro.
Il mondo digitale è complesso e pieno di nicchie ecologiche, i predatori sono agguerriti ma le prede
elaborano strategie di difesa e fuga sempre più elaborate, e la diversità delle tecnologie e dei gusti degli
utenti è uno spettacolo bello sotto il sole.
Il collo di bottiglia del software frena i sistemi Multicore
Scientific Computing (12/8/2010) Steve Conway
I primi supercomputer da un peta (10 alla 15, cioè un milione di miliardi) di istruzioni in virgola mobile al
secondo si stanno scontrando col problema del software di esecuzione in parallelo. Sono basati su sistemi
multicore (multi processore) con CPU contenenti 100000 microprocessori che lavorano in parallelo. Per
sfruttarli occorrono programmi scritti ex novo che operano in parallelo. Ancora una volta, il problema è il
software, che deve essere riscritto da uomini, pur con l’aiuto di CAD di aiuto alla programmazione.
Il capolavoro della Apple
Voci dal Web (15 agosto 2010)
Con l’iPhone4 c’è andato vicino: un telefonino che (si dice) ai mancini rende molto difficile telefonare. Ora
sembra che sia arrivato il capolavoro di Steve Jobs. Voci incontrollate dicono che la vigilia di Natale la Apple
lancerà la iMoka: una straordinaria macchina per il caffè. Jobs avrebbe comprato le caffettiere Bialetti,
raschiato l’omino coi baffi sostituendolo con la mela morsicata e la scritta Bialetti con ‘Think different’
(pensare in modo differente). E qui sta la genialità: la macchina si carica con l’acqua e il caffè, si mette sul
fuoco ma non esce neanche una goccia di caffè. Invece produce una straordinaria, rumorosissima
pernacchia. Si prevede che nel primo minuto di commercializzazione saranno vendute un miliardo di iMoka
al prezzo di soli 999 dollari l’una, incluso il nuovo sistema operativo Caimano 10.0.
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