Leggi il Progetto Educativo - La Combricola dei Birichini di Betty

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LA
UN’OFFERTA EDUCATIVA INNOVATIVA, UNO STRUMENTO DI
EDUCAZIONE E DI COMUNICAZIONE.
CHE COS’È LA PET-THERAPY e COME NASCE?
La PET-THERAPY nasce negli anni ’50 negli Stati Uniti attraverso
un famoso Neuropsichiatra infantile di nome BORIS LEVINSON.
Egli scoprì l’importanza di avere un cane “come AMICO” quando
uno dei suoi piccoli pazienti affetto da Autismo, si dimostrò più
spontaneo e più disponibile all’interazione dopo aver avuto un
contatto, dallo stesso Levinson voluto, con il suo cane.
Da quel momento LEVINSON cercò di favorire la relazione fra il suo
cane e quel bambino.
Attraverso quella relazione il bambino iniziò ad uscire dalla malattia.
BORIS LEVINSON inizià allora a strudiare diversi casi con l’aiuto del
suo cane.
Questa nuova tecnica venne chiamata PET-THERAPY, dove il nome
PET significa “ANIMALE DOMESTICO O DA COMPAGNIA” da poter
accarezzare e coccolare: azioni che procurano così un piacevole
contatto fisico quale uno dei principali fattori di COMUNICAZIONE
INTERPERSONALE e motivo di stimolo per la CREATIVITÀ, LA
CURIOSITÀ e LA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE (soprattutto nei
Bambini).
PRESENTAZIONE
È nostra intenzione avviare un Progetto di Pet-Therapy in quanto
riteniamo che dal punto di vista Pedagogico IL GIOCO CON GLI
ANIMALI GUIDATI DALL’ ADULTO ESPERTO rappresenti un momento fondamentale in cui i Bambini possano scoprire quell’universo di emozioni e sentimenti che solo un Amico a 4 zampe può
regalare.
L’OBIETTIVO GENERALE DEL PROGETTO sarà quello di FAVORIRE LO SVILUPPO SENSORIALE ed EMOTIVO e L’APPRENDIMENTO
COGNITIVO attraverso la conoscenza degli animali e l’interazione
con essi.
L’ANIMALE per il Bambino è un carico di GRANDE VALENZA EMOTIVA e le azioni di accarezzarlo e coccolarlo originano un gradevole e sereno contatto fisico che è per eccellenza uno dei principali FATTORI DI COMUNICAZIONE INTERPERSONALE in quanto
orienta alla STIMOLAZIONE DELLA CREATIVITÀ, del DESIDERIO DI
CONOSCERE e della CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE.
Il gioco con gli Animali, rappresenta oltre ad un MOMENTO EDUCATIVO FONDAMENTALE, UNO STRUMENTO TERAPEUTICO
FUNZIONALE a favorire nei Bambini I PROCESSI COGNITIVI DI
SCOPERTA, DI MEMORIA, DI INDUZIONE, DI COMUNICAZIONE,
DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE, DI SUPERAMENTO DI FORME DI TIMIDEZZA o, per contro, FORME DI AGGRESSIVITÀ e DI
IPER-ATTIVITÀ e l’EQUILIBRIO PSICO-AFFETTIVO.
Attraverso L’INTERAZIONE CON l’ANIMALE i bambini inoltre accrescono di gran lunga la loro AUTOSTIMA.
Tutti i Bambini, divisi per gruppi di appartenenza avranno modo di essere PROTAGONOSTI ATTIVI di questo INNOVATIVO
PROGETTO e di esprimere al meglio le
proprie emozioni e i propri sentimenti.
Uno degli obiettivi sarà proprio quello di
suscitare nel bambino un evidente interesse verso il MONDO ANIMALE favorendo atteggiamenti di scoperta e di piacevolezza emotiva.
I Bambini verranno preparati all’incontro con gli ANIMALI PETS (coniglio, gatto, cane) inizialmente grazie al supporto di teneri PELUCHES
dall’aspetto particolarmente simile alla realtà dell’animale in cui, l’educatrice avrà modo di accompagnare il bambino verso la conoscenza
delle DIVERSITÀ di ciascun animale sia dal punto di vista fisico che, nella
diversità dei loro VERSI.
A supporto dell’educatrice LIBRI ILLUSTRATI E TANTE FOTOGRAFIE O
CARTOLINE dove avrà modo di indirizzare il bambino veso una più
ampia conoscenza delle ABITUDINI DI VITA degli animali.
Simpatici laboratori creativi amplieranno il viaggio dei bambini verso
il mondo degli animali grazie all’elaborazione di MASCHERE dalle sembianze di CANE, GATTO e CONIGLIO e alla creazione di altrettanti divertenti costumi per dare poi spazio ad un iniziale approccio all’uso DEL
LINGUAGGIO NON VERBALE, MIMICO E
GESTUALE.
Un elemento comune nei bambini fino
ai 3 anni e l’animale e’proprio l’uso del
LINGUAGGIO NON VERBALE, MIMICO E
GESTUALE.
Questo tipo di linguaggio viene poi abbandonato intorno ai 3 anni dal bambino per favorire il LINGUAGGIO VERBALE,
mentre nell’animale tale linguaggio permane per tutta la vita.
Il bambino fino ai 3 anni utilizza cosi’, un
CONTATTO CORPOREO come canale privilegiato nel suo modo di interagire con
il mondo esterno riuscendo a comunicare, al contrario dell’adulto, con gesti,
posture, mimiche e atteggiamenti che
lo aiutano ad interagire e a relazionarsi
correttamente con l’animale.
È proprio tramita questa comunicazione
di tipo metà verbale e non verbale con
l’animale che il bambino riesce a superare più facilmente la frustrazione dovuta alla mancanza di comunicazione corporea con l’adulto.
Tra l’altro i bambini provano un’attrazione spontanea per gli animali.
Li apprezzano molto di più di un giocattolo inanimato: sono “pupazzi” vivi ed affascinanti in cui
il bambino si identifica e verso il
quale esprime in modo immediato
e diretto LE PROPRIE EMOZIONI, I
SENTIMENTI PIU’ SEGRETI ricevendo in cambio AMICIZIA ed AMORE
INCONDIZIONATO.
Il contatto con l’animale offre al
bambino la possibilità di iniziare
uno scambio affettivo efficacee di
rapportarsi in modo corretto con
la realtà.
L’animale d’affezione nella crescita di un bambino in particolare
agisce come stimolo positivo nello:
- SVILUPPO DEL COMPORTAMENTO SOCIALE
E DEI MECCANISMI DI RELAZIONE:
come catalizzatore delle interazioni sociali, stimolo alla comunicazione attraverso il gioco, stimolo all’individuazione ed interpretazione dei segnali mimici nella comunicazione, stimolo all’elaborazione di un linguaggio corporeo e alla elaborazione del linguaggio
verbale.
- SVILUPPO EMOZIONALE, CARATTERIALE ED AFFETTIVO:
come stimolo alla conoscenza di sé, allo sviluppo della fiducia in se
stessi, valvola di sfogo emozionale, elemento di scambio affettivo,
di rinforzo positivo e di gratificazione, apprendimento del senso di
responsabilità.
- NELLO SVILUPPO COGNITIVO:
come stimolo alla curiosità e all’attenzione, alla possibilità di apprendere tramite l’esperienza, stimoli tattili, visivi, olfattivi.
L’animale è anche fonte di svago e di divertimento, di relax, stimolo di esercizio fisico.
Nel rapporto tra il bambino e l’animale infatti, il gioco è l’elemento fondamentale: durante l’attività ludica l’animale assume per il
bambino un ruolo transazionale, un significato simbolico che è utile per stimolare lo SVILUPPO COGNITIVO –EMOZIONALE del bambino, soprattutto in presenza di particolari situazioni o anche in
vista di particolari patologie.
Durante il gioco con gli animali il bambino impara a conoscere se stesso e gli altri, a confrontarsi, a relazionarsi con l’esterno, ad esprimere le
proprie emozioni e, a dominare situazioni nuove, sviluppando la propria gestualità, comprendendo l’esistenza di regole sociali ben precise.
In poche parole il bambino con l’animale ha l’opportunità di esprimersi
in maniera diversa: ritrova un soggetto capace di azioni e reazioni che
impongono una serie di doveri.
Il bambino affiancato dall’educatrice e dal conduttore dell’animale,
con questa esperienza precoce di avvicinamento con l’alterità animale,
imparerà a conoscere l’animale e a non averne paura: accarezzandolo,
spazzolandolo, prendendolo in braccio, osservando mentre si alimenta, portandolo al guinzaglio, chiamandolo per nome e dando piccoli
comandi, imparerà sin da piccolo a relazionarsi, acquisendo il senso di
responsabilità, la capacità di comprendere lo stato d’animo dell’altro e
la tolleranza verso il diverso di se’, sviluppando il senso di protezione,
ma allo stesso tempo di sicurezza in se stesso e nelle proprie capacità.
A coronamento di un’esperienza sicuramente indimenticabile,il bambino avrà modo di relazionarsi con altri animali come quelli da cortile
scoperti sfogliando il grande libro della fattoria, oltre che con gatti,
conigli e cani grazie ad un’ulteriore uscita presso una fattoria di noto
supporto educativo.
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