Non solo Pet-Terapy … Di Ausilia Lombardo Sin dall'antichità gli animali hanno accompagnato l'uomo dall'inizio della sua storia, infatti, per alcuni popoli, il rapporto con gli animali è stato differente, ad esempio basta pensare agli egizi che consideravano sacro il gatto o i Greci che veneravano il cane, il "Dio Onibus" e gli indiani che considerano tutt’oggi le mucche sacre. Bisogna arrivare intorno al 1960 per poter sentir parlare, per la prima volta, di Pet-therapy, attraverso lo Psichiatra Boris Levinson, grazie, alle sue teorie ed agli effetti benefici d'alcuni animali, sui suoi pazienti. La Pet-therapy si basa sul rapporto tra due esseri viventi, con caratteristiche differenti, divenendo nello stesso tempo scienza, grazie alla nascita già nel 1977 ed al sostegno d'alcuni giovani americani, fondatori del Delta Socity. Nella Pet-therapy, la caratteristica principale diviene la relazione. Non solo accarezzare un gatto, un coniglio o un cavallo, aiuta a risolvere i disagi fisici e psichici, ma è dimostrato che là presenza di un animale migliora, nell'individuo, da un punto di vista psicologico, l'autostima, diminuendo la solitudine, la depressione e agendo positivamente anche sul rapporto sociale. Tante attività quotidiane, come spazzolare, pulire, giocare, con gli animali, possono contribuire a far diminuire lo stress, l'ansia, anche nei soggetti affetti da handicap. Per questo diviene fondamentale creare un ambiente rilassante, in totale sicurezza, anche per gli animali, affinché durante l'interazione si sentano tranquilli, a proprio agio e sicuri, cercando di far modulare il più possibile gesti maldestri e vocalizzi improvvisi, tanto da non applicare mai la pet-hterapy, se non si è attivata un'adeguata selezione dell'animale, partendo dalla razza, dal sesso, dalle caratteristiche psicologiche e' caratteriali e dallo stato di salute. Gli animali, non devono essere considerati solo, “strumerto" di lavoro ma co-terapeutici dell’attività, senza così creare condizioni di stress, ma saperne trarre esperienze rilassanti. Infatti, nell'ippoterapia, viene sfruttata la sinergia, il rapporto cavallo e cavaliere che agisce positivamente sul senso d'autostima nell'individuo. La Pet-therapy, diviene un buon approfondimento ed un adeguato strumento nell'utilizzo, per un sano progetto educativo-riabilitativo che la nostra struttura di Villa San Giuseppe ha voluto sperimentare. Il compito non è stato facile, perché controllare e valutare, adattando modalità d'approccio adeguate, per il paziente, ha richiesto un impegno costante e come psicomotricista ed operatore specializzato per tale attività, ho potuto sperimentare differenti miglioramenti in ognuno dei nostri ragazzi, entusiasti sin dall'inizio di questa nuova esperienza, felici nel comunicare e trasmettere agli altri le loro emozioni, attraverso l'acquisizione e la padronanza di piccoli gesti, ripetendo gli esercizi...` ( con la brusca e la striglia) e divertendosi a fare belli i loro amici a quattro zampe. NeI tempo, la collaborazione è stata data anche dai colleghi, incuriositi dalle attività didattiche, dal laboratorio grafico-espressivo e dalle Video-proiezioni riguardanti il mondo animale, (attraverso cartoon, film, etc.),, chiedendo di poter anche loro ripetere le stesse esperienze, insieme ai ragazzi. All'interno di un percorso di questo tipo, la base fondamentale per la crescita è data dalle nuove conoscenze della realtà e da una maggiore immagine corporea, dal senso di responsabilità e rispetto dell'animale oltre alle tantissime coccole per i loro amici. La diversa tipologia d'animali, ha permesso ad ognuno di entrare in contatto con l'animale preferito, quello che crea meno paure, quello più simpatico, più vicino caratterialmente. Gli incontri graduali e costanti presso la struttura terapeutica di Villa Ascione che ci ha sostenuto, ospitandoci, hanno garantito un ottimo contributo terapeutico, dato dall'approccio sociale dei nostri ragazzi con i giovani residenti della comunità che, coinvolti dal nostro entusiasmo, a poco a poco hanno riscoperto l'amore per gli "amici a quattro zampe".