10/06/2012 LUIGI BEGHELLO FISIOTERAPISTA Riabilitazione del Legamento Crociato Anteriore fisioterapista Luigi Beghello PALESTRA DELLO SPORT Bussana di Sanremo DIRETTORE: E. TRUCCO La RIABILITAZIONE del ginocchio dopo ricostruzione del LCA è oggi considerata tanto importante quanto la tecnica chirurgica. 1 10/06/2012 Obiettivi della Riabilitazione pre e post-operatoria RECUPERO: arco di movimento stabilità forza muscolare propriocezione attività pre-lesione Non c’è omogeneità sui tempi e sui metodi del programma riabilitativo. Concetti Generali nell’impostazione del trattamento riabilitativo Personalizzazione del protocollo Recupero della funzionalità intesa come: 1. recupero ROM e componente muscolare a livello pre –trauma 2. recupero autonomia di base – cammino 3. ripresa della corsa 4. ripresa del gesto sportivo specifico 2 10/06/2012 Studi di biomeccanica in vivo ( Università del Vermont – USA) L’analisi dei dati ottenuti con studi in vivo evidenziava che gli esercizi che producevano la MINORE TENSIONE sul LCA sono: le contrazioni isometriche dei flessori a qualsiasi angolo articolare i movimenti di estensione attiva tra i 90° 90° e i 35° 35° le contrazioni isometriche del quadricipite oltre i 60° 60° di flessione del ginocchio Contrazione simultanea di QF e flessori a 60° 60° e 90° 90° PROTOCOLLO RIABILITATIVO PRIMA FASE ( primi 15 giorni) CPM e mobilizzazione manuale passiva ed autogestita recupero estensione passiva in postura supina elevazioni lente dell’arto con ginocchio flesso a 60° 60°-70 70°° allenamento al cammino con ausili crioterapia recupero senso chinestesico 3 10/06/2012 PROTOCOLLO RIABILITATIVO SECONDA FASE ( dal 15° 15° al 30 30°° giorno) mobilizzazione della rotula mobilizzazione passiva ed attivaattiva-assistita per raggiungere 120° 120° in flessione SENZA FORZARE cyclette senza resistenza il carico nella deambulazione deve aumentare progressivamente, abbandono degli ausili e cammino libero solo se qualitativamente buono tapis tapis--roulant 4 10/06/2012 PROTOCOLLO RIABILITATIVO recupero estensione anche in posizione prona estensione attiva da seduto senza pesi nell’arco di movimento 90°°-45 90 45°° PROTOCOLLO RIABILITATIVO TERZA FASE (dal 31° 31° al 60 60°° giorno) raggiungimento estensione completa la flessione deve progredire oltre i 120° 120° non salire e scendere le scale con arto operato cyclette con minima resistenza piscina: nuoto con tavoletta a ginocchia estese (no (no rana) rana) 5 10/06/2012 PROTOCOLLO RIABILITATIVO leg leg--press orizzontale e pressa orizzontale con resistenze elastiche (vector) , con schienale diritto e stop a 45° 45° flessione attiva da seduto (60° (60°-90 90°°) con resistenza elastica PROTOCOLLO RIABILITATIVO QUARTA FASE (dal 61° 61° al 90 90°° giorno) estensione attiva dell’arto in posizione seduta su tutto l’arco di movimento senza resistenza utilizzo di macchine isotoniche (leg--press, leg(leg leg-curl, cyclette e step) esercizi propriocettivi in posizione eretta 6 10/06/2012 PROTOCOLLO RIABILITATIVO QUINTA FASE (dal 91° 91° al 120 120°° giorno) preparazione alla corsa in linea progressione del rinforzo muscolare su macchine isotoniche SESTA FASE (dal 120° 120° giorno) vari tipi di corsa • all’indietro • di lato • corsa calciata • corsa incrociata • slalom balzi in doppio appoggio e monopodalici 7 10/06/2012 CPM Viene eseguita per breve termine e sostituita da esercizi di mobilizzazione manuale ( strumento idoneo se supporto coscia--polpaccio). coscia VANTAGGIO: gradimento soggettivo dei pazienti Siamo contrari all’utilizzo della CPM nell’immediato postpostoperatorio perché può aumentare, se non bene utilizzata, sia il versamento articolare che il dolore. CYCLETTE Dalla 3^ settimana: per incrementare il range articolare, con sellino alto, pedalata lenta, senza movimenti del bacino e correggendo i vari compensi del paziente si da al paziente un obiettivo da raggiungere (aumento di velocità) Successivamente: si utilizza per il ricondizionamento aerobico e per il potenziamento muscolare 8 10/06/2012 Sellino Alto Perché: • è stato verificato che nell’esercizio della pedalata con la sella alta c’è una maggiore attivazione degli ischioischiocrurali rilevata elettromiograficamente. • Ciò sembra dovuto ad un maggior lavoro del ginocchio in estensione nella fase di spinta contrastata dall’azione degli ischioischio-crurali. TAPIS ROULANT In fase iniziale (dalla 3^ settimana): per migliorare lo schema motorio del passo e per il recupero dell’estensione sull’arto operato Successivamente, l’aumento delle difficoltà consiste: nell’incrementare la velocità del passo nell’abbandonare l’appoggio degli arti superiori, riproducendone la normale oscillazione nel cammino all’indietro nell’aumento delle pendenze (es. di rinforzo muscolare), sino all’inizio della corsa al 3° 3° mese 9 10/06/2012 STEP Fase iniziale (intorno (intorno alla 40^ giornata con appoggio degli arti superiori) ridotta ampiezza di movimento e caricando lentamente per la presa di coscienza del peso corporeo sull’arto Progressivamente: abbandono l’appoggio delle mani e incremento l’ampiezza, la velocità e la resistenza impostata. STEP Confronto elettromiografico dei muscoli dell’arto inferiore durante l’esecuzione delloscalino e della stepstepmachine Maggior attività del quadricipite durante l’esecuzione di esercizi al gradino rispetto alla stepstep-machine per 2 motivi: durante la fase di estensione dell’arto sul gradino si verifica un innalzamento del baricentro, mentre nella step il baricentro rimane costante 10 10/06/2012 nel gradino, durante la discesa, il carico corporeo è sempre mantenuto dagli estensori dell’arto, di conseguenza il quadricipite lavora in modalità eccentrica, nella stepstep-machine il carico del corpo durante la fase di discesa è sopportato dall’arto controlaterale. ESERCIZI PROPRIOCETTIVI Perché: verso la 3^3^-4^ settimana, ricerca dell’equilibrio corporeo in postura eretta con e senza l’ausilio della vista esercitazioni, dopo il I° I° mese, in carico monopodalico a ginocchio esteso su piano fisso (occhi apertiaperti-occhi chiusi) e quindi su pedana elastica dopo il II° II° mese utilizzo di piani instabili monoplanari e multiplanari Tutti gli esercizi devono essere eseguiti e modulati in funzione delle eventuali lesioni associate (tendiniti, lesioni condrali) 11 10/06/2012 CAMMINO e CORSA all’INDIETRO Perché: produce una maggior attivazione temporanea dei muscoli della coscia si manifesta minor sovraccarico compressivo sia a livelli della femorofemorotibiale che della femorofemoro-rotulea nella fase di appoggio si verifica una minor attività eccentrica del quadricipite con conseguente riduzione dell’insorgenza di tendiniti e condropatie rotulee. RINFORZO su MACCHINE ISOTONICHE Nella rieducazione del LCA le prime esercitazioni isotoniche che prescriviamo vengono eseguite verso i 30 giorni in modalità di legleg-pres bipodalica con schienale in posizione verticale ( la flessione del bacino condiziona un maggior tensionamento degli ischioischio-crurali il quale riduce la traslazione anteriore della tibia). Con il progredire delle esercitazioni e delle risposte muscolari riduciamo l’inclinazione dello schienale. Successivamente, dopo 3Successivamente, 3-5 sedute , l’esercitazione viene eseguita in modalità monopodalica. Quindi, come da protocollo, dopo il 60° 60° giorno si procede al rinforzo selettivo dei diversi gruppi muscolari. 12 10/06/2012 13