RPS INFLAMMADRY DETECTOR™ FOGLIETTO ILLUSTRATIVO

RPS INFLAMMADRY DETECTOR™
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
RIEPILOGO E SPIEGAZIONE
DEL TEST
umane, utilizzabile come ausilio
La sindrome da occhio secco, o disfunzione lacrimale,
come viene definita dal Workshop dell’Occhio Secco
(DEWS) è una patologia multifattoriale del flusso
lacrimale e della superficie oculare che provoca sintomi
di discomfort, disturbi visivi e instabilità del film
lacrimale, con potenziali danni alla superficie oculare. È
accompagnata da un’incrementata osmolarità del film
lacrimale e da infiammazione della superficie oculare [1].
La sindrome da occhio secco è una condizione
estremamente comune, spesso sottodiagnosticata.
La gravità di questa sindrome può variare da sintomi
episodici di discomfort oculare a una condizione cronica
che necessita di intervento terapeutico. I meccanismi
infiammatori sono ritenuti una delle cause alla base
della sindrome cronica da occhio secco. Attualmente, la
diagnosi di questa sindrome si basa su un esame clinico
ed è supportata da alcuni test complementari.
La diagnosi clinica della sindrome da occhio secco include
l’uso di una combinazione di sintomi e segnali [1].
Generalmente, il medico chiede al paziente di segnalare
la presenza di bruciore, fitte, dolore, fotofobia e visione
fluttuante. L’indice OSDI (Ocular Surface Disease Index o
indice di malattia della superficie oculare) è stato creato
allo scopo di identificare e quantificare i sintomi più
comuni associati alla sindrome da occhio secco. Si tratta
dello strumento standard usato nella valutazione dei
pazienti con disfunzione lacrimale, finalizzato agli studi
terapeutici per la sindrome da occhio secco [1].
I segnali clinici della sindrome da occhio secco
comprendono macchie corneali e ridotto tempo di rottura
del film lacrimale (Tear Break Up Time o TBUT). In molti
casi viene eseguito un test di Schirmer per valutare la
presenza di una ridotta produzione lacrimale [1]. Per la
diagnosi dell’occhio secco sono disponibili altri test che
misurano l’osmolarità delle lacrime o la lattoferrina,
sebbene non vengano utilizzati regolarmente a causa
della loro scarsa sensibilità.
La sindrome da occhio secco interessa la relazione tra
la quantità di lacrime prodotte, il tasso di evaporazione
lacrimale e la presenza o assenza di infiammazione.
Le metalloproteinasi della matrice (MMP) sono enzimi
proteolitici prodotti da cellule epiteliali stressate della
superficie oculare. L’MMP-9, in particolare, è un marker
infiammatorio aspecifico, generalmente riscontrato a
livelli elevati nelle lacrime dei pazienti affetti da occhio
secco [5-20]. Alcuni studi hanno dimostrato che nei
pazienti con sindrome da occhio secco più grave sono
presenti livelli più alti di MMP-9 e che tali livelli sono in
linea con i risultati degli esami clinici [6]. L’individuazione
della presenza di infiammazione della superficie oculare
attraverso misurazioni oggettive può influenzare
significativamente l’algoritmo di trattamento della
sindrome da occhio secco.
per la diagnosi dei pazienti con
L’MMP-9 nelle lacrime
NOTA – Non gettare il presente foglietto illustrativo.
In ogni confezione dispenser è presente un
solo foglietto illustrativo. Copie del foglietto
illustrativo possono essere scaricate dal sito:
http://www.RPSdetectors.com/downloads/
Risultati in
10 minuti
Right Diagnosis
Right Treatment
Right Now™
USO PREVISTO
Il test RPS InflammaDry Detector è
un test rapido di immunodosaggio
per
il
rilevamento
visivo
e
qualitativo in vitro di livelli elevati
della proteina MMP-9 nelle lacrime
sindrome
da
occhio
secco.
Il
test è concepito per un utilizzo
professionale in ambulatori, cliniche
o ospedali assieme ad altri metodi di
valutazione clinica.
Conservare tra 4 °C e 25 °C (39 °F e
77 °F). Per uso diagnostico in vitro.
Per uso esterno. Tenere lontano
dalla portata del bambini.
1
L’MMP-9 è un marker infiammatorio aspecifico,
generalmente riscontrato a livelli elevati nelle lacrime
dei pazienti affetti da occhio secco. I livelli normali di
MMP-9 (ng/ml) nelle lacrime umane vanno da 3 ng/ml a
40 ng/ml [5-10].
I livelli elevati di MMP-9 nei pazienti con sindrome da
occhio secco medio-grave evidenziano una correlazione
con i risultati degli esami clinici. L’alterata funzionalità
della barriera epiteliale corneale è la causa dell’irritazione
oculare e della morbilità visiva nella sindrome da occhio
secco. L’MMP-9 sembra giocare un ruolo fisiologico nella
regolazione della desquamazione dell’epitelio corneale.
La maggiore di MMP-9 nell’occhio secco può contribuire
all’alterazione della funzionalità della barriera epiteliale
corneale, alla maggiore desquamazione dell’epitelio
2
corneale e all’irregolarità della superficie corneale [17].
Il test RPS InflammaDry Detector rileva i livelli elevati di
MMP-9 ≥ 40 ng/ml nelle lacrime allo scopo di confermare
la diagnosi di sindrome da occhio secco.
Livelli normali di MMP-9 nelle lacrime
Studio
Controlli
normali
Livelli medi di
MMP-9
Deviazione
standard
Range
superiore di
MMP-9
1
2
3
4
5
6
18
16
17
10
20
28
23,61 ng/ml
8,39 ng/ml
7,2 ng/ml
10,5 ng/ml
6,9 ng/ml
22,7 ng/ml
17,4 ng/ml
4,70 ng/ml
2,1 ng/ml
0,2 ng/ml
1,4 ng/ml
14 ng/ml
41 ng/ml
13 ng/ml
9 ng/ml
11 ng/ml
8 ng/ml
37 ng/ml
Totale/
Media/
Range
109
13,2 ng/ml
~ 40 ng/ml
PRINCIPI PROCEDURALI
Il test RPS InflammaDry Detector utilizza la tecnologia
Direct Sampling Micro-Filtration (microfiltrazione a
campionamento diretto). L’MMP-9, se presente nel
campione di lacrime, viene catturato tra gli anticorpi
monoclonali e policlonali specifici per l’MMP-9 in
concentrazioni superiori a 40 ng/ml.
REAGENTI E MATERIALI
Materiali in dotazione
Il kit RPS InflammaDry Detector include due buste di
alluminio contenenti i materiali seguenti.
Prelevacampioni (A)
Cassetta di
test (B)
Fiala di tampone (I)
Il cappuccio protettivo (F) protegge la punta assorbente
(E) da danni fisici accidentali.
Il preleva-campioni (A) è un componente sterile
confezionato separatamente, che può essere assemblato
facilmente sul corpo della cassetta di test (D). Il corpo
della cassetta di test (D) garantisce inoltre il corretto
trasferimento dei campioni sulla striscia reattiva a flusso
laterale.
Materiali non forniti
• Timer • Guanti
• Materiali per il controllo qualità (vedere la sezione sui
controlli esterni)
AVVERTENZE E PRECAUZIONI
1. Solo per uso diagnostico in vitro.
2. Tenere la cassetta di test e il preleva-campioni nelle
rispettive buste di alluminio fino al momento dell’uso.
3.Il Dacron, materiale usato per il tessuto di
campionamento, può causare reazioni allergiche in
alcuni soggetti.
4. Non usare il test RPS InflammaDry Detector dopo la
data di scadenza.
5.Tutti i campioni devono essere considerati
potenzialmente pericolosi e trattati come agenti infettivi.
Per le procedure di manipolazione e smaltimento,
attenersi alle normative locali, regionali e nazionali.
6. Indossare guanti monouso durante la manipolazione
dei campioni e lavarsi le mani dopo il completamento del
test.
7. Sia il test RPS InflammaDry Detector che la fiala
di tampone in dotazione sono articoli monouso. Non
riutilizzarli con più campioni.
3
8. Il test RPS InflammaDry Detector richiede una lettura
visiva. I risultati del test non devono essere interpretati
da persone affette da daltonismo.
9. L’interpretazione dei risultati deve avvenire in un
ambiente ben illuminato.
10.Non usare lo stesso test RPS InflammaDry Detector
per più di un paziente.
CONSERVAZIONE E STABILITÀ
Conservare il test RPS InflammaDry Detector tra 4 °C e
25 °C (39 °F e 77 °F). Sia il test RPS InflammaDry Detector
che il tampone sono stabili fino alla data di scadenza
impressa sulla confezione esterna e sui contenitori.
di tempo, i risultati potrebbero subire alterazioni. Per
Absorbent Tipun’accurata
(E)
III. ASSEMBLAGGIO DEL
interpretazione visiva è necessario che il test
with Protective
Capesaminato
(F)
Test
RILEVATORE
venga
in condizioni di buona illuminazione.
Cassette
I risultati del test sono indicati dalle due linee che
1.Individuare Body
la cassetta
di
test
(B),
il
corpo
della
(D)
compaiono nella finestra dei risultati (H): la linea del
Sample Transfer
cassetta di test (D) e il cappuccio protettivo (F). Utilizzare
risultato e la linea di controllo. La linea di controllo, di
Window (G)
Tip colore
(E) BLU, compare nella zona di controllo. La linea di
la cassetta di test entro una (1) ora dall’apertura. Absorbent
with Protectivecontrollo
Cap (F) indica la corretta applicazione ed esecuzione
Test
Cassette
Punta assorbente (E)
del test e deve necessariamente comparire affinché il
Absorbent
Tip (E)
Corpo
Body (D)
con
Result
test(H)
possa essere considerato valido.
withcappuccio
Protective Cap
(F) Window
Sample
Transfer
Test
della
protettivo
(F)
Window
(G)
Cassette di
cassetta
Body(D)(D)
test
Finestra di
Sample Transfer
trasferimento
RISULTATO
NEGATIVE
Window (G) dei
campioni (G)
RESULT
Result Window (H) NEGATIVO
PROCEDURA DI TEST
Result Window
(H) (H)
Finestra
dei risultati
I. PREPARAZIONE DEL TEST
1. Controllare la data di scadenza su tutte le confezioni.
Accertarsi che le buste di alluminio non siano
danneggiate. Non usare il test se le buste di alluminio
sono danneggiate.
2. S t r a p p a r e Prelevaciascuna busta in campioni (A) Perforazione (J)
corrispondenza della
perforazione indicata
(J) ed estrarre il
Perforazione (J)
contenuto.
Non
mettere il tessuto Cassetta di
di campionamento test (B)
Perforazione (J)
(C) a contatto con
alcuna superficie
ad eccezione del
sito di prelievo
Perforazione (J)
(congiuntiva)
e
della finestra di Fiala di tampone (I)
trasferimento dei
campioni (G) sul
corpo della cassetta
di test (D).
II. PRELIEVO DI UN CAMPIONE
Sampling Fleece (C)
1. Individuare il tessuto di campionamento (C) sul lato
SamplingdelFleece
(C)
inferiore
preleva-campioni
(A).
Tessuto
di Fleece (C)
Sampling
campionamento (C)
2.Non applicare anestetici
sull’occhio entro almeno
10 minuti dal prelievo
del campione. Abbassare
delicatamente la palpebra
del paziente per esporre la
congiuntiva palpebrale.
Appoggiare delicatamente il tessuto di campionamento
(C) in più punti all’interno della palpebra inferiore
(congiuntiva palpebrale) per 6-8 volte, lasciandolo infine
a contatto con la congiuntiva per altri 5 secondi allo
scopo di inumidirlo. Durante il prelievo dei campioni,
non eseguire movimenti di trascinamento.
Una volta saturo di fluido
lacrimale, il tessuto di
campionamento luccicherà.
A seconda del volume e della
composizione delle lacrime,
il tessuto di campionamento
potrebbe apparire bianco o
macchiato di rosa.
4
2.Assemblare il dispositivo di test collocando
delicatamente il tessuto di campionamento (C) del
preleva-campioni
(A) nella finestra di
trasferimento dei
campioni (G) del
corpo della cassetta
di test (D).
3. P r e m e r e
con forza nel
punto
indicato
fino a quando il
dispositivo test non
risulti in posizione. Un doppio clic segnalerà il corretto
assemblaggio del dispositivo di test.
IV. ESECUZIONE DEL TEST
1.Aprire la fiala di tampone (I).
Rimuovere il cappuccio protettivo (F) dal
dispositivo di test. Evitare che qualsiasi
altra parte del dispositivo di test al di
fuori della punta assorbente (E) entri in
contatto con la fiala di tampone (I).
2.Immergere la punta assorbente (E)
nella fiala di tampone (I) per un minimo
di 20 secondi.
3.Rimuovere la punta assorbente (E)
dalla fiala di tampone (I), riposizionare
il cappuccio protettivo (F) e posizionare
il dispositivo di test orizzontalmente su
una superficie piana per 10 minuti.
V. LETTURA E INTERPRETAZIONE
DEI RISULTATI
NOTA – Non interpretare il test prima che siano trascorsi
10 minuti dall’inizio della fase di elaborazione. Mentre
il test è in esecuzione, attraverso la finestra dei risultati
(H) si potrà osservare lo scorrimento di un’onda fluida
continua color porpora.
Dopo che lo sfondo all’interno della finestra dei risultati
(H) sarà diventato bianco e saranno trascorsi 10 minuti,
si potrà procedere ad una lettura accurata del test. Se
dopo che sono trascorsi i 10 minuti compare sullo sfondo
un’onda fluida striata, attendere altri 5-10 minuti prima
di procedere all’interpretazione. Il test dovrà essere letto
entro 12 ore dal completamento. Trascorso questo lasso
5
RISULTATO
POSITIVE
RESULT
POSITIVO
RISULTATO
INVALID
NON
VALIDO
RESULT
RISULTATO NON VALIDO
Se la linea BLU non compare, il test potrebbe non
essere valido. Reimmergere la punta assorbente (E)
nella fiala di tampone (I) per altri 10 secondi. Se la linea
BLU non compare ancora, il test deve essere scartato,
e il soggetto deve essere sottoposto a un ulteriore
campionamento oculare e ritestato usando un nuovo
kit RPS InflammaDry Detector. Non riferire al paziente
risultati ricavati da test non validi. Nonostante il test
richieda solo 10 µl di fluido, qualora fosse necessario
un ulteriore prelievo di campione, i ripetuti contatti
del tessuto di campionamento con la congiuntiva
potrebbero rivelare una ridotta quantità di fluido,
insufficiente per il prelievo di un campione adeguato.
Ogni ulteriore campionamento potrebbe ridurre o
alterare il carico di antigene MMP-9 trasferito al test. Nel
caso in cui fosse necessario un secondo campionamento,
il prelievo potrà essere ripetuto a distanza di un’ora.
RISULTATO NEGATIVO
Nella zona di controllo del test compare unicamente la
linea BLU. Un risultato negativo deve essere inteso come
negativo alla presenza di MMP-9 < 40 ng/ml.
RISULTATO POSITIVO
La presenza sia di una linea BLU nella zona di controllo
che di una linea ROSSA nella zona del risultato indica
un risultato positivo. La presenza di una linea ROSSA
irregolare o incompleta potrebbe essere dovuta a una
distribuzione non omogenea del fluido oculare sul
tessuto di campionamento (C). La presenza di una linea
ROSSA, seppure di colore poco intenso, incompleta
nel senso della larghezza della striscia reattiva o di
colore non uniforme, deve essere interpretata come un
risultato positivo. Un risultato positivo sottintende la
presenza di MMP-9 > 40 ng/ml.
6
RPS INFLAMMADRY DETECTOR™
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
I risultati clinici sono riepilogati di seguito.
CONTROLLO QUALITÀ
LIMITAZIONI
Il test RPS InflammaDry Detector dispone di controlli
procedurali integrati (vedere più avanti). Per i controlli
quotidiani, RPS consiglia di documentare che i suddetti
controlli procedurali interni sono stati validati per il primo
campione analizzato della giornata.
1. L’MMP-9 è un indicatore aspecifico della presenza di
infiammazioni. Un risultato positivo del test non deve
essere usato come unica base per il trattamento o altre
decisioni terapeutiche.
2. I pazienti affetti da sindrome da occhio secco con
grave deficit dello strato lacrimale acquoso possono non
produrre lacrime sufficienti per il prelievo dei campioni, il
che può comportare risultati falsi negativi.
3. Il test RPS InflammaDry Detector non deve essere usato
nei 15 minuti successivi all’esecuzione del test di Schirmer,
in quanto si potrebbe stimolare la degranulazione
dell’MMP-9 con conseguenti risultati falsi positivi.
4. Interventi di chirurgia oftalmica o infezioni recenti
possono determinare elevati livelli di MMP-9, dando adito
a risultati falsi positivi.
5. Alcuni farmaci, quali gli steroidi per via topica od orale,
le ciclosporine, le tetracicline e l’azitromicina topica sono
noti inibitori dell’attività della metalloproteinasi. L’uso di
questi farmaci può dare luogo a risultati falsi negativi.
6. I risultati ottenuti con questo dosaggio, soprattutto
nel caso di linee di test chiare di difficile interpretazione,
devono essere associati ad altre informazioni cliniche a
disposizione del medico.
Controlli procedurali
I dispositivi non utilizzati presentano una linea arancione
nella zona di controllo. Se il test viene eseguito e i reagenti
agiscono in modo corretto, questa linea arancione si
trasformerà durante la procedura di test in una linea di
colore blu. Un esito di questo tipo segnalerà la corretta
funzionalità del test.
La comparsa della linea di controllo indica la corretta
applicazione ed esecuzione del test. La linea di controllo
deve essere presente in tutti i test affinché possano essere
ritenuti validi. Se la linea di controllo non compare, il test
deve essere interpretato come non valido e deve essere
ripetuto effettuando nuovamente il campionamento
dell’occhio con un nuovo kit RPS InflammaDry Detector.
Mentre il test è in esecuzione, attraverso la finestra dei
risultati (H) si potrà osservare lo scorrimento di un’onda
fluida continua color porpora. Dopo che lo sfondo
all’interno della finestra dei risultati (H) sarà diventato
bianco e saranno trascorsi 10 minuti, si potrà procedere
ad una lettura accurata del test. Se dopo che sono
trascorsi i 10 minuti compare sullo sfondo un’onda fluida
striata, attendere altri 5-10 minuti prima di procedere
all’interpretazione. La scomparsa del colore dallo sfondo
della finestra di lettura funge da controllo negativo dello
sfondo.
Controlli esterni
Oltre alle procedure di controllo qualità interne
al laboratorio, si consiglia di eseguire almeno un
controllo esterno positivo per ogni nuovo lotto di test
RPS InflammaDry Detector. I controlli esterni positivi
contenenti proteina MMP-9 ricombinante al limite
inferiore di rilevamento del test RPS InflammaDry
Detector possono essere richiesti direttamente a RPS. Per
ordinare i controlli esterni, fare riferimento alla sezione di
questo foglietto illustrativo riguardante le informazioni
per gli ordini.
Per istruzioni sulle modalità di utilizzo dei controlli
esterni fare riferimento al foglietto illustrativo dei
singoli controlli. Su ogni confezione dei controlli esterni è
impressa la relativa data di scadenza.
I controlli supplementari possono essere testati in
conformità con le normative, locali, regionali e nazionali o
gli enti di accreditamento. Per indicazioni sull’idoneità del
controllo qualità, fare riferimento ai documenti EP12-A
del CLSI e 42 CFR 493.1202c.
Qualora non si ottenessero risultati di controllo corretti,
ripetere il controllo del test o contattare RPS al numero
+1 941-556-1850 prima di procedere alla valutazione dei
pazienti.
Riferire eventuali problemi del dispositivo contattando
RPS al numero +1 941-556-1850 o via e-mail all’indirizzo
[email protected] oppure direttamente alla FDA via
web all’indirizzo www.fda.gov/medwatch.
7
VALORI PREVISTI
La prevalenza della sindrome da occhio secco varia dal
5% al 30% nelle persone di età superiore ai 50 anni e si
stima che negli USA questa patologia interessi 21 milioni
di persone [1-3]. Da un sondaggio nazionale condotto
su 2.003 individui è emerso che quasi il 40% degli
americani manifesta sintomi della sindrome da occhio
secco, tra cui secchezza, fitte oculari, irritazione, visione
offuscata, fotofobia, sensazione di “sabbia” negli occhi e
lacrimazione eccessiva [1,4].
La prevalenza della sindrome da occhio secco aumenta
con l’età ed è molto più comune nelle donne. Tra gli altri
fattori di rischio vanno inclusi l’uso di determinati farmaci,
le patologie infiammatorie autoimmuni, l’uso di lenti a
contatto, l’assunzione di LASIK, la chirurgia refrattiva e la
menopausa [1].
CARATTERISTICHE DELLE
PRESTAZIONI
La sensibilità e la specificità del test RPS InflammaDry
Detector sono state confrontate con la verità clinica,
secondo quanto definito dai criteri diagnostici più
comunemente utilizzati per la sindrome da occhio secco,
costituita da una combinazione di eventi clinici necessari
comprovati da un indice OSDI (Ocular Surface Disease
Index) elevato ≥ 13, un punteggio positivo di visione
offuscata e dalla presenza di almeno due segnali quali
un test di Schirmer ridotto < 10, un ridotto tempo di
rottura del film lacrimale (TBUT) < 10, e dalla presenza
di macchie cheratocongiuntivali. Sono stati testati anche
soggetti di controllo sani normali, senza segnali e sintomi
della sindrome da occhio secco; in questi pazienti sono
stati rilevati un OSDI < 1, assenza di visione offuscata,
test di Schirmer ≥ 10, TBUT ≥ 10 e assenza di macchie
cheratocongiuntivali.
In due siti clinici, il test RPS InflammaDry Detector è stato
confrontato con la verità clinica.
8
RPS
InflammaDry
Detector
Pazienti
Esame clinico
+
+
26
1
4
11
Riferimento
Sensibilità
Occhi secchi
(N=30)
Verità
clinica
87%
(26/30)
Specificità
-
Controlli
normali
(N=12)
Verità
clinica
-
92%
(11/12)
Totale N=42
Limiti di rilevamento
Il livello di soglia del test RPS InflammaDry Detector è
stato fissato a 40 ng/ml attraverso una serie di diluizioni
dell’MMP-9 nelle lacrime umane.
Reattività crociate
In laboratorio sono stati applicati diversi patogeni oculari
infettivi generati in coltura cellulare e importanti enzimi
oculari, allo scopo di ottenere potenziali reattività
crociate:
• Stafilococco aureo
• Stafilococco aureo resistente alla meticillina (MRSA)
• Moraxella catarrhalis
• Haemophilus influenzae
• Stafilococco epidermis
• Streptococco pneumoniae
• Pseudomonas aeruginosa
• Influenza A
• Influenza B Lee
• Virus parainfluenzali: 2, 3 e 4a
• Rinovirus tipo 1a
• Herpes simplex 1, 2
• Coxsackievirus B1
• Echovirus: 6, 7, 9, 11 e 30
• Adenovirus: 1, 3, 4, 5, 7, 11, 14, 15 e 37
• Metalloproteinasi della matrice: 1, 2 e 3
• Inibitore del tessuto dell’MMP: MMP-1, MMP-2
Tutti gli isolati sono stati coltivati da campioni umani.
Le concentrazioni delle sospensioni si sono attestate tra
500.000 e 1.500.000 microorganismi (virus, batteri) per
ml di surnatante. Nel corso dell’analisi di 10 µl di coltura in
sospensione non si sono riscontrate linee di test positive
né reattività crociate per queste specie. Nessuno degli
enzimi oculari ha causato alcuna reattività crociata.
SOSTANZE INTERFERENTI
I seguenti farmaci oftalmici sono stati testati per le
interferenze con il test RPS InflammaDry Detector. Per
valutare la specificità, al tessuto di campionamento
è stato applicato un farmaco placebo non diluito. La
sensibilità è stata testata con miscele 1:1 di proteina
MMP-9 ricombinante contenuta in lacrime umane a livello
di cut-off e il rispettivo farmaco. Nessuno dei farmaci
testati, ad eccezione del Trusopt, ha registrato falsi
positivi o falsi negativi. L’applicazione diretta del Trusopt
alla striscia reattiva ha determinato un legame potenziato
dell’MMP-9 con un evidente risultato falso positivo.
• Alcon, Alcaine
• Alcon, Tobra Dex
• Alcon, Econopred
9
• Alcon, Vigamox
• Alcon, Pataday
• Alcon, Nevanac
• Alcon, Travatan
• Alcon, Systaine
• Alcon, Azopt
• Allergan, Refresh Liquigel
• Allergan, Alphagan
• Allergan, Zymar
• Allergan, Refresh Tears
• Allergan, Elastat
• Allergan, Lumigan
• Allergan, FML
• Allergan, Optive
• Allergan, Combigan
• Allergan, Acular LS
• Allergan, Pred Forte
• Amo, Blink Tears
• AVS, Thera Tears
• Bausch & Lomb, Lotemax
• Bausch & Lomb, Alrex
• Bausch & Lomb, Zylet
• Falcon, Polymyxin B Sulfate
• Falcon, Timolol
• Falcon, Gentamycin Sulfate
• Inspire, AzaSite
• Ista, Xibrom
• Medpoint, Optivar
• Merck, Trusopt
• Novartis, GenTeal
• Novartis, Voltaren
• Novartis, Zaditor
• Pfizer, Visine
• Pharmacia, Xalatan
• Sigma-Aldrich, Human IgA (1 mg/ml)
• Sigma-Aldrich, Human Lactoferrin (1 mg/ml)
• Sigma-Aldrich, Transferrin (1 mg/ml)
• Vistakon, Betimol
• Vistakon, Quixin
• Vistakon, Iquix
• Wilson, Proparacaine
NOTA – Alcuni farmaci possono determinare risultati
erronei se usati immediatamente prima del prelievo del
campione. Si consiglia di non applicare medicamenti
topici, ad eccezione degli anestetici oftalmici, nei
30 minuti precedenti il prelievo di un campione. Non
applicare anestetici sull’occhio entro almeno 10 minuti dal
prelievo del campione.
BIBLIOGRAFIA
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Diagnosis and Classification Subcommittee of the Dry Eye
Work Shop (DEWS). Ocular Surface 2007;5:75-92.
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St. Louis, Mo: Market Scope, July 2004.
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Ophthalmol Vis Sci. 2003 Jul; 44(7):3052-8.
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