Intervento all’Angelo del chirurgo Paolo Fontana Asportato metà polmone senza incidere il torace “Vantaggi enormi: meno dolore e recupero più veloce” Il chirurgo toracico Paolo Fontana La chirurgia mini invasiva conquista terreno anche nei confronti di interventi chirurgici particolarmente complessi. Per la prima volta all’ospedale dell’Angelo la metà di un polmone malato di tumore è stata asportata attraverso un forellino di appena 2 centimetri praticato sul torace. La nuova tecnica è stata attuata dal direttore della Chirurgia toracica dell’Angelo Paolo Fontana. Una notevole rivoluzione rispetto alla metodica tradizionale, che prevede un’incisione sul torace di almeno 15 centimetri. Per vedere all’interno del corpo è stata sufficiente l’introduzione di una piccola telecamera. Il paziente, un veneziano di 60 anni, ha superato brillantemente l’intervento, è stato dimesso dopo 5 giorni di degenza anziché otto, ha recuperato rapidamente tutte le sue funzioni e porta sul fisico solo la traccia di tre piccole cicatrici anziché l’antiestetico, lungo taglio verticale. “E’ una tecnica, quella videotoracoscopica, che abbiamo affinato nel tempo partendo da interventi semplici e misurandoci via via con problemi sempre più complicati – dice il dottor Fontana, che è appena stato eletto consigliere della Società Italiana di Chirurgia Toracica – I vantaggi sono enormi: riduce il dolore del paziente, abbrevia la degenza ospedaliera e accorcia la convalescenza, permettendo al malato di tornare velocemente alla sua vita normale. E inoltre taglia di molto anche i costi i sanitari”. Un passo avanti notevole, poiché la tecnica potrà essere impiegata in almeno un terzo dei casi seguiti annualmente dalla Chirurgia toracica dell’Angelo: su 300 interventi chirurgici circa 100 riguardano proprio il cancro del polmone allo stadio iniziale. L’intervento attualmente dura 2 ore, ma con la pratica il tempo operatorio è destinato a scendere un’ora e 20 minuti. Lo staff chirurgico è costituito solo da due chirurghi, uno che governa la telecamera e l’altro che opera con i microbisturi, e un infermiere strumentista. La tecnica prevede che sulla pelle del torace del malato affetto da tumore vengano praticate 3-4 piccole incisioni di 1 o 2 centimetri attraverso le quali si introducono una piccola telecamera per la visione e gli strumenti chirurgici adatti per eseguire l’intero intervento. “Può sembrare incredibile che mezzo polmone, cioè una massa di circa 20 centimetri, possa essere estratta da un forellino così piccolo – spiega il dottor Fontana – ma dobbiamo pensare che l’organo privato dell’aria diventa malleabile come la plastilina e noi riusciamo a farlo scivolare attraverso il buchetto in modo naturale, dolcemente come scivola la sabbia della clessidra”.