Linguaggio binario [prima generazione] In informatica il sistema binario è utilizzato per la rappresentazione interna dell'informazione dalla quasi totalità degli elaboratori elettronici, in quanto le caratteristiche fisiche dei circuiti digitali rendono particolarmente conveniente la gestione di due soli valori, rappresentati fisicamente da due diversi livelli di tensione elettrica. Tali valori assumono convenzionalmente il significato numerico di 0 e 1. Linguaggio assemble [seconda generazione] È, tra i linguaggi di programmazione, quello più vicino al linguaggio n e proprio, pur essendo differente rispetto a quest'ultimo. E' costituito da qualche decina di istruzioni, le quali hanno un formato testuale cosiddetto "simbolico", cioè leggibile e svolgono operazioni molto semplici come manipolare dati di tipo elementare. Linguaggio terza generazione Dedicato alla scrittura di algoritmi riguardanti la risoluzione di problemi legati alle applicazioni dei computer in quegli anni. Fortran [terza generazione],1954 per lo sviluppo di applicazioni scientifiche Cobol [terza generazione] (1961) per lo sviluppo di applicazioni gestionali, tuttora, per la loro solidità, utilizzati. Rpg [terza generazione] È un linguaggio di programmazione nativo per minicomputer IBM della serie iSeries, denominata anche, più comunemente,AS/400. Un programma RPG inizia tipicamente con una File Specification, contenente la lista di tutti i file da scrivere, leggere o modificare, seguita da una Input Specification, con le strutture dei dati (data Structures) e le matrici. Segue laCalculation Specification che racchiude la parte più importante del programma, ed infine la Output Specification, usata, fra l'altro, per impostare l'aspetto dei report stampati 4gl [quarta generazione] Tratta di linguaggi tipicamente caratterizzati da sintassi semplice e specificità di applicazione. Esempi potrebbero essere i linguaggi SQL o la sintassi LinQ: sintassi semplice, specializzati nella definizione DDL e/o manipolazione DML di dati relazionali e/o a oggetti, ma inadatti alla specificazione di algoritmi procedurali con campo di applicazione generico. Il vantaggio dei linguaggi specializzati è il paradigma ricco di semantica, il quale permette di esprimere facilmente e talvolta elegantemente concetti altrimenti astrusi. Lo svantaggio consiste nella difficoltà di esprimere concetti al di fuori dello specifico campo di applicazione. Isp , è una famiglia di linguaggi di programmazione con implementazioni sia compilate sia interpretate, associata nel passato ai progetti di intelligenza artificiale. È stato ideato nel 1958 da John McCarthy come linguaggio formale per studiare la computabilità di funzioni ricorsive su espressioni simboliche. È stato anche il primo linguaggio a facilitare uno stile di programmazione funzionale. Pascal In informatica il Pascal è un linguaggio di programmazione e fu così chiamato in onore del matematico e filosofo francese Blaise Pascal, inventore della prima macchina calcolatrice automatica. Le caratteristiche principali del Pascal sono una sintassi molto chiara e molto rigida con l'obbligo di dividere il programma in sezioni ben definite e di dichiarare in anticipo tutte le variabili usate nel programma. C++ è un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti, con tipizzazione statica. È stato sviluppato (in origine col nome di "C con classi") da Bjarne Stroustrup ai Bell Labs nel 1983 come un miglioramento del linguaggio C. Tra i miglioramenti principali troviamo: l'introduzione del paradigma di programmazione a oggetti, funzioni virtuali, overloading degli operatori, ereditarietà multipla, template e gestione delle eccezioni. Java In informatica Java è un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti atipizzazione statica, specificatamente progettato per essere il più possibile indipendente dalla piattaforma di esecuzione. I programmi scritti in linguaggio Java, dopo una fase iniziale di compilazione con ottenimento del cosiddetto bytecode, sono destinati all'esecuzione sulla piattaforma Java attraverso una fase di interpretazione (per questo motivo il linguaggio Java è detto anche semi-interpretato) ad opera di una Java Virtual Machine e, a tempo di esecuzione, avranno accesso alle API della libreria standard.