LIFE + MAN-GMP-ITA Validation of risk management tools for genetically modified plants in protected and sensitive areas in Italy Microrganismi del suolo: Batteri e Funghi Al suolo sono deputate numerose e importanti funzioni, fra le quali la produzione Oltre un quarto di tutte le specie viventi sul pianeta Terra vive nel Suolo, la fabdi biomassa, la filtrazione e trasformazione di sostanze e nutrienti, la riserva della brica della vita, una riserva e una fonte di vita per lungo tempo sottovalutata o maggioranza di biodiversità presente sul affatto considerata. Si tratta di un luogo LOMBRICO ACARI COLLEMBOLI pianeta, la funzione di piattaforma per la brulicante di vita in cui migliaia di spemaggior parte delle attività umane, la cie permettono alle piante di crescere, fornitura di materie prime, la funzione di agli animali di nutrirsi e alla società deposito di carbonio e nutrienti, la conumana di ricavare materie prime fonservazione del patrimonio geologico e damentali. archeologico. Il suolo rappresenta una risorsa sostanzialmente non rinnovabile essendo la velocità di degradazione potenzialmente Una manciata di terra è piena di rapida, mentre i processi di formazione e vita. Nel suolo vivono milioni di rigenerazione estremamente lenti. Si organismi viventi. tratta di un sistema aperto, in equilibrio dinamico con le altre componenti ambientali ed in continua evoluzione. FUNGHI BATTERI La microflora autoctona comprende le specie indigene sia batteriche che fungine sempre presenti nel suolo. Per quanto concerne i batteri del suolo, è possibile raggrupparli per gruppi funzionali e per esigenze nutritive. La classificazione nutrizionale prende come parametro la fonte di energia utilizzata e in funzione di questo prevede due gruppi fondamentali: batteri eterotrofi (che utilizzano come fonte di energia la sostanza organica) e autotrofi (che utilizzano come fonte di energia mo- lecole inorganiche semplici). Questi ultimi si possono ancora suddividere in fotoautotrofi (utilizzano l’energia luminosa) e chemioautotrofi (traggono l’energia dai processi di ossidazione di sostanze inorganiche). Nel corso del progetto LIFE+ MANGMP- ITA sono state raccolte informazioni utili ed acquisite conoscenze sulla diversità microbica batterica e fungina nei suoli del sito sperimentale Macchia di Sant Angelo Romano. specie di piante terrestri (circa l’80% delle specie vegetali e la maggior parte delle I funghi, presenti nel suolo in quantità molto rilevante, sono organismi eterotrofi, capiante coltivate). La distribuzione dei FMA è tale da poterli considerare ubiquitari per ratterizzati dalla formazione di miceli, formati da filamenti chiamati ife che possono la loro capacità potenziale di adattamento ecologico: la loro presenza è stata rilevata avere estensione ridotta o forma ramificata e molto estesa. L’azione svolta dai funghi nelle regioni artiche e sub-antartiche, nelle foreste temperate e in quelle tropicali, nel suolo è abbastanza variegata; importante è il ruolo da essi svolto nei processi di degradazione della sostanza organica, caratterizzata da rap- I funghi ritrovati nel suolo del Sic Macchia di Sant Angelo Romano. nelle praterie, negli ecosistemi desertici e alpini. La simbiosi si stabilisce attraverso un complesso processo di riconoscimento porto molto alto tra carbonio e azoto, anche in condizioni di tra fungo e pianta, sebbene i FMA mostrino una bassa specifisuoli acidi, poco favorevoli allo sviluppo di batteri. cità d’ospite ed una sola specie fungina possa stabilire la simTra i funghi del suolo, molta attenzione è rivolta ai funghi mibiosi con moltissime specie vegetali diverse. Allo stesso modo corizzici arbuscolari (FMA), che sono rappresentati da specie ciascuna specie di pianta può avere diversi simbionti, contemfungine appartenenti al Phylum Glomeromycota e formano poraneamente presenti nella radice micorrizata. simbiosi mutualistiche con le radici della maggior parte delle Glomus bodium a sinistra, Scutellospora calospora a destra. Spore Rhizophagus intraradices Colorazione differenziale che evidenzia gli arbuscoli , strutture fungine dove avviene lo scambio di nutrienti tra i simbionti, formati da un fungo micorrizico arbuscolare indigeno nelle cellule radicali di piante di mais. Depositi parete Glomus viscosum Colorazione differenziale che evidenzia la formazione di vescicole, strutture fungine di riserva, da parte di un fungo micorrizico arbuscolare indigeno nelle radici di piante di mais. Vescicole intraradicali Spora del fungo micorrizico arbuscolare Glomus viscosum con le caratteristiche deposizioni sulla parete esterna, dovute all'adesione di minerali dal suolo. Arbuscoli Fungini Spore del fungo micorrizico arbuscolare Rhizophagus intraradices formate all'interno della radice di mais. A cura di: Loredana Canfora CRA-RPS – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura, Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo Cristiana Sbrana CNR – Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria UOS PISA c/o Dipartimento di di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali www.man-gmp-ita.sinanet.isprambiente.it