LA FATICA IN RIABILITAZIONE “Storia” della fatica muscolare •II sec DC Galeno:” l’attività muscolare ha un limite” •1625 Fabrizio da Acquapendente “De Muscoli Actione” •1891 •1922 •1933 •1957 Mosso - ergografo Hill - metabolismo dei glucidi (ac. Lattico) Adrian - elettrofisiologia Huxley - modello molecolare della contrazione LA FATICA IN RIABILITAZIONE MECCANISMI SPECIFICI • A LIVELLO CELLULARE Deplezione dei substrati - Accumulo di prodotti intermedi • A LIVELLO SISTEMICO Flusso ematico cerebrale - Ipertermia - Massimo consumo di ossigeno ASPETTI CLINICI (LA FATICA COME SINTOMO) DIMENSIONE SOGGETTIVA D DIMENSIONE SOMATICA METODI E STRUMENTI DI STUDIO DELLA FATICA •LA FATICA COME CARATTERISTICA DI : MM. DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE MM. NEUROMUSCOLARI E DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO MM. ONCOLOGICHE SD. DA FATICA CRONICA (SFC) DEFINIZIONE DI FATICA Oggettiva: diminuzione transitoria e reversibile della capacità del muscolo di fornire o mantenere un dato livello di forza, potenza o lavoro Soggettiva: incapacità a proseguire una determinata attività fisica o mentale Difficoltà di delimitazione nosologica FATICA come ? • fenomeno fisiologico • sintomo FATICA dove ? • PERIFERICA dovuta a fattori interni al muscolo • CENTRALE dovuta a fattori esterni al muscolo, (nella genesi e/o nel controllo del movimento) Difficoltà di traslazione tra dati sperimentali e vita quotidiana la fatica è "compito-specifica" i dati in vitro non corrispondono alla situazione in vivo UN’ ”ALTRA” DEFINIZIONE DI FATICA la fatica è un fenomeno ad espressione meccanica regolato da un sistema omeostatico ad eziologia multifattoriale che integra fattori periferici e centrali con funzione essenzialmente protettiva (l’organismo interrompe il lavoro per non autodistruggersi) Possibili siti di insorgenza della fatica 1.Input eccitatorio corticale;2.Controllo eccitatorio verso i motoneuroni; 3.Eccitabilità dei motoneuroni inferiori; 4.Trasmissione neuromuscolare; 5.Eccitabilità del sarcolemma; 6. Accoppiamento eccitazione contrazione;7.Meccanismo contrattile; 8.Apporto energetico metabolico Da Hargreaves M. Metabolic factors in fatigue Sports Science Exch.VOL 18 , Number 3: 1-5 2005 modificato La fatica periferica è un fenomeno " a cascata“ che coinvolge diverse e numerose tappe della catena fisiologica esecutiva della contrazione muscolare La fatica centrale è un fenomeno complesso in cui circuiti a feed back e feed forward prevedono la messa in gioco di numerosi neuromediatori, che si integrano con fattori di ordine cognitivo e decisionale, MECCANISMI LOCALI CELLULARI deplezione dei substrati, accumulo di prodotti intermedi MECCANISMI SISTEMICI flusso ematico cerebrale, ipertermia, massimo consumo di ossigeno SISTEMI DI CONTROLLO MULTIFATTORIALI La, Pi, pH, altri metaboliti BASI STRUTTURALI, PROCESSI BIOCHIMICI E FATTORI MODIFICANTI DELLA FORZA MUSCOLARE Espressione genica Sesso/età Allenamento, uso/disuso UNITÀ MOTORIA: a) Contrazione/tensione 1) Elementi contrattili miocellulari: Allenamento Apporto dietetico b) Metabolismo energetico c) Energia chimica/ Lavoro meccanico d)Processi arobici/anaerobici – assetto enzimatico e)Combustibili: carboidrati, grassi, apporto nutrizionale 2) Motoneuroni, sinapsi Placca neuromuscolare Eccitazione, propagazione dell’impulso, Depolarizzazione di membrana Allenamento Fattori psicologici BASI STRUTTURALI E FATTORI MODIFICANTI DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE OSSA ED ARTICOLAZIONI 1) Leve scheletriche 2)Inserzioni muscolari Espressione genica Sesso/età Espressione genica Sesso/età 3) Articolazioni, legamenti, Cartilagine articolare Allenamento Sinovia e borse Flessibilità e articolaritài BASI STRUTTURALI, PROCESSI BIOCHIMICI E FATTORI MODIFICANTI DELLA COORDINAZIONE APPARATO NEUROMUSCOLARE 1) VIE AFFERENTI ED EFFERENTI Propagazione degli Impulsi Nervosi, Facilitazione/Inibizione, meccanismi neuroregolatori Allenamento, Fattori psicologici Farmaci 2) ORGANI DI SENSO BASI STRUTTURALI, PROCESSI BIOCHIMICI E FATTORI MODIFICANTI DELLA RESISTENZA ALLO SFORZO TRASPORTO DI OSSIGENO A) ventilazione polmonare Allenamento, Altitudine, Fumo ed inquinanti Apporto di ferro B) capacità EMATICA di legare O2 ,Hb, volume ematico etc) Allenamento C) .Output cardiaco, frequenza, fraz. Espressione genica Eiezione etc. Stato di salute D) Diffe A/V di O2,, condizioni locali del ms., ritorno venoso, pressione toracica negativa, ridistribuzione del volume ematico negli organi E) Bilancio fluidi Apporto/perdita di fluidi Calore/umidità BASI STRUTTURALI E FATTORI MODIFICANTI LA VOLIZIONE SISTEMA NERVOSO CENTRALE Fattori culturali Formazione reticolare (Stress, arousal etc.) Stato di salute Fattori psicologici MECCANISMI CELULLARI DI PRODUZIONE DI ENERGIA MECCANISMI “CELULLARI” La fatica periferica è un fenomeno " a cascata“ che coinvolge diverse e numerose tappe della catena fisiologica esecutiva della contrazione muscolare) Fattori metabolici nell’affaticamento A) FONTI DI ENERGIA SOGGETTE AD ESAURIMENTO • • • • ATP Fosfocreatina (Pcr) Glicogeno muscolare Glucosio nel sangue B) SOTTOPRODOTTI METABOLICI LIMITANTI O MODIFICANTI LE CAPACITÀ CONTRATTILI • • • • • • • • Ioni di magnesio (Mg2) Adenosina difosfato (ADP) Fosfato inorganico (Pi) Ioni di lattato Ioni di idrogeno (H) Ammoniaca (NH3) Radicali liberi (ROS) Calore Effetti della temperatura sulla contrazione tetanica di una fibra muscolare isolata Effetti dell’acidosi (-0,5u) sulla forza e velocità di contrazione in rapporto alla Temperatura durante contrazione tetanica di una fibra muscolare isolata controlli Produzione di FORZA Produzione di forza ed equilibrio redox cellulare ossidato ridotto Bilancio redox cellulare L’equilibrio redox in condizioni basali è a sinistra del picco di forza nel range della riduzione. L’ulteriore esposizione ad agenti riducenti fa calare la produzione di forza mentre una breve esposizione ad agenti ossidanti la fa aumentare La diminuzione del pH intracellulare (nel range compatibile con la vita) ha scarso effetto diretto sulla funzione contrattile delle cellule muscolari. Nessun effetto sulla produzione di forza dei ponti trasversi Nessun effetto sul rilascio del Ca2+ da parte del RS Ruolo della caduta del pH Modesto rallentamento del rilascio delle proteine contrattili Nessun effetto sulla resistenza alla fatica delle cellule muscolari L’aumento della concentrazione di Fosfati Inorganici è una causa importante di fatica del muscolo scheletrico Ridotta produzione di forza dei ponti trasversi Ridotto rilascio del Ca2+ da parte del RS Ruolo dell’aumento del Pi Ridotta sensibilità delle miofibrille al Ca2+ Ridotto reuptake del Ca2+ da parte del RS IL LATTATO DA VELENO A SEGNALATORE NEL CONTROLLO DELL’ESERCIZIO DI INTENSITÀ CRESCENTE Potenziale ruolo del lattato come regolatore multisistemico in corso di esercizio di intensità crescente 100% attività simpato adrenergica hh Ca 2+; ADP: AMP; Pi hh La prodotto > La rimosso approx .70% VO2 max •accelerazione cardiaca e respiratoria •modifiche nel flusso ematico tissutale 80 60 %VO2 max 40 20 0 ESERCIZIO •progressivo reclutamento delle FFT muscolari accelerazione glicolisi marcato aumento del La ematico INTENSITÀ Fatica ? Potenziale ruolo del lattato come regolatore multisistemico in corso di esercizio di intensità crescente Pseudoipossia ? 17 sovramassimale 100% [B La] (mmol lit -1) protez 10 hVENT 5 FA dolore hVASD NEP FA ? 80 60 La EP La EP ? NEP 40 Glu Glu 20 0 Bassa Moderata / media Intensità dell’esercizio (zone di transizione) Alta / altissima 0 % W max 15 Fatica centrale CATENA DI COMANDO CORTECCIA MOTORIA C.MOTORI SOTTOCORT. MECCANISMO ridotto controllo centrale: -dolore, disagio -caduta motivazione FATTORI METABOLICI qglicemia; qBCAA; pNH3; pH+ ? MIDOLLO SPINALE ridotto reclutamento di UM ridotta frequenza di scarica NERVO PERIFERICO Fatica periferica GIUNZIONE N.M. ? ridotta trasmissione neuromuscolare SARCOLEMMA SISTEMA A T ridotta conduzione del PA in sarcolemma o sist a T Ca ++ ACCOPPIAMENTO ACTINA MIOSINA ridotto accoppiamento/rilascio: -ridotto rilascio di Ca da RS -diminuita sensibilità al Ca -ridotto reuptake da RS danno nel ciclo di formazione dei ponti trasversi PRODUZIONE DI FORZA pPi; pADP; pH+ qglicogeno muscolare pPi; pADP Meccanismi regolatori integrati multisistemici (central governor system) La fatica centrale è un fenomeno complesso in cui circuiti a feed back e feed forward prevedono la messa in gioco di numerosi neuromediatori, che si integrano con fattori di ordine cognitivo e decisionale, Meccanismo di controllo motorio a feed back semplice SNC Afferenze: •meccanorecettori •chemorecettori Efferenze: • biomeccanica • metabolismo muscolare MUSCOLO Sistema di controllo integrato per l’ottimizzazione della prestazione segnali di riferimento endogeni /esogeni Unità di programma Allenamento Riserve metaboliche Capacità metabolica Tempo di esaurimento CONTROLLER innervazione organizzazione del gesto feed back esecuzionale MUSCOLI E ALTRI ORGANI O TESSUTI Circuito regolatore dell’intensità dello sforzo entro i limiti biomeccanici e metabolici dell’organismo LA FATICA IN CLINICA Metodi di studio della fatica TIPOLOGIA DI FATICA FISIOLOGICA o fatica centrale o fatica periferica METODOLOGIA Twitch interpolation Stimolazione motoria corticale Readiness potential (potenziale di allerta) Misure di forza (ergometri) EMG di superficie Stimolazione muscolare diretta PSICOLOGICA o Concentrazione o Riduzione nella AVQ - Attività fisica - Attributi della fatica (es.: attitudine nei confronti della f., autoefficacia nel suo controllo etc.) - Supporto sociale - Funzionamento Sociale - Benessere psicologico - Disturbi del sonno Subs. Checklist Indiv. Strength (CIS) Abbr. Fatigue Questionnaire (AFQ) “ “ “ “ “ “ IEMG di superficie IEMG DI SUPERFICIE La fatica periferica si manifesta con la caduta dello spettro di potenza nel dominio delle frequenze TWITCH INTERPOLATION Malattie neurologiche od a componente neurologica associate a fatica centrale •Vasculiti cerebrali e mm. cerebrovascolari •“Canalopatie” •Disturbi dello sviluppo (PCI, malformazione di Chiari) •Encefalite letargica •MM. ipotalamiche ed ipofisarie •infezioni intracraniche (meningiti e encefaliti) •Encefalopatie metaboliche e malattie mitocondriali •Emicrania •MM. del motoneurone •Sclerosi multipla •Atrofia multisistemica •Narcolepsia e disturbi del sonno correlati •Sindromi Paraneoplastiche (encefalite limbica, opsoclono-mioclono) •M. di Parkinson e altri parkinsonismi •Traumi cranici posteriori •Stati di fatica post-infettivi (poliomielite, m. di Lyme disease, febbre Q, fatica da infezione virale) •Post-operatoria (chirurgia della fossa posteriore e cardiopolmonare) Miopatie metaboliche caratterizzate dalla presenza del sintomo fatica Disturbi del metabolismo del glicogeno: -Glicogenosi di tipo V, VII, X Disturbi del metabolismo lipidico: - Deficit di carnitina-palmitoil transferasi - Miopatie da accumulo lipidico con deficit di carnitina primitivo o secondario (difetti della beta-ossidazione) - Deficit di mioadenilatodeaminasi MODIFICAZIONI DELLA MASSIMA CAPACITÀ CONTRATTILE MUSCOLARE IN CORSO DI AFFATICAMENTO 100% MVC Controlli tempo forza forza •Fatica Cronica e mm. Neuromuscolari :aumenta la caduta dell’attivazione centrale (CAF) •Guillain-Barrè si incrementa la componente centrale (da Zwarts MJ, Bleijenberg G, van Engelen BG. Clinical neurophysiology of fatigue Clin Neurophysiol. Jan;119(1):2-10, 2008 – modificata) 100% MVC MM.Neuro-Muscolari croniche Fatica periferica Caduta dell’attivazione centrale tempo Fatica centrale 100% MVC Sindrome di Guillain-Barré tempo forza forza Forza espressa 100% MVC Sindrome da Fatica cronica tempo MALATTIE ONCOLOGICHE Probabile genesi della fatica nelle malattie oncologiche SINDROME DA FATICA CRONICA (CFS) Devono essere sempre presenti (criteri principali): • Fatica clinicamente rilevante, non altrimenti spiegabile, persistente o remittente, di nuovo esordio o di esordio ben definito nel tempo (non “da sempre”) che dura per sei o più mesi consecutivi • Fatica non conseguente all’esercizio • Fatica non alleviabile in maniera significativa dal riposo • Fatica che determina una riduzione sostanziale nei precedenti livelli di attività lavorativa, scolastica, sociale o personale Devono essere presenti contemporaneamente e persistenti da più di 6 mesi 4 o più dei seguenti sintomi (criteri associati): • Difficoltà di memoria o di concentrazione • Mal di gola • Linfonodi cervicali o ascellari dolenti • Dolore muscolare • Dolore poliarticolare • Cefalea atipica • Sonno non riposante • Malessere post-esercizio Principali condizioni patologiche da escludere per porre diagnosi di CFS • Infezioni • Malattie immunitarie od autoimmuni. • Malattie neurodegenerative (Sclerosi multipla) o neuromuscolari • Malattie endocrine (ipotiroidismo) • Malattie psichiatriche o disturbi psicologici. (Particolare rilievo assume la depressione che è frequentemente associata con la SFC ma, a causa delle diverse possibilità terapeutiche, va distinta dalla CFS) • Dipendenza da farmaci o droghe • Altre malattie somatiche che compromettono la prestazione fisica (cardiache, renali ed epatiche) FATICA IATROGENA • Antiipertensivi [Atenololo (+++), Benzapril (+), Clonidina (+++), Diltiazem (+), Doxazocina (++), Labetalolo (+), Metoprololo (++), Nifedipina (++), Perindopril (+), Prazosina (+)] • Antiinfiammatori [Ketoralac (+), Naprossene (+)] • Antipsicotici [Clozapina (+++), Olanzapina (++), Risperidone (++)] • Antiasmatici [Fluticasone (+++), Terbutalina (++)] • Analgesici [Butalbital (f), Fentanil (++), Morfina (f), Tramadolo (++)] • Anticonvulsivi [Carbamazepina (mf), Felbamato (+++), Valproato (+++), Gabapentin (+++), Lamotrigina (++)] • Antidepressivi [Clomipramina (++++), Fluoxetina (++), Fluvoxamina (++), Mirtazapina (++++), Paroxetina (++), Sertralina (++), Venlafaxina (+++)] • Antiistaminici [Cetirizina (++), Azelastina (++), Terfenadina (+)] • Cardiologici [Atenololo (+++), Benzapril (+), Clonidina (+++), Diltiazem (+), Doxazocina (++), Labetalolo (+), Metoprololo (++), Nifedipina (++), Chininoil (+)] • Antidiabetici [Glipizide (+)] • Gastrointestinali [Granisetron (++), Metoclopramide (+)] • Urologici [Terazosina (++)] • Endocrinologici [Progestinici (+)] Legenda: f =frequente; mf= molto f.;+= 5-10%; ++= 10-25%; +++=25-50%; ++++ > 50%