sociologia della religione - Facoltà Teologica di Sicilia

SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE
Prof. Giovanni Notari
La Sociologia della Religione applica gli strumenti teorici ed empirici propri della disciplina
sociologica allo studio del fenomeno religioso. L’approccio a tale materia di studio si avvale, oggi,
di una prospettiva che tende a coniugare il momento della comprensione e quello della spiegazione,
superando le dicotomie connesse a definizioni prevalentemente, o completamente, sostantive e
funzionali di religione. L’attualità della disciplina è legata alla centralità del discorso religioso nelle
società pluraliste e multiculturali, nelle quali l’immagine della religione intesa come oggettivo
insieme di credenze e pratiche si affianca molte volte ad una visione funzionale del ruolo della
religione nella società.
Preliminarmente, il corso introduce autori e concetti classici della Sociologia della religione
soffermandosi sul ruolo della religione come creatrice di reti sociali e fonte di significato. Si
intraprenderà, quindi, un percorso volto a fornire strumenti teorici e metodologici utili a
comprendere i cambiamenti che interessano i fenomeni religiosi in atto nelle società globalizzate e
anche a offrire allo studente una conoscenza articolata della religione come fatto sociale.
Con particolare riferimento al contesto italiano, la seconda parte del corso approfondirà le
tematiche relative all’Islam e alla Sociologia dell’Islam, seconda religione in Italia per diffusione e,
pertanto, interlocutore ineliminabile, che spinge il mondo cattolico a interrogarsi e a dialogare. A tal
fine si forniranno strumenti teorici ed analitici finalizzati alla comprensione dei rapporti fra società
e religione nell’Islam, cercando di cogliere gli aspetti caratterizzanti e le strutture simboliche che
presiedono all’organizzazione socio-religiosa islamica.
Il corso affronterà pertanto, nella prima parte, le tematiche relative alla
- Sociologia del sacro
- Sociologia della religiosità
- Ricerca spirituale
Cogliendole soprattutto attraverso lo studio dei principali autori che hanno segnato la storia della
disciplina.
La seconda parte si soffermerà, invece, sull’Islam evidenziando:
- le differenziazioni interne al mondo islamico e le diverse scuole
- le dimensioni della religiosità
- i confini fra religiosità e politica
- i principali paradigmi teorici della Sociologia dell’Islam
- le forme di azione collettiva e i fondamentalismi
- le principali ricerche sulla presenza musulmana in Italia
- le problematiche legate al dialogo interreligioso
SUA COLLOCAZIONE NELLA RATIO DELLA FACOLTA’
1. L’approccio sociologico della religione ha un fondamento cristologico: il Verbo si fa carne in
un determinato popolo e in una determinata cultura. Noi, creati e fondati nel Cristo – cfr Col
1, 15-17 – viviamo la religione nello spazio e nel tempo, nella nostra cultura.
2. La sociologia della religione aiuta a comprendere la specificità dell’A. T., fortemente segnato,
anche nella legge, da una precisa cultura.
3. Aiuta a comprendere il N. T., cioè il messaggio di Gesù di Nazaret, l’annunzio degli Apostoli
e in particolare l’inserimento e la distanza dal mondo ellenistico.
4. La sociologia della religione ci immette nella comprensione più profonda dei cambiamenti
della religiosità nel mondo occidentale ed in Italia. E’ un aiuto significativo alla teologia
pastorale e alla teologia morale aiutando a comprendere la secolarizzazione e il secolarismo,
l’ateismo, i movimenti ecclesiali e religiosi.
5. In Italia abbiamo manifestazioni sociologiche – e conseguente vissuto della fede – differenti
secondo le denominazioni. I pentecostali – due terzi degli evangelici italiani – sono
sociologicamente differenti da altre denominazioni protestanti. I gruppi ecclesiali presentano
differenze sociologiche nel vissuto della fede.
6. La religiosità popolare è apprezzata o viceversa ostacolata, secondo la lettura sociologica che
se ne fa, la quale rischia di pre-giudicare la valutazione teologica.
7. La lettura sociologica della religione è interessante a livello sociale e politico, perché mette in
risalto le tendenze intimistiche e quelle sociali. Essa pre-giudica il giudizio sulle forze
politiche e sui programmi dei partiti molto più di quanto sembrerebbe a prima vista: donde il
rapporto tra sociologia della religione e Dottrina sociale della Chiesa, che secondo
l’insegnamento di Giovanni Paolo II è teologia morale.
8. L’introduzione alla sociologia della religione immette nei cosiddetti ‘culti’ orientali: yoga,
meditazione trascendentale, New Age, meditazione yoga e meditazione zen. Siamo molti
attenti all’islam per chiari motivi; ma non ci rendiamo conto di altri messaggi religiosi, che
incontrano il favore di persone battezzate ma non praticanti, sulle quali l’Oriente esercita un
grosso fascino.
9. Il corso è una prima introduzione che aiuta a leggere esperienze religiose molteplici.
Testi per l’esame:
Parte generale:
Roberto Cipriani, Manuale di Sociologia della religione, Borla, Roma, 1997.
Parte speciale:
Enzo Pace, Sociologia dell’islam, Carocci, Roma, 2001.
Ulteriore materiale didattico e indicazioni bibliografiche saranno fornite agli alunni nel corso
delle lezioni