DAL GENOTIPO AL FENOTIPO IL GENOTIPO: è il complesso di caratteri genetici di un individuo, cioè di quelli che è capace di trasmettere ai propri discendenti e varia da persona a persona. IL FENOTIPO:è l’insieme delle caratteristiche fisiche e comportamentali di un individuo, determinati sia dal patrimonio genetico sia dall’azione ambientale. N.B. Siamo diversi più geneticamente che fenotipicamente DAL DNA ALLE PROTEINE Quando una cellula deve produrre una particolare proteina, la molecola di DNA non viene coinvolta per intero nel processo, ma viene trascritto e in seguito tradotto, solamente quel gene, ovvero quel particolare segmento di DNA che porta l’informazione per la sintesi delle proteine. La TRASCRIZIONE ha inizio con l’apertura della doppia elica in un punto preciso del gene da codificare. Una delle due eliche finge da “stampo” per la sintesi di un filamento di RNA complementare al tratto di DNA da trascrivere. Questa molecola a singolo filamento prende il nome di RNA messaggero che trasferisce questa informazione dal nucleo al citoplasma. L’ RNA transfert invece provvede a produrre le proteine che vanno a determinare un certo fenotipo. LA VARIABILITA’ GENETICA TRA GLI INDIVIDUI Ogni individuo possiede sequenze di DNA diverse dagli altri Questi diversi DNA danno luogo a diversi RNA messaggeri I diversi RNA messaggeri produrranno diverse proteine dando luogo a diversi fenotipi In tutte le nostre cellule il DNA è uguale ma il funzionamento è diverso. STRUTTURA DEL DNA Nel ’54 è stata scoperta la struttura a doppia elica del dna, che ha l’aspetto di una scala a chiocciola, “i pioli” sono le 4 basi azotate: ADENINA TIMINA GUANINA CITOSINA Nell’ RNA al posto della timida c’è L’URACILE. Queste 4 basi si legano in senso verticale, il cosiddetto LEGAME FOSFODIESTERICO. IL CONTENITORE DELL’INFORMAZIONE GENETICA: IL CARIOTIPO I cromosomi sono classificati dal più grande al più piccolo: 1a3 GRUPPO A 4a5 GRUPPO B 6 a 12 GRUPPO C 13 a 15 GRUPPO D 16 a 18 GRUPPO E 19 a 20 GRUPPO F 21 a 22 GRUPPO G I CROMOSOMI Ci sono 3 tipi di cromosomi: METACENTRICO: centromero a metà SUBMETACENTRICO: centromero un po’ spostato ACROCENTRICO : centromero completamente spostato IL CARIOTIPO è il patrimonio cromosomico di un organismo. Il cariotipo è sempre uguale (diploide normale), il genotipo è diverso. IL MANTENIMENTO DELL’INFORMAZIONE GENETICA Le nostre cellule si moltiplicano sotto l’influenza di diversi stimoli In ogni individuo cellulare corrisponde una duplicazione del dna tale che le cellule figlie hanno lo stesso patrimonio genetico della cellula madre Il dna resta sempre uguale Il dna si raddoppia e poi si divide in due cellule figlie ( Modo Semiconservativo) Il DNA : Si mantiene costante Produce proteine Nel nostro genotipo cambia la sequenza delle lettere. IL GENOMA è il contenuto di dna .Ogni organismo ha un numero di cromosomi caratteristico della propria specie. LA CELLULA SOMATICA: negli esseri umani 46 cromosomi CELLULE SESSUALI: metà del numero dei cromosomi CENTROMERO: è un restringimento TELOMERO: è l’estremità dei cromosomi ( il restringimento provoca l’invecchiamento) BRACCIO P : estremità dei cromosomi corti BRACCIO Q: estremità dei cromosomi lunghi TESSUTI GERMINALI SONO : Spermatozoi 23 cromosomi Uovo cellula 23 cromosomi Sui cromosomi ci sono i geni. Ogni gene ha una sua funzione 3 basi indicano 1 amminoacido ( TRIPLETTA) TRIPLETTE SONO: AUG (codone) è il segnale di invio UAA-UAG-UGA (codoni non senso) segnano il termine della sintesi delle proteine LA TRASMISSIONE DEI CARATTERI EREDITARI Le leggi di Mendel studiano i caratteri qualitativi codificati da un singolo gene. I caratteri possono essere : QUALITATIVI : tipologia di carattere definita in maniera precisa (es. colore dei capelli) QUANTITATIVI: non c’è una gamma definita di caratteri ma c’è un continuo (es. l’altezza) 1 LEGGE DI MENDEL LA LEGGE DELLA DOMINANZA Incrociando 2 individui che differiscono per un carattere alla prima generazione F1 compare al 100% il carattere dominante. G G V G G G Ogni carattere è determinato da due geni il colore giallo è dato da due geni di colore giallo. Quando si incrociano viene trasmesso metà del codice genetico. Il giallo mette 1 gene giallo e il verde mette 1 gene verde. V QUADRATO DI PUNNET GV GV GV GV G Se invece incrociamo due individui che differiscono per un solo carattere si manifesterà soltanto una delle due varianti dei caratteri e si dirà dominante. G V AA aa GENE DOMINANTE GENE RECESSIVO 2 ALLELI : due possibili varianti del gene che fa produrre il colore dei capelli (fenotipo diverso) 2 GENI: uno che fa produrre il colore dei capelli e l’altro il colore degli occhi 2 geni diversi che fanno cose diverse (sono separati) AA OMOZIGOTE DOMINANTE due alleli uguali per un certo gene aa OMOZIGOTE RECESSIVO due alleli uguali ma recessivi Aa ETEROZIGOTE un allele dominante e l’altro recessivo 2 LEGGE DI MENDEL LA LEGGE DELLA SEGREGAZIONE incrociando la prima generazione F1 si otteneva una seconda generazione F2 in cui i caratteri dominanti e recessivi comparivano in un rapporto di 3:1 G G G G V V Mendel ipotizzò che probabilmente nelle piante F1 il carattere recessivo non fosse scomparso ma semplicemente “nascosta” .Ogni carattere è controllato da una coppia di anelli che si separano al momento della formazione dei gameti. Nella seconda generazione appare il carattere recessivo che era segregato. OGNI CARATTERE E’ CONTROLLATO DA UNA COPPIA DI ALLELI I caratteri sono controllati dai GENI , ovvero da segmenti di DNA che portano una specifica informazione. Esiste il gene per il colore del seme e quello per la sua forma, il gene per l’altezza del fusto e quello per la sua forma, il gene per l’altezza del fusto e quello per il colore del fiore. Un gene può esistere in due o più forme alternative che vengono chiamate ALLELI. Per il colore del seme vi sono 2 possibili alleli, ossia due forme diverse del gene uno per il colore giallo e uno per il colore verde. Ogni allele del gene controlla una particolare varietà del carattere: l’allele dominante il carattere dominante, l’allele recessivo il carattere recessivo. E’ tuttavia una coppia di alleli e non un singolo allele che controlla l’espressione di un carattere, un allele della coppia viene ereditato dalla madre e l’altro dal padre. Lo zigote si origina dall’unione di una cellula uovo e uno spermatozoo ed è portatore di 2 alleli. OMOZIGOTE: se i due alleli sono uguali (GG ,gg) ETEROZIGOTE: se i due ellepi sono diversi (Gg) 3 LEGGE DI MENDEL LEGGE DELLA INDIPENDENZA DEI CARATTERI Se si incrociano individui che differiscono per più di un carattere questi si separano gli uni dagli altri durante la meiosi gli alleli di un gene si distribuiscono tra i gameti in maniera indipendente dagli alleli di un altro gene. LA LEGGE DI MENDEL E LE MALATTIE Quando una malattia si dice dominante o recessiva. E’ RECESSIVO quando: Quelle in cui il gene malato è dominante Gli omozigoti dominanti e gli eterozigoti sono affetti I sani saranno tutti omozigoti recessivi AA malattia (omozigote dominante) aa sano (omozigote recessivo) Aa malato (eterozigote) SANO MALATO aa Aa aa aa Nanismo (dominante) Sano (omozigote recessivo) Aa Aa ( sono malati) I figli di una coppia dove il portatore ha il gene malato dominante ha un rischio di malattia del 50% MALATO MALATO Aa Aa (2 eterozigoti) AA Aa Aa aa (sano) L’incrocio di due individui affetti da una malattia autosomica dominante darà nel 25% dei casi un figlio sano LE MUTAZIONI Le mutazioni sono dei cambi che avvengono nella normale sequenza del DNA. L’origine può essere : SPONTANEA : Errore di duplicazione o correzione INDOTTA: Sostanze chimiche o fisiche (entro certi limiti le possiamo prevenire) Quali cellule vengono colpite dalle mutazioni? Germinali ( quindi spermatozoi o ovocellule ) SONO EREDITARIE CELLULE : Somatiche ( sono tutte le cellule tranne quelle germinali) NON SONO EREDITABILI Le mutazioni possono essere: LETALI : fanno morire le persone entro i 13-14 anni SUBLETALI : più del 50% dei pazienti muore prima della pubertà NEUTRALI: non causano problemi alla salute VANTAGGIOSE: hanno permesso l’evoluzione ( pesci Æ anfibi Æ rettili) più la specie è evoluta meno sono le mutazioni vantaggiose AMBIENTALI: ad esempio la Talassemia presente in alcuni regioni d’Italia LE PATOLOGIE CROMOSOMICHE Le patologie cromosomiche possono essere: NUMERICHE STRUTTURALI MONOGENICHE MENDELIANE (AUTOSOMICA DOMINANTE, RECESSIVA PER LINKED) MULTIFATTORIALI COMPORTAMENTALI GENETICHE NON TRASMESSE IN BASE ALLA LEGGE DI MENDEL Le alterazioni NUMERICHE sono quelle in cui i cromosomi non sono 46 come ad esempio ci sono: CORREDO POLIPLOIDE (non è compatibile con la vita): TRIPLOIDIA: (69) 23+23+23 due spermatozoi entrano insieme nell’ovocellula TETRAPLOIDIA: (92) l’embrione ha 46 cromosomi ma la divisione è errata, si duplicano ma non si dividono TRISOMIA (3) 46 cromosomi più uno in eccesso TETRASOMIA MONOSOMIA di un certo cromosoma c’è né uno solo NULLISOMIA nessuno incompatibile con la vita ANOMALIA CROMOSOMICA A MOSAICO : i genitori non c’entrano, il bambino aveva 46 cromosomi ma poi durante il suo sviluppo c’è stata un’anomalia. Le alterazioni STRUTTURALI sono quelle in cui i cromosomi sono 46 ma è presente un’anomalia nella struttura. LA DELEZIONE: avviene una rottura e può avvenire in un pezzo terminale o in mezzo (interstiziale) e perde un tot di materiale genetico. Il fenotipo dipende da quanti e quali geni vengono persi. LA TRASLOCAZIONE: abbiamo due cromosomi diversi che subiscono una rottura, ma i due pezzi non vanno persi ma vengono scambiati. Quindi il fenotipo è normale a meno che un gene si trovi in un punto di rottura. TRASLOCAZIONE ROBERTSONIANA: colpisce i cromosomi acrocentrici, che sono quelli più interessati da patologie cromosomiche ( 13,14,15,21,22).Hanno il centromero spostato verso l’esterno. INVERSIONE : il cromosoma è rotto su due punti, il pezzo ruota (180°) e si ridispone. L’inversione può essere di due tipi PERICENTRICA : punto di rottura nei due bracci PARACENTRICA: punto di rottura sul braccio più lungo ISOCROMOSOMA: il cromosoma si divide, ed è una divisione del centromero orizzontale e non verticale. Porta gli stessi geni sulle stesse braccia. CROMOSOMA AD ANELLO: Si rompono i telomeri, il cromosoma si ripiega su se stesso e forma un anello, questi anelli sono instabili e tendono a perdersi. Se l’anello è presente (45 cromosomi) in tutte le cellule è stabile. N.B. Tutte queste anomalie il primo segno che danno è quello del ritardo mentale. LE MALATTIE MONOGENICHE GENE Regione regolatrice (promotore) Introni ed esoni (vanno a costituire la proteina) La fase splishing rimuove gli introni. Le mutazioni sono assorbite dagli introni, quando la mutazione finisce su un esone o su un promotore c’è la produzione di una proteina sbagliata. Un tipo di anomalia è la TRASLOCAZIONE nella quale abbiamo 2 cromosomi diversi che subiscono una rottura, ma i due pezzi rotti non vanno persi ma vengono scambiati ( in questo caso il fenotipo è normale ameno che un gene si trovi in un punto di rottura).Un tipo di traslocazione è quella robertsoniana che colpisce i cromosomi acrocentrici che sono quelli più interessati da patologie cromosomiche ( 13,14,15,21,22) LE PRINCIPALI SINDROMI CROMOSOMICHE SINDROME DEL CRI DU CHAT Frequenza 1:15.000- 50.000 nati vivi Cariotipo 46 XY o 46 XX con delezione del braccio corto di un cromosoma 5.Dal punto di vista del sesso sono colpiti in eguale misura sia maschi che femmine. Dal punto di vista clinico questi soggetti sono caratterizzati da : Ritardo della crescita Ritardo mentale grave Pianto caratteristico simile ad un miagolio di gatto dovuto alla ipoplasia della laringe Faccia a luna piena Strabismo Collo corto e tozzo Presenza di cardiopatia Ipotonia muscolare Il quadro clinico è anche in rapporto all’ampiezza della delezione. TRISOMIA 13 O SINDROME DI PATAU Frequenza : 1 : 12.000 nati vivi Cariotipo a 47 cromosomi con trisomia del cromosoma 13.La causa risiede in una non disgiunzione meiotica o zigotica. Dal punto di vista sessuale sono colpiti indifferentemente si maschi che femmine. La sintomatologia è caratterizzata da: Ritardo mentale Palpebre chiuse Muoiono molto presto Cardiopatie congenite Nella forma a mosaico la sopravvivenza è maggiore I soggetti con trisomia 13 nel 97% dei casi vengono abortiti nel primi trimestre di gravidanza. Quelli che giungono a termine muoiono in epoca perinale. Il fenotipo della trisomia 13 è caratteristico. TRISOMIA 18 O SINDROME DI EDWARDS Frequenza : 1: 7500 nati vivi Cariotipo a 47 cromosomi con trisomia 18.Spesso si osservano condizioni di mosaicismo che comportano fenotipi meno severi. La trisomia si determina per una non disgiunzione meiotica o zigotica. Talora essa può essere presente in mosaico. Più colpito risulta il sesso femminile. La sintomatologia è caratterizzata da : Peso inferiore alla norma alla nascita Collo corto e tozzo Cardiopatie di vario genere Mani chiuse con pollice coperto dalle altre dita Riguardo la sopravvivenza il 95% dei fati con trisomia 18 è abortito nel primo trimestre di gravidanza. Quelli che nascono muoiono in epoca perinale. Il fenotipo è caratteristico. SINDROME DI DOWN La sindrome di Down ha una frequenza di 1: 600-700 nati vivi. Un bambino Down nasce dopo una gravidanza normale anche se il parto si verifica prima del termine e l’incidenza degli aborti è due volte più elevata rispetto alla norma. Il peso è inferiore alla norma e resta tale per almeno il primo anno di vita. La faccia è larga e tonda con gote prominenti;le labbra spesse e ripiegate verso l’esterno la bocca piccola e semiaperta con protusione della lingua. I denti sono piccoli e irregolari. Il palato è alto e stretto. Le Rime palpebrali si presentano oblique dal basso verso l’alto e l’angolo dell’occhio e spesso coperto da una plica cutanea. Il 40% dei bambini down nasce con cardiopatia che è causa della alta mortalità che si ha nei primi mesi di vita. Vanno facilmente incontro a malattie respiratorie. Le mani sono corte larghe e tozze, la cute è ruvida e secca. Le femmine sono fertili, i maschi talora sono sterili. MALATTIE A TRASMISSIONE PER LINKED DISTROFIA DI DUCHENNE 1: 7000 incidenza sui maschi 1: 3500 I bambini maschi sono sani Tra i 3-5 anni i loro polpacci sono ipertrofici (grossi) SEGNO DI GOVERS il polpaccio è più grande perché avviene la trasformazione del tessuto muscolare in quello fibroso Verso i 13 anni non camminano più Sopravvivono con un’adeguata assistenza Mutazione letale, non è in grado di riprodursi Di norma non ha ritardo mentale Il gene si trova sul cromosoma X ed è il gene della distrofina Ha una mutazione , 1 delezione (68%) perché troppo grande Per linked recessivo si manifesta nei maschi perché la donna ha due copie una del gene mutato e l’altro no . SINDROME DI MARTIN BELL detta anche dell’ X fragile , avviene l’espansione di una tripletta (CGG) Ritardo mentale grave-difficoltà di apprendimento Orecchie grandi, mandibola allungata Presenza di testicoli grandi Il gene FMR1 si trova sul cromosoma X Nel 99% dei pazienti c’è l’espansione della tripletta CCG oltre 300 scatta la mutilazione e smette di funzionare 1% dei casi delezione del gene o mutazioni puntiformi Nei bambini è facile riconoscere la sindrome Ritardo di sviluppo psicomotorio Comportamenti simil-autistici Iperattività Parente con la malattia Le femmine potrebbero essere portatrici Menopausa precoce Quando l’espansione era da 55 a 230 abbiamo la permutazione, il gene è instabile non c’è la malattia DISTROFIA MIOTONICA si espande la tripletta CTG Riescono a contrarre i muscolina hanno difficoltà a riaprire ad esempio la mano Distrofia Cataratta(opacità cristallina) Sterili Problemi cardiaci N.B. Più le triplette sono espanse più sintomi ci sono (gene 19 DMPK) 38-49 PREMUTAZIONE PERSONA SANA 50-150 FORMA LIEVE (cataratta,miotonia) 21-40 anni sopravvivenza fino a 64 anni FORMA MEDIA (debolezza,aritmie cardiache) 11-20 anni sopravvivenza 48-55 anni FORMA GRAVE (congenita, difficoltà respiratorie) COREA DI HUNTINGTON (tripletta CAG all’interno della regione che produce proteine) Neurodegenerativa Atassia (incapacità a coordinare i movimenti) Tremore degli arti Demenza Psicosi Trasmissione autosomica dominante Malattia rara Età di insorgenza 35-44 anni sopravvivenza 15-18 anni POLIMORFISMI GENICI In una popolazione in un certo locus ci sono 2 alleli. Se un certo gene non si manifesta sempre uguale ma ha diverse sequenze si dice che è polimorfico a patto che almeno su 1 persona c’è una variante. Mutazione : rapporto causale con la malattia POLIMORFISMO : non è una mutazione, sono più frequenti del 1% non si ammala frequentemente ma ha il rischio di sviluppare la malattia EREDITA’ MULTIFATTORIALE : ambiente , non si può calcolare con le leggi di mendel, altera la quantità di proteina, altera la capacità funzionale, cambia 1 amminoacido che funziona un po’ meno. es. Acetil-Trasferasi MTHFR possedere questa variante predispone a tutto MALATTIE MONOGENICHE : non strettamente mendeliana MALATTIA DA ESPANSIONE DI TRIPLETTE : Interessano il sistema nervoso centrale o neuromuscolare. In queste malattie c’è l’aumento di una tripletta di dna e il gene non funziona più. Queste triplette sono presenti nelle regioni tradotte e a volte non codificano non entrano nella proteina. MUTAZIONI DINAMICHE: L’aumento di triplette non è stabile , c’è il fenomeno dell’anticipazione , le malattie si manifestano a età sempre più giovani, aumenta di generazione in generazione e insorge prima nei figli e poi nei genitori. GENETICA DEL CANCRO Il cancro deriva da una sola cellula e può essere una risposta a mutazioni(chimiche o spontanee) e subisce un danno. Il danno può essere: Letale per la cellula (positivo) La cellula viene riparata (positivo) La cellula continua ad essere viva e porta la mutazione e ha L’INIBIZIONE DA CONTATTO ovvero le cellule crescono una affianco all’altra e quando si toccano smettono di crescere e cominciano a crescersi addosso CELLULA CANCEROGENA: perde il meccanismo dell’apoptosi ONCOGENI: favoriscono lo sviluppo del tumore ONCOSOPPRESSORI: bloccano il tumore GENI RIPARATORI: aggiustano i danni del dna ONCOGENI: producono proteine che stimolano le cellule a crescere e hanno una forma normale (producono geni) che durante la vita embrionale favoriscono la formazione dell’embrione. Dopo la nascita riducono la loro funzione ma se nella vita adulta una mutazione attiva l’oncogene fa crescere parti dell’individuo. L’oncogene mutato è dominante e produce: Fattore di crescita proteina che stimola la cellula a crescere Proteine chinasiche attivano i recettori della cellula Proteine non chinasiche, proteina G che trasferiscono il segnale dalla membrana al nucleo ATTIVAZIONE DEGLI ONCOGENI Mutazione puntiforme : la proteina prodotta è alterata e produce una funzione sbagliata (es fattore di crescita stimola le cellule) Trisomie: quando abbiamo un’amplificazione genica può funzionare troppo e fa sviluppare il tumore Traslocazioni:disregolazione delle attività del gene Inversioni virali Alterato imprinting (dei due alleli a volte ne funzionano tutti e due) ONCOSOPPRESSORI sono recessivi (devono mutare tutti e due) e ci proteggono dai tumori Bloccano la proliferazione cellulare Apoptosi (morte cellulare) Adesione cellulare Bloccano i prodotti degli oncogeni P53 guardiano del Genoma I tumori su base genetica hanno un’insorgenza giovanile, non trasmette la malattia ma la predisposizione. GENI MUTATORI Intervengono nella riparazione del dna e quando sono mutati non riescono a riparare i danni XERODEMA PIGMENTOSO : il danno al dna non si aggiusta se si espongono alla luce del sole sviluppano tumori della pelle TUMORI EREDITARI: sono il 5% 10%. Eredita una mutazione germinale e subisce una seconda mutazione e trasmette la predisposizione al cancro. Nei tumori non ereditari ci sono 2 mutazioni a livello somatico si ammala ma non trasmette la predisposizione. La predisposizione al cancro è ereditata in modo mendeliano come un carattere AUTOSOMICO DOMINANTE 50% RISCHIO DI AMMALARSI 50% RISCHIO AUMENTATO DI AMMALARSI Il tumore ereditario è più frequente perché la cellula ha già una mutazione Si sviluppa nei giovani Frequenza di associazione di più neoplasie Molti membri affetti della famiglia con trasmissione diretta ipotesi dei due colpi(Knudson) TUMORI EREDIATRI : COLON Ce ne sono di due forme il carcinoma (FAP) poliposico e HNPCC non poliposico FAP intestino tappezzato da polipi intestinali uno dei quali può essere maligno 1:10000 insorgenza 30 anni (si notano i polipi) a 45 anni c’è il cancro gene APC Funzione oncosoppressore cromosoma 5 APC KRAS DCC P53 per arrivare dalla predisposizione al tumore sono necessarie una serie di tappe FORMA NON POLIPOSICA Forma sporadica 40 casi ogni 100000 il colon non riesce a riparare i danni CARCINOMA DELLA MAMMELLA 1/25 1/50 entro i 50 anni 4% tutta la vita 2% entro i 50 anni forme familiari casi multipli età d’insorgenza precoce casi di bilateralità (nelle forme sporadiche non esiste) associazioni con altri tumori (ovaie) Due geni BRCA 1 (17) e BRCA2 (13) cromosomi LA CLONAZIONE Definizione di clone: identità genetica. Possono essere cloni di singole molecole di dna che possono servire, cellule identiche sono cloni cellulari, individui identici sono i gemelli Il CLONAGGIO è diverso dalla clonazione (individui) CLONAGGIO Piante(OGM) Per produrre batteri che riescono a degradare (petrolio) Fabbrica di indumenti Medicina(insulina,vaccino) EMBRIONE: esistono delle cellule che sono capaci di dare origine ad un altro individuo (gemelli) FETO, BAMBINO : Ha delle cellule che fanno già il loro compito CELLULE STAMINALI: riproducono dei tessuti Si prende un ovulo femminile (23cromosomi) poi una qualsiasi cellula maschile o femminile (46cromosomi) si toglie il nucleo di 23 cromosomi e si mettono 46 cromosomi e si sviluppa un bambino che è 100% identico al donatore. LA MANIPOLAZIONE DELLA FECONDAZIONE UMANA Ci sono due tipi di fecondazione assistita: OMOLOGA : una coppia non riesce ad avere usano i loro gameti e la fecondazione avviene in provetta. Attraverso questa tecnica si risolvono problemi come l’ostruzione delle tube e quello dei dotti referenti. Ci sono due tipi di fecondazione omologa: • ICSI : si prende un singolo spermatozoo e si inserisce nell’ovocellula. Permette ai maschi con pochi spermatozoi di riprodursi(si hanno degli embrioni) • FIVET: si prendono degli spermatozoi che in vitro vengono messi a contato con ovuli, l’embrione poi viene messo nell’utero e gli altri vengono “buttati”(questa tecnica viene usata per l’infertilità femminile) ETEROLOGA: si usa un donatore di spermatozoi se il maschio è sterile DIAGNOSI PRE-IMPIANTO Si usa in casi in cui la coppia è malata e possiamo testare gli embrioni per vedere quelli sani e quelli malati(l’embrione è già un po’ sviluppato)