Istruzione Operativa - Università degli Studi di Udine

SPP_IO_06
Versione n. 03
del 01/10/2015
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
COMPORTAMENTI A SEGUITO DI
ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE
A RISCHIO BIOLOGICO
Redazione:
Verifica:
Gruppo di lavoro:
il referente redazione
Servizio di Prevenzione e Protezione
Dott.ssa Francesca Fiori
SOC Accreditamento, Gestione del
Rischio Clinico e Valutazione delle
Performance Sanitarie
Dott.ssa Daniela De Corti
Il Responsabile
del Servizio di Prevenzione e Protezione
Ing. Stefano Morachiello
Il Responsabile
SOS Tutela della Salute dei Lavoratori
Dr.ssa Ilaria Rosa
Firme
Documento precedente
Versione
Data
ACCRIS_IO_01
ACCRIS_IO_02
ACCRIS_IO_03
ACCRIS_IO_04
ACCRIS_IO_05
ACCRIS_IO_06
ACCRIS_IO_07
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30/09/2013
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Il Direttore Sanitario
Dr. Giampaolo Canciani
Responsabile SOC Accreditamento,
Gestione del Rischio Clinico e Valutazione
delle Performance Sanitarie
Prof. Silvio Brusaferro
Firma referente redazione
Codifica
Approvazione:
Firma
Motivo della modifica
Variazione del percorso e della modulistica.
Accorpamento delle singole procedure pre-esistenti.
Parola chiave 1
Parola chiave 2
Parola chiave 3
Gestione e sicurezza delle strutture e dei processi
Rischio biologico
Infortunio - Incidente
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
SPP_IO_06
Versione n. 03
del 01/10/2015
INDICE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Scopo e campo di applicazione .......................................................................................................... 3
Destinatari ............................................................................................................................................. 3
Contenuti ............................................................................................................................................... 4
3.1. Procedure a carico del lavoratore .............................................................................................. 4
3.2. Procedura a carico del Dirigente/Preposto ............................................................................. 9
3.3. Procedura a carico della SOC Gestione Risorse Umane e Protocollo Generale ................ 10
3.4. Procedura a carico del Pronto Soccorso................................................................................... 11
3.5. Procedure a carico dell’Ambulatorio di Sorveglianza Sanitaria ............................................. 14
3.6. Diagramma di flusso in caso di incidente a rischio biologico ............................................... 17
3.7. Diagramma di flusso per il lavoratore in caso di incidente a rischio biologico .................. 18
3.8. Diagramma di flusso per Dirigente/Preposto in caso di incidente a rischio biologico..... 19
3.9. Analisi su infortuni, incidenti a rischio biologico .................................................................... 20
Responsabilità ....................................................................................................................................... 21
Terminologia ed abbreviazioni........................................................................................................... 21
Riferimenti bibliografici ...................................................................................................................... 22
Allegati ................................................................................................................................................... 23
ALL_01_SPP_IO_06 .......................................................................................................................... 24
ALL_02_SPP_IO_06 .......................................................................................................................... 25
ALL_03_SPP_IO_06 .......................................................................................................................... 26
ALL_04_SPP_IO_06 .......................................................................................................................... 27
ALL_05_SPP_IO_06 .......................................................................................................................... 28
ALL_06_SPP_IO_06 .......................................................................................................................... 29
ALL_07_SPP_IO_06 .......................................................................................................................... 30
ALL_08_SPP_IO_06 ......................................................................................................................... 31
ALL_09_SPP_IO_06 .......................................................................................................................... 35
ALL_09_SPP_IO_06 .......................................................................................................................... 36
ALL_09_SPP_IO_06 .......................................................................................................................... 37
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Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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ISTRUZIONE OPERATIVA
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Versione n. 03
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1. Scopo e campo di applicazione
La presente procedura ha lo scopo di fornire le indicazioni per la gestione del percorso operativo in
caso di infortunio/incidente a rischio biologico (compreso near miss) occorso sul lavoro ai lavoratori ed
equiparati afferenti all’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Santa Maria della Misericordia” (di seguito
denominata AOUD),

delineando i comportamenti di tutte le figure, strutture aziendali coinvolte nella gestione degli
infortuni/incidenti a rischio biologico occorsi ai lavoratori afferenti all’AOUD;

unificando le procedure per la gestione del percorso operativo in caso di infortuni/incidenti a
rischio biologico;

individuando le interconnessioni e le interfacce di responsabilità dei vari attori all’interno del
processo.
All’interno di ogni paragrafo vengono schematicamente evidenziati i percorsi da seguire.
La procedura si applica in caso di infortunio/incidente a rischio biologico occorso sul lavoro ai
lavoratori, afferenti all’AOUD, e soggetti ad essi equiparati (dipendenti, assimilati con contratto di
collaborazione coordinata e continuativa, borsisti dell’azienda, medici in formazione specialistica,
docenti e ricercatori universitari con funzioni assistenziali, studenti, tirocinanti, dottorandi e assegnisti di
ricerca, borsisti universitari, frequentatori, specialisti convenzionati o con altra forma di collaborazione
anche in convenzione tra aziende ospedaliere e/o sanitarie ed altri enti similari, interinali).
2. Destinatari
La procedura gestionale verrà utilizzata da tutto il personale dipendente dell’AOUD o ad esso
equiparato ai sensi del D. Lgs 81/2008 e s.m.i.
Verrà distribuita ai destinatari di seguito indicati per i compiti specifici previsti ed elencati nella presente:











Direzione Sanitaria
Direzione Medica
Clinica Malattie Infettive
Direzione Amministrativa
Direttori SOC/SOS
Dirigenti e Preposti
Pronto Soccorso
Laboratori di Analisi
Servizio Prevenzione e Protezione
Servizio Tutela della Salute dei Lavoratori
Lavoratori, afferenti all’AOUD, e soggetti ad essi equiparati
I Dirigenti e Preposti renderanno disponibile la procedura a ciascun lavoratore, assicurandone la
diffusione dei contenuti.
Sarà possibile, inoltre, visualizzare e scaricare la procedura dal sito aziendale.
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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3. Contenuti
Le procedure di seguito riportate coinvolgono diverse figure professionali e prevedono l’attuazione di una serie di
interventi.
3.1.
Procedure a carico del lavoratore
La procedura, a carico del singolo lavoratore, va attuata subito, in caso di esposizione professionale a
rischio biologico e, se possibile, immediatamente.
-
Il lavoratore, subito dopo l’incidente, dovrà attuare le misure immediate previste ed elencate
nella Tabella 1; questo primo intervento va eseguito sul luogo dell’incidente. Se necessario il
lavoratore allerta il sistema di emergenza interna1.
- Il lavoratore deve:

comunicare immediatamente l’accaduto al Dirigente/Referente di Dipartimento o di
Struttura/Preposto o suo delegato, in caso di assenza, per procedere alla valutazione del
paziente fonte;

collaborare con il Dirigente/Preposto fornendo ogni informazione utile per la compilazione
del Rapporto Interno Infortunio e Incidente a rischio biologico (allegato 1, parte A e C, del
documento “Gestione Infortuni e Incidenti a rischio biologico”) e lo firma insieme al
Dirigente/Preposto2;

acquisire, con la collaborazione del Dirigente/Preposto, informazioni e documentazione
del paziente fonte relativa alla sierologia per HCV, HBV, HIV (tale documentazione dovrà
essere recente: entro 6 mesi) e verrà portata, quando disponibile, dal lavoratore presso il P.S.
Qualora non siano disponibili informazioni sulla sierologia del paziente fonte, il lavoratore si
attiva direttamente, o per il tramite del Dirigente/Preposto, per effettuare il prelievo sul
paziente fonte, previa acquisizione del consenso informato di quest’ultimo (allegato 1).
Se il paziente è ricoverato, collabora con il Dirigente/Preposto per effettuare le richieste
(URGENTI: HBsAg, anticorpi anti HCV e anti HIV indicando nelle note: paziente fonte di
infortunio a rischio biologico ed un eventuale recapito telefonico) e la stampa delle etichette
tramite Programma informatico.
Telefoni AOUD interni per contattare il sistema delle emergenze:
- per la sede di Udine e Cividale: tel. n. 4500
- per la sede di Gemona: tel. n. 9265 oppure 9777
2 Se il lavoratore è studente o appartenente ad altre tipologie individuate nel paragrafo 4 della procedura gestionale
“Gestione infortuni e incidenti a rischio biologico” (SPP_PG_02) compila anche la Notifica di Infortunio
all’Amministrazione (Mod. NIA Università, scaricata dal sito dell’Università di Udine), la firma, se possibile, insieme al
Direttore della Clinica/Istituto, Responsabile di Struttura, dal tutor o suo delegato e la fa pervenire alla Sorveglianza Sanitaria
c/o Ripartizione Personale dell’Università degli Studi.
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Percorso per la richiesta analisi sierologia paziente fonte, attraverso “Gestione Richieste”:
Il lavoratore predispone (eventualmente con la collaborazione del preposto), inoltre, la
provetta (tappo blu con anello giallo) per il prelievo di sangue sul paziente fonte3
compilando l’etichetta con cognome, nome, data di nascita e struttura operativa di
appartenenza ed esegue il Check-out della provetta.
In caso di paziente non in carico ad alcuna unità operativa (ad es.: ambulatoriale, a
domicilio), utilizza la Richiesta Sierologia urgente su paziente fonte per incidente a rischio
biologico (allegato 2).
Si ricorda che per il test Ab-HIV: va richiesto il consenso scritto del soggetto fonte, ad esclusione del soggetto
impossibilitato (es. in corso di intervento, sotto sedazione, in coma) da cui “è possibile prelevare il sangue anche in corso di
intervento chirurgico; il paziente dovrà in seguito essere informato del fatto. Se il paziente, per contro, è in grado di
esprimere un consenso, si dovrà dapprima richiederlo e nell’ipotesi, remota, di un suo diniego, si potrà utilizzare sangue
prelevato per altri scopi” - Tratto da circolare della Direzione Sanitaria AOUD del 04/06/2004, prot. 3580 interpretativa
dell’art. 5 (terzo comma) della Legge 135/1990.
3
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Il lavoratore, quindi, deve:

provvedere, al più presto possibile, all’invio dei campioni per i test del paziente fonte in
Laboratorio Analisi dell’AOUD (tel. 0432 552333), disponibile sulle 24 ore, per poter iniziare
l’eventuale PPE entro 4 ore dal momento dell’infortunio. In particolare:

dovrà portare personalmente le provette del paziente fonte al laboratorio analisi, quando
possibile;

in alternativa, dovrà far pervenire la provetta, tramite altri operatori (es. addetti al trasporto
Pedus) eventualmente attivati dal Dirigente/Preposto.
Il personale che opera nelle sedi periferiche (Cividale e Gemona del Friuli) invia i campioni per
i test del paziente fonte al Laboratorio di Analisi di Udine, in collaborazione con il
Dirigente/Preposto, che allerterà il trasporto dei campioni tramite la Centrale Operativa 118;
per le altre sedi (Tolmezzo, Palmanova, Pordenone, …), il lavoratore, in collaborazione con il
preposto, reperisce la sierologia del soggetto fonte secondo le procedure in uso nella struttura di
riferimento;
4

acquisire l’esito degli esami sul paziente fonte. L’esito viene reso disponibile dal
Laboratorio di Analisi solamente agli operatori della struttura richiedente (P.S. o altra struttura
operativa di invio) attraverso supporto informatico (G2 o Visione referti); in caso di richiesta in
forma cartacea4, il Laboratorio contatta direttamente il nominativo al recapito telefonico
riportato sul Modulo di Richiesta Sierologia e trasmette l’esito attraverso mezzi
tecnici/informatici atti a garantire condizioni di riservatezza dei dati;

recarsi immediatamente al Pronto Soccorso con le informazioni sul paziente fonte (copia di
referti sierologici), qualora disponibili.
In caso di rifiuto a recarsi in pronto soccorso da parte del lavoratore, dovrà essere compilata la
“Dichiarazione per il dipendente che rifiuta di recarsi in Pronto Soccorso dopo
incidente/infortunio con esposizione a rischio biologico” (allegato 3).
Il P.S. accoglierà il lavoratore con codice verde per ricevere le prime cure e gli eventuali
provvedimenti urgenti, effettua lo Screening post incidente a rischio biologico (allegato 4) e
richiede eventuale consulenza di Malattie Infettive.
In caso di proposta di profilassi Post-Esposizione per PPE-HIV e/o anti HBV (ovvero in
caso di sierologia positiva del paziente fonte e assenza, per HBV, di copertura dell’esposto,
nonché, in generale in ogni altra condizione ritenuta opportuna), previa compilazione del
consenso informato (allegati 5 - 6), effettua l’esecuzione dei prelievi a tempo 0 in Pronto
Soccorso.
Il lavoratore riceve dal Pronto Soccorso:
 il verbale di Pronto Soccorso;
 il Certificato Medico di Infortunio (CMI);
eventualmente:
 lo Screening post-incidente a rischio biologico (allegato 4);
 lo Start Kit Standard per PPE-HIV.
N.B. I Frequentatori non ricevono il CMI ma solo il verbale di Pronto Soccorso, che deve
essere trasmesso a cura dell’infortunato alla propria assicurazione personale;
L’allegato 2 viene utilizzato, in generale, solo in caso di impossibilità di accesso al supporto informatico.
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
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il lavoratore si reca alla Sorveglianza Sanitaria5 per:
 consegnare il modulo, compilato, di Screening post-incidente a rischio biologico
(allegato 4) e la sierologia del paziente fonte (se disponibile);
 ricevere la stampa delle etichette con cui si recherà presso il Punto Prelievi (Padiglione 1,
Piano Terra, oppure presso la SOC di appartenenza) per i provvedimenti del caso
(qualora il prelievo non sia già stato effettuato dal P.S. in caso di prescrizione PPE) e la
successiva consegna al Laboratorio di Analisi6;

il lavoratore si reca in Clinica di Malattie Infettive7 entro 24 ore dall’inizio della terapia per
l’eventuale prosecuzione della profilassi post esposizione (PPE-HIV);

per i controlli successivi previsti dal follow-up post esposizione, il lavoratore riceverà dalla
Sorveglianza Sanitaria le etichette per il follow-up post esposizione.
Il lavoratore consegna:
al Protocollo Generale: il certificato medico di infortunio (CMI). Se impossibilitato a
recarvisi di persona, fa pervenire la documentazione tramite raccomandata con Avviso di
Ricevimento.
In caso di continuazione e/o chiusura di infortunio, il lavoratore, consegna o fa pervenire il
certificato redatto dal proprio Medico di Medicina Generale (MMG) o da un medico INAIL con le
stesse modalità di cui sopra.

Per un maggiore dettaglio, si rimanda ai paragrafi 3.2, 3.3 della procedura gestionale “Gestione
infortuni e incidenti a rischio biologico” (SPP_PG_02).
L’accesso alla Sorveglianza Sanitaria può avvenire esclusivamente dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 13:00. Nelle altre
fasce orarie l’etichetta ed i prelievi vengono effettuati dal P.S.
6 Fino alle ore 10.00, con referto in giornata, se entro le 14.00 viene processato il giorno successivo.
7 Clinica di Malattie infettive: numero telefonico 0432/559399 (interno 5399) o il reperibile al 339 5969483.
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Tabella 1
Provvedimenti immediati in caso di possibili infortuni ed emergenze
In caso di:
Misure di primo soccorso e criteri di intervento in caso di emergenza
Su cute integra:
- togliere gli indumenti impregnati di sostanza
- lavaggio immediato con acqua e sapone per 10 minuti
In caso di schizzo su occhi, su mucose o cute non integra:
- lavaggio immediato con acqua o soluzione fisiologica per 15 minuti.
esposizione a contaminante chimico
-
Valutare il grado di ustione:
 ustione superficiale: immergere la parte in acqua fredda
 ustione grave: non usare oli o unguenti. Coprire con garze sterili, non incidere le vesciche.
recarsi in Pronto Soccorso
-
togliere immediatamente la corrente elettrica;
seguire le procedure di messa in sicurezza della persona infortunata;
attivare le misure di primo soccorso
-
contattare immediatamente il coordinatore segnalando il tipo di problema per l’attivazione dell’Ufficio
Tecnico.
incidente termico
contatto elettrico indiretto
malfunzionamento delle attrezzature e
dei raccordi a muro
sovra ossigenazione del locale per
perdita di ossigeno da una valvola o
per altra causa
- procedere immediatamente alla ventilazione del locale (aprire le finestre).
Se la perdita è dovuta ad una bombola:
- portarla all’esterno.
Se la perdita è dovuta all’impianto centralizzato:
- avvertire il medico responsabile in turno della situazione di emergenza,
- richiedere urgentemente l’intervento del Servizio Tecnico per la chiusura della valvola di intercettazione
principale. Questa operazione di emergenza, sospende l’erogazione in più punti dell’impianto, e pertanto
DEVE essere eseguita solo in seguito all’autorizzazione del/i medico/i responsabile/i in turno del/i
reparto/i interessato/i. Il medico responsabile si dovrà sincerare di non disalimentare apparecchiature o
dispositivi medici collegati a pazienti per funzioni vitali.
In caso di incendio:
- si deve fare il possibile per evacuare le bombole di ossigeno dal locale incendiato,
se l’operazione presenta pericoli:
- irrorare, se possibile e senza rischiare la propria incolumità, le bombole con acqua per tutto il periodo di lotta
contro l’incendio al fine di evitare che l’elevata temperatura provochi lo scoppio della bombola stessa con
conseguente violenta sovraossigenazione dell’ambiente.
Atmosfera irrespirabile
- Spostarsi, o far spostare le persone colpite, immediatamente in ambiente ben ventilato e ossigenato.
- Ventilare bene il locale aprendo porte e finestre.
In caso di necessità:
- attivare le procedure di emergenza:
 caso grave: chiamare i soccorsi al tel. 118 (telefono interno 119)
 se persona autonoma: recarsi, o accompagnare la persona colpita, al Pronto Soccorso
Incidente con azoto liquido
In caso di esposizione su cute integra:
- lavaggio immediato con abbondante acqua per 10 minuti;
- non rimuovere i vestiti se impregnati di sostanza;
- recarsi al Pronto Soccorso;
In caso di schizzo su occhi, su mucose o cute non integra:
- lavaggio immediato con acqua o soluzione fisiologica per 15 minuti;
- recarsi al Pronto Soccorso.
Provvedimenti immediati in caso di incidente a rischio biologico
In caso di:
contaminazione con liquidi
biologici
ferita da punta o da taglio da parte
di oggetti acuminati o taglienti
contaminati con materiale
biologico
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
Misure di primo soccorso e criteri di intervento in caso di emergenza
Su cute integra:
- lavaggio immediato con acqua e sapone per 10 minuti
Su cute non integra:
- lavaggio immediato con acqua e sapone per 10 minuti;
- disinfezione.
In caso di schizzo su occhi o su mucose:
- lavaggio immediato con acqua o soluzione fisiologica per 15 minuti.
-
Favorire il sanguinamento;
lavaggio immediato con acqua e sapone per 10 minuti;
disinfezione.
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ISTRUZIONE OPERATIVA
3.2.
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Procedura a carico del Dirigente/Preposto
Il responsabile dell’U.O., Servizio o Struttura, il preposto o, in caso di assenza, loro delegati,
appena informati dell’accaduto (incidente a rischio biologico/esposizione ad agenti biologici) sono
tenuti a:

attivarsi per i soccorsi immediati e per i “Provvedimenti immediati” (vedi Tabella 1 del
paragrafo precedente) e, se necessario, richiede l’intervento dei soccorsi tramite il servizio
emergenze8;

raccogliere dal dipendente le informazioni sull’accaduto compilando il Rapporto interno
Infortunio ed Incidente a Rischio Biologico (allegato 1 della procedura “Gestione Infortuni e
Incidenti a rischio biologico”)9.
In caso di studenti (o altre tipologie di soggetti citati nella procedura operativa
precedentemente citata SPP_PG_02) riceve dall’infortunato anche la “Notifica di Infortunio
all’Amministrazione” (Mod. NIA dell’Università), eventualmente la integra con le osservazione
che ritiene opportune, la firma e la consegna all’infortunato;

reperire la sierologia (HCV, HBV, HIV) del paziente fonte (di esecuzione inferiore ai 6 mesi),
qualora non sia già stata acquisita dall’esposto;

qualora non siano disponibili informazioni sulla sierologia del paziente fonte e il lavoratore non
sia in grado di effettuare il prelievo, si attiva direttamente per:
- formulare le richieste (URGENTI: HBsAg, anticorpi anti HCV e anti HIV indicando nelle
note: paziente fonte di infortunio a rischio biologico) (vedi percorso indicato nel paragrafo
precedente);
- effettuare il prelievo di sangue venoso sul paziente fonte per la sierologia (HCV, HBV,
HIV), previa acquisizione del consenso da parte del paziente stesso (allegato 1)10.
In caso di paziente non in carico ad alcuna unità operativa (ad es.: ambulatoriale, a
domicilio), utilizza la Richiesta Sierologia urgente su paziente fonte per incidente a rischio
biologico (allegato 2).
Per le sedi distaccate di Cividale e Gemona del Friuli, se le sierologie non sono disponibili, il
preposto ha la responsabilità di:
 allertare il 118 per il trasporto dei campioni dal reparto richiedente al Laboratorio Analisi
della sede di Udine. Si ricorda che viene garantita una latenza massima di due ore dalla
chiamata al 118;
 consegnare i campioni agli addetti del 118;
per le altre sedi distaccate (Tolmezzo, Palmanova, Pordenone, …), il preposto collabora con il
lavoratore per reperire la sierologia del soggetto fonte secondo le procedure in uso nella
struttura di riferimento;
Telefoni AOUD interni per contattare il sistema delle emergenze:
 per la sede di Udine e Cividale: tel. n. 4500
 per la sede di Gemona: tel. n. 9265 oppure 9777
9 Il rapporto interno di Incidente a rischio biologico (parte A e C) deve riportare le iniziali del nome e del cognome e la data
di nascita del paziente fonte e, se possibile, il codice identificativo della richiesta di analisi del prelievo effettuato sul paziente
fonte, per garantire la tracciabilità.
10 Si ricorda che per il test AntiHIV:
va richiesto il consenso scritto del soggetto fonte, ad esclusione del soggetto impossibilitato (es. in corso di intervento, sotto
sedazione, in coma) da cui “è possibile prelevare il sangue anche in corso di intervento chirurgico; il paziente dovrà in
seguito essere informato del fatto. Se il paziente, per contro, è in grado di esprimere un consenso, si dovrà dapprima
richiederlo e nell’ipotesi, remota, di un suo diniego, si potrà utilizzare sangue prelevato per altri scopi.” - Tratto da circolare
della Direzione Sanitaria del 04/06/2004, prot. 3580 interpretativa dell’art. 5 (terzo comma) della Legge 135/1990.
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ISTRUZIONE OPERATIVA

reperire tempestivamente l’esito degli esami sul paziente fonte dal Laboratorio di Analisi.
L’esito viene reso disponibile dal Laboratorio solamente agli operatori della struttura richiedente
(P.S. o altra struttura operativa di invio) attraverso supporto informatico (G2 o Visione referti11,
utilizzando il filtro VIP12 per visualizzare il referto HIV); in caso di richiesta in forma cartacea13,
il Laboratorio trasmette l’esito attraverso mezzi tecnici/informatici atti a garantire condizioni di
riservatezza dei dati e contatta direttamente il nominativo al recapito telefonico riportato sulla
Richiesta Sierologia urgente.
Il preposto, per tutte le sedi staccate:
 consegna, l’Atto di Consenso - Dissenso Sorveglianza Sanitaria Post Incidente a Rischio
Biologico (allegato 7) e lo fa compilare e firmare al lavoratore14; l’eventuale dissenso del
lavoratore a proseguire i controlli in ambito di follow up sarà comunicato al Dirigente
responsabile e alla Sorveglianza Sanitaria per le valutazioni del caso in ordine alla tutela di
salute e sicurezza dell’interessato e di terzi;
 per prognosi superiore a 0 giorni:
ricevuta l’informazione dell’avvenuto incidente a rischio biologico, riporta i dati relativi agli
infortuni sul “Registro infortuni” (previo contatto con la Struttura Gestione Risorse
Umane);
3.3.

compilare il Rapporto Interno Infortunio e Incidente a rischio biologico (allegato 1, parte A e
C, del documento “Gestione Infortuni e Incidenti a rischio biologico”) insieme al lavoratore
infortunato, lo firma assieme all’esposto e lo invia alla SOC GRU;

informare il lavoratore infortunato della necessità di eseguire il follow-up;

avviare il lavoratore esposto presso il Pronto Soccorso al più presto (l’avvio della PPE/HIV
deve essere attuato preferibilmente entro 4 ore, massimo 48 dall’esposizione), possibilmente con
la documentazione relativa al paziente fonte, utile a definire il rischio biologico, compresi la data
e l’ora di esposizione, i particolari della procedura eseguita, i particolari dell’esposizione, incluso
il tipo e la quantità di fluido o materiale e la severità;

compilare il “Questionario sull’incidente a rischio biologico” (allegato 8 - pagina 1, 2 e 4) e lo
invia alla Sorveglianza Sanitaria.
Procedura a carico della SOC Gestione Risorse Umane e Protocollo Generale
La descrizione delle attività della SOC Gestione risorse Umane e del Protocollo Generale è indicata nei
paragrafi 3.2, 3.3 e 3.4 della procedura gestionale “Gestione infortuni e incidenti a rischio biologico”
(SPP_PG_02).
Dalle 8:00 alle 20:00 l’esito delle analisi del paziente fonte è visibile limitatamente dal richiedente (P.S. o altra struttura
richiedente), attraverso G2 ed ha carattere di ufficialità (a seguito di firma digitale del medico di laboratorio); nella rimanente
fascia oraria l’esito viene reso visibile, solamente dalla struttura richiedente, attraverso “Visore referti”. I risultati analitici
sono resi disponibili dopo almeno 45 minuti dall’inizio dell’analisi, fatto salvo che non si rendano necessari ulteriori
accertamenti.
12 L’abilitazione VIP va richiesta dal Referente del Reparto/SOS/SOC, attraverso il programma dedicato.
13 L’allegato 2 viene utilizzato solo in caso di impossibilità di accesso al supporto informatico.
14 Per il personale non afferente alle sedi periferiche, il documento verrà proposto dalla Sorveglianza Sanitaria.
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del 01/10/2015
Procedura a carico del Pronto Soccorso
Il Servizio di Pronto Soccorso provvederà a:

accogliere il lavoratore esposto con procedura d’urgenza (codice verde) ed erogare le
cure del caso (suturare la ferita se necessario, ecc.);

valutare il potenziale di rischio del paziente fonte da cui proviene il materiale biologico
sospetto (paziente fonte di contagio) e l’entità del rischio d’infezione da parte del dipendente
effettuando lo Screening post-incidente a rischio biologico (allegato 4) per valutare la necessità
di instaurare la Profilassi Post-Esposizione-HIV (PPE-HIV) e/o la PPE-HBV, avvalendosi
eventualmente della consulenza della Clinica di Malattie Infettive (NB: la consulenza effettuata
va riportata sul CMI);

in caso di necessità di PPE-HIV:
 chiede al lavoratore il consenso all’inizio della terapia farmacologica (allegato 5)
informandolo dell’efficacia, sicurezza, tossicità e controindicazioni del trattamento e dei
rischi conseguenti ad un suo rifiuto anche in considerazione di eventuali comportamenti a
rischio del paziente fonte;
 esegue i prelievi (vedi Tabella 2) al lavoratore, previa acquisizione del consenso (allegato 7);
 consegna lo start kit standard per PPE-HIV (Tabella 3).
Nell’eventualità di dover utilizzare una terapia non standard, chiede la consulenza della Clinica
di Malattie Infettive.
La PPE-HIV deve essere instaurata il più precocemente possibile (preferibilmente entro 4 ore
dall’evento) ed è sconsigliata dopo 72 ore dall’esposizione.
N.B.: La decisione di iniziare la PPE-HIV spetta unicamente all’esposto;
Tabella 2
Accertamenti da eseguire a T0 in caso di in caso di PPE
HBsAg
HBsAb
HBcAb
HBV DNA qualitativo
Anti HCV
HCV RNA qualitativo
Anti HIV
AST-GOT UI/l
ALT-GPT UI/l
Leucociti
Eritrociti
Emoglobina
Ematocrito
MCV
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
Piastrine
Granulociti
Linfociti
γGT
Fosfatasi alcalina
Bilirub. Tot.
Creatinina
Glicemia
Amilasi
Ac. Urico
Trigliceridi
CD4 totali
CD8 totali
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ISTRUZIONE OPERATIVA
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Versione n. 03
del 01/10/2015
Tabella 3
START KIT STANDARD (PPE HIV)
FARMACI
POSOLOGIA
COMBIVIR 150+300 mg
1 cpr ogni 12 h
KALETRA 200+50 mg
2 cpr ogni 12 h

valutare lo stato di immunoprofilassi per l’epatite B nel lavoratore ed eventualmente iniziare
la profilassi con immunoglobuline specifiche (10 UI/Kg per soggetti adulti), entro 24 ore,
previo consenso (allegato 6); una eventuale dose di vaccino deve essere somministrata entro 7
giorni;

redigere le tre copie del certificato INAIL:
 una copia per l’INAIL;
 due per l’interessato: una verrà trattenuta ed una verrà inviata all’Ufficio Protocollo
Generale;

rilasciare al lavoratore:
 lo Screening post-incidente a rischio biologico;
 il verbale di Pronto Soccorso.
N.B. I Frequentatori non ricevono il CMI ma solo il verbale di Pronto Soccorso;

indirizzare il lavoratore all’Ufficio Protocollo Generale per la consegna della documentazione
al Datore di Lavoro;

inviare i lavoratori, il giorno successivo dall’inizio dell’eventuale PPE-HIV alla Clinica di
Malattie Infettive per la prosecuzione della terapia.
Nota: il tutto deve avvenire con la massima riservatezza e nel pieno rispetto dei risvolti umani che tale
incidente sicuramente implica (paura, ansia, angoscia).
La Clinica Malattie infettive può essere contattata telefonicamente al n. tel. 0432/559399 – cell. 339/5969483
-
dal Medico del Pronto Soccorso per consulenze sulla PPE
-
da parte dell’esposto per comunicazioni relative alla terapia in corso.
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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Versione n. 03
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SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
La PPE può essere raccomandata, considerata, sconsigliata in relazione al paziente fonte, modalità di
esposizione e tipologia di materiale biologico coinvolto:
PPE
RACCOMANDATA
CONSIDERATA
SCONSIGLIATA
Caratteristiche
dell’incidente
Paziente Fonte
Modalità
Pz fonte con infezione da Pz fonte con stato sierologico per Pz fonte negativo (effettuare
HIV accertata
HIV non noto o che riferisce di una
valutazione
essere sieronegativo
epidemiologica in base ai
Pz fonte non identificabile o non fattori di rischio, delle
possibilità che sia in fase
disponibile
finestra)
Ferita o puntura con ago o
altro tagliente
Contaminazione di cute lesa o altre Contaminazione
integra
mucose
Contaminazione
congiuntivale
Ferita da morso
Materiale
Sangue
Urine *
biologico
Altro materiale biologico
visibilmente contenente
sangue
Liquido amniotico, sinoviale,
pleurico, pericardico, peritoneale
Tessuti
Saliva*
esposizione
coinvolto
Liquido cerebrospinale
Materiale ad elevata
concentrazione virale (es.
colture, sospensioni
concentrate di virus)
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
Materiale di laboratorio
Sperma o
femminili
secrezioni
di
cute
Vomito*
Feci*
genitali Sudore*
Lacrime*
*SE
NON
SANGUE
VISIBILE
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SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
3.5.
Procedure a carico dell’Ambulatorio di Sorveglianza Sanitaria
















15
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Versione n. 03
del 01/10/2015
Riceve:
- il modulo, compilato, di Screening post-incidente a rischio biologico (allegato 4) e la
sierologia del paziente fonte (se disponibile) dal lavoratore;
- il Rapporto Interno Infortunio e Incidente a rischio biologico (allegato 1, parte A e C, del
documento “Gestione Infortuni e Incidenti a rischio biologico”) completa di tutti i dati
disponibili al SPP;
sottopone al lavoratore l’Atto di Consenso - Dissenso Sorveglianza Sanitaria Post Incidente a
Rischio Biologico (allegato 7) - ad esclusione delle sedi staccate in cui viene sottoposto al
lavoratore dal Preposto - lo fa compilare e firmare. L’eventuale dissenso del lavoratore a
proseguire i controlli in ambito di follow up sarà comunicato al Dirigente responsabile per le
valutazioni del caso in ordine alla tutela di salute e sicurezza dell’interessato e di terzi.
Nei casi di sierologia negativa, il lavoratore si rivolge alla Sorveglianza Sanitaria15 la quale stampa
le etichette per i prelievi;
predispone le date e fornisce al lavoratore le richieste e le indicazioni per gli accertamenti in
base alla Tabella 4 “Schema dei provvedimenti post - esposizione”;
tiene ed aggiorna l’archivio per lo scadenziario degli accertamenti da effettuare per gli incidenti
a rischio biologico;
verifica che il lavoratore effettui i controlli previsti dal follow-up entro i termini previsti ed in
caso contrario invia sollecito;
in caso di Profilassi Post Esposizione (PPE), trasmette all’Istituto Nazionale per le Malattie
Infettive I.N.M.I. “Spallanzani” di Roma la “Scheda di segnalazione di caso per operatore
sanitario” o la “Scheda per esposizione in non operatore sanitario” (scaricabili dal sito
http://www.inmi.it/progetto_IRAPEP.html);
ad ogni scadenza, trasmette copia degli accertamenti effettuati al lavoratore presso la SOC di
appartenenza (ad esclusione degli studenti dei corsi di laurea di area sanitaria che ricevono le
copie solo alla fine della sorveglianza al proprio domicilio con Raccomandata con Ricevuta di
Ritorno);
in caso di PPE, se sopraggiungono effetti collaterali, richiede la consulenza alla Clinica di
Malattie Infettive per la rivalutazione del caso e le opportune modifiche terapeutiche;
al termine dei sei mesi di follow-up PPE trasmette la “Scheda di follow up” all’Istituto
Nazionale per le Malattie Infettive I.N.M.I. “Spallanzani” di Roma;
tiene ed aggiorna l’archivio della documentazione inviata per il “Registro italiano profilassi
post-esposizione ad HIV con antiretrovirali”;
valuta l’andamento degli incidenti a rischio biologico anche ai fini della relazione annuale
(art. 35 D.Lgs. 81/2008);
propone gli eventuali interventi di adeguamento per quanto di specifica competenza;
qualora a seguito di incidente a rischio biologico si verifichi una sieroconversione infettiva,
questa andrà certificata, denunciata e refertata secondo previsione normativa;
a conclusione del follow-up, inserisce i dati nell’archivio informatico;
archivia tutta la documentazione nella “Cartella sanitaria e di rischio del lavoratore”;
compila il “Questionario sull’incidente a rischio biologico” (allegato 8 – pagina 3).
Si richiamano le note n. 6 e 7 a pag. 8
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
Tabella 4
SCHEMA DEI PROVVEDIMENTI POST – ESPOSIZIONE
PAZIENTE FONTE
ESPOSTO
TEMPO 0
30 giorni
3 MESI
6 MESI
Marker HBV
Marker HBV
Marker HBV
Marker HBV
ALT , AST
ALT , AST
ALT , AST
ALT , AST
c. Operatore non responder°
alla vaccinazione HBV
Marker HBV
ALT , AST
Marker HBV
ALT , AST
Marker HBV
ALT , AST
Marker HBV
ALT , AST
d. Operatore vaccinato senza
titolo post vaccinale
se positivo vedi punto b
se negativo valutare rivaccinazione HBV
a. Operatore non vaccinato
(HBsAb e HBcAb negativo)
proporre vaccinazione HBV)
HbsAg
negativo
(accertato)
12 MESI
b. Operatore vaccinato HBsAb
positivo (titolo >10 mUI/ml)
Effettuare prelievo per HBsAb.
a. Dipendente non vaccinato:
proporre immunoglobuline
subito (HBVIg 10UI/kg) e
vaccinazione HBV,da farsi
preferibilmente in concomitanza
con le immunoglobuline
Sierologia
sconosciuta di
paziente
consenziente
per nuovi
accertamenti
b. Dipendente vaccinato HBV
con HBs_Ab positivo (titolo
protettivo >10 mUI/ml)
c. Dipendente non responder°
alla vaccinazione HBV:
somministrare HBVIg prima
possibile e ripetere a 30 gg.
d. Dipendente vaccinato senza
titolo post vaccinale
HbsAg
positivo
Marker HBV
ALT , AST
di paziente
consenziente per
nuovi accertam.
Marker HBV
ALT , AST
HBV DNA
quantitativo
Marker HBV
ALT , AST
Marker HBV
ALT , AST
Marker HBV
ALT , AST
Marker HBV
ALT , AST
Marker HBV
ALT , AST
Marker HBV
ALT , AST
Marker HCV
AST , ALT
Marker HCV
AST , ALT
Sierologia
sconosciuta di
paziente
consenziente
per nuovi
accertamenti
HBV DNA
quantitativo
HCV-Ab negativo
Sierologia ignota,
non rintracciabile
Paziente fonte non
consenziente
Marker HCV
AST , ALT
HCV RNA
quantitativo
Basso rischio accertamenti
come in caso di HBsAg e HCV
negativo
Alto rischio accertamenti come
ai punti HCV Ab positivo HIV Ab
positivo
HIV Ab neg
(accertato)
HIV Ab
positivo
Marker HBV
ALT , AST
Marker HBV
ALT , AST
Marker HCV
AST , ALT
HCV-Ab positivo
Marker HBV
ALT , AST
HBV - DNA
quantitativo
(prelievo per titolo HBV-Ab)
somministrare immunoglobuline
(HBVIg) prima possibile
Se Ab positivi vedi punto b.
se Ab negativi valutare
rivaccinazione HBV
Sierologia
sconosciuta
Marker HBV
ALT , AST
proporre
Profilassi post Esposizione
(PPE-HIV)
HIV Ab
HIV Ab
HIV Ab
HIV Ab
HIV Ab
HIV Ab
HIV Ab
HIV Ab
HIV Ab
HIV Ab
HIV Ab
HIV Ab
PPE HIV
rifiutata da
operatore
HIV Ab
Emocromo AST
, ALT
Accetta dall’
operatore
Controlli
legati alla
terapia
Test
gravidanza
eventuale al
tempo zero
HIV Ab
emocromo
AST , ALT
possibilmente entro 4 ore
e non oltre le 48 ore
HIV Ab
Emocromo
AST , ALT
HIV Ab
Emocromo
AST , ALT
coinfezione
HCV
HIV Ab
Emocromo
AST , ALT
Dalla fine
HIV Ab
HIV Ab
della terapia
emocromo
emocromo
PPE-HIV
AST , ALT
AST , ALT
HIV Ab
emocromo
AST , ALT
tempo (0-15-30-die): emocromo con formula; ALT, AST. Fosfatasi
alcalina, gammaGT ,bilirubina totale: trigliceridi: glicemia;
amilasi;uricemia; CD8 e CD4 totali; se esami alterati ripetere anche
a 45 die^^
°non responder: pz che non ha risposto a due cicli di vaccinazione HBV confermato con titolo negativo post
vaccinazione (titolo inferiore a 10 mUI/ml)
^^ se si manifestano effetti collaterali legati alla PPE, il follow-up sarà modulato dal consulente infettivologo in
base all’andamento clinico
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
INCIDENTE A RISCHIO ELEVATO
Ferita profonda spontaneamente sanguinante
Puntura di ago cavo di grosso calibro utilizzato per
prelievo
Contaminazione di mucosa in particolare congiuntiva o
cute lesa
Contaminazione con materiale ad elevata
concentrazione virale
Puntura profonda
Presenza di sangue in quantità visibile sul pungente o
tagliente
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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Versione n. 03
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INCIDENTE A RISCHIO
BASSO/MEDIO
Lesione superficiale senza sanguinamento
Esposizione cutanea a sangue o liquidi biologici
Contaminazione di lesioni in fase di cicatrizzazione o a
mucosa non congiuntivale
Contatto prolungato di una vasta area cutanea con
sangue
Ferita da morso
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Versione n. 03
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SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
3.6.
Diagramma di flusso in caso di incidente a rischio biologico
Lavoratore
Dirigente/
Preposto
Laboratorio
Analisi
Pronto
Soccorso
Protocollo
Generale
SOC GRU
Servizio
Prevenzione e
Protezione
Sorveglianza
sanitaria
Attua i
provvedimenti
immediati
Segnala l’accaduto al Dir./Prep.,
riferendo ogni informazione sulle
modalità di accadimento
dell’infortunio/incidente
(compreso “quasi evento”)
Collabora con il
lavoratore per acquisire
tutte le informazioni
sulle modalità di
accadimento
Acquisisce informazioni su
sierologia paziente fonte (HIV,
HBV e HCV) in collaborazione
con Dir/Prep
Collabora con
lavoratore per acquisire
informazioni su
sierologia paziente fonte
Se sierologia paziente fonte non nota,
si attiva per il prelievo, con carattere di
urgenza:
1.chiede consenso informato
2.prepara provetta prelievo
3. richiede sierologia urgente
4. fa pervenire la provetta al
laboratorio
Collabora con il lavoratore
per acquisire sierologia su
paziente fonte
Effettua le
analisi e
rende noti
gli esiti
Acquisisce esiti sierologia paziente
fonte attraverso il P.S. o il
Dirigente/Preposto del Reparto di
appartenenza (G2 o Visore referti)
Compila e firma, assieme al Dir./Prep., il
rapporto interno di infortunio/incidente
(compreso “quasi eventi”) (allegato 1 procedura “Gestione Infortuni e
Incidenti a rischio biologico”)
Si reca in PS e riceve le prime
cure (eventuale T0 e consulenza
Malattie Infettiva)
Compila e firma, assieme al
lavoratore, il rapporto
interno di infortunio/incid.
(compr. “quasi eventi”)
Invia
immediatamente
il rapporto interno di
infortunio alla SOC
GRU (in alcune
circostanze*, al
SPPA)
Fa pervenire al Datore di lavoro
(Protocollo Generale) il certificato
medico di infortunio (CMI)
Invia rapporto
interno di
“quasi
evento” al
SPPA
Inserisce la
documentazione
nel fascicolo
personale
Eroga le prime cure
Redige verbale PS e
CMI e li consegna al
lavoratore
Protocolla la
documentazione
e la invia alla
SOC GRU (CMI)
Invia la
documentazione al
SPPA
Aggiorna l’archivio
informatico
Invia al MC/MA il
rapporto interno di
infortunio/incidente e
CMI
Prende visione della
documentazione
Esegue eventuale
istruttoria incidente
Integra, se del caso,
il DVR
Fa pervenire alla Sorveglianza
Sanitaria:
 consenso paziente fonte
(allegato 1)
 copia sierologia paziente fonte
 screening post esposizione
(allegato 4)
Contatta la Sorveglianza Sanitaria
per il T0, se non eseguito in PS, ed
il follow-up
*vedi par. 3.3 del SPP_PG_02 Gestione infortuni ed incidenti a rischio biologico)
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
Propone eventuali
interventi di
competenza
Valuta l’andamento
incidenti
Stampa le etichette
per il prelievo
Archivia la
documentazione nella
cartella sanitaria di
rischio del lavoratore
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Versione n. 03
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SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
3.7.
Diagramma di flusso per il lavoratore in caso di incidente a rischio biologico
Attua i provvedimenti
immediati
Segnala l’accaduto al Dir./Prep., riferendo ogni
informazione sulle modalità di accadimento
dell’incidente
È
incidente
a rischio
biologico
?
no
si
Acquisisce
informazioni
su sierologia
paziente fonte
(HIV, HBV e
HCV) in
collaborazione
con Dir/Prep
È nota la
sierologia del
paziente
fonte?
si
Compila e firma, assieme al Dir./Prep., il
Rapporto Interno di infortunio/incidente
(allegato 1 - procedura “Gestione
Infortuni e Incidenti a rischio biologico”)
Si reca in PS e riceve le prime cure (eventuale
consulenza Malattie Infettiva e T0)
La porta al PS
no
Si attiva direttamente (e, qualora ciò non sia
possibile,
chiede
l’intervento
del
Dirigente/Preposto) per effettuare il prelievo di
sangue, con carattere di urgenza, sul paziente
fonte:

chiede consenso informato (allegato 1)

prepara la provetta per il prelievo,
compilando l’etichetta da applicare alla
stessa (rif. allegato 2)

compila, in caso di paziente non in carico ad
alcuna unità operativa, la richiesta sierologia
urgente (allegato 2) e la consegna, assieme
alla provetta, direttamente al laboratorio, o,
in alternativa, consegna quanto sopra a
personale addetto al trasporto (ad es. Pedus)
Acquisisce gli esiti della sierologia del paziente
fonte attraverso il P.S. o il Dirigente/Preposto del
Reparto di appartenenza (gli esiti sono resi
disponibili su G2 o Visore referti)
Riceve dal PS:
 il certificato medico di infortunio (CMI)
 il verbale di PS
 eventuale prima dose PPE
Fa pervenire al Datore di lavoro
(Protocollo Generale: pad. 1 – piano 4°):
 il primo CMI, TEMPESTIVAMENTE
 gli eventuali certificati medici successivi
Fa pervenire alla Sorveglianza Sanitaria:
 screening post esposizione (allegato 4)
 consenso paziente fonte (allegato 1)
 copia sierologia paziente fonte
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
Si mette in contatto con la Sorveglianza
Sanitaria per il TO, se non eseguito in PS, e
il follow-up
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ISTRUZIONE OPERATIVA
3.8.
SPP_IO_06
Versione n. 03
del 01/10/2015
Diagramma di flusso per il Dirigente/Preposto in caso di incidente a rischio biologico
Si attiva per i soccorsi e
provvedimenti immediati
Acquisisce informazioni dal
lavoratore sulle circostanze
di accadimento dell’incidente
È incidente
a rischio
biologico?
no
Compila e firma, assieme al lavoratore, il
rapporto interno di infortunio/incidente
(compreso “quasi evento”) (allegato 1
procedura “Gestione Infortuni e Incidenti a
rischio biologico”)
si
Acquisisce
informazioni
su sierologia
paziente fonte
(HIV, HBV e
HCV) in
collaborazione
con il
lavoratore
È nota la
sierologia del
paziente
fonte?
si
Consegna documentazione
sulla sierologia del paziente
fonte al lavoratore, che
porterà al PS per ricevere le
cure e per l’eventuale T0
no
Si attiva direttamente (qualora ciò non sia
possibile da parte del lavoratore) per effettuare il
prelievo di sangue, con carattere di urgenza, sul
paziente fonte:
• chiede consenso informato (allegato 1)
• prepara la provetta per il prelievo,
compilando l’etichetta da applicare alla stessa
(rif. allegato 2)
• collabora con il lavoratore per la
compilazione, in caso di paziente non in
carico ad alcuna unità operativa, della
richiesta sierologia urgente (allegato 2)
oppure formula la richiesta attraverso
programma informatico
Acquisisce gli esiti della sierologia del
paziente fonte attraverso programma
informatico (gli esiti sono resi disponibili su
G2 o Visore referti)
Avvia il lavoratore al PS
Fa pervenire immediatamente
il rapporto interno di infortunio/incidente
alla SOC GRU (in alcune circostanze, al
SPPA - vedi par. 3.3 del SPP_PG_02
Gestione infortuni ed incidenti a rischio
biologico)
Compila il questionario
(allegato 8 - pagg. 1, 2 e 4) e
lo invia alla Sorveglianza Sanitaria
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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ISTRUZIONE OPERATIVA
3.9.
SPP_IO_06
Versione n. 03
del 01/10/2015
Analisi su infortuni, incidenti a rischio biologico
Ogni qualvolta si verifica un infortunio (compreso near-miss), questo viene segnalato al SPPA. A questo
punto, un addetto del SPPA, attraverso i suoi operatori, inserisce nel database degli infortuni (Foglio
Excel), con tutti i dati relativi. Nel database sono indicati, tra l’altro:
- nome e cognome e data di nascita dell’infortunato
- sede e reparto e mansione dell’ infortunato
- data ed ora dell’infortunio
- giorni di assenza dal lavoro (con eventuali ricadute)
- causa dell’infortunio (codificata anche numericamente)
- descrizione della modalità in cui si è verificato l’infortunio
Questa Tabella viene aggiornata, man mano, in riferimento agli infortuni verificatisi nel corso dell’anno.
A fine anno i dati raccolti vengono utilizzati per statistiche, confronti con gli altri anni ed altre analisi
sull’andamento degli infortuni. Questi dati vengono presentati e discussi, come richiesto dalla norma,
durante la riunione annuale con gli RLS (ex art. 35 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.). Nel caso di infortuni
particolarmente gravi, o comunque significativi per possibili carenze organizzative o negligenze
comportamentali, viene fatta una ricognizione tempestiva da parte del SPPA.
Per gli incidenti a rischio biologico il procedimento è analogo: gli addetti del SPPA inseriscono nel
database degli incidenti a rischio biologico (Foglio Excel), tutti i dati relativi all’incidente. Nel database
sono indicati tra l’altro:
- nome e cognome e data di nascita
- sede e reparto e mansione dell’ infortunato
- data ed ora dell’accadimento
- causa dell’incidente (codificata anche numericamente)
- descrizione della modalità in cui si è verificato l’incidente
Ogni volta che si verifica un incidente a rischio biologico, un addetto del SPPA, se del caso, intervista il
diretto interessato, il suo coordinatore e il suo responsabile (compilando l’allegato 9), presso la sede
dove si è verificato l’incidente. I dati registrati durante l’intervista vengono inseriti nel database degli
incidenti a rischio biologico. Questi dati riguardano essenzialmente:
- circostanza che hanno prodotto l’evento
- partecipazione a corsi in materia di rischio biologico
- verifica sulle cause del mancato utilizzo dei DPI o dei presidi con protezione del
tagliente/pungente
- azioni intraprese post-incidente.
Anche questi dati sono analizzati a fine anno e presentati durante la riunione con gli RLS esattamente
come quelli relativi agli infortuni.
I dati, in forma anonima, sono altresì resi disponibili ai Direttori di SOC-SOS che ne facciano richiesta
per motivata finalità.
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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ISTRUZIONE OPERATIVA
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Versione n. 03
del 01/10/2015
4. Responsabilità
Tutti gli operatori coinvolti sono responsabili dell’avvenuta applicazione del protocollo.
I Direttori ed i coordinatori sono tenuti a diffondere il presente protocollo presso le proprie Strutture,
ad illustrarne i contenuti ed a controllarne l’applicazione
5. Terminologia ed abbreviazioni
Definizioni
Infortunio sul lavoro: evento dannoso, avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro che può
comportare la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un’inabilità
temporanea assoluta che comporti astensione sul lavoro.
Incidente a Rischio Biologico: nel presente protocollo si definisce “incidente con possibile
esposizione a materiale biologico” qualsiasi situazione in cui l’operatore sanitario viene a contatto con:
- sangue;
- tutti i liquidi organici, secrezioni ed escrezioni, indipendentemente dalla presenza di sangue
in tracce visibili, escluso il sudore;
- materiali organici tessuti, materiali bioptici od anatomici.
Deve essere considerato potenzialmente a rischio ogni contatto con sangue o altro materiale biologico.
Da valutare caso per caso il contatto con cute integra, salvo i casi di contaminazione su ampie superfici
di cute e con materiale biologico altamente concentrato per l’agente infettante.
Near miss (quasi eventi): rappresentano una variazione di processo che non ha influito su un esito, ma
il cui ripetersi può comportare una probabilità significativa di esito avverso grave. Si tratta quindi di
situazioni che non generano un evento avverso propriamente detto per caso fortuito o perché
intercettate in tempo.
Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa
nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione,
anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione.
Dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali
adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività
lavorativa e vigilando su di essa.
Preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e
funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce
l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed
esercitando un funzionale potere di iniziativa.
Abbreviazioni
GRU
HIV
HBV
HCV
INAIL
=
=
=
=
=
Gestione Risorse Umane
Virus da Immunodeficienza Umana
Virus epatite B
Virus epatite C
Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
MC
MMG
PPE
PPE-HIV
PS
SOC
SOS
SPPA
T0
=
=
=
=
=
=
=
=
=
SPP_IO_06
Versione n. 03
del 01/10/2015
Medico Competente
Medico di Medicina Generale
Profilassi Post Esposizione
Profilassi Post Esposizione HIV
Pronto Soccorso
Struttura Operativa Complessa
Struttura Operativa Semplice
Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale
Tempo zero
6. Riferimenti bibliografici
La procedura, da seguire in caso d’esposizione professionale a liquidi biologici potenzialmente
infetti, recepisce ed integra, in particolare per quanto riguarda i percorsi, le raccomandazioni regionali
(Protocollo comportamentale a seguito di esposizione occupazionale a rischio biologico per il personale
delle Aziende Sanitarie del FVG – II versione del 02/01) e nazionali (circolare Min. Sanità 19.11.96,
linee guida del ministero della salute del 02/08 e gli aggiornamenti del 2010).
-
Protocollo comportamentale a seguito di esposizione occupazionale a rischio biologico per il
personale aziendale” del 28.08.2011 (AAS4)
-
Linee guida per la chemioprofilassi con antivirali dopo esposizione occupazionale ad HIV negli
operatori sanitari M. Sanità 13.3.1990 e 19.11.1996
-
Raccomandazioni per la chemioprofilassi con antiretrovirali dopo esposizione occupazionale ad
HIV - Ministero della Salute Roma 25 maggio 2002
-
Guideline for Isolation Precautions: Preventing Transmission of Infectious Agents in Healthcare
Settings 2007: www.cdc.gov/ncidod/dhqp/pdf/isolation2007.pdf
-
Gazzetta Ufficiale N. 101 del 30 Aprile 2008 – D. Lgs aprile 2008 n. 81: Attuazione dell'articolo 1
della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro
-
Gazzetta Ufficiale N. n. 180 del 5 agosto 2009 - Serie generale D. Lgs 3 agosto 2009, n. 106. Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
-
Ministero della Salute: Aggiornamento delle conoscenze sulla terapia dell’infezione da HIV febbraio
2008 - http://www.minsterosalute.it/imhg/C17 pubblicazioni800allegato.pdf
-
Linee-guida sulla Profilassi Post-Esposizione con Antiretrovirali,- Linee-Guida HIV, approvate dalla
Commissione Nazionale AIDS il 13 Luglio 2010 - Ministero della Salute:
http://www.salute.gov.it/hiv/archivioDocumentiHiv.jsp?lingua=italiano&id=1301
Nota informativa HBV AXPRO vaccino dell’epatite B /DNA ricombinante) del 14 luglio 2006 Nota informativa importante concordata con l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA e l’Agenzia
Italiana del Farmaco (AIFA)
-
Raccomandazioni per la gestione delle esposizioni occupazionali a virus dell’epatite B e C negli
operatori sanitari. Vincenzo Puro, Gabriella De Carli, Fabio Soldani, Stefania Cicalini, Giuseppe
Ippolito. - Giornale Italiano delle Infezioni Ospedaliere vol. 10, n. 3, Luglio-Settembre 2003
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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del 01/10/2015
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
-
Guidance for Evaluating Health-Care Personnel for Hepatitis B Virus Protection and for
Administering Postexposure - Management Morbidity and Mortality Weekly Report (MMWR) - vol.
62/No. 10 December 20, 2013 - http://www.cdc.gov/mmwr/cme/conted.html.
-
Infortuni sul lavoro: certificato, denuncia, referto - industria, artigianato, commercio, servizi. Nota
del Comitato regionale di coordinamento nella seduta dd. 05.09.2006 - A cura dell’INAIL-FVG e
dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro delle Aziende per i Servizi Sanitari Regione FVG
7. Allegati
ALLEGATO
Denominazione Allegato
Compilato da
Destinato a
ALL_01_SPP_IO_06
Dichiarazione di consenso
espressa dal soggetto fonte in
caso di incidente con
esposizione a rischio biologico
di un operatore
Soggetto fonte
Consegnato dall’esposto a
chi segue il follow up
ALL_02_SPP_IO_06
Richiesta sierologia urgente su
paziente fonte per incidente a
rischio biologico
Esposto / preposto
Laboratorio
ALL_03_SPP_IO_06
Dichiarazione per il
dipendente che rifiuta di
recarsi in Pronto Soccorso
dopo incidente/infortunio
con esposizione a rischio
biologico
Esposto e preposto
Medico competente
aziendale e
Dirigente responsabile
ALL_04_SPP_IO_06
Screening post incidente a
rischio biologico
Medico Pronto Soccorso
Consegnato all’esposto
che lo porta alla
Sorveglianza Sanitaria
Esposto /medico Pronto
Soccorso
Consegnato dall’esposto
alla Sorveglianza Sanitaria
Esposto /medico Pronto
Soccorso
Consegnato dall’esposto
alla Sorveglianza Sanitaria
Sorveglianza Sanitaria
Preposto (per sedi staccate)
Esposto
Pronto Soccorso
/Sorveglianza Sanitaria
ALL_05_SPP_IO_06
ALL_06_SPP_IO_06
ALL_07_SPP_IO_06
Consenso informato per la
profilassi post esposizione da
HIV
Consenso informato per la
profilassi post esposizione da
HBV
Atto di Consenso - Dissenso
Sorveglianza Sanitaria Post
Incidente a Rischio Biologico
ALL_08_SPP_IO_06
Questionario sull’incidente a
rischio biologico
Preposto e Sorveglianza
Sanitaria
Sorveglianza Sanitaria
ALL_09_SPP_IO_06
Raccolta dati a seguito di
incidente a rischio biologico
SPPA/Esposto/Preposto
SPPA
Comportamenti a seguito di
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ISTRUZIONE OPERATIVA
ALL_01_SPP_IO_06
DICHIARAZIONE DI CONSENSO ESPRESSA DAL SOGGETTO FONTE IN CASO DI INCIDENTE
CON ESPOSIZIONE A RISCHIO BIOLOGICO DI UN OPERATORE
Il/la sottoscritto/a
nato/a a
.il
esprime il proprio consenso ad essere sottoposto a prelievo di sangue venoso per la ricerca
dei marker HBV (HbsAb, HbcAb, HbsAg), HCV (HCVAb), HIV (HIVAb).
Dichiara di essere stato informato che tali esami si rendono necessari a seguito di incidente
occorso ad un operatore sanitario venuto a contatto con materiale biologico, e che i risultati di tali esami
saranno utilizzati per attivare gli interventi preventivi e/o terapeutici che risultassero necessari.
Dichiara altresì di essere stato informato che eventuali positività agli accertamenti sanitari
saranno portate a conoscenza dell’operatore infortunato.
L’autorizzazione a tali accertamenti è subordinata al rispetto della privacy, del segreto d’ufficio e
all’esecuzione del prelievo per HIVAb con garanzia dell’anonimato.
Copia degli accertamenti potrà essermi/non essermi consegnata e comunque nulla è dovuto da
parte mia per i prelievi espressamente autorizzati con la presente.
data
_________________________
firma
_______________________
Firmato dal paziente fonte dell’incidente a rischio biologico
Da far pervenire alla Sorveglianza Sanitaria
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ISTRUZIONE OPERATIVA
SPP_IO_06
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ALL_02_SPP_IO_06
RICHIESTA SIEROLOGIA URGENTE
SU PAZIENTE FONTE
PER INCIDENTE A RISCHIO BIOLOGICO
SOLO su paziente non in carico ad alcuna unità operativa (ad es.: ambulatoriale, a domicilio)
Cognome__________________Nome______________
Data di nascita _____/_____/____________
n. codice fiscale _____________________________
Data prelievo _______/_____/____________
Struttura operativa inviante _______________________

ricerca HBsAg prestazione: Virus Epatite B HBV antigene HBsAg sangue - 91.18.5

ricerca HCV prestazione: Virus Epatite C HCV anticorpi IgM sangue - 91.1951

ricerca HIV prestazione: Virus HIV 1-2 anticorpi sangue - 91.22.4
Incidente a rischio biologico occorso in data ____/____/________
al Sig. ______________________________________ nato il ___/___/_____
N. di telefono _______________________________ e mezzo tecnico/informatico a cui fornire
l’esito della sierologia del paziente fonte
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ALL_03_SPP_IO_06
Dichiarazione per il dipendente che RIFIUTA di recarsi in PRONTO SOCCORSO
dopo incidente/infortunio con esposizione a rischio biologico
Il/la sottoscritto/a __________________________________ con la mansione di
presso il Dipartimento
SOS/SOC
DICHIARA
di aver informato sull’importanza di recarsi in Pronto Soccorso per la valutazione del rischio di
esposizione in relazione al contatto con materiale biologico avvenuto in seguito ad un incidente al fine
di iniziare prontamente la PPE (entro le 4 ore dall’evento infortunistico) il/la Sig./Sig.ra:
Cognome e Nome
Dipendente dell’Azienda
con la mansione di
presso il Dipartimento
SOS/SOC
che
RIFIUTA
di recarsi in Pronto Soccorso, consapevole che con tale rifiuto pone l’Azienda nell’impossibilità di
esercitare compiutamente l’azione di tutela post esposizione.
Firma dell’operatore esposto
_____________________
Firma del preposto
____________________
____________, lì ______________________
Da far pervenire:

alla Sorveglianza Sanitaria

al Dirigente responsabile
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ALL_04_SPP_IO_06
SCREENING POST INCIDENTE A RISCHIO BIOLOGICO
Il/la Sig/Sig.ra
nato/a ___________________ il ___/___/_______, riferisce di essere stato/a
esposto/a in data _________________ alle ore __________ a materiale biologico
potenzialmente infetto.
SCREENING HIV_________________________________________________________________________________________
Paziente fonte
□ negativo
→
STOP
□ positivo
→
consulenza malattie infettive
□ non noto
→
eseguire test HIV rapido
Esposizione
□ cute integra
→
STOP
□ mucose/cute non integra → volume
□ percutanea
→
□ piccolo → attendere test rapido HIV
□ grande → considerare start kit
considerare start kit
Status operatore
□ gravidanza
→
consulenza Clinica Mal. Inf
□ HIV
noto
→
consulenza Clinica Mal. Inf
□ altre condizioni di dubbio……………….
→
consulenza Clinica Mal. Inf
□ altro________________________________________________________________________
Si consiglia profilassi antivirale:
□ NO perché:
□ non rientra nei criteri
□ SI con start kit
□ controindicazioni ai farmaci
SCREENING HBV_____________________________________________________________________________________
Paziente fonte
□ negativo
→
STOP
□ positivo
→
status operatore
□ non noto
→
test paziente fonte → status operatore
Esposizione
□ cute integra
→
STOP
□ mucose/cute non integra/via per cutanea → status operatore
Status operatore
□ vaccinato/responder
→
STOP
□ vaccinato/titolo non noto
→
HBsAb entro 24h → Ig e/o vaccinazione
□ vaccinato/non responder
→
Ig (entro 24 h) e vaccinazione
□ non vaccinato
Ig e vaccinazione
SCREENING HCV____________________________________________________________________________________
Paziente fonte
□ negativo
→
STOP
□ positivo o non noto
→
follow up operatore
Udine, ……………………………….
Medico del Pronto Soccorso ______________________________________
Da far pervenire (con copia sierologia paziente fonte) alla Sorveglianza Sanitaria
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ALL_05_SPP_IO_06
CONSENSO INFORMATO PER LA PROFILASSI POST ESPOSIZIONE DA HIV
Lei ha segnalato un incidente avvenuto durante la sua attività lavorativa, incidente che comporta un
rischio potenziale di infezione da HIV. Per tale motivo Le è stata offerta la possibilità di assumere dei
farmaci per la prevenzione della trasmissione dell'infezione da HIV (profilassi).
Lei è stato inoltre informato/a, con riferimento allo stato attuale delle conoscenze,
a) circa l’entità del rischio di infezione da HIV, in generale e riferito al suo caso specifico;
b) che alcuni studi hanno evidenziato la potenziale efficacia dell’assunzione di farmaci diretti
contro l’HIV nel ridurre tale rischio;
c) che i risultati di tali studi non possono comunque essere considerati definitivi e che, sulla base
delle attuali conoscenze, l’efficacia di tali farmaci nel prevenire l’infezione non può considerarsi
assoluta;
d) che esistono scarsi dati sulla tossicità di tali farmaci in soggetti senza infezione da HIV,
soprattutto per quanto riguarda gli effetti a lungo termine ritenuti peraltro improbabili;
e) delle possibili controindicazioni di tali farmaci, tra le quali la gravidanza;
f) delle modalità di somministrazione dei farmaci e degli accertamenti previsti;
g) della necessità di informare direttamente il proponente la Profilassi Post Esposizione (PPE) di
ogni episodio febbrile che si verifichi nei prossimi 12 mesi, soprattutto se accompagnato a rush
cutanei e/o linfoadenopatia.
I suoi diritti medico-legali non sono in alcun modo messi in discussione qualsiasi sia la sua decisione.
Le visite, le consulenze, la somministrazione di farmaci ed i controlli necessari Le sono
assicurati senza alcuna spesa. Il medico che La segue ha l’obbligo di mantenere la più stretta
confidenzialità sul suo caso. Lei può accettare tutti o solo alcuni dei farmaci che le sono
proposti e interrompere in qualsiasi momento la profilassi, anche se è consigliato discuterne
con il medico specialista che la segue. L’ efficacia della profilassi dipende in parte anche da un
pronto inizio. Per tale motivo Le viene richiesto di sottoscrivere ora il presente modulo sia nel
caso che decida di assumere i farmaci che di non farlo.
IL/LA SOTTOSCRITTO/A.............................................................., sulla base di quanto discusso con il
dott..............................................., in servizio presso...................................................e di quanto riportato nel
presente modulo, dichiara di:
 ACCETTARE
 RIFIUTARE
lo start kit per la profilassi HIV
La sottoscritta ________________ dichiara di
 non avere in corso una gravidanza
 essere in gravidanza (mese_________)
Firma dell’operatore esposto
Firma e timbro del medico
________________________________
_______________________
________________, lì ______________________________
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ALL_06_SPP_IO_06
CONSENSO INFORMATO PER LA PROFILASSI POST ESPOSIZIONE DA HBV
Lei ha segnalato un incidente avvenuto durante la sua attività lavorativa che comporta un rischio
potenziale di infezione da HBV. Per tale motivo, considerato il suo stato immunologico nei confronti di
tale patologia, Le è stata offerta la possibilità di assumere immunoglobuline come mezzo di prevenzione
dello sviluppo dell'infezione.
Lei è stato inoltre informato/a, con riferimento allo stato attuale delle conoscenze:
1. circa l’entità del rischio di infezione da HBV, in generale e riferito al suo caso specifico;
2. che gli studi hanno evidenziato la potenziale efficacia dell’assunzione di immunoglobuline
specifiche nel ridurre tale rischio;
3. che, sulla base delle attuali conoscenze, l’efficacia del trattamento nel prevenire l’infezione
non può considerarsi assoluta;
4. sulle modalità di somministrazione;
5. sulle possibili controindicazioni ed effetti indesiderati di tale somministrazione e sulla
necessità di informare direttamente il proponente la somministrazione di immunoglobuline
sull'eventuale insorgenza di disturbi.
I suoi diritti medico-legali non sono in alcun modo messi in discussione qualsiasi sia la sua decisione.
In tutti i casi le visite, le consulenze, il trattamento con immunoglobuline ed i controlli necessari Le
sono assicurati senza alcuna spesa.
Il medico che La segue ha l’obbligo di mantenere la più stretta confidenzialità sul suo caso.
La possibile efficacia della profilassi dipende in parte anche da un pronto inizio.
Per tale motivo Le viene richiesto di sottoscrivere ora il presente modulo sia in caso decida di assumere
i farmaci che di non farlo.
IL/LA
SOTTOSCRITTO/A.......................................................,
sulla base di quanto discusso con il
dott............................................... in servizio presso........................................................ e di quanto riportato
nel presente modulo, dichiara di:

ACCETTARE
 RIFIUTARE
l’offerta di una profilassi dell’infezione da HBV.
Firma dell’operatore esposto
________________________________
Firma e timbro del medico
_______________________
________________, lì ______________
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ALL_07_SPP_IO_06
Atto di Consenso – Dissenso
Sorveglianza Sanitaria Post Incidente a Rischio Biologico
Compilato dalla Sorveglianza Sanitaria (per le sedi staccate viene sottoposto dal Dirigente/Preposto)
Dati sull’operatore
Sesso
M F
Cognome ___________________ Nome ___________________
Data di nascita ___ / ___ / _________
Telefono _____/_____________
Cellulare _____/_____________
Qualifica _____________________
Reparto di appartenenza _______________________
Dati sull’infortunio
Data _____/_____/________
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
Ora ___/_____
Atto di Consenso - Dissenso
Il/la sottoscritto/a _______________________________, reso/a edotto/a delle disposizioni in
merito alla prevenzione e al trattamento degli incidenti a rischio sul lavoro, relativi alle malattie
infettive contraibili (L. 05/06/90 n. 135 art. 5 comma 3) e delle dalle norme vigenti (T.U. – D.P.R.
30/06/1965 n. 1124 art. 87) attinenti alla obbligatorietà delle cure
 ACCETTA
 RIFIUTA
di sottoporsi a tutti gli accertamenti e misure profilattiche e terapeutiche come indicate dal
protocollo vigente in uso all’interno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “S. Maria della
Misericordia” di Udine.
Data ____/_____/________
Firma _________________________
Il/la sottoscritto/a _______________________________, reso/a edotto/a in
all’accertamento dell’infezione da HIV (legge 135/90 art. 5 comma 3), sottoscrive di:
 ACCETTARE
merito
 RIFIUTARE
di sottoporsi agli accertamenti di laboratorio previsti per il monitoraggio della malattia infettiva in
questione.
Data ____/_____/________
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
Firma _________________________
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SPP_IO_06
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ISTRUZIONE OPERATIVA
ALL_08_SPP_IO_06
pag 1 di 4
QUESTIONARIO SULL’INCIDENTE A RISCHIO BIOLOGICO
compilare il seguente apponendo una crocetta alle voci indicate
Compilazione a cura del Preposto, da inviare alla Sorveglianza Sanitaria
Data evento __________
Ora evento (da 1 a 24) _______
Cognome Nome (infortunato)_______________________
Ore da inizio turno (da 1 a 24) ____
99= non specificata ______
- Sede lesione (indicare la descrizione):
10) TESTA (CRANIO, FACCIA, NASO, BOCCA)
11) OCCHI
12) COLLO escluso rachide cervicale
13) SPALLE
14) TRONCO escluso organi interni
15) TRONCO(organi int.: CUORE, POLMONE,…)
16) ADDOME escluso organi interni
17) ADDOME (org.int.:FEGATO, MILZA, STOMACO)
18) RACHIDE CERVICALE
19) RACHIDE DORSALE
20) RACHIDE LOMBO-SACRALE
21) BRACCIO IMPRECISATO
22) BRACCIO DESTRO
23) BRACCIO SINISTRO
24) GOMITO IMPRECISATO
25) GOMITO DESTRO
26) GOMITO SINISTRO
27) AVAMBRACCIO IMPRECISATO
28) AVAMBRACCIO DESTRO
- Luogo dell’incidente:
1) Reparto (stanza di degenza, medicheria, corridoio ….)
2) Aree di Emergenza (comprende PS e 118)
3) Sale Operatorie, Sala parto
4) Ambulatori – Locali per procedure diagnostiche (Rx)
5) Laboratori
6) Centri Prelievi
- Materiale contaminante:
1) Sangue o prodotti del sangue
2) Vomito
3) Liquido cerebrospinale
4) Succo gastrico (endoscopia, aspirazione naso gastrica, ..)
5) Liquido peritoneale
6) Liquido sinoviale
7) Liquido pleurico
8) Liquido amniotico
9) Liquido pericardico
- Modalità di contaminazione:
1) Strumenti taglienti/pungenti
- Tipo contaminazione taglio, per contatto con taglienti/pungenti:
1) Prima di usare l’oggetto
2) Durante l’uso dell’oggetto
3) Durante fasi di una procedura a più passaggi
4) Smontando le parti di un presidio
5) Durante la preparazione per il riutilizzo di strumenti a non
perdere
6) Reincappucciando l’ago usato
7) Estraendo l’ago da un supporto resistente (gomma o altro
materiale)
8) Altra situazione dopo l’uso, prima dell’eliminazione
9) Da oggetto lasciato sopra o in prossimità del contenitore per
lo smaltimento
10) Durante il riposizionamento dell’oggetto nel contenitore per
taglienti
11) Dopo l’eliminazione con un oggetto che fuoriesce
dall’apertura del contenitore
12) Con oggetto che ha forato la parete del contenitore rigido per
l’eliminazione
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
29) AVAMBRACCIO SINISTRO
30) POLSO IMPRECISATO
31) POLSO DESTRO
32) POLSO SINISTRO
33) MANO IMPRECISATA escluse le dita
34) MANO DESTRA escluse le dita
35) MANO SINISTRA escluse le dita
36) DITA MANO IMPRECISATA
37) DITA MANO DESTRA
38) DITA MANO SINISTRA
39) ANCHE
40) COSCIA
41) GAMBA
42) GINOCCHIA
43) CAVIGLIA
44) PIEDE
45) DITA PIEDE
90) POLITRAUMATISMO
99) ALTRA SEDE non altrove precisata
7) Sala settoria
8) Ambienti Comuni
9) A domicilio
10) Stalle, allevamenti
20) Non specificato
30)Altro
10) Saliva, sputo
11) Urina
12) Secrezioni genitali femminili
13) Sperma
14) Tessuto biologico
15) Liquido o materiale sconosciuto
20) Il tagliente (ago) non era contaminato
99) Altro
2) Contaminazione mucocutanea
13) Dopo l’eliminazione con un oggetto che fuoriesce da contenitore
scorretto
88) Sconosciuta
99) Altro
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SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONE OPERATIVA
pag 2 di 4
ALL_8_SPP_IO_06 (compilazione a cura del Preposto)
- Per contaminazione mucocutanea:
21) Esposizione diretta al paziente
22) Contenitore di campione che perde
23) Contenitore di campione rotto
24) Pompa – Deflussore – Linea venosa che perde
25) Altro contenitore di liquidi biologici che perde
- Scopo del presidio:
1) Dato non disponibile
2) Iniezione intramuscolo-sottocute-endovena
3) Lavaggio con eparina o soluzione salina
4) Inoculazione con siringa nel set per infusione endovenosa
o in PORT
5) Inserimento di ago connesso a set per infusione su linea
endovenosa già in sede
6) Per fleboterapia o per accesso vascolare (agocannula,
catetere vascolare, ..)
7) Prelievo venoso
8) Prelievo arterioso
9) Aspirazione da set vascolare o da PORT
- Tipo presidio:
1) Ago
2) Strumenti chirurgici
SPP_IO_06
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26) Contatto con strumentario contaminato
27) Contatto con teli, lenzuola, camici, …. Contaminati
88) Sconosciuta
99) Altro
10) Per raccogliere liquido corporeo o un campione di tessuto
(urine, liquor, biopsia)
11) Prelievo da dito, tallone, lobo auricolare (destrostix)
12) Sutura
13) Incisione chirurgica
14) Elettrocauterizzazione
15) Come contenitore di un campione o di un farmaco (contenitore
in vetro, ….)
16) Altro per intervento chirurgico
17) Procedure di laboratorio
18) Procedure odontoiatriche
99) Altro
3)
Oggetti in vetro
- Specifica presidio
1) AGO
1) Siringhe a perdere
2) Siringhe da insulina / tubercolina
3) Siringhe preriempite
4) Siringhe per prelievo arterioso
5) Ago di cui non si è sicuri del tipo (es. ago in un
contenitore rifiuti)
6) Ago su linea endovenosa
7) Ago a farfalla (Butterfly)
8) catetere enovenoso
9) Ago standard per raccolta sangue sotto vuoto (tipo
Vacutainer) con camicia a perdere
10) Ago standard per raccolta sangue sotto vuoto (tipo
Vacutainer) con camicia riutilizzabile
11) Ago a farfalla per raccolta sangue sotto vuoto (tipo Vacutainer)
con camicia a perdere
12) Ago a farfalla per raccolta sangue sotto vuoto (tipo Vacutainer)
con camicia riutilizzabile
13) Ago per spinale o epidurale
14) Ago ipodermico non connesso a siringa
15) Ago per paracentesi
16) Ago per carpula (odontoiatria)
17) Ago per rachicentesi
18) Ago per fistola (dialisi)
25) Altro ago
2) STRUMENTI CHIRURGICI O ALTRI TAGLIENTI (oggetti in vetro esclusi)
30) Forbici
39) Molletta ferma telino
31) Bisturi elettrico
40) Lama di microtomo
32) Strumento per tagliare le ossa
41) Troncar (in endoscopia)
33) Lancetta
42) Provetta in plastica sotto vuoto
34) Ago da sutura
43) Provetta in plastica per campione o per test
35) Lama di bisturi
44) Colpi di unghia (paziente agitato)
36) Rasoio
45) Denti (morso dal paziente)
37) Pipetta in plastica
58) Oggetto tagliente non in vetro di cui non si è sicuri del tipo
38) Scheggia ossea
59) Altro oggetto tagliente non in vetro
3) OGGETTI IN VETRO
60) Fiala
61) Flaconcino
62) Bottiglia per infusione
63) Pipetta in vetro
64) Provetta in vetro sottovuoto
65) provetta in vetro per campione o per test
66) Capillare per ematocrito
78) Oggetto di vetro non si è sicuri del tipo
79) Altro oggetto in vetro
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
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ISTRUZIONE OPERATIVA
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Per la profilassi ed il follow up di post-esposizione si richiede:
Compilazione a cura della Sorveglianza Sanitaria
1) DATA PRIMO PRELIEVO ALL’ATTO DELL’INCIDENTE:_______________
HIV (Elisa/WB)
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HbsAg
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HbsAb
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
VACCINATO PER HBV
1 = NO
2 = SI
3 = SI non responder
9 = Dato sconosciuto
HCV (Elisa)
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HCV (Elisa) generazione
2 = seconda
3 = terza
9 = Non conosciuta
HCV Riba
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HCV Riba (generazione)
2 = seconda
3 = terza
9 = Non conosciuta
HCV RNA (PCR)
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
E’ STATA ESEGUITA LA Profilassi Post Esposizione ?
1=No
2=Si
9 =Non disponibile il dato
SIEROCONVERSIONE (inserire la somma)_____
1=NO
2=SI per HBV
4=SI per HCV
8=SI per HIV
99=dato non disponibile
9 = non conosciuto
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INFORMAZIONI SUL PAZIENTE FONTE
Compilazione a cura del Preposto
PAZIENTE FONTE NOTO:
HbsAg
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HbsAb
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HbeAg
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HbeAb
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HBVDNA
1) SI
2) NO
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HIV (Elisa/WB) 1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HIVAg (Ag p24) 1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HCV (Elisa)
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HCV (Elisa)
2 = seconda generazione
3 = terza
9= Non conosciuta
HCV Riba
1 = Positivo
2 = Negativo
3 = Non testato
HCV Riba
2 = seconda generazione
3 = terza
9 = Non conosciuta
HCV RNA
1 = Positivo(PCR)
2 = Negativo
3 = Non testato
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esposizione a rischio biologico
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RACCOLTA DATI A SEGUITO DI INCIDENTE A RISCHIO BIOLOGICO
Dipartimento/Distretto di appartenenza (segnare con una X):
o
S.O./Dip.:
o
Sede di:
o
ALTRO:
Dati del dipendente:

Cognome Nome:

SOC/SOS/Servizio:

Qualifica:
Dati sull’incidente:
-
Data dell’incidente:
-
Luogo dell’incidente:
Compilato da Servizio Prevenzione e Protezione
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ISTRUZIONE OPERATIVA
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SI
SEZIONE 1 – OPERATORE
Tipo evento:
o puntura
o contaminazione
o taglio
o abrasione
o altro_________________
Sede della lesione/contatto:
o viso
o occhi/bocca
o mano/dita
o braccia
o altro_________________
o schizzo
o gamba
o piede
Ha seguito il corso di formazione in tema di rischio biologico nel recente passato?
Con riferimento al corso sui rischi in Azienda
Per quanto a sua conoscenza, altro personale dell’Unità Operativa ha seguito corsi di
formazione in tema di rischio biologico nel recente passato ?
In caso affermativo tale personale formato ha divulgato ai colleghi dell’U.O. le principali
informazioni acquisite ?
Sono, per quanto a sua conoscenza, normalmente disponibili in reparto Dispositivi di
Protezione Individuale per il rischio biologico quali: guanti,occhiali/visiere, camici,
grembiuli impermeabili monouso, facciali filtranti, sovrascarpe?
In particolare sono disponibili i DPI necessari alla manovra ovvero:
 Si
No
 Si
No
 Si
No
 Si
No
Si
No
Si
No
 Si
No
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Se SI, per quale motivo non sono stati
utilizzati?_______________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Negli ultimi 12 mesi le sono capitati altri incidenti a rischio infettivo?
Oggetto che ha causato la lesione (taglio/puntura):
o ago standard o ago cannula o butterfly
o ago sutura
o bisturi
o vetreria
o vacutainer o altri strumenti chirurgici
o lancetta stick o altro _______________________________________
Sono, per quanto a sua conoscenza, normalmente disponibili in reparto Dispositivi
Medici con protezione dell’ago (siringhe, vacutainer, aghi cannula, ecc.) e/o del
tagliente/pungente (lancette, bisturi, ecc)?
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In particolare sono presenti i Dispositivi necessari alla manovra ovvero:
_______________________________________________________________________
 Si
No
/
/
 Si
No
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Se si, per quale motivo non sono stati utilizzati?:_________________________________
_______________________________________________________________________
In caso di schizzo agli occhi è stato usato flacone Lavaocchi?
Modalità della lesione:
o eseguendo iniezione/terapia
o eseguendo prelievi
o durante lavaggio ferri
o riordinando materiale usato
o eseguendo interventi chir./suture
o riponendo nel contenitore idoneo
o altro_________________________________________________________________
Breve descrizione dell’evento:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
NOTE:
DATA
--------------------------
Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
IL COMPILATORE
L’OPERATORE
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PROCEDURA GESTIONALE
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SI
SEZIONE 2 – COORDINATORE
Era a conoscenza di quanto accaduto all’operatore e descritto nella sezione 1
 Si
No
Sono normalmente disponibili in reparto Dispositivi di Protezione Individuale per il
rischio biologico quali: guanti, occhiali/visiere, camici, grembiuli impermeabili monouso,
facciali filtranti?
 Si
No
Il personale è informato circa la disponibilità e collocazione dei DPI per ogni evenienza?
 Si
No
Al personale viene raccomandato l’uso dei DPI per le procedure che espongono a rischio
biologico e viene esercitato un controllo sull’effettivo utilizzo in reparto?
 Si
No
Il prelievo di sangue viene sempre eseguito con sistema vacutainer (solo se ricorre)
 Si
No
Sono normalmente disponibili in reparto Dispositivi Medici con protezione dell’ago
(siringhe, vacutainer, aghi cannula, ecc.) e/o del tagliente/pungente (lancette, bisturi,ecc.)
 Si
No
Il personale è informato circa la disponibilità e collocazione di tali presidi per ogni
evenienza?
 Si
No
Al personale viene raccomandato l’uso dei Dispositivi Medici con protezione, per le
procedure che espongono a rischio biologico e viene esercitato un controllo sull’effettivo
utilizzo in reparto?
 Si
No
NOTE:
DATA
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Comportamenti a seguito di
esposizione a rischio biologico
IL COMPILATORE
IL COORDINATORE
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