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STEVEN WILSON
Steven Wilson (Hemel Hempstead, 3 novembre 1967) è un musicista inglese, leader, fondatore, chitarrista e
cantante del gruppo progressive rock Porcupine Tree.
Nato a Hemel Hempstead, Hertfordshire il 3 novembre 1967, Steven scopre la musica all’età di 8 anni quando a
Natale i genitori gli regalano The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd e Love to Love you Baby di Donna
Summer. Dai Pink Floyd impara il gusto per la psichedelia, la sperimentazione e per la musica progressive,
come si vede nei suoi Porcupine Tree, mentre da Donna Summer prende il gusto per il groove, da cui i No Man
saranno influenzati. Nella sua infanzia i suoi genitori gli fecero prendere lezioni di chitarra, ma, odiando le
forzature, decise di smettere. Ricominciò a suonare a 11 anni con una chitarra classica e negli anni successivi
formò vari gruppi a scuola che gli fecero conoscere l’ambito live, e di queste esperienze fece tesoro: chiunque
abbia visto un concerto dei Porcupine Tree non può negare il loro grande impatto sul pubblico e la loro bravura
dal vivo, con una precisione quasi maniacale nel riproporre le canzoni il più fedelmente possibile alle
registrazioni e il loro creare un percorso musicale ben strutturato. Rimane il fatto che però preferiva e preferisce
tuttora registrare i suoi pezzi in sala piuttosto che suonarli dal vivo (ed egli stesso ammette che sono stati i
Porcupine Tree a fargli scoprire il piacere di suonare davanti a un pubblico. Steven suona sul palco senza
scarpe e calzini, completamente a piedi nudi, perché, a suo dire, gli permetterebbe di azionare con più
disinvoltura la pedaliera degli effetti). Nei primi anni ottanta (1983 – 1985) produce nell’underground inglese
delle demo con due suoi gruppi: gli Altamont e i Karma, lavori che con la crescente fama dei Porcupine sono
riemersi (e lo stesso Wilson dirà che nel ritrovarli si sente come un pittore che vede appesi i suoi primi disegni
fatti da bambino): la sua prima demo sarà incisa all’età di 15 anni. Dall’underground anni ottanta fonderà i due
suoi lavori principali, i Porcupine Tree e i No-Man insieme a Tim Bowness, che lo accompagneranno per il resto
della sua carriera musicale. Come molti artisti del settore, Steven Wilson fa parte di altri “side projects”. Nel
2004 ha formato un progetto a due, chiamato Blackfield, con Aviv Geffen, un cantautore israeliano. Nei progetti
Bass Communion e I.E.M., Steven suona tutti gli strumenti e cura tutti gli aspetti tecnici inerenti al suono, alla
programmazione e alla produzione. Fondamentale è la sua collaborazione con Lasse Hoile, grafico, regista e
fotografo danese, da anni abilissimo nel tradurre in forma visiva le idee artistiche di Steven.
In ambito solista, il suo primo vero lavoro originale è Insurgentes, registrato tra Gennaio e Agosto 2008, messo
in vendita in edizione limitata a Novembre 2008 e che apparirà nei negozi in versione standard a Marzo 2009. Il
disco, che artisticamente non si sposta molto dalle coordinate stilistiche tracciate dai Porcupine Tree, vede la
partecipazione di alcuni dei più acclamati musicisti in ambito progressive metal, tra cui Gavin Harrison (già con
lui nei Porcupine Tree) alla batteria, Tony Levin (Peter Gabriel, King Crimson) al basso e Jordan Rudess alla
tastiera (Dream Theater). Tra produzione e missaggio, invece, Steven Wilson ha lavorato su alcuni album degli
Opeth (Blackwater Park, Deliverance, Damnation e Heritage), in cui ha anche arrangiato i cori e suonato
chitarre e tastiere, sull’ultimo degli Orphaned Land (The Never Ending Way of ORWarriOr), su We’re Here
Because We’re Here e Weather Systems degli Anathema. Nel 2010 collabora con il gruppo Drum & Bass
australiano Pendulum, per una canzone dell’album Immersion, The Fountain, 14esimo brano dell’album. Da
segnalare anche le altre collaborazioni musicali con OSI, Marillion, Dream Theater, JBK, Paatos, Theo Travis,
Yoko Ono, Fish, Cipher, Opeth, Robert Fripp e Anja Garbarek. Ha inoltre collaborato con i Jethro Tull nel
remixaggo stereo e 5.1 dei classici album Aqualung (2011) e Thick as a Brick (2012), nonché nel missaggio di
Thick as a Brick 2 (2012) di Ian Anderson.
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