INDICE
INTRODUZIONE
CAPITOLO PRIMO
Storia del regno di Pergamo
1.1 Origini del regno: La dinastia degli Attalidi
pag. 1
1.2 Gli Attalidi e la pianificazione urbana
pag. 5
1.3 Pergamo: Da regno a provincia romana d’Asia
pag. 9
1.4 La rivolta di Aristonico
pag. 13
CAPITOLO SECONDO
La biblioteca di Pergamo
2.1 Storia della biblioteca nell’antichità
pag. 17
2.2 La biblioteca di Alessandria: Analogie e differenze
pag. 21
2.3 La pergamena
pag. 28
2.4 La filosofia pergamena
pag. 33
CAPITOLO TERZO
Scultura Ellenistica: La scuola di Pergamo
3.1 Tratti della scultura ellenistica
pag. 39
3.2 Il tempio di Dionisio
pag. 46
3.3 L’altare di Pergamo
pag. 52
3.4 Il fregio di Telefo
pag. 61
CONCLUSIONI
Bibliografia
Sitografia
CAPITOLO PRIMO
Storia del regno di Pergamo
1.1 Origini del regno: La dinastia degli Attalidi
A nord - est della costa eolica, risalendo la vallata del Caico, si incontra il centro più
famoso dell’antica Misia: Pergamo dal greco πέργαµον (pérgamon)1. Il nome dell’antica
località è attualmente perpetuato da quello di Bergama, denominazione turca data alla città
che sorse, all’inizio del periodo ottomano, nella parte bassa di Pergamo.
Figura 1.1 – Cartina indicante la collocazione geografica della città di Pergamo.
Fonte: http://erclib.vet.unibo.it
La moderna Bergama è costruita intorno alla Pergamo romana, mentre le rovine della
città ellenistica troneggiano sull’acropoli a nord. Il picco roccioso su cui venne eretta la
cittadella si ergeva ripidissimo su tre lati, circondato alla base dal fiume Selino a ovest, e dal
Cezio a est, e costituiva quella roccaforte naturale che attrasse i primi coloni. I più antichi
frammenti di vasi ritrovati a Pergamo risalgono all’VIII secolo a.C. e indicano che i primi
abitanti dell’acropoli non furono i greci, ma forse una popolazione anatolica indigena
1
Rocca, fortezza, cittadella. Rocci L., Vocabolario Greco - Italiano, Dante Alighieri, Milano, 1989, pag. 1463.
1
insediatasi qui prima delle migrazioni eoliche e ioniche. Ciononostante tutti gli edifici
dell’acropoli risalgono al fiorente periodo degli Attalidi (281 - 133 a.C.), quando Pergamo
era lo Stato più potente dell’Asia Minore.
Pergamo si affermò come Stato indipendente durante le guerre dei diadochi, i
successori di Alessandro. Quando Lisimaco, uno dei diadochi2 di Alessandro e re di Tracia,
ottenne il controllo dell’Asia Minore nordoccidentale, incaricò Filetero, nativo di Tio e
vassallo dei Seleucidi, di governare la fortezza di Pergamo e di custodirvi il tesoro del suo
regno. Alla fine del 281 a.C., alla morte di Lisimaco, Filetero era governatore di un piccolo
Stato che in origine comprendeva poco più della vallata del Caico. Il suo più grande
successo fu la difesa di Pergamo contro i Galati nel 276 a.C. Nel 263 a.C. successe a
Filetero, Eumene I che era riuscito con l’appoggio degli egizi a liberare il regno dal
controllo dei Seleucidi. Così nel 241 a.C. il suo successore, Attalo I potè rivendicare il titolo
di re dando il nome alla dinastia che sarebbe seguita.
Pergamo si accingeva a giocare un ruolo vitale nella politica della regione
mediterranea. Tra le molte città controllate dai Seleucidi e dai Tolomei, che passarono sotto
il suo dominio, ci fu Efeso, famoso centro di transito, che si stava sempre più affermando
sulla rivale Mileto. Ma il prestigio dei re di Pergamo era dovuto principalmente alla vittoria
sugli invasori dell’Asia Minore, i Galati che Attalo I era riuscito a segregare nell’area
centrale e che da loro prese il nome di Galazia.
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I diadochi dal greco Διάδοχοι (diádochoi) indica i generali di Alessandro Magno che alla sua morte si contesero il
controllo del suo impero. Musti D., Storia greca, Laterza, Bari, 1995, pag. 57.
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