Sirio n.358 – Febbraio 2013 Cosignificanza…cosa significa? ovvero “Perché quando sento parlare di cosignificanza mi viene un attacco di orticaria” di Fabrizio Corrias Può darsi che sia un mio problema fisiologico e null’altro, però, dopo aver approfondito i moti del cielo, quel qualcosa di “genialmente” semplificatorio che è la cosignificanza settori (case)-segni zodiacali mi è morta tra le mani. Parliamoci chiaramente, qui non voglio dire che chi ha abbracciato la tesi della cosignificanza non abbia diritto a pensarla come crede, desidero solo esprimere una tesi che, ad oggi, è un po’ fuori dal coro e per questo poco divulgata. Cosa si intende per cosignificanza? I segni zodiacali ed i settori o case sono 12 e questo suggerirebbe, di per sé, una qualche similitudine. Ma i significati degli astri, come quelli dei settori o case e dei segni zodiacali, sono insiti nelle loro caratteristiche naturali. E per caratteristiche naturali intendo ciò che ne percepiamo coi sensi e cioè il moto e la luce, in tutte le loro variazioni quantitative e qualitative. Ma somiglianza ed identità sono due concetti diversi. La Luna indica i mutamenti più di qualsiasi altro astro perché è la più veloce e perché muta la sua apparenza rapidamente, il Leone ha le sue caratteristiche perché quando il Sole lo attraversa determina una certa temperie, il Medium Coeli significa il successo perché è il luogo di massima elevazioni degli astri nella sfera locale, di massima visibilità e così via dicendo. Nella figura del Moto Zodiacale vediamo che gli astri si muovono in senso prevalentemente antiorario. Nella figura del Moto Diurno (quello delle 24 ore) vediamo che il moto degli astri è essenzialmente orario. Ma i segni zodiacali sono generati dal moto apparente del Sole durante l’anno, il quale traccia nel cielo il grande cerchio dell’eclittica (cerchio tratteggiato in verde). Il suo moto nella sfera celeste è antiorario (come indicato dalle frecce nella figura). Questo moto è denominato moto zodiacale. Di contro il moto che genera le case o settori è quello descritto dal moto del Sole nelle 24 ore, legato al sorgere (alba), culminare (mezzogiorno), tramontare (tramonto) e controculminare (mezzanotte). Questo moto è denominato moto diurno (vedi figura del moto diurno). La massima luce, nel moto zodiacale annuo, si ha quando il Sole giunge tra il terzo ed il quarto segno (Gemelli e Cancro), mentre nel moto diurno si ha quando il Sole attraversa la X e 9° casa. La luce minima (giorno più corto), nel moto zodiacale, si ha quando il Sole si trova tra il 9° ed il 10° segno (Sagittario e Capricorno), mentre nel moto diurno tale fase si ha quando il Sole è tra la IV e 3° casa, ovvero la mezzanotte. Inoltre le case che vanno dalla prima alla sesta sono case dell’emisfero inferiore, quelle dove gli astri non sono mai visibili, mentre i segni dall’Ariete alla Vergine sono quelli più alti rispetto all’orizzonte, dove perciò gli astri mostrano per più tempo la loro luce. La settima casa è, dalla Tradizione, indicata come il settore della Morte (lì il Sole tramonta), ma come affermare che la Bilancia (7° segno) sia il segno della Morte? Ancora…la 5° casa è il settore dei figli, ma come si può annettere questo significato al 5° segno, da sempre considerato uno dei segni più sterili? La prima casa è la casa del temperamento e della salute; come affibbiare all’Ariete questi significati? Ci sono delle affinità, tra alcune case ed alcuni segni, ma limitate ad alcuni argomenti e non generalizzabili. Il bello dell’Astrologia è che ogni elemento apporta livelli di significato, pertinenze e peculiarità diverse, creando, perciò, la ricchezza e l’abbondanza nelle combinazioni. Le case in realtà significano circa ciò che più di altri elementi rappresenta la nostra singolarità, mentre i segni sono le caratteristiche più generiche. Sono ancor più evidenti queste incongruenze qualora si considerino gli astri nelle case cosignificanti i segni dei loro domicili (es: Sole – Leone – 5° casa). Il Sole finirebbe in domicilio in una casa sotto l’orizzonte. Venere in domicilio in VII (Bilancia), giustamente casa delle relazioni, ma anche casa della morte (?). La Tradizione definisce casa della Gioia del Sole (una specie di domicilio riferito alle case) la 9°, la casa del Dio, e di Venere la 5°, casa dell’eros. Il Sole si troverebbe perciò in gioia in una casa prossima al punto più alto del cielo locale, mentre Venere, astro notturno, trova la sua gioia in una casa sotto l’orizzonte. Ci sono altre ragioni ma qui sarebbe impossibile entrare nei particolari tecnici dell’argomento. Come abbiamo detto in altri articoli l’Astrologia è un’Arte Ecologica; legge la manifestazione dei fenomeni naturali nelle forme equilibrate ed in quelle squilibrate, trovando il significato dei segni, delle case e dei pianeti nelle modalità stesse della manifestazione. L’interprete deve perciò imparare a dare ad ogni elemento componente la Genitura o Tema Natale il giusto peso e la giusta pertinenza. Le case ed i segni, perciò, devono essere usati in modo diverso, creando da un lato una maggior fatica per l’interprete, ma dall’altro arricchendo l’interpretazione di infinite sfumature di colore. Non si tratta di effettuare astrazioni mentali, ma di osservare la natura e quindi applicare l’Arte.