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TECNICHE E COMUNICAZIONI DI MASSA:
PROPAGANDA E PUBBLICITA’
COMUNICARE:
VEDIAMO ALCUNI CONCETTI FONDAMENTALI
1
MEZZI DI COMUNICAZIONE
DI MASSA
2
I MEZZI DI COMUNICAZIONE
DI MASSA
Sono strumenti (mezzi) attraverso i quali è possibile
far giungere (emissione) il messaggio, nello stesso
momento,
momento, ad un grande numero di individui
(ricezione):
Stampa (manifesti, giornali e libri)
Radio
Cinema
Televisione
Nuovi Media (nati con lo sviluppo dell’informatica)
I MEZZI DI COMUNICAZIONE
DI MASSA
Non esiste alcuna possibilità, da parte dei
riceventi, di rispondere al messaggio inviato.
I mass media non consentono al soggetto di
interagire: la relazione tra emittente e
ricevente è “unidirezionale”
tecnica del monologo
3
I MEZZI DI COMUNICAZIONE
DI MASSA A STAMPA
LA STAMPA
MANIFESTI
GIORNALI
LIBRI
LA STAMPA
Metà del 1400:
Gutenberg inventa i
caratteri mobili
-
pubblicazione “seriale”
4
I LIBRI: NASCE IL BEST SELLER
1880: viene pubblicato
Ben Hur, romanzo
storico di Lew Wallace
(oltre un milione di
copie vendute negli
Stati Uniti, tramite la
vendita
per corrispondenza)
I GIORNALI
Il primo quotidiano nasce nel 1702 in
Inghilterra. E’ il Daily Courrant.
- Ad esso fanno seguito una serie
crescente di pubblicazioni ad uscita
giornaliera, dal Daily Post del 1719 e il
Daily Journal del 1720, sempre in
Inghilterra, al Daily Advertiser del
1730, fino a giungere al francese
Journal de Paris del 1777.
-
5
I GIORNALI
Nel 1831, in Francia, nasce Le Journal des
connaissances utiles,
utiles, un settimanale dedicato a
notizie e consigli utili ai lettori, dai suggerimenti
concreti per l’agricoltura alle ultime invenzioni, dalle
leggi alle norme igieniche: informazioni utili in
cambio dell’acquisto del giornale.
Nel 1836, la pubblicità entra nel giornale: la stampa
diventa impresa. Nuove invenzioni tecnologiche
rendono più gradevoli e fruibili i contenuti che si
differenziano ulteriormente: nasce il giornalismo
d’inchiesta.
I MANIFESTI
6
I MANIFESTI
Sono i più antichi ed utilizzati mezzi di
comunicazione di massa:
1. Per propaganda politica (campagne
elettorali, propaganda dei totalitarismi)
2. Per pubblicità
3. Per servizio (informazioni ai cittadini)
I MANIFESTI
Cos’è un manifesto?
E’ un foglio di carta di varie dimensioni, in
bianco e nero o a colori, con il quale si
trasmette un messaggio, con l’aiuto di
scritte, disegni, immagini, simboli. E’ fatto
per essere esposto in vari ambienti, anche
all’esterno
7
Il messaggio
trasmesso
dev’essere
CONVINCENTE e
SEMPLICE, in modo
che possa essere
compreso dal
maggior numero
di persone possibile
I MANIFESTI
L’uso del manifesto come strumento di
comunicazione sia pubblicitaria che
politica si diffonde a partire dalla
seconda metà del XIX secolo, con
l'affermarsi della società industriale
come società di "massa".
8
IL SUCCESSO DEI MANIFESTI A
STAMPA
L’aumento dell’istruzione consente ad un
numero sempre più grande di persone di
comprendere i messaggi pubblicitari e di
propaganda
I prodotti devono essere commercializzati ad un
numero sempre più crescente di persone
Nuove tecniche di stampa permettono di
aumentare la tiratura dei manifesti e di
abbassarne i costi
La crescente partecipazione politica dei cittadini
favorisce lo sviluppo della comunicazione e della
propaganda politica
I MANIFESTI
Obiettivi sia della pubblicità che della propaganda politica:
Far conoscere un “prodotto”
Rendere più probabile il consumo di un
determinato prodotto (obiettivo a breve termine)
Creare un atteggiamento favorevole nei confronti
del prodotto per rafforzare le abitudini di consumo
(obiettivo a lungo termine) mostrando
ripetutamente l'oggetto fino a farcelo diventare
familiare per ottenere una
percezione di gradevolezza del prodotto
9
I MANIFESTI
I MANIFESTI
10
IL MANIFESTO DI PROPAGANDA
Nasce con l’aumento
della partecipazione
dei cittadini alla vita
politica (la Rivoluzione
Francese segna il punto di
partenza di questo
cambiamento)
I MANIFESTI DELLA GRANDE
GUERRA (1914-1918)
11
I MANIFESTI DELLA GRANDE
GUERRA (1914-1918)
I MANIFESTI DELLA GRANDE
GUERRA (1914-1918)
12
I MANIFESTI DELLA GRANDE
GUERRA (1914-1918)
I MANIFESTI DEL FASCISMO
13
I MANIFESTI DEL
FASCISMO
I MANIFESTI DEL FASCISMO
14
I MANIFESTI DEL FASCISMO
I MANIFESTI DEL NAZISMO
15
I MANIFESTI DEL NAZISMO
I MANIFESTI DEL NAZISMO
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LA PROPAGANDA POLITICA
LA PUBBLICITA’
17
LA PUBBLICITA’
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LA PUBBLICITA’
(anni ’70)
PUBBLICITA’
(ANNI ’70)
19
CAPIAMO MEGLIO LA
PUBBLICITA’
COS’E’ LA PUBBLICITA’?
La pubblicità è l’insieme degli strumenti con
i quali un’impresa richiama l’attenzione del
pubblico sul proprio prodotto nell’intento di
incrementare le vendite
(obiettivi di mercato)
20
LA PUBBLICITA’
Il
primo annuncio pubblicitario è del 1479
Ma è nel 1800 che si diffonde, con i
giornali a stampa e con i manifesti, la
pubblicità
1953: primo spot televisivo in America
1957: in Italia nasce Carosello
OBIETTIVI DELLA PUBBLICITA’
Obiettivo
a breve termine: far conoscere il
prodotto ed invitare a comprarlo per
“provarlo”.
Obiettivo
a lungo termine: creare un
atteggiamento favorevole nei confronti del
prodotto per rafforzare le abitudini di
consumo
fidelizzazione
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LA PUBBLICITA’
E’ diventata un modo di comunicare
Cerca: attenzione e stupore
LA PUBBLICITA’ ROMPE GLI SCHEMI…
22
MANDA MESSAGGI…
SCHERZA CON NOI…
23
LA PUBBLICITA’ E’ CREATIVITA’
24
25
26
LA PUBBLICITA’ IN TV
CAROSELLO
L’unica fascia pubblicitaria
televisiva fino al 1977.
Rappresenta un potente
agente di diffusione di nuovi
consumi, di nuovi modelli
e di nuove mentalità.
Nasce il 3 febbraio 1957,
appena 3 anni dopo la
nascita ufficiale della
televisione, i cui programmi
coprivano la sola fascia
serale
27
LA PUBBLICITA’ IN TV
CAROSELLO
Caratteristiche degli “spot” di Carosello:
1.
2.
3.
4.
5.
il prodotto pubblicizzato è quasi un accessorio e viene “esibito”
“esibito”
solo dopo aver offerto al pubblico un piccolo intrattenimento.
ogni spot doveva durare 1’ e 45’’, dei quali solo 2020-30 potevano
essere dedicati al prodotto: Il suo nome non poteva essere
ripetuto più di 3 volte
un ciclo pubblicitario era di 4 (poi 6) spot, trasmessi a distanza
distanza di
10 giorni l'uno dall'altro;
non dovevano esserci immagini o storie che in qualche modo
incoraggiassero alla violenza, alla disonestà, al vizio o al sesso
sesso
erano pertanto esclusi spot su biancheria intima o bisogni poco
decorosi; erano vietate parole considerate di cattivo gusto come
sudore o forfora o depilazione
LA PUBBLICITA’ IN TV
CAROSELLO
28
LA PUBBLICITA’ IN TV
CAROSELLO
LA PUBBLICITA’ IN TV
CAROSELLO
La struttura degli spot:
1. 4 generi: scenette comiche, cartoni animati,
ascolto di canzoni e cantanti di grido, spot di
informazioni di vario genere (dalle regole del
codice della strada alle caratteristiche di paesi
esotici, ecc.)
2. trama: una breve storia con happy end
obbligatorio; personaggi: l’eroe e l’antagonista
con relativa punizione del cattivo che anzi,
attraverso l'uso del prodotto, veniva addirittura
trasformato in “buono”.
3. Uso di testimonial
29
LA PUBBLICITA’ IN TV
CAROSELLO
Pur rivolgendosi a tutti gli spettatori,
Carosello privilegia i bambini, considerati
fondamentali per diffondere, nella famiglia, i
bisogni dei prodotti pubblicizzati (uso di
gadget)
LA PUBBLICITA’ IN TV
LA FINE DI CAROSELLO
Carosello “chiude” nella primavera 1977, in un'epoca ormai
profondamente mutata rispetto a quella in cui era nato.
1. Sono aumentati enormemente i prodotti da pubblicizzare
2. I produttori sono sempre più insofferenti rispetto alle regole
imposte dalla programmazione di Carosello.
3. Cambia il modo di fare comunicazione pubblicitaria: i tempi
diminuiscono sempre di più.
4. Viene richiesta una maggiore ripetitività, necessaria in un sistema
sistema
nel quale ormai la concorrenza è diventata troppo forte.
5. I prodotti del mercato internazionale hanno bisogno di un'immagine
un'immagine
standard nei diversi paesi e mal sopportano di dover costruire spot
spot
particolari per l'Italia.
6. Con la riforma del 1975 e con la conseguente liberalizzazione delle
delle
frequenze, cominciano a fare il loro ingresso ufficiale nell'etere
nell'etere le
televisioni private che si sostengono con la pubblicità e non con
con il
canone: questo porterà ad un mutamento radicale del modo di
pensare e di fare la televisione
30
31
32
INTERNET:
DALLA COMUNICAZIONE ALLA
SOCIALIZZAZIONE
INTERNET:
UN’INVENZIONE MILITARE
ARPANET (una rete di computer costituita
nel 1969 negli USA da ARPA (Advanced
Research Projects Agency). ARPA fu creata
nel 1958 dal Dipartimento della Difesa degli
Stati Uniti (in piena Guerra Fredda) e
assunse il controllo di tutte le ricerche
scientifiche in campo militare.
33
Verso il 1965 l'ARPA iniziò ad avere dei seri
problemi di gestione: aveva diversi computer
sparsi in varie sedi (tutti molto costosi) che
non potevano parlarsi. ARPANET sarebbe
servita a condividere online il tempo di
utilizzazione del computer tra i diversi centri di
elaborazione dati e i gruppi di ricerca per
l'agenzia. Nel 1969 avvenne il primo
collegamento telefonico tra più computer a
Los Angeles.
Nel 1971 la rete ARPANET connette tra loro 23
computer.
LA STORIA DI INTERNET
1973: la Gran Bretagna e la Norvegia si
uniscono alla rete con un computer
ciascuna.
1979: creazione dei primi forum di
discussione da parte di studenti americani
1981: nasce in Francia la rete Minitel. In
breve tempo diventa la più grande rete di
computer al di fuori degli USA
1982: nasce la parola Internet
34
LA STORIA DI INTERNET
1983: Appaiono i primi siti
1984: La rete conta ormai mille computer
collegati
1986: nasce “cnr.it”, il primo dominio con la
denominazione geografica dell'Italia. È il sito
del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
1987: Sono connessi 10mila computer
1989: sono connessi 100mila computer
1990: arriva il linguaggio HTML
LA STORIA DI INTERNET
1991: nasce il World Wide Web
1992: un milione di computer sono connessi
alla rete
1993: Apparizione del primo browser pensato
per il web, Mosaic.
1996: sono connessi 10 milioni di computer
1999: gli utenti Internet sono 200 milioni
2008: gli utenti Internet sono circa 600 milioni
35
Web 1.0
Diffuso fino agli anni novanta, e composto
prevalentemente
da siti web statici,
senza alcuna possibilità di interazione con l'utente
eccetto la normale navigazione tra le pagine,
l'uso delle email e l'uso dei motori di ricerca.
Web 2.0
E’un termine utilizzato per indicare
genericamente uno stato di evoluzione di Internet
(e in particolare del World Wide Web),
rispetto alla condizione precedente.
Si tende ad indicare come Web 2.0 l'insieme di
tutte quelle applicazioni online
che permettono uno spiccato livello di interazione
sito-utente
(blog, forum, chat, sistemi quali Wikipedia,
Youtube, Facebook,
Myspace, Twitter, Gmail, ecc.)
Le interazioni nel Web si colorano di nuove forme di
partecipazione, spontanee, libere e non mediate, che
concorrono in modo aperto e corale alla creazione della
conoscenza in veri e propri spazi condivisi: gli ambienti
di social network
36
I GIOVANI: NATIVI DIGITALI
NATIVI DIGITALI: CLASSE 1994
Nativo digitale è una persona che è
cresciuta con le tecnologie digitali come i
computer, Internet, telefoni cellulari e MP3.
Per contro un immigrato digitale è una
persona cresciuta prima delle tecnologie
digitali, che le ha adottate in un secondo
tempo.
37
ATTENZIONE AGLI STEREOTIPI
Non tutti concordano sul fatto che i bambini
ed i giovani (che sono per la loro età nativi
digitali) abbiano una maggior dimestichezza
con la tecnologia a differenza degli adulti
che sarebbero più maldestri.
Si deve giustamente ricordare che l'universo
digitale è stato creato dagli immigrati
digitali.
Superficialità, da parte dei nativi
digitali, nell’uso delle nuove tecnologie
Consumismo superficiale
delle nuove tecnologie /
non gestione critica delle
loro potenzialità
I nativi non sono “nativamente” competenti in virtù della loro appartenza generazionale!
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Il Technoday dei giovani: mattino pomeriggio
ASCOLTO MUSICA PER RILASSARSI
ASCOLTO NEWS PER AGGIORNARSI
ED ENTRARE IN CONTATTO
CON IL MONDO
ASCOLTO MUSICA
PER RILASSARSI
IL MINIMO
DELL’INFORMAZIONE
Leggere i titoli in prima pagina,
l’oroscopo, il cinema, gli eventi in
città e lo sport (+ i maschi)
COMPAGNIA
E RELAX
SOTTOFONDO
CONCENTRAZION
E SERENA
LIBRO come
EVASIONE
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A CASA O DA
AMICI
la riunione tra
maschi
lo stacco
completo
inizia lo
spettacolo
fino a notte
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ANTIPANICO
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ESPLOSIONE
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A CASA GUARDARE LA
TV
Programmi di
intrattenimento per
chiudere la giornata con
“spegnimento automatico”
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FUORI CASA
per essere
tranquillo e per
tranquillizzare i
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CONDIVISIONE:
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DISTENSIONE e EUFORIA per la
fine del dovere - LA MENTE IN
AVANTI E LA VOGLIA DI
TORNARE A CASA
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A CASA IN COPPIA
GUARDARE LA TV
Serie TV o, più raramente,
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UNA
MINORANZA
con il libro sul letto
mentre aspetta la
cena
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DA SOLI
SVAGO E GIOCO
(Facebook)
SVAGARSI COL QUIZ
in attesa delle notizie…
SEGUIRE IL TG
con i genitori a
cena o in
solitudine
preparando la
cena
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Spostamento
L’ANTINOIA ALLA
LEZIONE se la
frequenza è
obbligatoria
A CASA DA SOLI:
GUARDARE IL FILM SCARICATO O DVD
Coinvolgimento emotivo
con gli eroi e le trame delle storie
IN CONTEMPORANEA A TV E PC:
TELEFONO PER SENTIRE
LA VOCE DELLA PERSONA CARA
ASCOLTO,
RILASSAMENTO E
RIFLESSIONE
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IL PIACERE“RUBATO”
(Facebook e Posta privata)
AGGIORNAMENTO
CONTINUO
Il Technoday dei giovani: pomeriggio sera
IN CONTEMPORANEA A TV:
UTILIZZO MULTITASKING
Facebook, la posta, le chat, i giochi,
fare commenti, guardare le foto, il gossip, farsi
gli affari degli altri, curiosare le news
+
SCARICO/ASCOLTO MUSICA
GIOCHI E
PASSATEMPI
L’ATTIMO
LIBERATORIO
all’interno del dovere
IMPEGNOSERIETA’
LO SVAGO PRIMA DEL
DOVERE – LA VOGLIA DI
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I siti di lavoro
Scansioni e fotocopie
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CURIOSITA’ – PRIMA
ORGANIZZAZIONE DEL
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(Corriere - Repubblica Gazzetta)
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IN PARALLELO E DI NASCOSTO
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Navigazione su siti di svago
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EMOZIONE
VIVERE DA
PROTAGONISTI:
IDENTIFICAZIONE E
PROIEZIONE
L’EVASIONE
PRIMA DEL
SOGNO
39
Usi e abusi del web
uso del copia-incolla
- applicazione dell’usa e getta (velocità)
- la Rete non è ancora uno strumento al
servizio della propria formazione e dei propri
interessi.
- non si usa la rete per investire sulla propria
formazione
-
COMPETENZE
CIOE’: mobilitare la
maggior parte delle
proprie risorse
(conoscenze e
capacità) per risolvere
un problema
CIOE’: saper agire o
reagire in una
determinata situazione
40
LA COMPETENZA E’:
complessa (conoscenze, abilità, capacità…)
- trasversale (scavalca gli ambiti dei saperi)
- sociale (siamo “animali sociali”…)
- situata (perché inserita in situazioni
concrete)
-
COMPETENZA DIGITALE
COMPETENZA DIGITALE
Saper utilizzare le tecnologie con
dimestichezza e spirito critico
- Presuppone consapevolezza della natura,
del ruolo, del modo di comunicare delle
tecnologie della società
dell’informazione
- Saper adattarsi con creativita’ alle novità
- Saper analizzare in modo critico e
sistematico
- Saper distinguere il reale dal virtuale
-
41
COMPETENZA DIGITALE
Saper costruire in modo condiviso e
collaborativo le conoscenze
- saper mantenere responsabilità
individuali, il confine tra sé e gli altri ed il
rispetto dei diritti/doveri reciproci
-
COMPORTAMENTO ETICO
I SOCIAL NETWORK:
comunicazione ed intrattenimento
42
La missione di
Facebook è fare in modo
che ciascuno possa
condividere la propria
vita e che il mondo sia
più aperto e
connesso.
-
Gli utenti di Facebook sono “a disposizione” delle
aziende che utilizzano i servizi di marketing
offerti dal Social Network (segmenti
(segmenti di
consumatori che usano maggiormente Facebook;
Facebook;
frequenza con cui i consumatori condividono le
proprie opinioni riguardo ad un prodotto o una
marca; caratteristiche demografiche dei
dei
consumatori).
43
In base ai dati dalla ricerca, il social network
permetterebbe alle imprese di comunicare
direttamente con il proprio target, dando
loro la possibilità di offrire ai consumatori
informazioni sui prodotti, coupon e sconti
esclusivi in modo da generare azioni virali
di buzz marketing tra gli utenti
Attraverso il loro
esibizionismo e voyerismo
gli utenti mettono a
disposizione delle aziende
strumenti validissimi per
esserne ulteriormente
influenzati.
44
COMUNICARE OGGI
ENORME AUMENTO DEL
FLUSSO COMUNICATIVO
A CUI NECESSARRIAMENTE
NON CORRISPONDE
UNA MAGGIORE QUALITA’
DELLA COMUNICAZIONE
45
IO ESISTO E QUINDI COMUNICO
IO COMUNICO QUINDI ESISTO
Facebook ci dà
l’illusione
l’illusione di
esistere?
Quando il social
network esalta l’ego
l’ego
46
LE NUOVE FRONTIERE DELLA
COMUNICAZIONE:
LA REALTA’ AUMENTATA
LA REALTA’ AUMENTATA
Le applicazioni:
-
Turismo
Archeologia (sito di Olimpia)
Medicina
Pubblicità
47
LE RIVOLUZIONI DELLA COMUNICAZIONE
LE RIVOLUZIONI DELLA COMUNICAZIONE
Oralità
Scrittura
Multimedialità
48
LE RIVOLUZIONI DELLA
COMUNICAZIONE
NEGLI ULTIMI ANNI NON CI SONO STATE
VERE E PROPRIE RIVOLUZIONI DELLA
COMUNICAZIONE, O MEGLIO DEI CODICI
COMUNICATIVI,
MA SEMPLICEMENTE PROGRESSI
TECNOLOGICI CHE HANNO PERMESSO I
VARI TIPI DI COMUNICAZIONE
49
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