Dott.Noemi De Felice Dott. Reposi Simone Ospedale di Melegnano (Mi)
Direttore Dott. Alfredo Pece
L’occhio secco è la
patologia oculare
più diffusa al
mondo
•11% di persone di
età compresa tra
30 e 60 anni
•14.6% di persone
> 65 anni (4.3
milioni)
“L’occhio secco (dry-eye) è una malattia multifattoriale
delle lacrime e della superficie oculare che determina
sintomi di irritazione (discomfort), disturbo della visione
e instabilità del film lacrimale con potenziale danno della
superficie oculare.
Il dry-eye è accompagnato da iperosmolarità del film
lacrimale e da infiammazione della superficie oculare”
(DEWS dry eye workshop 2007)
IL SISTEMA SUPERFICIE OCULARE
•FILM LACRIMALE trasporto-nutrizione-
pulizia-difesa
•CORNEA sensibilità-stimolo-protezione-
pulizia
•CONGIUNTIVA difesa-risposta immune-
riparazione
•GIUNZIONE MUCOEPITELIALE controllo
spessore film
lacrimale-regolarità film lacrimale-barriera
verso contaminanti esterni
Alterazioni quali-quantitative del film lacrimale determinano
diversi quadri clinici identificati come sindromi da occhio
secco
DRY-EYE
Da ridotta produzione
lacrimale
Non-sjogren
Sjogren
Deficienza
Primario
lacrimale
Secondario
Ostruzione
ghiandola
lacrimale
Riduzione
sensibilità
corneale
Farmaci
sistemici
Da iperevaporazione lacrimale
Intrinseche
Blefarite
Alterazioni
anatomiche
Ridotto
ammiccament
o
Effetti
collaterali di
farmaci
(Accutane)
Estrinseche
Carenza vit A
Conservanti
LAC
Malattie superficie
oculare (es.allergie)
Ipolacrimie
 Nelle forme di ipolacrimie tipo Sjogren o non
Sjogren il difetto principale è la carenza della
componente acquosa che può essere
reintegrata con l ' utilizzo di lacrime con
sostanze mucomimentiche è da preferire
l'utilizzo di prodotti senza conservanti, in
quanto la terapia va protratta per lunghi
periodi quindi monodose,oppure multidose
con sistemi filtranti o con conservanti che si
autoeliminano alla instillazione.
Forme di tipo evaporativo
 Cause fisiche :rima palpebrale troppo ampia, rarità
dell’ammiccamento etc
 Alterazione strato lipidico
 Il processo evaporativo è aumentato con il
cambiamento di alcuni parametri ambientali
(temperatura, vento etc.)
 In caso di irregolarità della superficie oculare,
congiuntiviti,blefariti
 Aumento della concentrazione dei soluti disciolti
nel film lacrimale con conseguente fenomeno di
ipersmolarità il quale innesca il meccanismo della
cascata infiammatoria .
Terapia forme
iperevaporative
 Le lacrime artificiali teoricamente più adatte
sono quelle ipotoniche, in grado di
correggere la iperosmolarità e con buone
caratteristiche diluenti: da privilegiare quindi
lacrime artificiali equilibrate con sostanze
mucomimetiche che garantiscano una
discreta viscosità evitando quelle a
concentrazione troppo elevata.
Pulizia del bordo
palpebrale
 Le dislacrimie iperevaporative da alterazioni
della componente lipidica sono quasi sempre
associate a blefariti aggiungere quindi una
radicale igiene palpebrale con impacchi caldi
e detergenti allo scopo di rimuovere i grassi
depositati sul bordo od ostruenti i pori delle
ghiandole.
I meccanismi patogenetici chiave
del dry eye sono rappresentati da
IPEROSMOLARITA’
INFIAMMAZIONE
INSTABILITA’ FILM LACRIMALE
I meccanismi patogenetici chiave
del dry eye sono rappresentati da
1 ridotta produzione/evaporazione
2 iperosmolarità
(iperemia congiuntivale)
3 danno cellule epiteliali
4 instabilità del film lacrimale
(interfaccia cornea-lacrime)
Quadro transitorio:
recupero
Se tale quadro perdura nel tempo si altera il
numero delle cellule caliciformi:
Danno irreversibile
Dry eye secondo il DEWS
report
12
CLASSIFICAZIONE DEL DRY EYE IN BASE ALLA GRAVITA’ DEL
QUADRO CLINICO
(CORNEA 2006; 25:90-7)
diagnosi dry eye
1
2
3
4
Discomfort,gravità,
frequenza
Lieve e/o episodico
Stress ambientale
Moderato episodico o
cronico
Stress o non stress
Grave frequente
costante
Senza stress
Grave e/o invalidante e
costante
Sintomi relativi alla
visione
Nessuno o episodi lieve
affaticamento
Difficoltà o limitazione
attività visiva episodica
Difficoltà o limitazione
attività visiva cronica
Continui e/o invalidanti
Iperemia congiuntivale
Nessuna o lieve
Nessuna o lieve
+/-
+/++
Colorazione
congiuntivale
Nessuna o lieve
variabile
Moderata a marcata
marcata
Colorazione corneale
Nessuna o lieve
variabile
Marcata centralmente
Grave con erosioni
puntate
Segni corneali-lacrimali
Nessuna o lieve
lieve debris,menisco
ridotto
Cheratite
filamentosa,masse
muco, debris++
Cheratite
filamentosa,masse
muco,debris+,ulcere
Gh palpebrali-meibomio
Disfunzione variabile
Disfunzione variabile
Frequente
Trichiasi
cheratinizzazione
simblefaron
BUT fluo ( sec)
Variabile
<= 10
<=5
immediato
Schirmer (mm/5’)
Variabile
<= 10
<= 5
<= 2
MEZZI TERAPEUTICI NEL DRY EYE
•
SOSTITUTI LACRIMALI
1.Lacrime artificiali
2.Gel lacrimali
3.Pomate
4.Inserti
•“PUNCTUM PLUG”
•FATTORI DI CRESCITA
•ANTINFIAMMATORI
•ANTIOSSIDANTI
•ACIDO RETINOICO
•MUCOLITICI
•
MUCOSOPROTETTORI
(Al-Sucroso-Solfato)
•IMMUNOMODULATORI
(Ciclosporina)
•SECRETAGOGHI
(Eleidosina)
•LENTI A CONTATTO
Idrogel a bassa idrofilia
Lenti al collagene
•POMPE
a flusso continuo
ad intermittenza
IL SOSTITUTO LACRIMALE IDEALE
dal Current Medical Research and Opinion 2006
NATURALE
IDRATANTE
IPOSMOTICO
LUBRIFICANTE
MUCOADESIVO
MUCOMIMETICO
TRASPARENTE
VISCOELASTICO
BEN TOLLERATO
•Aumentare il tempo di residenza corneale
•Aumentare il volume di lacrime
•Stabilizzare le lacrime
•Migliorare la tollerabilità
•Migliorare la riepitelizzazione
IL SOSTITUTO LACRIMALE IDEALE
 Le lacrime naturali possiedono un
comportamento di tipo non newtoniano (la
viscosità e l’attrito diminuiscono con la
velocità del movimento);
 è molto importante che le lacrime artificiali
possiedano anch’esse comportamento non
newtoniano riducendo la loro viscosità con
l’aumentare della velocità
dell’ammiccamento e facilitando in tal
modo lo scorrimento delle palpebre sulla
superficie corneo-congiuntivale.
POLIMERI USATI NEI SOSTITUTI
LACRIMALI
NATURALI
SEMISINTETICI
SINTETICI
Acido ialuronico
(HA)
Idrossipropil Guar
(HP Guar)
Alcol Polivinilico
(PVA)
Destrano
Idrossipropilmetilcellulosa
(HPMC)
Polivinilpirrolidone
(PVP)
TSP
Carbossimetilcellulosa
(CMC)
Acido Poliacrilico
(Carbomer/Carbopol)
POLIMERI NATURALI
Ac. Ialuronico
•Naturale
•Idratante
•Mucoadesivo
eccellente
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
•Cicatrizzante
Acido D-glucuronico e N acetil d
glucosamina
•Aumenta il tempo di residenza corneale
•Aumenta il volume di lacrime
•Stabilizza le lacrime
•Migliora la tollerabilità
•Migliora la riepitelizzazione
Vismed (medivis)
Hydrop (B&L)
Bluyal (sooft-bio)
Hyalistil (sifi)
Ialurex (B&L)
Oxyal (tubilux)
Dropstar (farmigea )
Hyabak (farmila-thea)
Hylocomod (visupharma)
Hylocare
Multistar (farmigea)
Hyaluprotect (farmila-thea)
Bioyal (bioelle)
Xiloial (farmigea)
Dropyal(bruschettini)
Oftaial(alfa intes)
POLIMERI NATURALI
Ac. Ialuronico
Lo ialuronato di sodio (acido ialuronico)è costituito da
una sequenza ripetitiva di acido D-glucuronico e di N-acetil-Dglucosamina, appartiene al gruppo dei glicosaminoglicani. Il
suo peso molecolare è compreso tra 104 e 108 D; le soluzioni di
acido ialuronico possiedono, da un punto di vista reologico,
caratteristiche estremamente particolari e strettamente
dipendenti dal p.m. del soluto e del mezzo; il loro
comportamento è in generale di tipo viscoelastico e non
newtoniano. I pregi principali di tali preparati
consistono in un buon tempo di permanenza sulla superficie
oculare e nel favorire la riparazione di abrasioni corneali.
Acido Ialuronico+TSpolisaccaride
 Formulazione in monodose senza
conservante
 TSP ha grande capacità mucoadesiva
 Assenza di contaminazione batterica
 No offuscamento visivo
 Forma ergonomica con punta oftalmica dai
bordi omogenei
Formula TSP
TSP
 E’ un polimero con un peso molecolare medio di
52.350 è rappresentato principalmente di tre tipi di
zucchero glucosio, il galattosio e xilosio, in un
rapporto molare 3:1:2 (Khanna M 1987)
 TSP ha una catena ramificata costituita da un
polisaccaride di cellulosa come spina dorsale che
trasporta xilosio e galactossio, (Saettone MF et al.
1997) residui chimici simili a quello di mucina MUC-1 e
episialina. (Hilkens J 1992)
 è insolubile in solventi organici e si disperde in acqua
calda per formare un gel ad alta viscosità, come una
soluzione mucillaginosa, con una tolleranza massima
di pH e adesività (Rao, PS. et al. 1946; )
TSP
 Inoltre, non è tossico e non irritante attività
emostatica (Khanna M et al. 1997). 2002).
Si tratta di un galactoxyloglucano, appartiene alla
famiglia xyloglucan possiede caratteristiche non
newtoniane comportamento reologico, modello
simile a quello naturale film lacrimale,
 Mucomimetico, mucoadesivo, con proprietà
pseudoplastica, (Saettone MF et al. 1997; Rolando
M and Valente C 2007) (Saettone MF et al. 1997;
Rolando M e Valente C 2007)
Le dislacrimie da deficit
di mucina
 La xeroftalmia o in caso di perdita di cellule
caliciformi mucipare da estesa alterazione della
superficie oculare sono caratterizzate dal
fenomeno dell’occhio secco che lacrima.
 La lacrima non avendo la mucina scivola dalla
superficie oculare e fuoriesce dalle palpebre
bagnando le guance.In questo caso possiamo
utillizzare il tamarind seed xyloglucan un
polisaccaride estrattivo con proprietà
viscoelastiche e mucoadesive molto simile al muco
naturale.
POLIMERI NATURALI
Destrano
•Naturale
•Idratante
•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
•Cicatrizzante
•Aumenta il tempo di residenza corneale
•Aumenta il volume di lacrime
•Stabilizza le lacrime
•Migliora la tollerabilità
•Migliora la riepitelizzazione
Dacriosol (Alcon)
POLIMERI SEMISINTETICI
Idrossipropil Guar
•Naturale
•Idratante
•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
•Cicatrizzante
•Aumenta il tempo di residenza corneale
•Aumenta il volume di lacrime
•Stabilizza le lacrime
•Migliora la tollerabilità
•Migliora la riepitelizzazione
Systane (Alcon)
POLIMERI SEMISINTETICI
•Aumenta il tempo di residenza corneale
•Aumenta il volume di lacrime
•Stabilizza le lacrime
•Migliora la tollerabilità
•Migliora la riepitelizzazione
Idrossipropilmetilcellulosa
•Naturale
•Idratante
•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
(debolmente)
•Cicatrizzante
Carbomet (farmigea)
Dacriosol (alcon)
Next 300-500 (sooft-bios)
Lacrisifi (sifi)
POLIMERI SEMISINTETICI
carbossimetilcellulosa
•Naturale
•Idratante
•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
Cicatrizzante
•Aumenta il tempo di residenza corneale
•Aumenta il volume di lacrime
•Stabilizza le lacrime
•Migliora la tollerabilità
•Migliora la riepitelizzazione
Optive (allergan)
CMC
 La formula sopra esposta è esemplificativa,
poichè, nella realtà, le molecole sono
particolarmente lunghe ed i gruppi
carbossimetilici - CH2COONa - possono
trovare legami anche con gli ossidrili delle
unità glucosio, come illustrato nella
molecola sopra visualizzata.
Carbossimetilcellulosa
la metilcellulosa (polimero a catena lunga di natura semisintetica) e
l’idrossimetilcellulosa, che interferivano però sulla qualità della visione; in
seguito
hanno trovato spazio altri derivati della cellulosa: la carbossimetil cellulosa
(caramellose), l’idrossimetil cellulosa, l’idrossipropilmetil cellulosa
(ipromellosa).
Grazie alle loro caratteristiche chimiche queste ultime sostanze si prestano
ad essere combinate con altre nei preparati ad uso oftalmologico, in
particolare con elettroliti per formare soluzioni anche ipotonizzanti. Molti di
questi preparati però, in particolare quelli contenenti ipromellosa ad alta
concentrazione, possono addensarsi tra le ciglia e sul bordo palpebrale,
mimando l’aspetto di una blefarite.
POLIMERI SINTETICI
Alcol Polivinilico
•Naturale
•Idratante
•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
Cicatrizzante
•Aumenta il tempo di residenza corneale
•Aumenta il volume di lacrime
•Stabilizza le lacrime
•Migliora la tollerabilità
•Migliora la riepitelizzazione
Lacrilux (tubilux)
Vistil (tubilux)
Hypotears (medivis)
L’alcool polivinilico
all’1,4%
 possiede bassa viscosità ma ottimo potere
umettante e risulta indicato nelle
 alterazioni del film da deficit della
componente sia lipidica che acquosa o
mucinica;
 inoltre non determina annebbiamento
della visione. Combinato al povidone
(polivinilpirrolidone),aumenta
ulteriormente il suo potere idratante.
POLIMERI SINTETICI
Polivinilpirrolidone
•Naturale
•Idratante
•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
•Cicatrizzante
•Aumenta il tempo di residenza corneale
•Aumenta il volume di lacrime
•Stabilizza le lacrime
•Migliora la tollerabilità
•Migliora la riepitelizzazione
Filmabak (farmila-thea)
POLIMERI SINTETICI
Ac.Poliacrilico
CARBOMER/CARBOPOL/PAA
•Naturale
•Idratante
•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
•Cicatrizzante
•Aumenta il tempo di residenza corneale
•Aumenta il volume di lacrime
•Stabilizza le lacrime
•Migliora la tollerabilità
•Migliora la riepitelizzazione
Viscotirs (medivis)
Dacriogel (alcon)
Lacrigel(farmigea)
Lacrinorm(farmigea)
Lipovisc gel(B&L)
Dropgel(eupharmed)
Siccafluid(farmila thea)
Genteal gel(novartis)
Celluvisc(allergan)
Cellufresh(allergan)
Cellumed(allergan)
Lacrilens(tubilux)
Il polimero acrilico più
semplice è uno di quelli meno
compresi. E'…
 polielettrolita Ogni unità ha un gruppo
ionizzabile. In questo caso si tratta di un
gruppo acido carbossilico. L'acido poliacrilico
è bizzarro in quanto assorbe acqua molte
volte il suo peso senza problemi. I polimeri
che si comportano così vengono detti
superassorbenti.
CONFRONTO TRA POLIMERI
POLIMERI
Attività
idratante
Viscosità
viscoelasticità
Mucoadesività
Attività
mucomimetica
Attività
cicatrizzante
Ac ialuronico
++++
++++
++++
++++
++++
+++
Destrano
++
++
+
+
+
+
Idrossipropil guar
++++
++++
+
++
+
+
Idrossipropil
Metilcellulosa
++
++
+
+
+
+
Carbossi
Metilcellulosa
++++
+++
+++
++++
+
++
Alcol polivinilico
PVA
++++
+++
+
+
+
+
Polivinil
Pirrolidone
+
+++
+
+
+
+
Ac. Poliacrilico
CARBOPOL
+++
+++
+++
++++
+++
++
++++:eccellente
+++:molto buona
++: buona
+: scarsa o
assente
TERAPIA ANTINFIAMMATORIA
•TOPICA STEROIDEA a basso dosaggio, ma protratta per lungo periodo di
tempo, preferire in tal caso la monodose
(sempre attenzione effetti collaterali)
• TOPICA con CICLOSPORINA preparato galenico-emulsione oftalmica 0.51% terapia pulsata : 4 volte al giorno per 30 giorni
poi scalare (avvisare sempre il paziente che
questo collirio brucia!) ; costo: 30 euro in
multidose da conservare a 4°C oppure
Restasis diluizione 0,05% monodose ,Città del
Vaticano, Svizzera; costo:150 euro per 30 monodosi
•TOPICA con ANTIBIOTICI : azitromicina e tetracicline
• SISTEMICA con tetracicline : doxiciclina (bassado, da 2 settimane a 3 mesi di
terapia)
TERAPIA ANTINFIAMMATORIA
•TOPICA con AUTOSIERO
•TOPICA con ANTIBIOTICI : azitromicina (azyter coll) e tetracicline (alfaflor
coll)
• SISTEMICA con tetracicline : doxiciclina (bassado, da 2 settimane a 3 mesi di
terapia)
A+B+C
A+B
A
Terapia medica o chirurgica
per le patologie associate
GRAVE
1 linea : sostituti lacrimali senza conservanti ad
instillazione regolare.
Ac grassi polinsaturi per via orale.
2 linea : terapia antinfiammatoria locale
Terapia sistemica
Steroidi e/o fans in terapia pulsata
se necessario
Ciclosporina A; Azitromicina topica
3 linea : chiusura temporanea dei puntini lacrimali;
siero autologo
secretagoghi sistemici (Sjogren)
tetracicline (blefariti) Alfaflor, Eubetal,Colbiocin
doxiciclina sistemica (bassado)
Norme igienico-ambientali
-umidificazione degli ambienti
-no ventialzione forzata
-occhiali con protezione laterale
-valutazione uso LAC
-igiene palpebrale
Uso di sostituti lacrimali
1sostituti lacrimali ipotonici
2 gel
3 pomate per uso notturno
MODERATO
Correzione di
eventuali patologie
palpebrali associate
LIEVE
Lacrime artificiali senza
componente mucomimetica
 soluzioni fisiologiche di Na Cl
Lacrime artificiali a bassa
concentrazione di componente
mucomimetica
 a) Acido ialuronico a concentrazione inferiore
allo 0,2%
 b) Mucillagini (esteri) della cellulosa a bassa
concentrazione
 c) Altre sostanze mucomimetiche a bassa
concentrazione
 Polivinilpirrolidone 2%
 Alcool polivinilico 1,4%
 Galattoxiloglucano 0,2%
Lacrime artificiali a medioelevata concentrazione di
sostanze mucomimetiche
 a) Acido ialuronico a concentrazione
superiore allo 0,2%
 b) Mucillagini della cellulosa ad elevate
concentrazioni (0,4-1%)
 c) Altre sostanze mucomimetiche a elevata
concentrazione
 Polivinilpirrolidone 5%
 Alcool polivinilico 3%
 Galattoxiloglucano 0,5-1%
Gel (lacrime artificiali in
forma di gel)
 carbomeri (acido poliacrilico) e/o
 polialcoli (sorbitolo, mannitolo, etc.).
Lacrime correttive
 a) lacrime artificiali ipotoniche
 b) lacrime ad azione mucolitica (acetilcisteina
4%-5%)
 c) riepitelizzanti (dexpantenolo )
Lacrime notturne e
lipidiche
 Nanoemulsione cationica
 Lacrime lipidiche
Lacrime artificiali e conservante
 Il conservante garantisce
la sicurezza del
preparato oftalmico
dopo la sua apertura.
 L’utilizzo frequente e
prolungato dei
conservanti è tossico per
l’epitelio, tanto più se
già sofferente per il Dry
Eye.
 Il conservante può
stimolare reazioni
allergiche
Multidose con conservante
 Conservanti come il benzalconio cloruro
garantiscono la sicurezza della
conservazione del prodotto dopo
l’apertura, ma non sono consigliabili in
pazienti sensibili ed, in assoluto, in terapie
croniche.
 I conservanti soft o a scomparsa
(complessi del cloro, sistemi a base di
perossido, polyquad) sono meglio tollerati,
ma non garantiscono la completa
protezione dall’inquinamento e comunque
mantengono una tossicità residua
Multidose senza conservante
 Offrono una
maneggevolezza
comparabile (ma non
ancora sovrapponibile) a
quella del multidose
 Disponibili solo poche
formulazioni, a bassa
concentrazione, che
richiedono numerose
somministrazioni
Monodose
 Sicurezza dalla
contaminazione
microbica
 Ottimizzazione del loro
impiego (non si spreca
quel che non si usa)
 Poco maneggevoli
 Costosi, specialmente
se si utilizzano come si
dovrebbe, cioè per una
sola instillazione
Minicontenitori ritappabili
 Sicurezza dalla contaminazione microbica
 Buona maneggevolezza
 Riduzione degli sprechi e quindi dei costi
Mercato lacrime
 Un mercato superiore ai 9 milioni di Unità,
per un fatturato che supera i 60 milioni di
euro, con un prezzo al pubblico medio che
supera gli 11 euro a confezione
(fatturato/unità di venduto)
 Il mercato è in crescita (+9,6% in fatturato
su base annuale, contro il +5,7% del
glaucoma), a riprova della crescente
attenzione verso le disfunzioni del film
lacrimali
Articolazione del mercato
(Fonte: IMS Health)
Articolazione del mercato secondo packaging (dato IM S novembre 2009)
Sistemi multidose
s.c.
9%
Gel
12%
Multidose
48%
Monodose
31%
Costi della terapia
 Abbiamo visto che il costo medio al pubblico di una
lacrima artificiale è supera gli 11 euro
 Il costo medio al pubblico di una confezione di
multidose senza conservante è di 13,8 €. Si tratta
però sempre di flaconcini da 10 ml (molti multidose
contengono 5 ml di prodotto)
 Il costo medio di una confezione di collirio in
monodose al pubblico è stimabile sopra i 12 euro;
ma in questo caso la gamma di confezionamenti è
molto ampia (numero di monodosi, volume
contenuto nel singolo contenitori ). Quindi i costi
possono essere estremamente variabili passando da
un prodotto all’altro
 Un solo prodotto è rimborsabile per i pazienti con
Sindrome o Fenomeno Sjoegren
Valutazione del
costo/beneficio (1)
 Ottimizzazione del numero di
somministrazioni:
a meno di quel numero limitato di situazioni
patologiche in cui si deve ricorrere alle
soluzioni saline per diluire un film lacrimale
eccessivamente concentrato, è buona norma
utilizzare prodotti che garantiscono una
permanenza tale da contenere il numero di
instillazioni
Valutazione del
costo/beneficio (2)
 I multidose con conservante consentono una
riduzione del costo/terapia, ma possono
essere utilizzati a patto che il numero di
applicazioni sia contenuto, la terapia non sia
cronica e non associata ad altri colliri
conservati.
Valutazione del
costo/beneficio (3
 I multidose senza conservante offrono
sicurezza e tollerabilità con una buona
maneggevolezza
 Limiti
 Maneggevolezza ancora imperfetta
 Costo più alto
 Limitata scelta di prodotti, e solo soluzioni a bassa
concentrazione
Valutazione del
costo/beneficio (4)
 I monodose sono una soluzione sicura contro la
contaminazione microbica e consentono
un’ottimizzazione dell’impiego (si usa solo il
necessario)
 Limiti
 Maneggevolezza difficoltosa, specie nel paziente
anziano
 Sensazione di spreco della sostanza che rimane nel
monodose, quindi alto costo/terapia
Valutazione del
costo/beneficio (5)
 I minicontenitori ritappabili sono un buon
compromesso che consente di utilizzare i
vantaggi del monodose, superandone alcuni
limiti
 Vantaggi
 Maneggevolezza migliore per la dimensione maggiore
 L’utilizzo giornaliero non lascia il tempo alla soluzione
e alla punta di contaminarsi
 Riduzione dello spreco di prodotto
Integratori alimentari





Estratto di sambuco nero :
antocianidine
Estratto di vitis vinifera:
polifenoli
Estratto di mirtilli :
vit A
Estratto di primula :
prostaglandine
Estratto di ginko biloba: anti-aggregante lipidico
Come gli omega 3 trattano
l’occhio asciutto
 Riduzione dell’infiammazione
 Aumento e miglioramento dello strato
lipidico
 Stimolazione della funzione lacrimale
Omega 3 acidi grassi
essenziali
 Acido alfa linolenico (omega 3) acido grasso
essenziale incrementa le PG
 Acido linolenico (omega-6)
Conclusioni
 C’è una crescente attenzione verso i costi sociali
del Dry Eye, legata al prezzo relativamente alto
delle lacrime artificiali
 Bisogna preferire prodotti senza conservante,
senza esitazione nel caso di terapie croniche, di
epiteliopatie e di pazienti in multiterapia
 Multidose senza conservante e monodose hanno
però limiti di maneggevolezza e costo/terapia più
alto
 I minicontenitori ritappabili sono un’opzione più
maneggevole e che riduce il costo/terapia,
mantenendo i vantaggi dell’assenza di
conservante.
CONCLUSIONI
La terapia della malattia “occhio secco” deve ormai
associare al trattamento “sintomatico” con lacrime
artificiali l’uso di farmaci antinfiammatori e, dove
necessario, antibiotici.
Deve essere interrotto il circolo vizioso che
dall’alterazione del film lacrimale conduce,
attraverso lo stress osmotico, a processi
infiammatori che alterano il sistema immunitario
determinando la cronicizzazione della malattia
Razionale terapeutico
Trattare i nostri pazienti con un approccio
dinamico : identificare cosa è necessario
in quel momento alla superficie oculare e
instaurare la terapia mirata
Grazie per l’attenzione