Poesie contro la violenza sulle donne LACRIME DI SANGUE Una brutale forza Ti ha massacrato l’anima. Mani feroci Hanno violato il tuo corpo. Luride impronte sporcano I petali di un fiore bianchissimo. Mani che si impossessano Di ciò che non gli appartiene. Tu dolce fanciulla Piegata su te stessa… Su questo tappeto bagnato Dalle tue stesse lacrime Resti immobile… Lacrime fredde Cercano di lavare Lo sporco lasciato da mostri, sudici senza cuore. Ma lo sporco resta E il dolore pure. Un uomo che nelle sue mani Ti ha stretta, accarezzata… E con un brutto gesto ti ha pugnalata. Sono le mani di un uomo Che non merita di essere Chiamato tale. Francesco Cioce Classe IV E UNA VITA NEGATA Maglietta trash e minigonna Sorriso finto e una vita da fogna Ogni giorno passato nella paura Ogni uomo una possibile tortura. L’acqua che non lava via il sangue lividi ancora sulla faccia, il cuore preso e buttato, cartastraccia, pensieri che tormentano la notte la paura che si aprano le porte. Un padre che non ragiona Parla solo con le botte, il cuore chiuso in cassaforte. Il principe azzurro non esiste Non c’è sollievo per chi è triste Nella testa una vocina… “Qualcuno ci salverà! Un giorno prima o poi verrà! Sarà l’uomo dei sogni che combatterà, il mostro distruggerà, le catene in un botto spezzerà, lui ti prende e ti salverà ogni paura forse svanirà… la vita si riempie di felicità!” Ma chissà se durerà… Ciro Sannino Classe IV E Freddo Freddo il pavimento, qui dove mi trovo, in quel folle momento di amore nuovo. Ma questo amore È tutto tranne che tale, non un sentimento, dolore, che fa molto male. Freddo ormai il mio corpo, vittima di questa molestia, ma l’unica colpa che porto è aver amato una bestia! Bestia ignorante, che percuoti il mio corpo con quel pugno arrogante che è tuo, amor mio, tu orco! TI PREGO NON FARLO Ti prego non farlo… Ma nonostante tutto continuo ad amarlo, è una metafora sconvolgente distruggere un’anima innocente proprio accanto all’autostrada dove tu m’hai violentata! Con quel gesto di violenza Hai rubato la mia innocenza, mentre le macchine andavano veloci nessuno ascoltava le nostre voci. Una donna gridava… Ma nessuno l’ascoltava… Le ferite non spariscono, portando dolori che non svaniscono E rimane la violenza Che ti uccide l’esistenza. T’ho tanto amato Ma il perdono non t’ha cancellato. Vincenzo Buonaiuto classe V E