3- poesie contro la violenza sulle donne degli alunni del nautico

Poesie contro la violenza sulle donne
LACRIME DI SANGUE
Una brutale forza
Ti ha massacrato l’anima.
Mani feroci
Hanno violato il tuo corpo.
Luride impronte sporcano
I petali di un fiore
bianchissimo.
Mani che si impossessano
Di ciò che non gli appartiene.
Tu dolce fanciulla
Piegata su te stessa…
Su questo tappeto bagnato
Dalle tue stesse lacrime
Resti immobile…
Lacrime fredde
Cercano di lavare
Lo sporco lasciato da mostri,
sudici senza cuore.
Ma lo sporco resta
E il dolore pure.
Un uomo che nelle sue mani
Ti ha stretta, accarezzata…
E con un brutto gesto ti ha pugnalata.
Sono le mani di un uomo
Che non merita di essere
Chiamato tale.
Francesco Cioce
Classe IV E
UNA VITA NEGATA
Maglietta trash e minigonna
Sorriso finto e una vita da fogna
Ogni giorno passato nella paura
Ogni uomo una possibile tortura.
L’acqua che non lava via il sangue
lividi ancora sulla faccia,
il cuore preso e buttato, cartastraccia,
pensieri che tormentano la notte
la paura che si aprano le porte.
Un padre che non ragiona
Parla solo con le botte,
il cuore chiuso in cassaforte.
Il principe azzurro non esiste
Non c’è sollievo per chi è triste
Nella testa una vocina…
“Qualcuno ci salverà!
Un giorno prima o poi verrà!
Sarà l’uomo dei sogni che combatterà,
il mostro distruggerà,
le catene in un botto spezzerà,
lui ti prende e ti salverà
ogni paura forse svanirà…
la vita si riempie di felicità!”
Ma chissà se durerà…
Ciro Sannino
Classe IV E
Freddo
Freddo il pavimento,
qui dove mi trovo,
in quel folle momento
di amore nuovo.
Ma questo amore
È tutto tranne che tale,
non un sentimento, dolore,
che fa molto male.
Freddo ormai il mio corpo,
vittima di questa molestia,
ma l’unica colpa che porto
è aver amato una bestia!
Bestia ignorante,
che percuoti il mio corpo
con quel pugno arrogante
che è tuo, amor mio, tu orco!
TI PREGO NON FARLO
Ti prego non farlo…
Ma nonostante tutto continuo ad amarlo,
è una metafora sconvolgente
distruggere un’anima innocente
proprio accanto all’autostrada
dove tu m’hai violentata!
Con quel gesto di violenza
Hai rubato la mia innocenza,
mentre le macchine andavano veloci
nessuno ascoltava le nostre voci.
Una donna gridava…
Ma nessuno l’ascoltava…
Le ferite non spariscono, portando dolori che non svaniscono
E rimane la violenza
Che ti uccide l’esistenza.
T’ho tanto amato
Ma il perdono non t’ha cancellato.
Vincenzo Buonaiuto classe V E